Libri di Roberto Rossi Testa
Il giardino profumato
Muhammad An-Nafzawi
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2020
pagine: 143
Uno dei tratti distintivi dell'Islam rispetto alle altre religioni è la massima attenzione con la quale considera e regolamenta tutti gli aspetti della vita pubblica e privata, nessuno escluso. Nella cultura islamica, in particolare, neppure il sesso viene guardato con riprovazione o imbarazzo; esso, al contrario, fa parte a pieno titolo della vita del credente, ed anzi il suo corretto e sano esercizio è uno degli elementi caratterizzanti quell'imitatio Prophetae cui tendono i musulmani più osservanti. «Due cose amo del vostro mondo: i profumi e le donne » e «Il coito è contemplato nella Legge; dunque, chi segue questa pratica quello» si trova affermato tra i Detti del Profeta. Ma tale pratica, beninteso, va al pari delle altre minutamente e severamente regolamentata, al fine d'essere, al contempo, conforme allo scopo e gradita a Dio. È dunque per questo che nei secoli successivi all'Egira vengono compilate e diffuse, nel mondo islamizzato, opere di precettistica sessuale in gran copia. Il loro fine è di insegnare ai credenti come integrare armonicamente il sesso con gli altri aspetti dell'esistenza e soprattutto con la fede. (...) A questo filone appartiene "Il giardino profumato", e però se ne differenzia, sia per letterarietà, sia per l'eccezionale competenza e autorevolezza nel trattare i più disparati argomenti del suo autore, lo «shaikh» An-Nafzawi. (Dallo scritto di Younis Tawfik e Roberto Rossi Testa)
Le undicimila verghe
Guillaume Apollinaire
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2019
pagine: 142
Pubblicato clandestinamente nel 1906, scritto da uno dei massimi poeti francesi del Novecento, il romanzo è la storia, scatenata, di un “viaggio erotico” e, allo stesso tempo, una grottesca parodia dei romanzi erotici popolari che si svolgevano su treni, a bordo di transatlantici, in località climatiche e che avevano per protagonisti principi, conti e nobili russi. Un libro scandaloso per l’efferatezza dei fatti raccontati ma al contempo colto, dove non è difficile scorgervi l’influenza della letteratura libertina settecentesca, con De Sade in testa, il grande maestro nascosto, a detta di Mario Praz, di tutta la letteratura popolare europea fino al Decadentismo.
Il libro della scala di Maometto
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2025
pagine: 208
Il testo originale in lingua araba del Libro della Scala, una delle versioni del racconto del viaggio notturno di Maometto nell’Aldilà (che sviluppa il laconico riferimento coranico della Sura XVII, 1) è andato perduto. Ma fortunatamente, intorno alla metà del XIII secolo, presso la corte di re Alfonso X di Spagna vennero approntate tre traduzioni (in spagnolo, in francese e in latino) di questo fondamentale testo della spiritualità islamica, celebre e assai citato. L’edizione che qui presentiamo, la prima nella nostra lingua, è stata condotta sulla versione latina. Oltre a rappresentare un importante contributo alla conoscenza del mondo islamico, il Libro della Scala offre un altro motivo di particolare interesse. È stata infatti formulata l’ipotesi che esso costituisca una delle fonti islamiche cui Dante ha attinto nella composizione della Commedia: e in verità i due testi presentano singolari analogie di struttura. Di tale questione controversa, che per decenni ha appassionato studiosi di tutto il mondo, si occupa in modo approfondito Carlo Saccone nel saggio che accompagna l’opera.
Il libro dell'estinzione nella contemplazione
Muhyî-d-Dîn Ibn Arabî
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2025
pagine: 80
"Il libro dell'estinzione nella contemplazione" è uno dei numerosi trattati brevi di Ibn 'Arabi, "il più grande Maestro" sufi (nato nel 1165 a Murcia, in Spagna, e morto nel 1240 a Damasco), che si situano spesso ai margini delle sue opere maggiori. Tesi fondamentale del trattato è che la Realtà Essenziale divina, la meta della Via della conoscenza metafisica, può essere contemplata soltanto attraverso una realizzazione che è, da una parte, estinzione di quanto nell'essere o nell'occhio contemplante vi è di contingente e relativo, e dall'altra permanenza di quanto vi è in esso di assoluto e necessario. Quello che viene meno è per definizione caduco e in via di estinzione da sempre, ciò che permane è immutabilmente identico dall'eternità. La sola Visione appare come nuova all'occhio contemplante, ed essa è l'attributo proprio di quel vertice della realizzazione metafìsica che vien detto "Stazione della Quiete e della Sussistenza Immutabile". La Via per giungervi è esoterica: solo gli iniziati, i Conoscenti, potranno attingere la Visione Suprema, conseguente all'Estinzione metafisica e coincidente con il Levarsi del Sole essenziale. Postfazione e note di Michel Valsan.
Chagall
André Pieyre de Mandiargues
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2024
pagine: 96
"Léger e Delaunay, racconta Chagall, gli rimproveravano (prima del 1914) d'essere un pittore 'letterario'. Se tengo a questo banale aneddoto al punto di farne la frase iniziale del libro che comincio a comporre su di un soggetto particolarmente esaltante, Chagall e la sua opera, è perché testimonia l'irritazione o il dispetto, il fraintendimento o la gelosia mostrati da quegli artisti che sono soprattutto esecutori manuali verso quelli che pongono le loro dita al servizio della propria intelligenza o di un grande sogno appassionato. Mi hanno detto, e me lo diranno ancora, che proprio perché sono uno scrittore e (ancor peggio) un 'letterato' e un 'intellettuale' preferisco la seconda specie alla prima. Non è affatto così. Credo di non falsare la verità scrivendo che raramente mi sono trovato in disaccordo con i semplici, gli innocenti e i primitivi (che d'altra parte non sono, questi ultimi, né semplici né innocenti), e che le reazioni di questi o di quelli non sono che di rado molto diverse dalle mie quando osserviamo insieme delle cose dipinte, disegnate, scolpite, modellate, tessute, così da rientrare in una delle innumerevoli categorie di ciò che viene chiamato arte, con la 'a' minuscola o maiuscola. La letteratura ordinaria, ahimè, è tanto priva di fantasia quanto lo è la pittura ordinaria, e in Francia un po' più tristemente che altrove…"
Il libro bianco. Seguito da quattordici testi erotici inediti con testo francese a fronte
Jean Cocteau
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2024
pagine: 144
Scritto verso la fine del 1927 "Le livre blanc" è il racconto cronologico che il narratore fa della sua vita in funzione della propria omosessualità. In appendice sono stati pubblicati inediti testi in prosa e in versi, il cui soggetto è assimilabile a quello dell'opera principale, non facili da datare ma che sembrano coprire l'intero arco creativo del poeta. «Idea burlesca della pederastia nel mondo. La pederastia è la forza che ama la forza. Ogni altra forma di pederastia è ignobile – un errore dei sensi – un vizio di costituzione – eccetera. Amare sterilmente la donna è assurdo. L’amore per le donne è istinto di conservazione, l’istinto segreto di perpetuarsi, di non morire. L’amore sterile è accettabile soltanto se è rivolto a un ragazzo – a un oggetto che eccita il senso della bellezza senza che intervenga l’istinto di conservazione. Godere di. Così non c’è vizio. C’è vizio soltanto nell’utilizzo sterile di un corpo che feconda. L’uomo bello è un oggetto d’arte. La donna bella è un utensile. (Con l’uso si deforma.) La donna moderna che rifiuta di far figli, pretendendo di svolgere il ruolo di oggetto d’arte (di vamp), è ridicola quanto una pignatta che voglia esser posta su un piedistallo. Intensità del vizio. C’è una sorta di pigrizia che ci salva dal fango. Lo spirito si eccita, ma alle pratiche di cui il piacere avrebbe bisogno il corpo si rifiuta. Sono rimasto un fanciullo. Che dico? Son diventato un fanciullo. A diciott’anni ero un uomo ridicolo. (Le donne. Madeleine Carlier.) […] La forza del vizio è che non tollera la mediocrità. La debolezza della virtù è che la sopporta, a meraviglia, e se la prefigge come scopo. Matrimonio». (Da un «Quaderno intimo», 1936). Con uno scritto di Milorad.
La religione dell'uomo
Rabindranath Tagore
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2023
pagine: 192
«Oggi, come mai nella nostra storia, è necessario l’aiuto di un potere spirituale. Ed io credo che sicuramente una tale risorsa verrà scoperta nelle segrete profondità del nostro essere. Ci saranno dei pionieri che assumeranno su di sé questa impresa e le sofferenze che essa comporta; e in questa maniera apriranno la via a quel più elevato modo di vivere in cui risiede la nostra salvezza». Così scrive Tagore in un punto centrale di questo suo mirabile libro. Occidente e Oriente devono ritrovare la piattaforma comune di una religione universale fondata sull’Uomo. Questa religione sarà affidata all’esiguo numero di coloro, «fuori mercato rispetto alla consuetudine sociale che attacca a ogni uomo un cartellino col prezzo», che hanno raggiunto un’esistenza liberata. Come quel pescatore, descritto da Tagore, che cantando sulle rive del Gange il mistero del sorgere del sole e l’incanto del passare delle nuvole «vive liberamente nel regno della luce». Con uno scritto di Giuseppe Tucci.
Goya
José Ortega y Gasset
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2023
«Non capisco perché gli storici dell'arte non confessino con maggior franchezza quello che dinanzi a Goya dovrebbero avvertire: che è un enigma, un dilemma enorme da chiarire, se non da risolvere, per cui occorre prudenza e rinuncia alle semplificazioni, in questo che è uno dei più complessi fenomeni che mai siano apparsi nell'intera storia dell'arte. [...] Comprendere Goya significa non solo spiegare quello che in lui è risolto, ma anche, e nello stesso tempo, rendere manifeste le cause dei suoi fallimenti. D'altra parte l'ipotesi di una "alta intelligenza", oltre a non accordarsi con i suoi errori, non è nemmeno utile a far luce sulla genesi dei suoi risultati più alti - e non mi riferisco solo al suo colore prodigioso e alla grazia frizzante delle sue forme, ma anche a ciò che nei suoi quadri e nelle sue incisioni trascende di molto i confini di qualsiasi arte pratica sino a sfiorare cosmici misteri e raggelanti destini. A nulla di tutto questo si può giungere con la chiarezza dell'intelletto; sono folgorazioni che vanno al di là di ogni concettualizzazione. La verità è che l'opera di Goya non deriva mai dall'intelligenza: o è banale mestiere o è veggenza di sonnambulo.
Provocazioni in forma di apologo
Roberto Rossi Testa
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2022
pagine: 418
"Lei segue quella che viene ufficialmente indicata come la strada maestra, che poi non ha mai insegnato nulla di buono a nessuno ed è la strada dei fessi; e vuole per di più seguirla insieme agli altri, avendoli a cuore, quasi potesse costituire per loro un esempio, un incitamento: con il piglio di quei capipopolo di un giorno che hanno il collo che sembra fatto apposta per essere tagliato il giorno dopo sulla pubblica piazza".
La scienza della bilancia e le corrispondenze fra i mondi nella gnosi islamica
Henry Corbin
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2021
pagine: 119
«Ci è stato detto che la condizione degli umani, lungo la loro esistenza in questo mondo terreno, è quella del sonno. Nel corso di tale sonno potranno essi percepire il senso, comprendere le parabole di cui i versetti coranici ci dicono che solo i Saggi comprendono? Ma chi sono dunque i Saggi? I Saggi sono coloro che in tre meravigliosi capitoli Ibn 'Arabi ci descrive come i "cavalieri" o i "cavalieri dell'Invisibile"; è grazie a essi che in questo mondo terreno può esistere una "scienza delle corrispondenze". [.. .] Ta bir al-ru'ya è l'interpretazione delle visioni, dei sogni, ed è una delle applicazioni per eccellenza della "scienza della Bilancia". Essa permette di compiere il passaggio dalle forme percepite nella visione al significato segreto della loro apparizione. Le nostre visioni in sogno nel mondo della Notte. come quelle che percepiamo in ciò che chiamiamo il mondo del Giorno, necessitano del medesimo passaggio, affinché noi possiamo percepirne il significato segreto. La ragione di questo è che sia le une che le altre sono motivate da un'intenzione segreta propria a un altro mondo e da esso proveniente. Ecco perché il mondo del nostro presente, della Notte come del Giorno, è un ponte che si tratta di oltrepassare. Un ponte è un luogo di transito; non ci si ferma, né si prende dimora su un ponte. Lo si varca, e occorre varcarlo per comprendere il significato segreto, la "corrispondenza" invisibile di quel che è trasceso e lasciato da questa parte. Tale è il compito degli interpreti, degli ermeneuti del senso esoterico, promossi al rango di "cavalieri dell'Invisibile"».
Canti dell'innocenza e dell'esperienza. Testo inglese a fronte
William Blake
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2020
pagine: 160
Dei Canti dell'innocenza e dell'esperienza, una delle opere più note di William Blake (1757-1827), T.S. Eliot, nel saggio che accompagna questa nostra edizione, scrive: «La straordinaria carica innovativa della poesia di Blake si manifesta a partire dai Songs of Innocence and Songs of Experience, le due raccolte complementari concepite come espressione delle due opposte tendenze dell'animo umano. I canti derivano dalla tradizione della ballata popolare, ma se ne distaccano per la complessa e geniale fusione di simbolismo criptico, di impulso visionario e di mordente critica sociale».
Il libro dell'estinzione nella contemplazione
Muhyî-d-Dîn Ibn Arabî
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2019
pagine: 71
"Il libro dell'estinzione nella contemplazione" è uno dei numerosi trattati brevi di Ibn 'Arabi, "il più grande Maestro" sufi (nato nel 1165 a Murcia, in Spagna, e morto nel 1240 a Damasco), che si situano spesso ai margini delle sue opere maggiori. Tesi fondamentale del trattato è che la Realtà Essenziale divina, la meta della Via della conoscenza metafisica, può essere contemplata soltanto attraverso una realizzazione che è, da una parte, estinzione di quanto nell'essere o nell'occhio contemplante vi è di contingente e relativo, e dall'altra permanenza di quanto vi è in esso di assoluto e necessario. Quello che viene meno è per definizione caduco e in via di estinzione da sempre, ciò che permane è immutabilmente identico dall'eternità. La sola Visione appare come nuova all'occhio contemplante, ed essa è l'attributo proprio di quel vertice della realizzazione metafìsica che vien detto "Stazione della Quiete e della Sussistenza Immutabile". La Via per giungervi è esoterica: solo gli iniziati, i Conoscenti, potranno attingere la Visione Suprema, conseguente all'Estinzione metafisica e coincidente con il Levarsi del Sole essenziale. Postfazione e note di Michel Valsan.