Libri di Serse Cardellini
Sotto lo smalto limpido del cielo
Paola Miraglia
Libro: Libro in brossura
editore: Firenzelibri
anno edizione: 2025
pagine: 76
«Sono la natura, la presenza del corpo, lo spazio, percepiti come un unico grande organismo cosmico, a suggerire i versi. Gli elementi della vita quotidiana, una passeggiata, una finestra aperta sul mare, le fioriture stagionali, ma anche i richiami bruschi del mondo e la consapevolezza della fragilità umana e della morte, diventano punti d’accesso al mistero che ci circonda e all’infinito da cui si espandono un senso di pace luminosa, di meraviglia, gioia e gratitudine per il fatto di essere vivi, frammenti di un respiro più grande del nostro.»
Sono le 26:00
Serse Cardellini
Libro
editore: Fara
anno edizione: 2018
Se mi domandi cos’è la poesia / in risposta otterrai un lungo silenzio. // Se mi domandi perché scrivo poesia / in risposta otterrai il mio invito a pregare. // Se mi domandi cosa penso di Dio / in risposta otterrai una mia poesia. «Allora, cosa è morto dentro? E cosa può, se mai potrà, rinascere da dentro? Sono le 26:00 è solo un goffo tentativo di ridare vita a questa specie di omuncolo, un golem fatto di sterco, sangue, terra, resti di cadaveri e sputo spagirico. Si tratta d’infondere un nuovo soffio a ciò che, nelle profondità delle mie viscere, sembra essere solo una massa informe e putrescente. L’anima.»
La crudeltà dei deboli (premessa di un lager)
Luca Artioli
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2017
pagine: 76
“Due differenti debolezze che stanno alle due estremità del coltello, traducibili come la crudeltà dei deboli (i carnefici) sui deboli (le vittime). Ma c'è, dunque, una vittoria nelle vittime? Luca Artioli, con la propria opera poetica, diventa un ulteriore "testimone di fede" (non di fatto) che a suo modo onora la vittoria delle vittime, ricordandole nei suoi pensieri e parole. Si potrebbe dire che Artioli, nel suo impegno di scrittore, fa ciò che è giusto seguendo il monito di Primo Levi, posto in apertura di “Se questo è un uomo”, e cioè fa in modo di non dimenticare. (Dalla postfazione di Serse Cardellini). “Riconoscersi, dunque, non soltanto ricordare. Riconoscere che tutti noi siamo accomunati da un'identità collettiva, dolente o nolente, che ha commesso ignobili efferatezze, sebbene non risultiamo esserne i diretti colpevoli. È quindi questo l'intento con cui ho deciso di dare alle stampe il libro: consegnare al lettore uno strumento che abbia la velleità di scuoterne la coscienza, che possa invitarlo ad assumere una posizione responsabile, stimolandolo a promuovere una propria rielaborazione critica. Mettere a nudo le contraddizioni che resero possibile quanto accaduto, infatti, potrebbe aiutarci a evitare che, un giorno non troppo lontano, questo avvenga nuovamente.” (L'autore)
Dell'inutile
Serse Cardellini
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Gilgamesh Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 56
Con la consueta passione e maturità Serse Cardellini dà una ulteriore prova di quanto possa servire la lettura ma, direi, l'arte in genere, ripercorrendo così alcuni altri grandi autori che dell'inutile si sono occupati in passato: da Pavese a Leopardi fino a Giorgio Manganelli. Ci si chiede, e Serse lo chiede a noi lettori, quanto e se sia ancora utile scrivere e continuare ad "esercitare" il mestiere di scrittore (perlopiù non riconosciuto, specie da noi). Un saggio, un monologo, una motivazione filosofico-poetica che non dà risposte, bensì una serie infinita di domande, la risposta deve darla il lettore - se ancora è presente - in questa grande bolgia di libri che affolla la società contemporanea, diffusa ormai ovunque, senza considerare se i bestseller siano libri utili da leggere, giustificando la quantità industriale di tali copie presenti ovunque. Un libro che aiuterà certamente quelli che si pongono e si curano di queste tematiche.