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Libri di Laura Marchetti

L'umanità come patrimonio. Complessità e intercultura nelle politiche educative UNESCO

Libro: Libro in brossura

editore: Andrea Pacilli Editore

anno edizione: 2019

pagine: 260

Nel corso della storia le società pure - i frutti puri - sono impazzite e sono tramontate, mentre le società "babeliche", aperte alla convivenza delle differenze culturali e linguistiche, sono sopravvissute e si sono evolute. La pace - il dialogo, lo scambio fra di loro - non ha prodotto solo parole o retoriche ma strutture portanti dell'evoluzione e della civiltà che è cresciuta quando, come un bricoleur, ha messo a frutto, in un ordine non gerarchico, i frammenti sociali, politici, economici, ideali, delle diverse società o comunità. È una dinamica ben chiara all'UNESCO, l'istituzione mondiale a cui guardano i saggi di questo libro scritti da alcuni studenti del corso di Didattica delle culture o da studiosi che fanno capo al Centro della Complessità dell'Università di Foggia. L'UNESCO è un'organizzazione con un progetto educativo straordinario, un progetto politico che ha come scopo quello di migliorale la situazione politica mondiale, di dare una nuova forma al mondo, eliminando la guerra e il razzismo, ma "nella mente delle persone", attraverso la diffusione dell'arte, l'educazione, la cultura e la scienza. In questo senso la cultura diventa uno strumento per l'esercizio di un potere alternativo, un potere buono che è un mezzo per ottenere la pace mondiale e una "cittadinanza mondiale. Tale cittadinanza non si ottiene però solo con il rispetto dei diritti umani e con l'applicazione non formale della giustizia economica e sociale, così come previsto dalla Risoluzione fondativa dell'ONU, ma anche con una meta-cultura che comprenda in forma non gerarchica la pluralità delle culture e delle società oggi presenti presenti nel mondo, una cultura universale o mondiale o dell'Umanità che non è la semplice sommatoria delle numerose culture degli Stati-Nazione e in cui partecipano elementi di identità, di memoria, di appartenenza come elementi dinamici di evoluzione, di aspettative che vanno al di là del semplice elemento locale e che stabiliscono ampi collegamenti tra livello comunitario, quello relativo alla sfera pubblica nazionale e quello globale.
15,00 14,25

La fiaba, la natura, la matria. Pensare la decrescita con i Grimm

La fiaba, la natura, la matria. Pensare la decrescita con i Grimm

Laura Marchetti

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2015

pagine: 357

Del carattere a suo modo rivoluzionario delle fiabe dei Grimm, della loro politicità emancipativa, si era accorto già Antonio Gramsci, uno dei primi traduttori italiani dei due fratelli. Il libro di Laura Marchetti, la cui intenzionalità teorico-politica emerge fin dal titolo, "La Fiaba, la Natura, la Matria", possiede un respiro culturale ampio e insolito, e ha il merito di gettare uno sguardo inusuale sulle leggendarie figure dei due narratori che hanno affascinato numerose generazioni di bambini. La fiaba è veicolo di un messaggio egualitario, tanto più potente in quanto affidato all'immaginario, al fondo oscuro della nostra originaria sensibilità di esseri viventi, indissolubilmente legati a tutte le forme di vita. Nel suo universo fantastico tutte le creature si ritrovano uguali, parlano gli animali, ma anche le piante, le pietre, il fuoco, l'acqua, e tutte egualmente soffrono, gioiscono, piangono. Nell'eversivo universo della narrazione favolistica le rigide strutture del potere vengono facilmente rovesciate dalla potenza magica della fantasia, dal desiderio popolare di emancipazione, che è alla base, è la fonte poetica del capovolgimento ricorrente dell'ordine reale. Un ordine che non si ha la forza materiale di cambiare, ma contro cui la fantasia popolare progetta e innalza altri mondi possibili.
20,00

Samar. La luce azzurra a Itaca, Roma, Baghdad

Samar. La luce azzurra a Itaca, Roma, Baghdad

Laura Marchetti

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2018

pagine: 246

Samar è una parola araba di difficile traduzione anche nella bella lingua italiana. Vuol dire raccontare parlando dolcemente alla notte, all’ombra della luna, con la maestria immaginativa di cui era esperta Shahrazad, ma anche le tante donne recluse che, con la voce, trovavano insieme salvezza e libertà. Samar vuol dire anche ascoltare, partecipare a una festa notturna che era una vera e propria cerimonia dell’ospitalità, durante la quale la famiglia riunita riceveva, dallo straniero di passaggio, il dono della sua fantasia e i lontani echi di amori perduti e di incontri magici con la natura. Samar però è una parola non solo araba ma greca, romana, ebrea, egiziana, insomma mediterranea, perché in tutto l’antico Mediterraneo raccontare e ascoltare era il dono e controdono dell’ospitalità: lo sa il naufrago Ulisse, appena sbarcato nell’isola con il suo gommone da rifugiati, che di notte dona alla Regina Arete le storie delle sue meravigliose imprese di viaggio; e lo sa Eumolpo, che dona ai marinai che stanno per fare naufragio, la storia di una Matrona, un po’ romana e un po’ asiatica, che sceglie la vita e l’amore al posto del conformismo e della morte. Perché Samar, infine, vuol proprio significare ogni parola di libertà, ogni parola che non si chiude nei pregiudizi e tantomeno alle frontiere. Essa è in viaggio e si tinge di poesia, non solo la poesia dei poeti, ma la poesia dei popoli che ha incontrato, struggente per la sua luce azzurra, quella luce che viene dal cielo e dal mare e di cui parla uno dei più grandi poeti contemporanei marocchini, uno dei sostenitori dell’utopia politica di una civiltà materna, meticcia e affabulatrice, in cui possa risorgere un nuovo umanesimo integrale e una convivenza pacifica fra le culture e le società.
22,00

Ecologia politica. Tra riflessione utopica ed esperienza radicale
13,00

Oltre la mente coloniale. Allegorie d'infanzia, d'arte e d'amore

Oltre la mente coloniale. Allegorie d'infanzia, d'arte e d'amore

Laura Marchetti

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2015

pagine: 206

Bambini, nani, angeli, giocattoli animati, doppi, folli, mostri, fantasmi, bricconi divini, selvaggi, filosofi e artisti sono, insieme ai simboli, alle allegorie e alle metafore, i protagonisti di questo libro e tornano qui, dai luoghi antichi dell'origine, a ripopolare il moderno e il paesaggio metropolitano. Carichi di sogni, di miti, di storie, di grandi utopie, insomma di tutto il variegato e creativo mondo dell'Immaginazione, vengono per inquietare il mondo fattuale che troppo spesso si presenta come usurato, nonché troppo duro e intriso di male. Ma soprattutto vengono per mettere in scacco la mente coloniale, la mente che non si muove dalle sue certezze, che non sa migrare dalla sua unica strada e dalla sua unica verità. Nella loro bizzarria, questi soggetti ci costringono al viaggio, cognitivamente ed eticamente. Nel loro sym-bàllein (mettere insieme) c'è anche un pro-bàllein, una costante volontà di oltrepassamento e di resurrezione che si oppone ad ogni etica disperata, ad ogni politica che costringe dentro mura e recinti, ad ogni pedagogia o filosofia che non sappia pensare "all'aria aperta", nella libertà. Essi perciò si fanno interpreti di un nuovo messaggio educativo, di un nuovo umanesimo fatto anche di credenze e di magnifiche illusioni, oltre che di gaie scienze, che sappia emanciparsi dall'insegnamento senz'anima e dall'efficientismo senz'anima che è il peggior veleno per le future generazioni.
20,00

Il pensiero all'aria aperta

Il pensiero all'aria aperta

Laura Marchetti

Libro: Libro in brossura

editore: Nuova Palomar

anno edizione: 2016

pagine: 264

20,00

Democrazia ecologica, sovranità dei territori e ragioni del no
6,00

Agalma. Per una didattica della carezza

Agalma. Per una didattica della carezza

Laura Marchetti

Libro

editore: Progedit

anno edizione: 2017

pagine: 228

"Agalma" è una parola che rimanda al mito dello scultore che si innamorò della sua statua tanto da volerla trasformare in creatura vivente. Agalma, in senso traslato, è perciò lo struggimento per l’ideale e il trasporto dell’arte. Agalma è così l’inganno, il miraggio, ma anche l’illusione vitale dell’immaginario: si trova nel gioco del bambino che trasforma il legno in cavallino, nel tesoro nascosto della fiaba, nella finzione magica del teatro, o nell’ascolto della parola incomprensibile dello straniero. Agalma, infine, è il mistero della bellezza di una natura in cui convivono e si intrecciano le vite della formica e della stella. Insegnare a comprendere gli “agalmata” è il fine di questo libro e di una didattica senza comandamento, che, tramite la carezza, cerca l’assente e la libertà.
24,00

Le strade della fiaba

Le strade della fiaba

Laura Marchetti

Libro

editore: Adda

anno edizione: 2020

30,00

Le strade della fiaba

Le strade della fiaba

Laura Marchetti

Libro: Libro in brossura

editore: Adda

anno edizione: 2020

pagine: 250

30,00

Matria

Laura Marchetti

Libro: Libro in brossura

editore: Marotta e Cafiero

anno edizione: 2021

pagine: 86

In un’Italia patriarcale c’è la necessità della Matria. Di una nuova visione di mondo, capace di opporsi allo stato nazione patriarcale. Il neologismo dell’antropologa barese Laura Marchetti si schiera contro il padre padrone, una società guerrafondaia e militare. Una parola nuova per raccontare il mondo che cambia. Un’inedita prospettiva che tenta di scrollarsi di dosso un maschilismo cupo e stretto. Matria è una rivoluzione mentale, un cambio di prospettiva che pone ognuno di noi davanti alle proprie responsabilità all’interno di un ecosistema fragile. Un saggio che ribalta, capovolge, distrugge pensieri e visioni putride vecchie di un secolo. Matria è un’alba rosa, è un invito al cambiamento, è una necessità, è il futuro.
10,00 9,50

Nuove solitudini allo schermo

Libro: Libro in brossura

editore: Milella

anno edizione: 2021

pagine: 324

Che il “digitale quotidiano” (ovvero l’uso frequente di Internet e dei social media, nonché di WhatsApp) ci possa rendere più “stupidi”, era una ipotesi già avanzata dal neuropsichiatra tedesco Manfred Spitzer. Ma quanto il “digitale quotidiano” ci rende anche più soli, più incapaci di sostenere relazioni faccia a faccia, soprattutto relazioni profonde come l’amicizia e l’amore? È questa la domanda che si sono posti gli autori di questa ricerca, sostenuta dal Corecom (il Comitato regionale per le comunicazioni) e dall’Università di Foggia. La risposta, inaspettata, è nei questionari a risposta chiusa rivolti a circa 400 giovani frequentanti le ultime classi delle scuole superiori di Foggia e di Bari: inaspettata perché, a differenza di una prevedibile solitudine affettiva, frutto di una identità “liquida” e dell’appeal narcisistico di questa generazione, ciò che si è riscontrato è una crescente solitudine comunicativa e cognitiva.
20,00 19,00

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