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Libri di Riccardo Bacchelli

Gioacchino Rossini

Riccardo Bacchelli

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2016

pagine: 207

Figlio di una discreta cantante e di un mediocre suonatore di corno, l'infanzia di Rossini fu segnata da un talento precocissimo. A quattordici anni compose la sua prima opera {Demetrio e Polibio), e a trentasette - dopo il Guglielmo Teli - smise di comporre per il teatro lirico, ritirandosi a vita privata. Pigro, umorale, ipocondriaco, collerico ma anche gioviale, facile ad attacchi di ridarella, innamorato del buon cibo e delle belle donne, a quarantanni era già vecchio e acciaccato: "Patisco assai, mi creda, patisco assai", diceva al suo medico, e a chi gli chiedeva di scrivere nuove opere rispondeva: "La musica vuol freschezza d'idee: io non ho che languore e idrofobia". Questa biografia, apparsa nel 1941 e ancora oggi tra le più esaustive sul genio rossiniano, ne ripercorre la vita e le opere.
19,50 18,53

Candido ovvero l'ottimismo. Testo francese a fronte

Voltaire

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2016

pagine: XXIII-233

Scritto a ridosso di eventi tragici che sconvolsero l'Europa, "Candido" è una ironica meditazione sul destino umano, sul senso della storia e sulla ricerca della felicità, diventato fin dal suo primo apparire, nel 1759, uno di quei libri - come il "Don Chisciotte" o i "Saggi di Montaigne"- su cui si è formata la coscienza moderna. Sintesi di un'acutissima intelligenza critica e di una consumata maestria stilistica, "Candido" riesce a mantenersi in miracoloso equilibrio tra l'avventura e la parabola, tra il mito e il pamphlet, tra il ritmo frenetico della comica e l'elegante grazia rococò, tra la risata liberatoria e l'amaro sarcasmo della disperazione. Con un saggio di Roland Barthes.
10,00 9,50

Il diavolo al Pontelungo

Il diavolo al Pontelungo

Riccardo Bacchelli

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2018

pagine: 389

Nelle pagine ironiche e avventurose del "Diavolo al Pontelungo", Riccardo Bacchelli rievoca volti e personaggi (il gigante Bakunin, il pallido Cafiero, lo spavaldo Andrea Costa) e racconta sogni e utopie che guidarono il fallito tentativo di una donchisciottesca insurrezione anarchico-socialista che si sarebbe dovuta tenere a Bologna l'8 agosto del 1874. Restituisce così ai lettori, tra la Baronata di Locarno e la città dello Studio, una vicenda dimenticata, una rivoluzione mancata ma feconda di frutti. Questa nuova edizione affianca al romanzo una serie di testimonianze e di documenti storici, oltre a collocarlo nel tempo in cui fu scritto e nella biografia dell'autore. L'intreccio fra diverse prospettive critiche fornisce una lettura rinnovata di uno dei più straordinari romanzi del Novecento italiano.
14,50

Questa nostra Italia

Questa nostra Italia

Riccardo Bacchelli

Libro

editore: Editalia

anno edizione: 1978

pagine: 200

33,57

Il sommergibile

Riccardo Bacchelli

Libro: Libro in brossura

editore: La Scuola di Pitagora

anno edizione: 2024

pagine: 152

Diciassette la Disdetta, il bizzarro protagonista di questo racconto, è un condannato a morte, imbarcato in gran segreto sul sommergibile il Paguro, che solca gli oceani e tocca varie terre: dallo Scoglio di San Pietro e San Paolo fino all'Isola del Diavolo (dove fu relegato Dreyfus) per approdare infine all'Isola di Sant'Elena, dove morì Napoleone Bonaparte e si chiude il romanzo. A bordo del Paguro di Capitan Repetto la fraternità dei marinai trasforma il protagonista. Ma con quali conseguenze? Alla follia del mondo terrestre Bacchelli risponde con la favola sottomarina di un mondo alla rovescia (come fece, in giovinezza, con Lo sa il tonno): «Il mio sommergibile sta ai sommergibili veri come le navi dei pazzi della pittura fiamminga stanno alle navi reali» (ne è un esempio La nave dei folli di Hieronymus Bosch). Questo romanzo filosofico, pubblicato nella primavera del 1978 (in un'Italia sconvolta dal caso Moro) e mai più riproposto da allora, mentre rappresenta la crescente sfiducia di Riccardo Bacchelli nella storia, ne ravviva del pari la fede incrollabile nell'uomo e ne testimonia un fervore di utopia, che davvero non cessa ancora oggi di ammaliare il lettore. Pensoso e attento, il narratore non si lascia sfuggire le angosce della nostra epoca. Su tutto, nel regresso dell'umanità causato dal progresso scientifico, si profila e spicca, con risonanze lucide e commosse, la fiducia in Dio come sola via per ricomporre (in manus tuas) le ferite della storia.
16,00 15,20

Un amore in guerra

Riccardo Bacchelli

Libro

editore: Edizioni di AR

anno edizione: 2007

pagine: 212

19,00 18,05

Poemi lirici

Riccardo Bacchelli

Libro: Libro in brossura

editore: Carabba

anno edizione: 2010

pagine: 120

Il testo riproduce fedelmente quello della prima edizione stampata a Bologna, presso Zanichelli, nel 1914. I "poemi lirici" sono un libro giovanile e immaturo, ripudiato esplicitamente dal suo autore; tuttavia rimangono un libro importante, nato in un periodo importantissimo per la nostra poesia. L'opera è composta da quattordici poemi, insieme ad una "Nota metrica" e a un "Preambolo d'occasione". Dalla negazione pessimistica - che quantitativamente è la nota più cospicua - alla discussione propulsiva: la dialettica continua fra i due poli grossolanamente individuati è intervallata da brani rievocativi, con coloritura spiccatamente idillica e sensuale.
18,00 17,10

L'epistolario Cardarelli-Bacchelli (1910-1925). L'archivio privato di un'amicizia poetica

L'epistolario Cardarelli-Bacchelli (1910-1925). L'archivio privato di un'amicizia poetica

Vincenzo Cardarelli, Riccardo Bacchelli

Libro: Libro in brossura

editore: Morlacchi

anno edizione: 2014

pagine: 566

Queste inedite lettere di Vincenzo Cardarelli a Riccardo Bacchelli, da tempo mancanti nel panorama epistolare del poeta tarquinese, si presentano come un importante documento, umano e letterario, per indagare più a fondo il poliedrico rapporto tra i due corrispondenti. Il corpus offre una nuova prospettiva di lettura sia in merito alle reciproche influenze poetiche nella fase dei rispettivi esordi, sia rispetto alla posizione di Cardarelli nel binomio intellettuale che lo legava allo scrittore bolognese. Vi si impone infatti il ruolo chiave che il poeta svolse come promotore, editore e critico delle opere di Bacchelli, con conseguenze piuttosto rilevanti sulla pubblicazione e diffusione dei testi di quest'ultimo. Lettera dopo lettera, dai primi confronti epistolari sui Poemi lirici e sui Prologhi fino all'esperienza della "Ronda", si ha la sensazione che nel quindicennio epistolare con Bacchelli ci sia tutto l'uomo e il poeta Cardarelli, che svela attraverso la dimensione privata l'"autobiografismo metafisico" (Contini) delle sue future prose.
20,00

Le notti di via Bigli. Quarant'anni di confidenza con Raffaele Mattioli

Riccardo Bacchelli

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2017

pagine: 155

Nei «notturni convegni amichevoli» di Via Bigli, a Milano, in casa del banchiere Raffaele Mattioli, si riunivano, fra le due guerre, intellettuali, politici, scrittori, artisti, banchieri, filologi, professori, giornalisti: insomma, un gruppo di amici, di uomini proteiformi («polìtropi» come l'eroe omerico, Ulisse), ciascuno dei quali manifestava nel lavoro quotidiano il sigillo di una vasta personalità. A raccontare quegli incontri, che si tennero tra l'uscita del suo «Il Diavolo al Pontelungo», nel 1927, e il bombardamento di Milano del 1943, è Riccardo Bacchelli, uno tra i più grandi scrittori del Novecento. «Le notti di Via Bigli» hanno così il pregio di restituire alla nostra attenzione una folla di personaggi da non dimenticare: Angelandrea Zottoli, funzionario ministeriale e critico letterario; Antonello Cerbi, Giovanni Malagodi e Adolfo Tino, «antifascista attivo e cospirante», poi al vertice di Mediobanca; Federico Chabod, Francesco Flora e Piero Sraffa, economista di fama mondiale; Ugo La Malfa, Giorgio Di Veroli, ingegnere e cultore della poesia di Torquato Tasso; l'architetto Giuseppe de Finetti, dall'ingegno «spiraliforme», Sergio Solmi, Gino Scarpa, il pittore Gigiotti Zanini... L'antifascismo di Via Bigli non era quindi la premessa ideologica e la condizione di quegli incontri, ma la conseguenza della profonda e illuminata cultura dei protagonisti di quelle serate, dove una leopardiana «società stretta» sperava di contribuire all'edificazione progressiva di una «società aperta». Non v'era chi non restasse ammaliato da quel clima di fertile ingegno, di amicizia «umana ed umanistica», dove economia, letteratura, finanza, pittura, politica, contribuivano a tessere una «fede operosa» nel bene comune e nel suo retaggio di civiltà.
15,00 14,25

Gioacchino Rossini

Riccardo Bacchelli

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2018

pagine: 206

Figlio di una discreta cantante e di un mediocre suonatore di corno, l'infanzia di Gioacchino Rossini fu segnata da un talento precocissimo. A quattordici anni compose la sua prima opera, "Demetrio e Polibio", e a trentasette — dopo il "Guglielmo Tell" — smise di comporre per il teatro lirico, ritirandosi a vita privata. Pigro, umorale, ipocondriaco, collerico ma anche gioviale, facile ad attacchi di ridarella, innamorato del buon cibo e delle belle donne, a quarant'anni era già vecchio e acciaccato: «Patisco assai, mi creda, patisco assai» diceva al suo medico, e a chi gli chiedeva di scrivere nuove opere rispondeva: «La musica vuol freschezza d'idee: io non ho che languore e idrofobia». Questa biografia, apparsa nel 1941 e ancora oggi tra le più esaustive sul genio rossiniano, ne ripercorre la vita e le opere.
17,50 16,63

Il figlio di Stalin

Il figlio di Stalin

Riccardo Bacchelli

Libro: Copertina morbida

editore: Minimum Fax

anno edizione: 2022

pagine: 318

Estate 1941. Un soldato viene catturato durante l'avanzata dell'esercito nazista in Unione Sovietica, insieme a un compagno d'armi. È un capitano di fanteria. Viene assegnato a un campo della Prussia orientale che accoglie slavi, tartari, mongoli, caucasici e, soprattutto, militari russi. All'ufficiale tedesco che lo interroga dichiara le proprie generalità: Jacob Giugashvili. Un nome da aggiungere ai meticolosi verbali di internamento e decesso. Non vorrebbe aggiungere altro, ma una piccola foto della madre lo rivela. Dietro vi è una scritta, e la firma del padre: nientemeno che Stalin in persona. Sulla base di fonti incerte (diceria di guerra o verità?), nel 1953 Riccardo Bacchelli cercò di riordinare in un romanzo i pezzi di questa singolare vicenda come se fossero le tessere di un enigma. Tra diffidenze e sospetti, servizi investigativi messi in burla, dottori che praticano esperimenti scientifici su cavie umane e persino una baronessa disposta a sedurre il misterioso prigioniero per convertirlo al nazismo, la storia di un uomo che avrebbe voluto essere dimenticato, uscire dalla Storia così come era uscito dal Cremlino. Un disperato, anarchico, forse nichilista, tentativo di distinguersi da ogni vincolo con il potere, con la famiglia, con l'identità. Postfazione di Raffaello Palumbo Mosca.
16,00

Il diavolo al Pontelungo

Il diavolo al Pontelungo

Riccardo Bacchelli

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2024

pagine: 408

Nelle pagine ironiche e avventurose del Diavolo al Pontelungo, Riccardo Bacchelli rievoca volti e personaggi (il gigante Bakùnin, il pallido Cafiero, lo spavaldo Andrea Costa) e racconta sogni e utopie che guidarono il fallito tentativo di una donchisciottesca insurrezione anarchico-socialista che si sarebbe dovuta tenere a Bologna l'8 agosto del 1874. Restituisce così ai lettori, tra la Baronata di Locarno e la città dello Studio, una vicenda dimenticata e coinvolgente, una rivoluzione mancata ma feconda di frutti. Questa edizione accosta al romanzo una serie di appendici storiche e documentarie, e lo inserisce nel tempo in cui fu scritto, dalla prima edizione del 1927 a quella definitiva del 1939, e nella biografia dell'autore; nell'intreccio fra queste diverse prospettive critiche, fornisce una lettura rinnovata di uno dei più straordinari romanzi del nostro Novecento, capace ancora di interpellare, divertendoci e appassionandoci, la nostra sete di giustizia.
15,00

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