Libri di V. Sgarbi
Caravaggio. Il contemporaneo. In dialogo con Burri e Pasolini. Catalogo della mostra (Rovereto, ottobre 2020-febbraio 2021)
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2020
pagine: 144
"Il Seppellimento di santa Lucia", capolavoro caravaggesco conservato nella chiesa di Santa Lucia alla Badia a Siracusa, è lo spunto per riflettere sulla contemporaneità dell'arte di Michelangelo Merisi, tema a cui è dedicato questo volume. La forza espressiva della tela siciliana, opera di un Caravaggio maturo e inquieto, trova consonanze con opere di grandi autori del Novecento: Alberto Burri, di cui sono presentate celebri opere Informali e, tramite le fotografie di Massimo Siragusa, il Grande Cretto di Gibellina, simbolo delle tragedia umana; quindi Cagnaccio di San Pietro e Nicola Verlato, fino a Pier Paolo Pasolini, che non solo fu affascinato da Caravaggio, condividendone l'approccio crudo e realista nell'osservare il mondo, ma ebbe anche, come il maestro seicentesco, una vita profondamente tormentata. Gli audaci accostamenti proposti mirano a mettere in luce l'attualità spirituale di Caravaggio, definito da Vittorio Sgarbi l'artista più contemporaneo della storia. Il volume, con numerosi interventi critici, ripropone due testi di Alberto Moravia e Gianfranco Contini, e un'intervista a Nicola Verlato raccolta da Denis Isaia.
Banksy. Building castles in the sky. An unauthorized exhibition. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: SAGEP
anno edizione: 2021
pagine: 184
Premio Pandosia. 31ª edizione Marano Principato
Libro: Copertina morbida
editore: Pellegrini
anno edizione: 2021
pagine: 64
Da Giotto a Gentile. Pittura e scultura a Fabriano fra Due e Trecento.Catalogo della mostra (Fabriano, 26 luglio-30 novembre 2014)
Libro: Libro in brossura
editore: Mandragora
anno edizione: 2014
pagine: 310
Il catalogo illustra il percorso della mostra che, partendo dalla Pinacoteca "Bruno Molajoli" di Fabriano in cui vengono esposte circa novanta opere relative al contesto artistico umbro-marchigiano del XIV e XV secolo, si snoda nell'esplorazione di itinerari attraverso le chiese di Sant'Agostino, di San Domenico fino alla cattedrale di San Venanzio. Le numerose opere esposte, poco note al vasto pubblico, mirano a stabilire definitivamente le coordinate di una scuola marchigiana, e in particolare fabrianese, sviluppatasi sull'eredità di Giotto. In questo scenario ricco e vario trovano posto autori di fondamentale rilievo, a cominciare dal Maestro di Campodonico, artista potente e originale, dalle qualità formali ed espressive uniche nel panorama artistico del XIV secolo, sulla cui identità si indaga lungo traiettorie e suggestioni inedite; Allegretto Nuzi e Francescuccio di Cecco Ghissi, dal prezioso decorativismo antinaturalista e ai limiti dell'astrazione; Gentile da Fabriano, che si riappropria della tradizione giottesca rinnovandola e aggiornandola attraverso numerose influenze. Il nesso tra pittura e scultura è indagato grazie alla presenza di autori tra i più significativi del periodo, come il Maestro dei magi, le cui opere presentano un nesso con la pittura di Allegretto Nuzi la cui suggestione è quanto mai viva e presente.
Il tesoro d'Italia
Libro: Libro rilegato
editore: Silvana
anno edizione: 2015
pagine: 576
Il catalogo, edito in occasione della mostra ideata da Vittorio Sgarbi al Padiglione Eataly di Expo 2015, costituisce uno strumento per apprezzare la ricchezza del patrimonio artistico dell'Italia, un vero tesoro costruito sulla varietà. Il volume offre così, del nostro paese, un ritratto comparativo del fare arte nelle sue diverse regioni, nei suoi più riposti distretti e nei più disparati tempi, documentando dal Piemonte alla Sicilia la varietà genetica di alcuni grandi capolavori. Per ogni regione sono selezionate poche opere non necessariamente famose ma di grande significato, accompagnate da un'accurata scheda descrittiva che la inquadra nel discorso.
Tintoretto
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2015
pagine: 276
"Tintoretto fu il pittore più chiacchierato del suo tempo. La sua maniera sperimentale di dipingere, la sua prestezza e prolificità, il suo carattere aggressivo e competitivo suscitarono fra i contemporanei reazioni vivaci, la cui eco è giunta fino a noi, grazie alle loro lettere, ai trattati e alle biografie scritte su di lui. Pietro Aretino arrivò a rimproverargli la sua 'tristizia e pazzia'. Ma questo maestro 'arrischiato' e spericolato, questo genio ghiribizzoso e anticonformista, 'il più terribile cervello che abbia avuto mai la pittura', fu anche un uomo straordinariamente reticente. Al fiorentino Raffaello Borghini che lo interrogò intorno al 1582, in vista della stesura della sua vita nel Riposo, tacque più di quanto svelò, e ciò che disse non era forse neppure vero. Però resta fondamentale, per capire come lui vedeva se stesso e come voleva essere ricordato. E cioè come un pittore dedito unicamente alla sua professione, che da solo, con lo studio accanito e la forza della volontà, si era conquistato la gloria. Quanti lo avevano conosciuto vollero però ricordarlo anche come un uomo libero - capace di rifiutare l'onorificenza di cavaliere dal re di Francia Enrico III, pur di non doversi inginocchiare davanti a lui, e di negare la figlia alle corti dei principi per il piacere di tenerla con sé." (Melania G. Mazzucco)
Spoleto arte. Catalogo 2015
Libro: Libro in brossura
editore: LEIMA Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 320
Da Cimabue a Morandi. Felsina pittrice. Catalogo della mostra (Bologna, 14 febbraio-17 maggio 2015)
Libro: Libro rilegato
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2015
pagine: 428
La mostra 'Da Cimabue a Morandi. Felsina pittrice', curata da Vittorio Sgarbi, intende riproporre i principi e il metodo dello studioso e ripercorrere, attraverso il filo conduttore delle opere e degli artisti bolognesi, la storia dell'arte e della pittura italiana tra la fine del Duecento e l'inizio del Novecento: da Cimabue a Giorgio Morandi, appunto, consacrato proprio da Longhi come "uno dei migliori pittori viventi d'Italia". La mostra si svolge nelle sale di Palazzo Fava, acquisito dalla Fondazione e aperto al pubblico nel 2011 dopo un lungo e accurato restauro scientifico. Gli affreschi di Ludovico, Agostino e Annibale Carracci e della loro scuola, che ne ornano le sale, saranno la preziosa, inestimabile cornice di un percorso culturale e artistico articolato in una ricca selezione di dipinti e sculture provenienti da chiese, musei, istituzioni e collezioni private, talvolta non bolognesi. Per la prima volta saranno esposti insieme capolavori quali la Madonna in trono con il Bambino e due angeli di Cimabue, conservata nella chiesa di Santa Maria dei Servi, la celebre Estasi di santa Cecilia, dipinta da Raffaello per la cappella funeraria di Elena Duglioli Dall'Olio nella chiesa di San Giovanni in Monte (oggi nella Pinacoteca Nazionale), e la tavola di San Rocco e il donatore del Parmigianino, custodita nella basilica di San Petronio. A queste preziose testimonianze, spesso sottovalutate dagli itinerari turistici, se ne aggiungono molte altre.
Duca, o della realtà necessaria
Duca
Libro: Libro in brossura
editore: Aguaplano
anno edizione: 2015
pagine: 144
Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2014
pagine: 208
"Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice" ripercorre l'importante produzione artistica siciliana di pittori, scultori e fotografi che, a partire dagli anni '30 fino ai nostri giorni, hanno contribuito in modo determinante a delineare l'identità prevalente della cultura italiana. Oltre 180 opere straordinarie, molte delle quali provenienti da importanti collezioni pubbliche e private, documentano il rapporto tra gli artisti e il Mediterraneo: i dipinti storici di Fausto Pirandello; i capolavori di Renato Guttuso (forse il più grande pittore del Novecento assieme a de Chirico), tra cui La Vucciria, simbolo dell'arte siciliana del XX secolo; le meravigliose tele del maestro Piero Guccione e del gruppo di Scicli; l'opera di Bruno Caruso; le ceramiche di Andrea Parini e Giacomo Alessi; le sculture di Ugo Attardi, Cesare Inzerillo e Silvestre Cuffaro; le testimonianze storiche di Salvatore Fiume, Carla Accardi, Francesco Trombadori, Giuseppe Migneco, fino ad arrivare ai contemporanei con Clandestini di Giovanni Iudice (presente alla 54. Biennale di Venezia con l'opera Umanità del 2011, anch'essa incentrata sul drammatico tema degli sbarchi di clandestini in Sicilia).