Libri di A. Ungari
Gli italiani in guerra
Alberto Cavaciocchi
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2015
pagine: 420
Il generale Alberto Cavaciocchi, comandante del IV Corpo d'Armata nel 1917, fu uno degli ufficiali coinvolti nella sconfitta di Caporetto, ma è stato anche un esperto storico militare e direttore dell'Ufficio Storico dell'Esercito dal 1906 al 1910. Le sue qualità di scrittore si rivelano in questo volume che ricostruisce in maniera approfondita le gesta degli italiani durante la Prima guerra mondiale. Attraverso la descrizione degli avvenimenti militari, inquadrati nel più generale contesto europeo e analizzati anno per anno, emerge chiaramente il contributo decisivo che l'Esercito italiano diede alla vittoria finale dell'Intesa. Sin dalle prime pagine, il generale mette in luce il valore e l'eroismo delle nostre truppe, riconosciuti persino dal nemico, anche di fronte ai momenti di tragica sconfitta. Abbinando una visione critica degli eventi con il necessario gusto letterario, questo libro si inserisce a pieno titolo nel solco delle grandi opere che la storiografia militare dedicò alla Grande Guerra.
Margherita d'Austria e gli Stati farnesiani d'Abruzzo. Atti del Convegno (Leonessa, 27 ottobre 2017)
Libro: Copertina morbida
editore: Menabò
anno edizione: 2020
pagine: 216
Margherita d'Austria, figlia naturale di Carlo V, governatrice delle Fiandre, è stata una delle figure più importanti non solo per la storia europea del Cinquecento, ma anche per i territori che hanno fatto parte dei suoi possedimenti in Abruzzo. La memoria del buon governo margheritiano è infatti ancora impressa in molti comuni del centro Italia che ella ha voluto valorizzare dal punto di vista urbanistico-architettonico, economico, legislativo e burocratico. Il libro, che presenta otto contributi di importanti studiosi, contribuisce a chiarire i molteplici aspetti di questa poliedrica donna del Cinquecento.
Da Caporetto a Vittorio Veneto
Gioacchino Volpe
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2018
pagine: 130
Ripubblicare oggi il volume di Gioacchino Volpe dedicato alla disfatta di Caporetto e alla ripresa italiana che portò all'affermazione di Vittorio Veneto non vuol dire soltanto riportare all'attenzione dei lettori un classico della storiografia italiana arricchito, in questa edizione, da importanti inediti dell'autore. Il vero e attualissimo interesse di questo volume è nel tentativo di Volpe di analizzare la severa sconfitta dell'ottobre 1917 dalla prospettiva del «fronte interno», per creare un approfondito saggio storico-sociologico dell'Italia in guerra. Da questa visuale Caporetto appare a Volpe come l'effetto del distacco degli italiani verso «un'ancora mal conosciuta patria» e della fragilità dei vincoli di appartenenza civile che ne derivavano. Era un distacco che non riguardava solo il «popolo delle trincee» ma che albergava anche nelle classi dirigenti del Paese e che portava lo storico a investigare, senza pregiudizi, le agitazioni proletarie, i moti socialisti, la propaganda neutralista e disfattista. Ma anche le condizioni di lavoro della manodopera impegnata nello sforzo bellico, nei cui quadri il «senso dello sfruttamento era acuito dai grandi guadagni padronali, ottenuti durante il conflitto, a scapito dei guadagni operai». Suonata l'ora della riscossa, questi fattori negativi non scomparvero. Volpe fu obbligato ad ammettere, insieme a Croce e a Prezzolini, che i «veleni di Caporetto» non furono debellati neppure dalla vittoria militare. Quelle tossine, a lento rilascio, compromisero, infatti, la posizione internazionale dell'Italia al tavolo della pace e sconvolsero violentemente nel dopoguerra il tessuto sociale e politico della nostra comunità nazionale. Introduzione di Eugenio di Rienzo.
Due Repubbliche. Politiche e istituzioni in Italia dal delitto Moro e Berlusconi
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2014
pagine: 276
Aill'inizio degli anni Novanta del secolo scorso, l'Italia fu sottoposta a un processo senza eguali all'interno dei Paesi dell'Europa occidentale: la distruzione dei partiti che, dalla fine della guerra, avevano costruito la democrazia repubblicana. Una fine, però, che non portò con sé anche quella delle istituzioni repubblicane: se l'Italia restò una Repubblica parlamentare, il sistema politico era completamente cambiato e per alcuni aspetti in forte contrasto con le istituzioni, che non furono sottoposte ad alcuna modifica o rinnovamento sostanziale. Questo volume affronta le trasformazioni della vita politica italiana e delle sue istituzioni a cavallo tra la fine della Prima Repubblica (o Repubblica dei partiti) e l'inizio della Seconda Repubblica, grazie all'incontro di approcci disciplinari differenti, da quelli degli storici contemporaneisti a quelli dei politologi e dei costituzionalisti.
Atlante geopolitico del Mediterraneo 2014
Libro: Libro in brossura
editore: Datanews
anno edizione: 2014
pagine: 384
Le vicende degli Stati della sponda sud del Mediterraneo, a due anni dall'esplosione della "Primavera Araba", costituiscono una delle principali sfide che la comunità internazionale e, in particolar modo, l'Europa dovranno affrontare e risolvere nei prossimi anni. L'instabilità politica ed economica ancora perdurante, il problema dei sempre più consistenti flussi migratori, il conflitto in atto ormai da tempo in Siria e la crescente destabilizzazione dì tutta l'area rendono il bacino del Mediterraneo uno dei teatri più caldi dello scenario internazionale dei prossimi anni. Per tale motivo l'"Atlante geopolitico del Mediterraneo 2014" si propone, attraverso delle riflessioni puntuali sugli argomenti più scottanti e tramite delle agili, ma complete schede Paese, di essere un utile strumento per comprendere il passato storico e la recente evoluzione dei Paesi del Mediterraneo afro-asiatico. La prefazione di Antonio lodice, presidente dell'Istituto di Studi Politici San Pio V, e l'introduzione di Andrea Margelletti, presidente del Centro Studi Internazionali, contribuiscono ad arricchire il volume.
Atlante geopolitico del Mediterraneo 2013
Libro: Libro in brossura
editore: Datanews
anno edizione: 2012
pagine: 354
La cosiddetta "Primavera araba" ha portato la questione maghrebina nuovamente sulle prime pagine dei quotidiani. Richieste di democrazia e di giustizia sociale, cambiamenti economici e incidenza religiosa si mischiano in un labirinto difficile da districare. Il risultato è stato una lunga serie di mobilitazioni, costate morti e feriti, che hanno cambiato radicalmente il panorama delle sponde meridionali e orientali del Mediterraneo. La prefazione di Antonio Iodice e l'introduzione di Andrea Margelletti impreziosiscono il volume, costruito su agili ma complete schede dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo afro-asiatico.
L'Italia e la guerra in Libia, cent'anni dopo
Libro: Copertina morbida
editore: Studium
anno edizione: 2013
pagine: 384
La guerra tra l'Italia e l'Impero Ottomano per il possesso della Tripolitania e della Cirenaica è stata un evento di particolare importanza sia per la politica interna italiana, sia per l'equilibrio internazionale europeo di quegli anni. Questo libro, a cento anni di distanza dagli avvenimenti, affronta il conflitto italo-ottomano con un approccio multidisciplinare, analizzando l'impatto che la guerra ebbe sul quadro internazionale europeo, sul sistema politico e sulla cultura italiana e, non ultimo, sulle strategie militari adottate. In tal modo, il volume si arricchisce della partecipazione di autori con sensibilità e approcci storiografici diversi, inserendosi nello sforzo di parte della storiografia italiana di recuperare, criticamente, su piani intersecantisi, la memoria storica dell'impegno coloniale italiano.
Una delegazione italiana in Russia
Aldo Cucchi
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2012
pagine: 147
Nel 1951 Aldo Cucchi e Valdo Magnani, ex partigiani, dirigenti di spicco e deputati del Pci si dimisero dal partito. Contro i due scese in campo Palmiro Togliatti: a scatenare la sua ira era stata la crisi di coscienza dei due dirigenti nei confronti del modello socialista sovietico. Aldo Cucchi, dopo un viaggio in Unione Sovietica, raccolse le sue riflessioni e i suoi appunti sotto il titolo Una delegazione italiana in Russia, pubblicato prima a puntate su alcuni giornali e poi uscito in volume nel 1952. Questo libro, un vero e proprio j'accuse contro gli eccessi del comunismo sovietico, rappresenta un importante documento storico che non solo testimonia il complesso travaglio politico tra le fila comuniste ma è anche una piccola gemma letteraria che racconta le vere condizioni di vita della popolazione russa, illustra con maestria il conformismo culturale, il controllo poliziesco e l'effettiva arretratezza economica e tecnologica nelle quali versava la patria del socialismo reale.