Libri di Elio Di Michele
La battaglia del Pian Perduto
Libro: Libro in brossura
editore: pbv edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 138
Il poemetto eroicomico "La battaglia del Pian Perduto" è rimasto nella memoria dei contendenti – i vincitori (gli abitanti di Visso, attuale Marche), gli sconfitti (quelli di Norcia, Umbria), tanto che per molti secoli la cronaca della scaramuccia è stata tramandata oralmente e poi su manoscritti. Solo nel 1914 il gesuita Padre Pietro Pirri ne cura un’edizione che è alla base di tutte quelle che seguiranno. Questo volumetto è la riduzione dell’edizione critica uscita per le stampe del formichiere nel 2019, che conteneva – oltre al poemetto – un apparato di testi che, oltre a mettere a fuoco la biografia e la figura di Padre Pirri anche come esperto di architettura gesuitica, riportavano saggi diversi che ricostruivano le vicende precedenti alla battagliola, avvenuta su una pianura di Castelluccio, il Pian Perduto, appunto (ora di nuovo sotto l’amministrazione di Norcia), entravano nello studio del dialetto usato, sulle varianti tra le due forme in cui il testo era stato tramandato e presentavano la figura del supposto autore, un fantomatico poeta-pastore, e del mondo della poesia estemporanea.
Istruzzioni pe’n pôro diavolo. Atto unico liberamente tratto da Le lettere di Berlicche e Il brindisi di Berlicche di Clive Staples Lewis
Eduardo Ciampi, Elio Di Michele
Libro
editore: Discendo Agitur
anno edizione: 2024
pagine: 80
La fanga di Roma. Itinerari belliani
Elio Di Michele
Libro: Libro in brossura
editore: Palombi Editori
anno edizione: 2009
pagine: 328
La fanga de Roma è, in tutta la sua opera romanesca, l'unico sonetto nel quale Giuseppe Gioachino Belli parla direttamente di se stesso. Ma la fanga de Roma può rappresentare la plebe che il poeta racconta nei 2279 sonetti in dialetto, tracciando una trama articolata dello gnommero, il gomitolo che era la realtà papalina di metà Ottocento, raccontata per mezzo di quelle connessioni interne che il poeta chiama il filo occulto, e intricatissimo, che collega tutti i componimenti. L'autore cerca di dipanare alcuni di questi itinerari seguendo attentamente dei percorsi che vanno però oltre il mero dato testuale: l'educazione, sia quella del popolo che quella del potere (e del potere sul popolo); il paradosso insolubile tra esistenza di Dio e presenza del male e della morte - il male in assoluto - su questa terra; la traccia di vite parallele alla sua in periodi e/o campi artistici diversi (Belli-Caravaggio e Belli-Mattei); la dura, drammatica condizione di vita dei contadini nella campagna romana dell'Ottocento; una rivisitazione personale, un divertissement, delle vicende della Rivoluzione Romana del '49, la Repubblica dei briganti. Si avverte nella scrittura di Elio di Michele la ricerca di assolvere a una duplice funzione: affrontare tematiche nelle quali esprimere la propria passione verso l'opera, non solo quella dialettale, del grande romanesco e dunque farlo accostare a tutti, soprattutto ai profani e a quanti ancora oggi pensano che Belli sia solo il cantore dell'osceno.
Il 996. Rivista del Centro studi «Giuseppe Gioachino Belli». Volume Vol. 1
Laura Biancini, Sabino Caronia, Elio Di Michele
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2007
pagine: 120
Sommario: I bulli nel teatro romano; Il bullismo del Riccetto; I bulli in Pasolini: stereotipo, autobiografia, autocoscienza; La Morte sta anniscosta in ne l'orloggi; Meccaniche barocche e orologiai metafisici nell'opera di Belli; Tradizioni popolari romane; Genesi e fortuna dei Sonetti di Crescenzo Del Monte; Cronache; Recensioni. Contributi di: Laurino Giovanni Nardin, Micaela Procaccia.
Il 996. Rivista del Centro studi «Giuseppe Gioachino Belli». Volume Vol. 3
Luigi Ceccarelli, Fabio Della Seta, Elio Di Michele
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2007
pagine: 104
I granci della Marana. Irene Bernasconi e la Casa dei Bambini di Palidoro
Libro: Libro in brossura
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2021
pagine: 239
Il diario testimonia l’incontro fra culture e linguaggi differenti avvenuto su una terra di nessuno, dominata dalle forze della natura. Da una parte i guitti, famiglie contadine nomadi provenienti soprattutto dalla Ciociaria, lavoratori stagionali che trascorrono a Palidoro i mesi freddi per tornare sui monti nei mesi caldi, quando la malaria comincia a mietere vittime. Dall’altra c’è la maestra con le sue conoscenze, aspirazioni, sogni, illusioni e, soprattutto, convinzioni. Fra di loro c’è il territorio, una sorta di grande laboratorio pedagogico, un campo d’azione dove si svolge questa avventura scolastica. Ma il libro testimonia anche un mondo preesistente a quello che nella vulgata appare come l’unico reale: per molti la Campagna Romana è quella che è diventata dopo le bonifiche degli anni Venti del Novecento o le riforme agrarie degli anni Cinquanta; da molti il mondo contadino, se non tutto il mondo antecedente, viene superato e annullato dai cambiamenti epocali che hanno portato più benessere, salute e difesa dei diritti vitali a chi qui viveva. Queste conquiste non devono però far dimenticare che un’umanità, una cultura erano precedenti e ben radicati in questi luoghi.
La battaglia del Pian Perduto
Veronica Balboni, Romano Cordella, Elio Di Michele, Federica Quintavalle, Angela Testa
Libro: Libro in brossura
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2019
pagine: 320
L'intenzione che ci ha mossi era quella di stampare un'edizione critica, dopo le altre già pubblicate, meritorie nelle loro intenzioni di far conoscere a un vasto pubblico questa perla della nostra letteratura minore, integrando con commenti, ampliamenti, delucidazioni di carattere storico, soprattutto di storia locale, toponomastico, linguistico, etimologico o letterario il testo curato da Padre Pirri – di questo straordinario studioso tracciamo una bio-bibliografia molto più completa ricavando le notizie dalle molte apparse dal 1969, data della sua morte. Le stesse note del curatore, sia nell'indispensabile introduzione che a piè pagina – sono precise e profonde; ma riteniamo che per alcune di esse siano necessari ulteriori chiarimenti, così come è opportuna la spiegazione di termini e modi di dire locali che soltanto chi è originario della zona a cavallo tra Umbria e Marche probabilmente oggi può conoscere o capire. Crediamo inoltre indispensabile affrontare anche il tema dei poeti-pastori, uno (o molto più probabilmente due) dei quali sarebbe stato, secondo una teoria consolidata, ma discutibile, l'autore (o gli autori) del poemetto. Abbiamo affrontato questa...