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Libri di S. Vacca

Vagabonda nel Turkestan. Viaggio in solitaria attraverso l'Asia centrale

Vagabonda nel Turkestan. Viaggio in solitaria attraverso l'Asia centrale

Ella Maillart

Libro: Copertina morbida

editore: EDT

anno edizione: 2006

pagine: 145

Ella Maillart racconta del suo avventuroso vagabondaggio intrapreso nel 1932, in assoluta solitudine, lungo le montagne e i deserti dell'Asia centrale. Il suo itinerario si snoda non solo lungo città d'incomparabile fama e bellezza, ma anche attraverso piccoli villaggi sperduti, dove più stridente è il contrasto tra la sopravvivenza di costumi arcaici e la modernizzazione imposta dal governo centrale dell'Urss. Il suo viaggio si trasforma in un reportage sui problemi e gli effetti della sovietizzazione.
9,50

Vagabonda nel Turkestan. Viaggio in solitaria attraverso l'Asia centrale

Ella Maillart

Libro: Copertina morbida

editore: EDT

anno edizione: 2022

pagine: 232

Negli anni in cui Mosca e l'Armata rossa cercano di sovietizzare l'Asia centrale, una giovane donna svizzera decide di intraprendere un viaggio che all'epoca sarebbe apparso folle a chiunque altro: attraversare in solitaria l'intero Turkestan russo, da Alma Ata (Almaty) a Kazalinsk (oggi Kazaly, in Kazakistan). A piedi, in treno, a bordo di un minuscolo aereo, su un carretto contadino dalle grandi ruote, sul ponte di un battello a pale o a dorso di cammello, Ella Maillart attraversa città leggendarie e paesaggi meravigliosi: Taskent, Samarcanda, Bukhara, Cardzou, il grande fiume Amu Darja, Turtkul, Khiva, Nukus, Chimboy, il lago Aral e il leggendario Kyzyl-Kumil, il deserto delle Sabbie Rosse. Animata da un inesauribile interesse per la gente comune, Ella Maillart entra nelle case e nelle botteghe, incontra confinati politici, spia i primi rarefatti segnali di una difficile emancipazione femminile. Il suo avventuroso vagabondaggio, intrapreso nel 1932, la porta anche nei piccoli villaggi sperduti dove più stridente è il contrasto tra la sopravvivenza di costumi arcaici e la modernizzazione imposta dal governo centrale dell'Urss. Il viaggio si trasforma così in un documento di straordinario interesse e grande vivacità sulla periferia dell'Unione Sovietica, un mondo affascinante e sconosciuto a gran parte dell'Occidente, allora come oggi.
14,50 13,78

La fede del ricordo. Ritratti e itinerari di marrani in America (XVI-XX secolo)

La fede del ricordo. Ritratti e itinerari di marrani in America (XVI-XX secolo)

Nathan Wachtel

Libro: Copertina rigida

editore: Einaudi

anno edizione: 2003

pagine: 345

Lo sfortunato Juan Vincente, l'erudito Francisco Maldonado de Silva, il ricchissimo mercante di schiavi Manuel Bautista Perez, e poi Francisco Botello, Maria de Zarate e molti altri: una galleria di ritratti per illustrare la condizione dei marrani a partire dal XV secolo, quando ebbero inizio le conversioni forzose. Un universo vasto ed eterogeneo che la ricerca solo di rado affronta. Lo studio di Nathan Wachtel si concentra sul "versante americano", quel nuovo Mondo dove molti marrani cercarono rifugio, intessendo relazioni che diedero origine a uno dei più interessanti crogioli della nostra modernità.
41,00

La via crudele. Due donne e una Ford dalla Svizzera all'Afghanistan

Ella Maillart

Libro: Copertina morbida

editore: EDT

anno edizione: 2021

pagine: 360

Nel giugno del 1939 due giovani donne abbandonano l'Europa sull'orlo della guerra e le amate montagne svizzere per partire verso Oriente a bordo di una Ford V8 nuova fiammante. Il loro itinerario si dipana lungo l'Italia, la Iugoslavia, la Bulgaria, la Turchia, l'Iran e l'Afghanistan attraverso città sante, montagne e deserti grandiosi, popoli e paesi ricchi d'incanto e di storia millenaria: toccano Istanbul, Trebisonda, Teheran, Herat, Kabul e molte altre città leggendarie. Ma accanto a quello geografico le due donne seguono anche un secondo percorso, avventurandosi nel segreto della propria anima alla ricerca di nuove consapevolezze e nuovi equilibri. Un cammino parallelo segnato dal contrasto fra le due personalità: accanto all'autrice, prototipo di donna forte e libera, viaggia infatti, sotto lo pseudonimo di Christina, una creatura eterea e fragile, Annemarie Schwrzenbach. Anche lei scrittrice, grande amica della famiglia Mann, moglie di un diplomatico ma insofferente alla vita di rappresentanza, hippy ante litteram, morfinomane, attratta più dalle donne che dagli uomini, Christina percorre con la sua compagna la strada più difficile: quella che potrebbe distoglierla dall'autodistruttività delle proprie scelte esistenziali, dalla propria, interiore, "via crudele".
15,00 14,25

L'India (senza gli inglesi)

Pierre Loti

Libro

editore: EDT

anno edizione: 1996

pagine: 256

15,00 14,25

Globalizzazione e radicamento. Gli investimenti esteri in Cina

Libro

editore: Franco Angeli

anno edizione: 1999

pagine: 368

38,50 36,58

35,00 33,25

Problemi e prospettive dei servizi locali di pubblica utilità in Italia
39,50

Un filo d'acqua. Verso una gestione sostenibile delle risorse idriche

Un filo d'acqua. Verso una gestione sostenibile delle risorse idriche

Libro: Copertina morbida

editore: AM&D

anno edizione: 2003

pagine: 336

16,00

Il crepuscolo di Bisanzio

Ivan Djuric

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2009

pagine: 412

La fine dell'impero romano d'Oriente si è caricata, nei secoli, delle valenze evocative proprie delle date epocali. Non solo: attorno al declino di Bisanzio si concentrano gli stereotipi storiografici di un "senso comune" che vede nel bizantinismo il male del più esasperato politicismo, la decadenza dello spirito pubblico e della lotta politica nelle spire della logica del tradimento. Una deformazione prospettica diffusasi lungo tutta l'età moderna, che ha proiettato all'indietro i caratteri dell'ultima Bisanzio: un mito a suo modo volgare che il libro di Ivan Djuric consente di tradurre nella ricchezza interpretativa e documentaria di uno studio storico di grande acume, che lucidamente conduce al cuore del mondo politico, religioso e diplomatico della Costantinopoli al suo tramonto: come scrive lo stesso Djuric, è la storia della fine di "un impero che non c'è". Già infatti alla fine del XIV secolo Bisanzio non è più padrona del proprio destino, costretta a fare i conti con il declino del suo prestigio, con la miseria delle città, con l'indebitamento dello Stato e la dipendenza economica dalle potenze mediterranee, con i conflitti interni alla famiglia regnante, con le mutilazioni territoriali e l'inevitabile decentralizzazione. Infine con i turchi: tutto ciò scandisce il tramonto fino alla definitiva caduta nel 1453, e si erge prepotentemente a sfondo storico degli sforzi di Giovanni VIII Paleologo di contrastare un destino forse non del tutto scritto.
19,50 18,53

La Sicilia cattolica di fronte al problema dell'Unità d'Italia

La Sicilia cattolica di fronte al problema dell'Unità d'Italia

Libro: Libro in brossura

editore: Sciascia

anno edizione: 2014

pagine: 330

25,00

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