Libri di Vincenzo Costa
Consumo e potere. Ontologia del legame e dell'emancipazione
Vincenzo Costa
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 234
I cambiamenti avvenuti nel mondo del consumo e nel sistema mediatico hanno prodotto una radicale trasformazione dell'esperienza vissuta, poiché hanno alterato le tre aperture fondamentali dell'esistenza: al mondo, all'altro e al futuro. Dall'essere nel mondo come essere in una trama di possibilità di azione che ci interpellano si è passati all'essere in un flusso di messaggi che ci attraversano. Queste trasformazioni vengono qui ricondotte alla modernità, intesa come "epoca del consumo", a un'ontologia che ha inteso fondare il legame sociale e politico sul consumo, strutturando quest'ultimo come la legge dell'inclusione e dell'esclusione. Essendo la determinazione fondamentale di un'epoca, la logica del consumo si è estesa alla sfera della comunicazione e della politica, generando la parvenza di una società liquida e nascondendo l'irrigidirsi dei rapporti sociali e la sottrazione di possibilità d'essere, che iniziano a ridivenire visibili ora che l'epoca del consumo si sta chiudendo.
Fenomenologia della cura medica. Corpo, malattia, riabilitazione
Vincenzo Costa, Luca Cesana
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2019
pagine: 384
Il testo da un lato si interroga su come si è potuta costituire la medicina moderna, che cosa ha dovuto rimuovere del sapere tradizionale e su quale base ontologica si è sviluppata. Dall’altro fornisce indicazioni operative sviluppando concetti come “cura narrativa”, ridefinendo la relazione di cura e, nell’ultima parte, affrontando i temi della neuroriabilitazione, intesa come un rendere di nuovo abili ad abitare un mondo differente e un riaprire l’esistenza al possibile. L’idea centrale è che la malattia disgrega una precedente identità, ma rappresenta un fatto dell’esistenza e non la fine della vita: nella malattia c’è ancora da vivere e anche quando non si può “aggiustare” si può sempre “curare”. Un compito che implica una cooperazione tra i diversi operatori: medici, terapisti, psicologi.
Élites e populismo. La democrazia nel mondo della vita
Vincenzo Costa
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2019
pagine: 176
Questo lavoro cerca di delineare una serie di strategie possibili atte a governare i processi di trasformazione politica in corso attraverso un incremento di democrazia invece che attraverso un suo abbandono o smantellamento. Il libro cerca di sostenere che abbiamo bisogno di più sovranità popolare, di migliore qualità, maggiormente fruibile e agibile, e che ad essere entrata in crisi non è la democrazia in quanto tale, ma la democrazia delle élites. Questa non è la democrazia liberale, ma il suo uso elitario, che consiste nello svuotamento della sovranità popolare. Il populismo va allora compreso all’interno e a partire dall’output disfunzionale prodotto da una relazione malata tra élite e moltitudine. Non siamo dunque davanti alla fine della democrazia, ma al declino della democrazia delle élites, di cui il populismo è la conseguenza. Su questa base viene esplicitata la solidarietà sistematica tra élites e populismo: entrambi, in modi diversi, impediscono la circolazione del senso e bloccano i processi democratici attraverso cui una moltitudine si costituisce in popolo.
Lezioni sulla sintesi passiva
Edmund Husserl
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola SEI
anno edizione: 2016
pagine: 327
Tra il 1920 e il 1926 Husserl dedicò tre corsi universitari all'analisi dello strutturarsi passivo dell'esperienza, dunque a quelle sintesi che si costituiscono prima del volgersi attivo dell'io e prima della spontaneità. Le forme che ritroviamo nel pensiero e nel giudizio possono infatti essere rinvenute già sul terreno dell'esperienza antepredicativa. Pertanto, le categorie non vanno dedotte, ma legittimate mostrando i processi che, dal terreno dell'esperienza, conducono agli enunciati logico-predicativi. Su questa base può svilupparsi il tema della giustificazione della realtà del mondo esterno, che risulta credibile sin quanto la credenza è sostenuta da determinati decorsi di esperienza. Husserl ridefinisce qui anche il senso complessivo della sua impostazione filosofica. A partire dalla nozione di passività, di associazione e di affezione egli riformula il senso trascendentale della fenomenologia. Gli atti del soggetto non sono più atti che conferiscono un senso, ma una risposta al darsi dell'essere. Su questa base Husserl può sviluppare una complessiva teoria della coscienza, sviluppando prima una teoria della percezione e successivamente una teoria del ricordo e dell'inconscio, e dare così ragione dell'autocostituzione del soggetto, della sua vita stratificata e complessa ma non caotica, poiché governata da regole mancando le quali la vita soggettiva si dissolverebbe e niente più apparirebbe.
La tariffa
Vincenzo Costa
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2000
pagine: 110
Si tratta di una testimonianza autobiografica sulla sorte dei fascisti dopo la Liberazione, di coloro che dalla guerra uscivano vinti e che l'Italia repubblicana chiamò a pagare la "tariffa" delle proprie responsabilità. Il racconto prende le mosse negli ultimi giorni di aprile quando Vincenzo Costa, l'ultimo federale fascista di Milano, è catturato dai partigiani sul lago di Como, giusto qualche ora prima che il duce, poco distante, cada fucilato. Questa memoria, cui Costa ha affidato il ricordo della sua reclusione, è una testimonianza diretta sulla sua sorte e offre una prospettiva rovesciata del dopoguerra italiano, che al fascista appare un purgatorio degradato di angherie e miserie, dove l'unica luce è la fedeltà al passato.
Maximization problem in a Stochastic two-country-economy using exchange rates
Vincenzo Costa
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2012
pagine: 88
Fenomenologia dell'intuizione e dell'espressione. Teoria della formazione del concetto filosofico
Martin Heidegger
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2011
pagine: 184
Il volume contiene il testo del corso tenuto da Martin Heidegger presso l'università di Friburgo nel semestre estivo del 1920. Queste lezioni costituiscono un passaggio fondamentale per comprendere la formazione del suo pensiero, e gettano luce su molti temi che riappariranno in "Essere e tempo". In esse viene distesamente presentato cosa intenda l'autore per "distruzione fenomenologica", concepita come il metodo stesso della filosofia. Per Heidegger infatti si tratta sempre di ricondurre i concetti filosofici al loro processo di formazione, alla loro fonte, e dunque alla vita che in essi si esprime. Delineando questo percorso Heidegger si misura con l'intero clima filosofico dell'epoca, da Spengler a Simmel, per soffermarsi in particolare sul trascendentalismo di Natorp e sulla filosofia della vita di Dilthey. Dal confronto critico con questi due orientamenti emerge con chiarezza perché, nell'impostazione fenomenologica di Heidegger, la storicità debba da ultimo assumere un valore fondamentale.
Alterità
Vincenzo Costa
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2011
pagine: 215
Divenuta tema centrale del dibattito contemporaneo, la questione dell'alterità ha via via assunto una dimensione trasversale producendo contaminazioni tra saperi, linguaggi e tradizioni di pensiero. In questo profilo l'autore riesce nel compito non facile di mostrare e illustrare i mille volti dell'alterità, dal pensiero classico, in cui era perlopiù oggetto di indagine metafisica, alla fase contemporanea, dove la riflessione sull'alterità investe anche la maniera di pensare noi stessi in rapporto ad altre culture, la differenza tra i sessi o, infine, i meccanismi cognitivi che consentono la comprensione dell'altro.
Fenomenologia dell'intersoggettività. Empatia, socialità, cultura
Vincenzo Costa
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2010
pagine: 230
Senza la capacità di rapportarsi agli altri non si sarebbero mai potute sviluppare la società e la cultura umana. E del resto, in ogni istante della nostra vita, anche quando siamo soli, la presenza degli altri non ci abbandona. Degli altri siamo in grado di comprendere i sentimenti, le intenzioni. E ciò che essi pensano, del mondo e di noi, ci determina. Ma che cosa ci permette di considerare gli altri come esseri come noi e di entrare in relazione con loro e qual è allora la struttura del legame sociale? È a queste domande che l'autore cerca di dare una risposta. Per farlo sviluppa un'analisi fenomenologica dell'esperienza dell'altro. Nello stesso tempo si confronta con le più recenti teorie nell'ambito delle scienze della mente e delle neuroscienze, così come con quelle delle scienze umane. In questo modo delinea una proposta teorica secondo cui vi è relazione specificamente umana e sociale solo quando ci si rapporta a uno come noi ma diverso da noi.
Husserl
Vincenzo Costa
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2009
pagine: 232
"Per chiarire la scienza obiettiva, e tutte le altre acquisizioni dell'attività umana, dev'essere, innanzitutto, preso in considerazione il concreto mondo-della-vita. Considerato nella sua universalità realmente concreta, esso, in quanto attualità e in quanto orizzonte, include in sé tutti i complessi di validità raggiunti dagli uomini rispetto al mondo della loro vita in comune e, in definitiva, li riferisce nel loro complesso a un nucleo del mondo che dev'essere messo in luce per via astrattiva: il mondo delle dirette esperienze intersoggettive".
Il cerchio e l'ellisse. Husserl e il darsi delle cose
Vincenzo Costa
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2007
pagine: 191
L'epoca moderna si apre richiamandosi al principio di soggettività. Tutto ciò che appare deve manifestarsi a un soggetto. E tuttavia, proprio questa riconduzione al soggetto finisce per dissolvere la nozione stessa di razionalità, in quanto il reale e l'oggettivo (le cose) vengono confuse con gli atti soggettivi in cui si manifestano. Così, il mondo stesso e le cose del mondo divengono eventi mentali, qualcosa che accade "dentro" la coscienza. In questo libro, a partire da una lettura del percorso filosofico husserliano, ci si interroga sulle ragioni che hanno prodotto questo tipo di deriva, e si indica che, nel padre fondatore della modernità, in Descartes, non vi è una riduzione alla coscienza, ma una riduzione della coscienza, e dunque che la sua nozione di evidenza si installa sulla rimozione della manifestatività delle cose. Vengono così reinterpretati e rivisitati, a partire da Husserl, le nozioni fondamentali della filosofia moderna: sensazione, evidenza, datità, trascendentale, soggettività, immanenza, trascendenza, idealismo, realtà, seguendo però sempre come traccia l'idea secondo cui se il reale si costituisce in una coscienza questo non significa che la coscienza lo costruisca, ma, più semplicemente, che essa è il luogo dell'accogliere, in cui il reale si annuncia.
L'ultimo federale. Memorie della guerra civile (1943-1945)
Vincenzo Costa
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2005
pagine: 384
Vincenzo Costa prese parte come ufficiale degli alpini alle diverse campagne della seconda guerra mondiale. Dopo l'8 settembre rientrò a Milano e aderì alla Repubblica di Salò; dall'aprile 1944 fu federale di Milano. Dopo il 25 fu arrestato, processato e condannato ad alcuni anni di detenzione. Renzo De Felice colse l'importanza storiografica delle sue memorie e ne selezionò le pagine relative al 1943-1945.

