Libri di Franco Volpi
Nietzsche
Martin Heidegger
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2018
pagine: 1040
					«Come Nietzsche aveva riconosciuto in Wagner il suo unico antagonista esistente e con ciò gli aveva tributato il più grande onore, così Heidegger ha dedicato a Nietzsche il suo scritto più articolato che tratti di un pensatore moderno, anche se in questo caso cronicamente inattuale, dandogli il supremo onore di definirlo "l'ultimo metafisico dell'Occidente". E come Nietzsche si distacca in tutto dagli oppositori di Wagner, così Heidegger non ha molto a che fare con tutte le generazioni di critici e biasimatori di Nietzsche - è molto di più, è l'unico che risponda a Nietzsche.» (Roberto Galasso)				
									La selvaggia chiarezza. Scritti su Heidegger
Franco Volpi
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2011
pagine: 344
					Tra i filosofi del Novecento, Martin Heidegger è quello che più di ogni altro ha spinto il pensiero oltre i canoni acquisiti del rapporto tra soggetto e oggetto, verità ed esperienza. Ne ha esplorato il limite, al di là del quale occorreva un linguaggio nuovo: una parola rivelatrice che liberasse la filosofia dalla cappa metafisica che aveva pesato su tutta la sua storia. In tale contesto, tanto esaltante quanto arduo, si è svolta la preziosa attività di Franco Volpi non solo come studioso e acuto interprete di Heidegger, ma anche come suo magistrale traduttore. Nulla come una traduzione, infatti, consente di penetrare in profondità nei gangli di un pensiero, e chi voglia oggi smontare, e comprendere dall'interno, la complicata macchina speculativa del "mago di Messkirch" troverà dunque qui il miglior viatico. La padronanza del lessico, sfrondato da ogni compiacenza gergale, la competenza con cui Volpi chiarisce le numerose oscurità del filosofo fanno di questo libro un esempio di lettura ermeneutica, un lucido percorso nei labirinti di Heidegger. Un percorso capace di svelare la segreta relazione tra il secolo che si è chiuso e il suo più imbarazzante testimone: che incarna il destino stesso della nostra epoca, e della sua pensabilità. Con una nota di Antonio Gnoli.				
									Essere e tempo
Martin Heidegger
Libro: Libro in brossura
editore: Longanesi
anno edizione: 2005
pagine: 636
					Quando nel 1927 Martin Heidegger pubblicò Essere e tempo, si ebbe subito la sensazione che un nuovo astro fosse sorto nel firmamento della filosofia. Da anni le sue lezioni – di cuiEssere e tempo è il distillato – avevano richiamato intorno a quel giovane «sciamano del pensiero» un folto gruppo di allievi e ascoltatori. Ma con l'apparizione del capolavoro fu chiaro a tutti che Heidegger emanava davvero un'aura magica:era un pensatore capace di fare filosofia in grande stile. Adottando una terminologia nuova, a tratti ostica e cruda, con cui cercava di superare la crisi del linguaggio filosofico tradizionale,Heidegger riprende e radicalizza l'antico problema di Platone e Aristotele: il problema dell'essere. Ma nella sua palpitante interrogazione tale questione è riproposta in modo tutt'altro che erudito o astratto, riflettendosi in essa le inquietudini di un intero secolo: il venir meno del sentimento religioso, il tramonto della metafisica e la crisi delle ideologie, la fine dell'assoluto e il diffondersi del nichilismo, lo stridente contrasto tra una macchina moderna sempre più complessa e un uomo sempre più elementare. Essere e tempo ha così ispirato importanti correnti della filosofia, della teologia, della psichiatria del Novecento. E il continuo susseguirsi di nuove letture – che lo interpretano via via comebibbia dell'esistenzialismo, decostruzione dell'ontologia, parabola gnostica o versione moderna della filosofia pratica – non fa che confermarne l'incontestabile centralità e attualità, alimentando ulteriori interrogativi. Perché quest'opera rimase incompiuta? Qual è il segreto del suo inesauribile fascino? Che significato ha la «svolta» fra il primo e il secondo Heidegger? C'è continuità o rottura fra lo Heidegger «ermeneuta dell'esistenza» e quello che si proclama «pastore dell'essere»? Le risposte vanno cercate in questo libro, al quale sempre si è tornati e sempre si tornerà. La nuova edizione italiana approntata da Franco Volpi – rispettando nella terminologia la storica versione di Pietro Chiodi, ma adeguandola ai criteri richiesti da una ormai consolidata tradizione di studi e di rigore filologico – è corredata di cospicui apparati e riporta per la prima volta le Glosse manoscritte da Heidegger a margine della propria copia personale.				
									Antologia di filosofia. Dall'antichità ad oggi. Per le Scuole superiori
Enrico Berti, Cristina Rossitto, Franco Volpi
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Laterza Edizioni Scolastiche
anno edizione: 2008
pagine: 796
Storia della filosofia. Dall'antichità ad oggi. Ediz. compatta. Per le Scuole superiori
Enrico Berti, Franco Volpi
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Laterza Edizioni Scolastiche
anno edizione: 2007
Per Giuseppe Faggin (1906-1995)
Franco Volpi, Emilio Renzi, Giangiorgio Pasqualotto
Libro: Copertina morbida
editore: Accademia Olimpica
anno edizione: 2001
pagine: 70
Il nichilismo
Franco Volpi
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2023
pagine: 232
					Sulla diagnosi del nichilismo, sulla anamnesi delle patologie e del disagio culturale che rappresenta, gli animi si dividono. Crisi della ragione, perdita del centro, decadenza dei valori: il nichilismo si è presentato a volte con il proprio nome, a volte sotto altre sembianze. Ma che cos’è propriamente il nichilismo? Da dove viene quest’«ospite inquietante» – come Nietzsche lo definisce – che nessuno può mettere alla porta? Franco Volpi, attraverso un’analisi storico-concettuale, risale alle radici del fenomeno, ne illustra il manifestarsi nel pensiero del Novecento in un libro divenuto ormai un classico.				
									Lezioni di economia dello sviluppo
Franco Volpi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 256
					L'economia dello sviluppo, nata come settore specialistico della disciplina economica negli anni del dopoguerra, ha avuto sin dall'inizio come oggetto privilegiato i paesi sottosviluppati, le loro caratteristiche, i fattori e le politiche che  ne avrebbero consentito la  trasformazione strutturale e la crescita del  reddito. Che cosa si debba intendere per sviluppo, quali siano le cause del sottosviluppo, come quello che veniva chiamato "terzo mondo" sia andato cambiando e diversificando nella seconda metà del '900 è l'argomento della prima parte di queste lezioni. La trattazione avrà come temi: l'accumulazione del capitale, la crescita demografica, il progresso tecnico, la dotazione di capitale umano, il commercio internazionale, la distribuzione del reddito, e per ciascuno di essi ci si chiederà quali limiti o incentivi diverse istituzioni rappresentino per il loro operare nel senso di una crescita della produzione e di un aumento del benessere.  L'ultimo capitolo si propone di trarre da quanto visto in precedenza qualche conclusione sul rapporto tra sviluppo economico e mutamento istituzionale e sul ruolo che in questi processi dovrebbe avere lo Stato.				
									Teoria e politica dell'aiuto allo sviluppo
Mario Biggeri, Franco Volpi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 288
					La fiducia negli effetti positivi dei processi di globalizzazione ha dato voce all'idea che l'apertura dei paesi in via di sviluppo al commercio estero possa sostituire l'aiuto. Ma l'aiuto è ancora necessario e ha delle priorità. La cooperazione dovrebbe contribuire a un reale sviluppo dei paesi e dei popoli più poveri.				
									Oggetto e metodo dell'economia politica. Premesse di un nuovo paradigma teorico
Franco Volpi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 228
					Ciò che si vuole discutere è perché il pensiero economico dominante non riesce a dare spiegazioni adeguate dei fenomeni oggetto delle sue indagini. La risposta viene trovata nell'ontologia da esso presupposta: l'individuo come agente razionale, guidato da un criterio di massimizzazione del guadagno radicato nella sua natura, il suo campo di azione entro i vincoli delle risorse disponibili, la tendenza del sistema all'equilibrio, non sono il frutto di un'analisi della realtà sociale, storicamente determinata, ma un insieme di astrazioni costruite per adattarsi a una teoria che pretende di avere validità universale. Il metodo empirico deduttivo adottato, d'altra parte, non cerca le cause, ma mira a evidenziare mere regolarità di rapporti tra fatti empirici nella forma "se x allora y" definendole "leggi" dell'economia. Il volume presenta una rassegna critica dei rapporti tra pensiero economico e filosofia della scienza, dall'introduzione del neopositivismo tra gli economisti ad opera di Hutchinson, al dibattito tra la versione convenzionalista di Friedman e quella di Samuelson fino al falsificazionismo di Popper. Il volume presenta una rassegna critica dei rapporti tra pensiero economico e filosofia della scienza.				
									Pensare il capitalismo. Nuove prospettive per l'economia politica
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 224
					Poggiandosi sulle analisi critiche del paradigma neoclassico dominante e rivisitando i principali economisti "eterodossi", il volume riflette sul pensiero critico di Marx, Keynes e Sraffa, e analizza i problemi che i mutamenti del capitalismo fanno sorgere e che la teoria mainstream non è stata capace di interpretare efficacemente, con l'obiettivo di proporre nuove prospettive per l'analisi dei sistemi economici contemporanei.				
									Saggi sull'idealismo magico
Julius Evola
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2005
pagine: 206
					A ventisette anni Evola aveva concluso la sua 'fase artistica' e nella sostanza anche la sua 'fase filosofica', dato che Teoria e fenomenologia dell'Individuo assoluto era stato terminato nel 1924: in attesa dell'uscita dell'opera in due tomi, nel 1927 e nel 1930, egli decise, come scrive nell'autobiografia, di pubblicarne nel 1925 "una anticipazione del contenuto pel pubblico", appunto i Saggi sull'Idealismo magico. Più esattamente, si legge nella "avvertenza" a questo libro: "una preliminare presa di posizione, una anticipazione". In esso Julius Evola riunì e sistematizzò testi pubblicati in tutto o in parte su vari giornali e riviste di varia tendenza a partire dal 1923: Nuovo Paese, Ultra, Atanòr, Il Mondo.				
									
