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Libri di Giovanni Luciani

Tempo di regali. A piedi fino a Costantinopoli da Hoek Van Holland al medio Danubio

Patrick Leigh Fermor

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2009

pagine: 356

Munito solo di uno zaino da alpinista, un vecchio cappotto militare, scarponi chiodati, l'"Oxford Book of English Verse" e un passaporto nuovo di zecca che gli attribuisce la professione di studente (anziché, come avrebbe auspicato, quella di vagabondo), nel dicembre del 1933 Patrick Leigh Fermor abbandona Londra e una carriera scolastica sciagurata e ribalda. Ha appena diciotto anni, vaghe ambizioni letterarie, ma un progetto nitido e grandioso: attraversare l'Europa a piedi e raggiungere Costantinopoli. Quando vi arriva, il 1° gennaio 1935, è ormai un altro: non solo si è lasciato per sempre alle spalle disastri e misfatti, ma ha sviluppato una rara forma di nomadismo e l'arte, ancora più rara, di trasmetterlo agli altri. Che contempli lo splendore barocco dello Schloss Bruchsal o le nodose mani dei contadini fra cipolle tagliate, caraffe sbeccate e pane integrale; che dorma in un fienile steso come un crociato sulla tomba o nel "capanno da caccia" del barone Pips Schey a Kòvecses; che percorra il Reno su una colonna di chiatte che trasportano cemento o attraversi Vienna offrendosi come ritrattista a domicilio; tutto ci appare il dettaglio di un fantasmagorico affresco, tutto sembra ricomporsi in un gigantesco puzzle dove risorge il passato dell'Europa. E insieme scopriremo qui il modello ancora fragrante di quel modo di viaggiare (e di vivere) che sarà un giorno identificato con la fisionomia di un giovane amico di Leight Fermor: Bruce Chatwin.
20,00 19,00

Tempo di regali. A piedi fino a Costantinopoli da Hoek Van Holland al medio Danubio

Patrick Leigh Fermor

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2017

pagine: 360

Munito solo di uno zaino da alpinista, un vecchio cappotto militare, scarponi chiodati, l'"Oxford Book of English Verse" e un passaporto nuovo di zecca che gli attribuisce la professione di studente (anziché, come avrebbe auspicato, quella di vagabondo), nel dicembre del 1933 Patrick Leigh Fermor abbandona Londra e una carriera scolastica sciagurata e ribalda. Ha appena diciotto anni, vaghe ambizioni letterarie, ma un progetto nitido e grandioso: attraversare l'Europa a piedi e raggiungere Costantinopoli. Quando vi arriva, il 1° gennaio 1935, è ormai un altro: non solo si è lasciato per sempre alle spalle disastri e misfatti, ma ha sviluppato una rara forma di nomadismo e l'arte, ancora più rara, di trasmetterlo agli altri. Che contempli lo splendore barocco dello Schloss Bruchsal o le nodose mani dei contadini fra cipolle tagliate, caraffe sbeccate e pane integrale; che dorma in un fienile steso come un crociato sulla tomba o nel "capanno da caccia" del barone Pips Schey a Kòvecses; che percorra il Reno su una colonna di chiatte che trasportano cemento o attraversi Vienna offrendosi come ritrattista a domicilio; tutto ci appare il dettaglio di un fantasmagorico affresco, tutto sembra ricomporsi in un gigantesco puzzle dove risorge il passato dell'Europa. E insieme scopriremo qui il modello ancora fragrante di quel modo di viaggiare (e di vivere) che sarà un giorno identificato con la fisionomia di un giovane amico di Leight Fermor: Bruce Chatwin.
15,00 14,25

Niente canzoni d'amore

Charles Bukowski

Libro: Libro in brossura

editore: TEA

anno edizione: 2018

pagine: 224

Ventuno racconti di vita, di sesso, di naufragi metropolitani in un'America emarginata e disperata Scrivere è «uno dei modi più belli di passare la notte che mai sia stato inventato», specialmente se lo si completa con un paio di bicchieri di vino. Con questa affermazione termina «Scrittori», uno dei ventuno racconti riuniti in questa raccolta, dove, Bukowski, ancora una volta, fissa brandelli di una vita americana disperata e randagia. Una vita fatta di sbornie occasionali, sesso promiscuo, lavori precari, espedienti d'ogni genere; una vita che, in queste storie di solitudine e di emarginazione, appare sempre come una beffarda presa in giro dei desideri umani e che, pur maledicendo l'onnipotenza del caso, vi soccombe senza opporre resistenza.
10,00 9,50

In difesa del cibo

Michael Pollan

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2019

pagine: 256

«Michael Pollan è un genere particolare di scrittore. Nei suoi libri non si trovano ricette per il boeuf bourguignon o il perfetto soufflé. Si preoccupa del vasto background delle odierne abitudini alimentari, e dell'enorme business da molti miliardi di dollari che è diventata l'agricoltura – agribusiness, come oggi viene chiamato. Allo stesso tempo, non perde mai di vista il fatto che mangiare è uno dei piaceri più semplici e più profondi a disposizione degli esseri umani... Pollan è acutamente consapevole della spaccatura che nel nostro tempo si è aperta fra i cicli naturali del mondo animale e vegetale e la cultura dell'avidità e dell'eccesso a cui abbiamo permesso di dominare la nostra vita, almeno nel mondo industrializzato. Si preoccupa in particolare della misura in cui noi, in quello che viene comunemente chiamato l'Occidente, abbiamo permesso a noi stessi di diventare “ortoressici”, cioè “persone con una malsana ossessione per il mangiare salutare”. Fa notare che questa ossessione, provocataci da un lato dalle forze di mercato e dall'altro dai nutrizionisti, di fatto ha avuto come risultato un aumento dei fattori che contribuiscono a una cattiva salute» (John Banville).
13,00 12,35

Esercizi di grammatica francese

Esercizi di grammatica francese

Giovanni Luciani, Yves Guiraud

Libro

editore: Hoepli

anno edizione: 1998

pagine: X-182

Il volume contiene più di 350 esercizi di vario tipo: esercizi di completamento, sostituzione, competenza linguistica e revisione; traduzioni dal e in francese; test di autovalutazione.
16,90

Niente canzoni d'amore

Niente canzoni d'amore

Charles Bukowski

Libro: Libro in brossura

editore: TEA

anno edizione: 2025

pagine: 256

Scrivere è «uno dei modi più belli di passare la notte che mai sia stato inventato», specialmente se lo si completa con un paio di bicchieri di vino. Con questa affermazione termina «Scrittori», uno dei ventuno racconti riuniti in questa raccolta, dove Bukowski, ancora una volta, fissa brandelli di una vita americana disperata e randagia. Una vita fatta di sbornie occasionali, sesso promiscuo, lavori precari, espedienti d'ogni genere; una vita che, in queste storie di solitudine e di emarginazione, appare sempre come una beffarda presa in giro dei desideri umani e che, pur maledicendo l'onnipotenza del caso, vi soccombe senza opporre resistenza.
13,00

Le scienze sociali nel periodo dell'illuminismo

Le scienze sociali nel periodo dell'illuminismo

Giovanni Luciani

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2004

pagine: 188

Il rinnovamento scientifico definito, nella prima metà del Settecento, dalla scienza newtoniana, dal razionalismo e dal giusnaturalismo, così come l'avvento del movimento costituzionale liberale inglese, si diffusero in Europa, in particolare in Francia, sia come moto d'innovazione culturale, sia come dottrina riformistica. Il movimento illuminista, infatti, proclama un nuovo tipo di conoscenza fondato sull'osservazione e l'esperimento e si propone di rendere comprensibile all'uomo lo svolgimento del proprio corso storico. Questo lavoro esamina i più importanti contributi del movimento illuminista all'analisi sociale, con particolare riferimento alla Francia, alla Scozia, ma anche al pensiero sociale illuminista italiano.
29,50

Lezioni su Shakespeare

Wystan Hugh Auden

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2024

pagine: 509

Questo libro raccoglie le lezioni che Auden tenne a New York, subito dopo la fine della guerra, sul teatro e i Sonetti di Shakespeare. Ma chi immagini austeri ed esclusivi seminari per dottorandi in letteratura inglese è decisamente fuori strada: per Auden la critica era conversazione improvvisata e anche nelle vesti di critico restava essenzialmente un poeta, capace di parlare a tutti – con la stessa miracolosa leggerezza che attribuiva a Shakespeare.
15,00 14,25

Lezioni su Shakespeare

Wystan Hugh Auden

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2006

pagine: 461

Fra l'ottobre del 1946 e il maggio del 1947, con cadenza settimanale, Auden tenne alla New School for Social Research di New York un ciclo di lezioni dedicate al teatro e ai Sonetti di Shakespeare. Ma chi immagini austeri seminari per dottorandi in letteratura inglese è decisamente fuori strada: Auden si rivolgeva a un pubblico variegato ed entusiasta di non meno di cinquecento persone - tanto che era spesso costretto a "gridare a squarciagola" e pregava coloro che non riuscivano a sentirlo di non alzare la mano "perché sono anche miope". Armato solo dell'edizione Kittredge delle opere di Shakespeare, della vastità prodigiosa della sua cultura e del suo impareggiabile humour - ma soprattutto della convinzione che la critica è conversazione improvvisata - Auden parlava a braccio, incantando tutti. Ma anche spiazzandoli con la sua temeraria spregiudicatezza di outsider: anziché affrontare le Allegre comari di Windsor fece ascoltare il Falstaff sostenendo che la pièce non aveva altri meriti se non quello di aver fornito spunto a Verdi. E giunto alla Bisbetica domata avverti che non vi si sarebbe soffermato a lungo perché era un totale fallimento. Ma è forse nella lezione dedicata ad Antonio e Cleapatra, l'opera prediletta, che ci è dato di cogliere le ragioni dell'appassionata adesione del pubblico, giacché anche nelle vesti di critico Auden resta essenzialmente un poeta, capace di parlare a tutti, con la stessa miracolosa leggerezza che attribuiva a Shakespeare.
32,00 30,40

La grande e grigia Babilonia. Londra nella letteratura inglese

La grande e grigia Babilonia. Londra nella letteratura inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Nuova Cultura

anno edizione: 2012

pagine: 396

40,00

Il Great Fire: pubblico e privato nel Journal di Samuel Pepys

Il Great Fire: pubblico e privato nel Journal di Samuel Pepys

Giovanni Luciani

Libro: Libro in brossura

editore: Nuova Cultura

anno edizione: 2012

pagine: 140

In questo studio, Giovanni Luciani analizza il diario di Samuel Pepys (1633-1703), uno dei grandi protagonisti della Restaurazione, scritto tra il 1660 e il 1669 in tachigrafia (una sorta di stenografia) e giustamente considerato un capolavoro della letteratura inglese. Il diario di Pepys mette in discussione una rigida distinzione sia tra autobiografia e diario, sia tra manoscritto e testo a stampa. Allo stesso tempo testimonia dell'influsso crescente della scienza sulla letteratura inglese, con un riferimento particolare all'importanza della Royal Society, di cui lo stesso Pepys fu Presidente dal 1684 al 1686.
20,00

Us and them. La distopia rock dei Pink Floyd

Matteo Palombi

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2021

pagine: 287

Quella dei Pink Floyd è una vicenda ancora oggi difficile da definire: ricca di lati oscuri, fratture emotive e cicatrici interiori mai rimarginate. Dietro la nozione di pinkfloydiano, ormai imprescindibile, si annidano suoni, parole, immagini e ossessioni, che hanno dato adito a molteplici letture in cui talvolta è annegato il tentativo di capire cosa ci fosse realmente dietro “il muro”. Questo è avvenuto a favore di una visione, spesso idolatrica, o limitata all’analisi di un solo singolo aspetto scaturito dalla multisensorialità di cui una simile esperienza è intrisa. Il procedere della storia emotiva della band ha senza dubbio raggiunto i suoi massimi storici nel decennio 1973-1983: gli anni del dominio del genio di Roger Waters e delle sue ossessioni. La paura costante di non essere all’altezza della lotta ideologica di cui si era fatto portavoce, insieme alla metamorfosi mostruosa di una band sempre più inglobata all’interno delle dinamiche della “macchina” dello show business, hanno portato alla costruzione di una vera e propria distopia rock in cui il gruppo e la sua vicenda interna sarebbero diventati metafora di problemi e questioni di più ampio respiro sociale, umanitario e politico. La verità nascosta in una parola sempre più rivelatrice, ma al contempo resa meno presente dall’imponente emergenza di immagini e suoni, è l’oggetto di studio di questa analisi. Utilizzando gli strumenti tipici della filologia si è tentato di scavare nell’io lirico e narrativo, tra le parole e le immagini sonore che hanno permesso di costruire questa magnifica distopia della contemporaneità. Si attua così una focalizzazione sulla profondità psicologica che sottende i testi e le armonie dei quattro principali concept album: the dark side of the moon, wish you were here, animals e the wall, tentando di risalire alle cause prime e alle influenze culturali che li hanno generati. Prefazione di Giovanni Luciani.
18,50 17,58

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