Libri di Julia Ponzio
C. S. Peirce. Le avventure della forma
Julia Ponzio
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2020
pagine: 278
Uno dei più importanti filosofi contemporanei, che ha influenzato Eco e Derrida, viene riletto a partire dal tema della forma. Come sono? Come sei? Come Siamo? Sono queste le domande che stanno al fondo della questione filosofica della forma, che sembra astratta ma che è, in realtà, implicata in tutti i processi di riconoscimento in cui una qualità viene attribuita a qualcosa o a qualcuno. Peirce interpreta i processi di attribuzione delle qualità come processi semiotici: riconoscere, infatti, significa sempre riconoscere qualcosa o qualcuno in quanto qualcos'altro. Questo "in quanto qualcos'altro", tuttavia, ha una duplice direzione: da una parte, conduce verso l'identificazione con un gruppo, un noi in cui si definisce un'appartenenza in base ad un come che accomuna e, dall'altra, conduce verso quell'assoluta singolarità del come io sono, o come qualcosa è, che definisce un sui generis incomparabile. È questa irriducibile dualità dell'in quanto qualcos'altro che rende avventurosa la riflessione peirciana sulla forma, che ne determina l'inquietudine, i continui cambiamenti, i ripensamenti e le svolte che questo libro insegue.
La preparazione del romanzo. Corsi (I e II) e seminari al Collège de France (1978-1979 e 1979-1980)
Roland Barthes
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 534
La preparazione del romanzo contiene gli ultimi due corsi tenuti da Roland Barthes al Collège de France: l’ultima lezione del secondo corso risale a pochi giorni prima della sua morte. A queste lezioni, perciò, si potrebbe attribuire un carattere conclusivo nella biografia intellettuale di Barthes. Eppure, a tale carattere esse si sottraggono: non sono affatto riassuntive di una carriera intellettuale, ma, al contrario, pongono un progetto nuovo, sono una preparazione: la preparazione del romanzo. Giunti “nel mezzo del cammin di nostra vita”, afferma Barthes nell’introduzione al primo corso, ci si trova in quel momento complesso in cui si scontrano il desiderio di afferrare il tempo che corre e l’incubo di essere condannati alla ripetizione del già vissuto e del già detto, come se il tempo che resta non potesse aggiungere nulla a ciò che si è già vissuto. Barthes si chiede come sia possibile, in questa situazione, “arrivare vivi alla morte”, come sia possibile realizzare quella che, ancora con Dante, egli chiama una “vita nova” e “seguire l’Opera dal suo progetto al suo compimento: altrimenti detto, dal Volere-Scrivere al Potere-Scrivere, dal desiderio di Scrivere al fatto di Scrivere”.
L'altro corpo del testo
Julia Ponzio
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 130
Il testo si ripiega nelle sue occorrenze semantiche, e la piega si sottrae al rapporto semantico essendo essa la sintassi tra queste occorrenze. La piega sfugge al senso, al gioco del rinvio e della anticipazione. La disseminazione dei significati di un testo non è un gioco di specchi che riflette all'infinito un originale perduto, ma è il rapporto sintattico che impedisce la riduzione all'uno, è l'inabissarsi della piega che determina il suo resistere agli strumenti e ai metodi della semiologia classica. "L'opera di Derrida divide forse il corso del pensiero occidentale con una linea di demarcazione paragonabile al kantismo, che separò la filosofia dogmatica dal criticismo? Siamo forse di nuovo alla fine di una ingenuità, di un dogmatismo insospettato, che sonnecchiava nel fondo di ciò che prendevamo per spirito critico? È lecito chiederselo" (Emmanuel Levinas, Nomi propri, 2014 [1976]).
Il presente sospeso. Alterità e appropriazione in Heidegger e Lèvinas
Julia Ponzio
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2012
pagine: 176
Il presente sospeso è il presente al di fuori di ogni fluire, di ogni provenienza e di ogni destinazione, al di là di ogni passare. Esso costituisce l'angolo prospettico secondo cui questo lavoro si occupa del pensiero di Heidegger e di Lèvinas. L'intera riflessione heideggeriana sulla temporalità viene letta come tentativo di eliminazione del presente sospeso, che si blocca allungando il tempo e che tuttavia minaccia sempre di annientarsi.
L'oggettività del tempo. La questione della temporalità in Husserl e Heidegger
Julia Ponzio
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Dal Sud
anno edizione: 2012
pagine: 160
Quando in un contesto fenomenologico si parla di "oggettività" del tempo, s'intende certamente non il tempo fisico, il tempo "esterno" alla coscienza ma, la non inconsistenza ontologica del tempo "interno", ovvero dell'"interna coscienza di tempo".
Il seme umanissimo della filosofia. Sul pensiero di Giuseppe Semerari
Julia Ponzio, Filippo Silvestri
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2007
pagine: 374
Una ricostruzione teoretica del pensiero di Giuseppe Semerari a partire dal suo dialogo con autori e orientamenti della filosofia del passato, dalle sue "esperienze" del pensiero moderno e contemporaneo, italiano e straniero, in vista di una filosofia possibile, umanamente progettata, esposta al rischio della sconfitta e del fallimento, che si decide nella relazione con se stessi, con gli altri e con il mondo. Si tratta di una filosofia in cui ciò che viene ad essere (senza garanzie ed al rischio del non essere) non è la Verità, ma la responsabilità umana. La subordinazione della gnoseologia all'etica, conseguente alla definizione del trascendentale come insecuritas, è una delle cifre caratterizzanti la filosofia di Semerari: la ricerca della verità procede dallo sforzo dell'essere umano verso la propria responsabilizzazione, la quale assume, dunque, il carattere di elemento costituente.