Libri di Neil Novello
I giorni del dissenso. La notte delle barricate. Diari del Sessantotto
Giorgio Cesarano
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 223
I diari sul Sessantotto "I giorni del dissenso" e "La notte delle barricate" di Giorgio Cesarano, scritti in presa diretta alla maniera di un reportage, figurano la testimonianza sognante e febbrile di un desiderio: cambiare il mondo per cambiare la vita. Chi scrive è però un «intellettuale isolato». A Milano, partecipa alla contestazione per capire se veramente la lotta potrà «rovesciare l'asse del mondo». Quarantenne al fianco di una gioventù impegnata a conquistare una storia più umana, dapprima scettico ma in «perfetta umiltà», il diarista entra nello spirito della protesta. Se "I giorni del dissenso" è un diario di parola in cui Cesarano vive una personale «nausea-dolore» a causa del «non-accaduto», "La notte delle barricate", seguito ai Giorni, è un diario di battaglia.
Giorgio Cesarano. L'oracolo senza enigma
Neil Novello
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 192
Poeta, traduttore, diarista, autore teatrale e televisivo, critico radicale del capitale, tra l’esordio poetico con “L’erba bianca” (1959) e l’anno del suicidio (1975) la rapinosa esistenza di Giorgio Cesarano attraversa il novecento nella bruciante persuasione di una verità filosofica: «L’uomo non è mai stato ancora». Critico del moderno, contro una tradita idea di comunità umana Cesarano ha disperatamente edificato una filosofia della salvazione da opporre alla mortifera globalità capitalista. A opere memorabili – da “Critica dell’utopia capitale” a “Manuale di sopravvivenza” – ha affidato una vertigine di pensiero: sognare la fine della preistoria come presente, accendere la luminaria della rivoluzione biologica, varare le ontologie del desiderio e della passione per annientare il senso morto dell’esistenza. Nella tensione visionaria del pensatore, questa grandiosa intuizione ha balenato in un orizzonte aurorale: la gioia e l’estasi per catturare il senso vivo di esistere. E al di là di ogni biopatia, erotizzare la totalità per guarire, per andare verso la vera vita, verso un altro vivere umano.
Il principe
Niccolò Machiavelli
Libro: Libro in brossura
editore: Foschi (Santarcangelo)
anno edizione: 2016
pagine: 132
All'origine del pensiero politico moderno, "Il principe" di Machiavelli è un libro di duplice testimonianza. Disegna l'aurora della speculazione politologica sul potere e, in parallelo, ritrae l'età crepuscolare repubblicana a Firenze. "Il principe" è la codificazione di norme e regole politiche, di modelli, sistemi e strategie di potere finalizzate alla ricerca della stabilità di governo. Tra la filosofia, la teoria e la prassi della storia, tra la passione per la Realpolitik e l'utopia sull'unità nazionale italiana, l'elemento moderno de "Il principe" risiede nella scienza politica elevata a interpretazione deIla storia.
Inquietudini fra musica e silenzio
Elena Cecconi
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2020
pagine: 78
La poesia e la musica sono canto dell'anima e ritmo del cuore. Atti creativi: scrivere, comporre, interpretare. Nel momento in cui si assemblano parole e note, si sta cercando un varco, un significato, si trova forse un nesso, o una sfumatura inattesa, e si vuole porgerla. Parole e versi, note e suoni, prendono vita e forma, attraverso la voce e lo strumento. La musica necessita dell'interprete del suono per essere "messa in scena" e come la poesia, "canta" i gesti della vita, dell'anima, del sogno. L'autrice è interprete della musica, dedita a lei da sempre, con umiltà e rispetto. Una musicista che ama la poesia. Musica e poesia, inscindibili elementi del mistero dell'arte; profonde espressioni dell'essenza umana. Prefazione di Neil Novello.
Mitopoesia dell'eone: cunti, stellari, dicerie. L'opera di Giuseppe Occhiato
Neil Novello
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2019
pagine: 412
Mitopoesia dell'eone: cunti, stellarî, dicerie. L'opera di Giuseppe Occhiato è un numero monografico di Rivista di Studi Italiani (aprile 2019) dedicato al grande scrittore calabrese (Mileto, 1934 - Firenze, 2010). Storico dell'architettura normanna medievale in Calabria (formidabili gli studi e le scoperte), disegnatore e magistrale pittore en pòete, docu-narratore in Carasace. Il giorno che della carne cristiana si fece tonnina (Editoriale Progetto 2000, 1989) e della sua riscrittura romanzata, Lo sdiregno (Ilisso Rubbettino, 2006), narratore puro in L'ultima erranza (Iride - Rubbettino, 2007), Giuseppe Occhiato affida la propria vicenda umana e creativa anche a un'opera vertiginosa. In mezzo secolo di lavoro, scrive un colossale epos venuto come da un altro mondo, un objet étranger letterario caduto per caso in una plaga terrestre: il romanzo Oga Magoga. Cunto di Rizieri, di Orì e del minatòtaro (Editoriale Progetto 2000, Gangemi, 2019). Una coscienza culturale e un azzardo accompagnano il lavoro critico sull'opera di Giuseppe Occhiato, da un lato la sicura credenza della sua grandezza intellettuale, dall'altro l'indubbia persuasione che tale grandezza apparterrà, nell'impervia prova del millennio, alla storia della letteratura. Mitopoesia dell'eone prova allora a costruire un portrait organico dell'opera di Giuseppe Occhiato mediante le voci critiche di più autentica e innamorata fedeltà allo scrittore. Una corale vocata a rovesciare idealmente un destino, quello innocentemente marginale dell'autore, tuttora in cammino, come una solitaria luminaria, per un sentiero notturno. E anzi, se si può, questa vuole essere anche una prova collettanea chiamata a qualcosa di più. Strappare a un insensato silenzio, il silenzio colpevole della realtà culturale nazionale, l'iniquo sortilegio di uno scrittore che non potrà più essere postumo così a oltranza.
Apocalisse. Modernità e fine del mondo
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2008
pagine: 352
Pier Paolo Pasolini
Neil Novello
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 2007
pagine: 120
L'opera di Pasolini identifica un fronte estremo e tragico del Novecento, affacciato sulla desertificazione culturale del mondo. Il racconto del libro inizia dalla storia dell'impegno politico e sociale garantito dall'acume analitico della scrittura pubblicistica per giungere alle strategie di sovvertimento della tradizione letteraria nazionale, tra la critica giovanile e l'esperienza di "Officina". E ancora il libro è la storia della poesia, così come la storia della narrativa, dalle prose sensuali dell'età friulana, fino ai dannati di borgata e al mondo perduto della "Divina Mimesis" e "Petrolio". Alla fine il libro giunge al teatro e al cinema.
Il sangue del re. L'opera di Pasolini
Neil Novello
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2007
pagine: 512
Lanciare una sfida sui molteplici tavoli da gioco della critica politica e sociale, della critica letteraria, della poesia, della narrativa, del teatro e del cinema, per Pasolini significa condurre una partita complessa e titanica con la modernità. Il sangue del re testimonia, attraverso il modello della critica impegnata la genesi simultanea dell'opera pasoliniana. Dalla creatura neonata nell'Eden di Casarsa con La meglio gioventù al geniale pubblicista, dall'astuto critico letterario, tattico e autoelettivo di Passione e ideologia, al poeta testimone della Religione, espiante di Poesia in forma di rosa, esiliato patrio di Trasumanar e organizzar, suicida della Nuova gioventù. E poi dal narratore dei perduti di borgata, con Ragazzi di vita e Una vita violenta allo scrittore sperimentale di Petrolio, dall'innovatore teorico di Empirismo eretico al recensore letterario di Descrizioni di descrizioni come dal regista della Trilogia della vita all'uomo di teatro. Una via necessaria a rincorrere il filo del discorso pasoliniano dipanato lungo il disperato destino "corsaro" e "luterano", il destino dell'intellettuale dinanzi all'interlocutore di sempre, il potere.
Stellario boreale
Neil Novello
Libro: Libro in brossura
editore: LietoColle
anno edizione: 2017
L'itinerario poetico di Neil Novello si configura come una meditazione sul rapporto fra terra-cielo, in un alterno rarefarsi ed agglutinarsi della visione e, perciò anche come un problema di conoscenza, che coinvolge il farsi in itinere della lingua che ora si alleggerisce fino al silenzio, ora si addensa come in ammassi stellari di luce, fondendo insieme più parole o coniandone di nuove, quali "oltrestellarî", "trastellante", "ultramondi", i cui prefissi sono come rampe di lancio verso il più lontano e ignoto degli spazi; oppure "cuororante a cuorespiante" che rivelano il loro senso, solo quando, letto l'ultimo testo di sapore iniziatico, ci si confronta con la nota Dono d'astro, firmata dallo stesso autore e che, infine, offre la chiave di lettura corretta.

