Libri di G. Ruggero Manzoni
Romagnoli all'avventura. La Torre
G. Ruggero Manzoni
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2016
Francesco del Bottaio di Faenza, bottaio; Giovanni di Elmo di Cesena, villico; Berto della Rossa di Ravenna, villico; Beltrame dei Carri, nato tra Lugo e Fusignano, frate francescano nel convento di Verucchio; Antonio dei Bezzi di Forlì, canepaio; Egidio dei Forni, di Ravenna, pescatore; Enrico del Tintore, di Ravenna, stalliere... questi i nomi di sette romagnoli - presenti in un elenco custodito negli Archivi Segreti Vaticani - i quali, arruolatisi nella seconda metà del Quattrocento nelle milizie di Ercole I d'Este, Duca di Ferrara, combatterono nella cosiddetta Guerra del Sale (1482-1484) che per due anni impegnò gli Estensi contro la Serenissima Repubblica di Venezia. I sette romagnoli, posti a guarnigione della Torre detta dell'Airone, in località Val Cesura (oggi in provincia di Ferrara), vissero un'esperienza epica, in cui il mestiere della armi si incrociò con traditori, eretici, una possibile giovane strega, la Santa Inquisizione e le truppe mercenarie al soldo dei Veneti. Storie vere, dimenticate, perché, per lo più, popolani di umili origini, che ci riportano a momenti e a luoghi di indubbia fascinazione e di importante interesse storico
Briganti, saracca & archibugio. Quella Romagna leggendaria, spietata, criminale e banditesca
G. Ruggero Manzoni
Libro
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2015
pagine: 304
Negli anni '50, '60 e '70 del secolo scorso, lo storico Giovanni Manzoni diede vita - sulla base di lunghe e accurate ricerche e avvalendosi del suo archivio familiare e di altri archivi, privati e pubblici - allo studio più approfondito del fenomeno brigantaggio in Romagna che finora possediamo. Divise il suo lavoro in sei volumi, oggi introvabili, che furono accolti dal grande favore del pubblico. A distanza di quasi quarant'anni, a seguito delle continue richieste di ristampa, Gian Ruggero, a sua volta scrittore e cultore di ciò che è tradizione e passato, ha pensato di compendiare l'approfondita analisi del padre in un unico volume. Snello e piacevole alla lettura, il libro, oltre a riportare i nuclei fondamentali dell'opera di Giovanni Manzoni, aggiunge ulteriori notizie e documenti, ritrovati da Gian Ruggero e da altri storici in questi ultimi decenni. Ne nasce il quadro esaustivo e aggiornato degli eventi che caratterizzarono la piaga sociale del brigantaggio romagnolo, che perdurò fino alla fine del XIX secolo, coinvolgendo anche le Marche, l'allora Granducato di Toscana, l'area del bolognese e il Veneto.
Marisa Zattini. Metamorphica. Catalogo della mostra
Giovanni Ciucci, G. Ruggero Manzoni, Gabriella Baldissera, Fabrizio Parrini
Libro
editore: Il Vicolo
anno edizione: 2018
pagine: 144
Il catalogo documenta l'evento espositivo di Marisa Zattini, "Metamorphica" mostra inaugurata in Grecia, a Salonicco, presso la Moschea Yeni Camii, il 17 maggio 2018. Questo nuovo ciclo di opere si innesta sui precedenti progetti dell'artista - "Erbari/Bestiari", "Ali selvatiche", (in) "Fragilis Mortalitas" -, nel solco di una ricerca iniziata nel 2006 sul tema dell'"identità-alterità", proseguendone l'iter attraverso una serie di lavori dedicati al concetto di trasmutazione e metamorfosi della Natura. Un corpus di oltre 120 opere - di cui 50 inedite e 25 di grande formato - sono documentate nel catalogo: si tratta di disegni a china eseguiti dall'artista su lettere antiche del XIX sec. - con inchiostro e pennino degli anni '50 - nella ricerca di un dialogo oltre il tempo, fra identità e alterità. Ogni opera d'arte dialoga, poi, con la propria "trasmutazione" in un ideale canto e controcanto realizzato in negativo a stampa a getto di inchiostro su lastre di alluminio specchiato, in formati che vanno dalla dimensione della lettera originale, ad opere di grande formato (120 x 70 cm). Un confronto sorprendente ed emozionante fra segno e calligrafia. La lastra, nel suo essere il doppio dell'immagine, nel lasciare emergere dall'ombra le parole, svolge un ruolo fondamentale: «non sono le parole in sé ad essere fumose, ma le incrostazioni che le circondano» (E. Bertoni). E così la parola ed il disegno erompono liberamente, come lame di luce, unendo due identità differenti. Ecco allora che la superfice specchiata dell'alluminio si fa veicolo di questa metamorphosi, offrendo nuove allegoriche simbologie che attivano i substrati del nostro inconscio.

