Libri di Niccolò Argentieri
Prodigi e vertigini dell'analogia. Sull'abuso delle belle lettere nel pensiero
Jacques Bouveresse
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 166
Nel 1996, un’autorevole rivista americana pubblicò un articolo controverso, in cui l’autore, il fisico Alan Sokal, sosteneva le sue divagazioni filosofiche e assurdità scientifiche servendosi di citazioni di illustri intellettuali francesi e americani. Dopo aver svelato l’inganno, Sokal scrisse un libro che metteva in luce le «imposture intellettuali» e le acrobazie linguistiche di Jean Baudrillard, Gilles Deleuze, Jacques Lacan, Bruno Latour, Julia Kristeva. Invece che portare a una discussione rigorosa sulla necessità di riaffermare un’etica della comunicazione scientifica, la parodia scatenò una reazione corporativa da parte di una casta intellettuale che si considera al di sopra di ogni critica e non accetta che l’elogio dei media. Da sempre orientato al rigore argomentativo e alla ricerca della verità, Jacques Bouveresse denuncia «il rapporto dilettante e fantasioso» che, a partire da Régis Debray, una parte della filosofia contemporanea intrattiene con la scienza, mostrando il pericolo di un uso arbitrario di concetti matematici e fisici in nome di un presunto “diritto alla metafora” o di una vaga creatività del pensiero. Ma dietro il gergo altisonante e l’apparente erudizione scientifica, il re è nudo. Quale futuro attende la democrazia se viene meno il diritto di comprendere e valutare in maniera autonoma qualsiasi tipo di argomentazione? Alle accuse di estetismo intellettuale, Bouveresse affianca la critica radicale di una delle malattie della cultura contemporanea: il relativismo postmoderno. Che, nel negare l’esistenza di una conoscenza oggettiva verificabile, alimenta, a sorpresa, reazionarie ideologie identitarie. Prefazione di Jean-Matthias Fleury.
Elusive. Come Peter Higgs ha risolto il mistero della massa
Frank Close
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 324
Nell’estate del 1964, un giovane e solitario professore dell’Università di Edimburgo scrive due articoli scientifici che cambieranno la comprensione della natura dell’universo. Peter Higgs ipotizza l’esistenza di una particella elementare – oggi nota come “bosone di Higgs” – senza la quale non ci sarebbero atomi, persone, pianeti o stelle, ma solo particelle irrequiete che attraversano lo spazio in uno splendido isolamento. Per quasi cinquant’anni, alcuni dei più grandi progetti di fisica sperimentale hanno cercato di dimostrarne l’esistenza. «Scommetto 100 dollari che non esiste nessun bosone di Higgs», ha affermato una volta Stephen Hawking. La straordinaria smentita è arrivata nel 2012 dal CERN di Ginevra: la “particella di Dio” esiste. Insignito del Premio Nobel per la Fisica l’anno successivo, al momento dell’annuncio Higgs era introvabile, intento a «bere una pinta di birra artigianale» al porto di Leith per sfuggire al clamore mediatico. Collega e amico di Higgs, oltre che scrittore d’eccezione, Frank Close ripercorre la storia della fisica dell’ultimo secolo e le tappe di un’indagine scientifica senza precedenti che ha definitivamente eliminato l’ipotesi di un vuoto privo di materia. Una narrazione accurata, chiara e avvincente sullo scienziato scozzese la cui immaginazione ha ispirato generazioni di studiosi.
La goccia del tempo. Infanzia e destino nelle storie di Peter Pan e Harry Potter
Niccolò Argentieri
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2023
pagine: 156
Come la storia di Peter Pan, anche quella ormai celebre di Harry Potter ha un rapporto profondo ed essenziale con il tema della temporalità, così che alla rabbiosa nostalgia che pervade Peter di fronte all’ineluttabile processo di abbandono dell’infanzia si contrappone la celebrazione del doloroso percorso di formazione di Harry. Insieme offrono dunque lo spunto per un’indagine approfondita sulla questione del tempo come elemento fondamentale dell’esperienza e dell’esistenza. Il ruolo che la temporalità assume nello sviluppo narrativo e la sua influenza sui personaggi, le analogie e le differenze tra il testo di Barrie e quello di Rowling si rivelano al lettore in questo viaggio tra Kensington e Hogwarts, dove ordinario e straordinario convivono, dove l’eco dell’infanzia e l’inevitabile richiamo dell’età adulta si mescolano nelle pieghe del tempo.
L'origine della geometria
Edmund Husserl
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2023
pagine: 112
La notorietà dell’”Origine della geometria” di Edmund Husserl – pubblicata come appendice a “La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale” (1936) – è fortemente in debito con la lettura che ne ha dato Jacques Derrida nel 1962. In questo modo il testo ha trovato la via per svolgere un ruolo esemplare nel preservare un approccio propriamente filosofico alla riflessione sulla matematica. D’altra parte, proprio il successo del saggio di Derrida rischia di impedire il contatto immediato con lo scritto di Husserl. Questa nuova traduzione a cura di Niccolò Argentieri, contestualizzata grazie all’affiancamento dei primi paragrafi di “La crisi” e corredata da un rigoroso saggio critico, propone una lingua più aderente alla sintassi husserliana, evitando riformulazioni rischiose sul piano interpretativo, nel tentativo di rilanciare la complessità dell’opera.
La fredda bellezza. Dalla metafisica alla matematica
André Weil
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 78
Nel 1940, Simone Weil scrive al fratello André, una delle menti più geniali della matematica novecentesca, per chiedergli di spiegarle l'argomento e l'importanza delle sue ricerche. André risponde in una lunga e densa lettera, qui per la prima volta in traduzione italiana, dove tenta di ricostruire in maniera accessibile la storia della matematica connessa al tema delle sue ricerche. Scrivendo da studioso, protagonista di primo piano di questa stessa storia, Weil non segue un ordine puramente cronologico, ma l'intreccio che lega in tempi diversi le più importanti svolte concettuali che hanno segnato l'evolversi delle conoscenze matematiche. Dalla lettura delle intense considerazioni di André, rivolte alla sorella amata per quanto incompresa, si osservano in controluce alcuni tratti essenziali del rapporto con Simone, che aiutano a capire meglio la genesi e il senso del percorso intellettuale ed esistenziale dei ' due fratelli. Nel secondo testo, che presenta la traduzione inedita di un testo del 1960, Weil riprende, sviluppandole ulteriormente, alcune riflessioni già presenti nella lettera, cercando di dare una risposta articolata, per quanto non definitiva, alla domanda sull'essenza della matematica.
Meccanica quantistica, rappresentazione, realtà. Un dialogo tra fisica e filosofia
Niccolò Argentieri, Angelo Bassi, Paolo Pecere
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2013
pagine: 240
La meccanica quantistica è una delle teorie più potenti ed efficaci della scienza contemporanea, ma nello stesso tempo è stata accompagnata fin dall'inizio da un serrato dibattito intorno alla sua interpretazione e alla sua validità definitiva. Negli ultimi decenni, la questione è stata riaperta, a seguito della comparsa di teorie alternative, rendendo opportuno anche il ripristino di quella continuità tra ricerca fisica e riflessione filosofica che caratterizzò la grande stagione scientifica dell'inizio del XX secolo. Tale esigenza è all'origine di questo libro. Descrivendo i nodi irrisolti della formulazione fisico-matematica e proponendo un ripensamento delle sue diverse interpretazioni, gli autori affrontano da diversi punti di vista un medesimo interrogativo: avevano ragione Bohr e Heisenberg a considerare la meccanica quantistica come un punto di arrivo e una pietra di paragone per l'intera conoscenza scientifica, o si tratta piuttosto, come credeva Einstein, di una teoria ancora imperfetta, che non soddisfa pienamente gli obiettivi della conoscenza fisica?
La più grande avventura. Figure del tempo nelle storie di Peter Pan e Harry Potter
Niccolò Argentieri
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2013
pagine: 144
Le storie di Peter Pan e di Harry Potter hanno a che fare col tempo, col suo potere corrosivo e determinante, col suo lavoro essenziale, oscuro ed enigmatico. Di conseguenza, è possibile leggere quelle storie come esemplari illustrazioni letterarie del ruolo che il tempo assume nella costituzione della nostra esistenza e della nostra identità. L'esito tradizionale di una tale lettura propone due modelli sostanzialmente inconciliabili: alla rabbiosa nostalgia che pervade Peter Pan di fronte all'ineluttabile processo di abbandono dell'età infantile, Harry Potter contrappone la celebrazione di un lungo e doloroso percorso di formazione. Tuttavia, un'analisi più attenta dei racconti e della loro struttura mostra come l'opera del tempo non possa conformarsi a questa logica così rudimentale. La risposta che le due storie propongono all'enigma dell'esperienza temporale consiste piuttosto nella messa in scena dell'inadeguatezza di quelle due figure schematiche. In quanto libri sul tempo, Peter Pan e Harry Potter raccontano del loro reciproco bisogno, dell'impulso che spinge ciascuno dei due racconti a completarsi nell'altro.
Il numero
Piero Martinetti
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2015
pagine: 58
In questo saggio breve e penetrante, Piero Martinetti, tra i maggiori pensatori italiani del Novecento, si confronta con il concetto di numero da una prospettiva eminentemente filosofica. In quanto problema gnoseologico, il numero viene considerato o come un' astrazione ricavata dall'esperienza, o come un concetto puro o, infine, come il risultato di un'intuizione pura. È quest'ultima concezione quella sostenuta da Martinetti il quale, richiamandosi al pensiero kantiano, spiega come solo attraverso il costante parallelismo con la forma del tempo è possibile fare del numero non il mero simbolo delle operazioni di calcolo, ma I'espressione della razionalità nascosta nella molteplicità del reale.
Ci sono elettroni nel mondo della vita? Esperienza, matematica e realtà. Una lettura fenomenologica dell'epistemologia di Werner Heisenberg
Niccolò Argentieri
Libro: Libro rilegato
editore: Bonanno
anno edizione: 2009
pagine: 128
Il saggio rivolge l'attenzione a due momenti decisivi per la riflessione novecentesca sull'esperienza e sul suo rapporto con la conoscenza scientifica: la ricostruzione genealogica della scienza (e della metafisica) galileiana che occupa la prima parte de La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale di Edmund Husserl e le tesi esposte da Werner Heisenberg in un importante e, in parte, sottovalutato scritto del 1942 (Ordinamento della realtà). L'obiettivo è quello di mostrare come la discontinuità formale ed epistemologica introdotta dalla meccanica quantistica nella storia della conoscenza scientifica rivelandosi strettamente connessa a una più profonda continuità (una continuità fenomenologica, come sarà definita) collochi proprio quella teoria, forse la più sofisticata e opaca tra quelle che la scienza della natura ha prodotto, nel luogo della massima prossimità all'origine della scienza moderna, al senso della conoscenza scientifico-matematica della natura.