Libri di Virgilio Giotti
Intimo parlar. Poesia del '900 nei dialetti veneti
Virgilio Giotti, Anita Pittoni, Carolus L. Cergoly
Libro
editore: Esedra
anno edizione: 2009
pagine: 300
Appunti inutili
Virgilio Giotti
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 47
Scritti tra il 1946 e il 1955 e usciti postumi nel 1959 per le Edizioni dello Zibaldone, gli Appunti inutili sono la registrazione di stati d’animo dello scrittore, duramente messo alla prova dalla quotidiana fatica dell’esistenza e soprattutto dalla morte, in guerra, di entrambi i suoi figli. Il diario si apre proprio con la notizia della scomparsa dell’amato Paolo (anche lui artista) in Russia, la terra di sua madre: stritolato tra due patrie, dice Giotti. Da quel giorno, in una Trieste onirica – simile a L’isola dei morti di Arnold Böcklin – si aggira come un disperso-disperato il cuore di Virgilio Giotti. Trieste è viva: vi sono il mare azzurro, la bora, i saliscendi delle vie; le rive sono piene come i caffè; la natura è rigogliosa. Giotti incontra Silvio Benco, Umberto Saba, la Pittoni, i Dolfi; trova una vecchia gatta, qualche uccellino; si sente osservato da una giovanissima fanciulla; mangia e dorme a casa con la sua vecchia moglie. Dunque, è fisicamente vivo; ma il suo cuore e la sua mente sono immerse in giornate di pieno deserto. Si sente come un fantasma, o meglio: come un morto che si aggira nelle stanze e nella città. Non esiste più il Giotti padre, marito, poeta, pittore. Ha smesso di piangere.
Giotti in friulano. Undici poesie
Virgilio Giotti
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2024
pagine: 36
Alla vigilia del 40° anniversario del "Vocabolario della lingua friulana" e del 30° dell’antologia "Il savôr dal pan", Giorgio Faggin (1939) raccoglie le sue versioni ladine di alcune delle più celebri liriche dialettali di Virgilio Giotti (1885-1957), il maggior poeta triestino accanto a Umberto Saba.
Appunti inutili-Useless jottings
Virgilio Giotti
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Il Ramo d'Oro Editore
anno edizione: 2007
pagine: 192
Perché mai sarebbero "inutili" gli appunti scritti dal poeta triestino Virgilio Giotti, tra il 29 gennaio 1946 e il novembre del 1955? Quali oscure vicende si nascondono dietro un titolo tanto amaro e sconsolato? La risposta possiamo trovarla nella data di inizio di quest'insolito diario. Fino a quel 29 gennaio Giotti aveva, non creduto, ma almeno sperato nel ritorno dei suoi figli, Paolo e Franco, dalla Russia, dove erano stati mandati come interpreti al seguito dell'ARMIR durante la seconda guerra mondiale Paolo e Franco, da quella Russia che amavano perché in essa era nata la loro madre, Nina Schekotoff, furono inghiottiti e travolti. Dopo l'11 dicembre 1942, data dell'ultima cartolina militare di Paolo; dopo il 12 dicembre 1942, data dell'ultima lettera di Franco, le loro tracce si perdono lungo la linea del Don, nei giorni del suo sfondamento da parte dei sovietici vittoriosi e della tragica ritirata degli sconfitti. Giotti non si arrese e continuò a cercarli, a farli cercare, a scrivere a chi dalla Russia era tornato, a illudersi che almeno uno di loro si fosse salvato e che prima o poi avrebbe bussato alla porta di casa. [...]
Piccolo canzoniere in dialetto triestino
Virgilio Giotti
Libro
editore: San Marco dei Giustiniani
anno edizione: 2005
pagine: 84
Colori
Virgilio Giotti
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 427
Con l'amico e "rivale" Saba, Giotti ha in comune un'idea classica e musicale della poesia, ma non la scelta linguistica. Giotti, infatti, opta per il dialetto che gli permette di appartarsi dalla tradizione letteraria italiana e di trattare i materiali minimi dell'esistenza quotidiana senza banalizzarli. Per lui, come ha scritto Cesare Segre, "il dialetto non è strumento per la regressione all'infanzia, né per velleità populistiche; è un modo di espressione raffinata, di una purezza tra oraziana e leopardiana". "Colori", nelle due edizioni del 1941 e del 1943, è una raccolta d'autore complessiva, praticamente un'autobiografia lirica che rappresenta non solo tutto il lavoro poetico di Giotti, ma anche gran parte della sua vita vissuta.