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Libri di Pantaleo Palmieri

Un trittico leopardiano (con giunta) più due occasioni

Pantaleo Palmieri

Libro: Libro in brossura

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2024

pagine: 168

Il volume raccoglie sette saggi: i primi tre sono dedicati a Leopardi: un Leopardi "libero come l'aria", che a Bologna in nove giorni contrae più amicizie che a Roma in cinque mesi, conquista una pienezza di vita personale e intellettuale e vive un momento favorevole del suo contraddittorio destino (I); un Leopardi pronto a scrivere una apologia degli ebrei, che Napoleone aveva emancipato e papa Leone XII aveva richiuso nei ghetti (II); un Leopardi che arriva nella grande Napoli di Ferdinando II attratto dalla dolcezza del clima e dalla indole benevola degli abitanti; male accolto dall'intellettualità progressista, a Napoli compone alcuni dei suoi canti più nuovi e più belli e a Napoli muore (III). Il quarto saggio riguarda l'intimità fraterna fra il torinese Thovez e Leopardi. Gli ultimi tre sono di area romagnola: Carducci, Serra e la biblioteca comunale Saffi. Tutti sono stati scritti ignorando l'idea crociana che il poeta è nient'altro che la sua poesia, e tenendo presente invece l'insieme biografia-storia-pensiero-poesia.
20,00 19,00

Carteggio Giacomo Leopardi - Carlo Pepoli (1826-1832)

Libro: Libro in brossura

editore: Olschki

anno edizione: 2023

pagine: 170

Il presente volume, che apre la collana “Carteggi leopardiani”, esamina, per la prima volta, gli aspetti biografici, linguistici, filologici, storici e formali del breve scambio epistolare tra Giacomo Leopardi e Carlo Pepoli, con pari attenzione ad entrambi. Stante la quasi quotidiana frequentazione, tra i due intercorsero solo 22 missive: poche, ma preziose per ricostruire un mondo culturale, quello della Bologna «città quietissima, allegrissima, ospitalissima», patria del classicismo liberale, che lo accolse amichevolmente; la Bologna dove Leopardi sperimentò una sua pienezza di vita (un’inaspettata vitalità e certa spavalda intraprendenza) e visse un momento favorevole del suo contraddittorio destino. Ancor più preziose per ricostruire la storia di un’amicizia (nata all’ombra di Giordani) di due coetanei che avevano in comune l’origine aristocratica (entrambi con titolo comitale e diritto di primogenitura, ma con difficoltà economiche), la formazione culturale, l’amore per i classici e per la poesia. Diversi per carattere: espansivo e impetuoso Pepoli, riservato e riflessivo Leopardi; diversissimi per visione ideologica: ripiegato sull’amara condizione dell’uomo il Recanatese, un protagonista della Storia d’Italia Pepoli. Leopardi dedicò all’amico un’Epistola che entrerà nei Canti, Pepoli lo introdusse nei salotti più importanti e gli fu d’aiuto in più occasioni; volle anche ricambiarlo con dei versi, che Leopardi non apprezzò; non se ne risentì e lo ricordò sempre con affetto.
35,00 33,25

Sotto avverso cielo più chiara luce. «Lecturae Dantis» e note sul dantismo romagnolo

Pantaleo Palmieri

Libro: Libro in brossura

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2021

pagine: 240

Il volume raccoglie undici saggi di argomento dantesco scritti dall'autore nel corso degli anni. All'uso preminente di accostarsi alla "Commedia" misurandosi con la plurisecolare esegesi, Pantaleo Palmieri preferisce misurarsi direttamente con il testo, prestando particolare attenzione al singolo canto o a uno specifico tema. Non trascura gli aspetti filologici, anzi si lascia tentare dalle varie "cruces"; richiama l'attenzione sugli aspetti retorico-stilistici; dedica particolare attenzione ai risvolti storici e soprattutto alle implicazioni autobiografiche, cui allude il titolo, che fonde un appunto di Carlo Michelstaedter con uno degli "Argomenti in versi" di Gaspare Gozzi. Le note sul dantismo romagnolo sono tessere di un mosaico di primaria importanza nella storia della fortuna di Dante: prima ancora che i romantici creassero il mito di Dante padre della patria, l'officina della Romagna classicista, con l'esempio e la guida di Vincenzo Monti, riproponeva Dante a modello e celebrava le bellezze della "Commedia".
20,00 19,00

Atti della 13° Giornata amaduzziana

Atti della 13° Giornata amaduzziana

Libro: Libro rilegato

editore: Il Ponte Vecchio

anno edizione: 2018

pagine: 112

Non è vero che l'Italia è ai margini della cultura illuministica: infatti a dialogare con la cultura europea e talvolta a fare scuola sono in tanti: Ludovico Antonio Muratori per l'erudizione al servizio della storia, Antonio Vallisneri per le ricerche mediche e biologiche, Giambattista Vico per la speculazione filosofica, Giuseppe Parini per la poesia; e se Napoli e Milano non sono Parigi, è però vero che Dei delitti e delle pene è nato nella Milano dell'Accademia dei Pugni; ed è altrettanto vero che Napoli con Pietro Giannone, prima, e a caro prezzo, poi con Gaetano Filangeri, Ferdinando Galiani, Antonio Genovesi, Giuseppe Maria Galanti, Giuseppe Palmieri, Mario Pagano, ha proposto una nuova impronta riformatrice a tutti i risvolti della vita socio-politica ed economica. A Roma la dimensione culturale interseca inevitabilmente quella religiosa: il vento delle novità che soffia in Europa coinvolge le istituzioni religiose e l'istituzione culturale più prestigiosa, l'Arcadia, la cosiddetta terza Arcadia… Di queste vicende l'abate Amaduzzi è uno dei protagonisti.
15,00

Benvenuto da Imola. Lettore degli antichi e dei moderni

Libro: Libro in brossura

editore: Longo Angelo

anno edizione: 2017

pagine: 302

Le ragioni storiche che hanno portato il maestro Benvenuto da Imola a farsi “lettore degli antichi e dei moderni” sono da ricercare soprattutto in quella rinascita di interesse per la poesia – e per la cultura in generale – che caratterizza il primo Trecento, con un moto evidente di accelerazione verso la metà del secolo. Proprio in quegli anni Giovanni Boccaccio a Firenze scriveva che Dante nel suo poema aveva abbandonato il latino e scelto il volgare, perché aveva visto «li liberali studii del tutto abandonati, ... e per questo e le divine opere di Virgilio e degli altri solenni poeti non solamente essere in poco pregio divenute, ma quasi da' più disprezzate» (Trattatello, I red.). Ma trent'anni più tardi, forte dell'esperienza di insegnamento a Bologna e a Ferrara, Benvenuto lanciava un ponte con i successi antichi di Virgilio e di Stazio, osservando che «hodie videmus multos avide concurrere ad audiendum libros istorum, si sit aliquis bene legens et inteligens» (Comentum, IV, 48). Quanto a Dante, al quale Petrarca stesso su sollecitazione di Boccaccio aveva riconosciuto «vulgaris eloquentie palmam» (Fam. XXI 15), Benvenuto nel suo inimitabile latino poteva constatare che la Comedìa «tempore meo non erat quasi in predo, nunc non calumniam sibi [al poema!] imponi potest per aliquem, quantumcumque plurimi et plurimi conati fuerint sua velle dicta damnare» (cod. Laur. Ashb. 839). Nella storia, si sa, mutano i gusti e con essi la fortuna dei poeti e dei loro espositori. Dei commenti di Benvenuto ai classici, qualcuno attende ancora di uscire dall'oblìo, altri hanno cominciato a farlo nel Convegno 1989 di Imola di cui questo volume presenta gli Atti. Perfino il commento a Dante, padrone per un secolo nel campo umanistico, «fu spazzato via dal Comento del Landino» (G. C. Alessio), ritrovando solo nel secondo Ottocento, insieme al suo autore, l'alta considerazione che è dovuta ad entrambi.
25,00 23,75

Per Leopardi. Documenti, proposte, disattribuzioni

Pantaleo Palmieri

Libro: Libro in brossura

editore: Longo Angelo

anno edizione: 2013

pagine: 168

Chi erano Antonio Strozzi e Luigi Leoni che Leopardi conobbe a Bologna e frequentò poi a Firenze? Chi era il Camerlengo che gli negò la nomina a segretario dell'Accademia bolognese di Belle Arti? Chi il legista che consultò per conto dello Stella? Chi il cardinale bolognese cui non volle portare i saluti raccomandatigli dal conte Monaldo? Durante il soggiorno romano dell'inverno 1831-32 lui e l'amico Ranieri vissero quasi clandestinamente, o scelsero di non frequentare i circoli letterari, dove imperversavano gli antiquari, e frequentarono invece un salotto di gentildonne dilettanti di canto? Nei primi sette capitoli Pantaleo Palmieri, rispondendo a queste e a simili domande, restituisce un volto e una storia a tanti che sembrano semplici comparse nell'Epistolario o nella biografia del Recanatese, e che invece furono tutti segnati dalla sua intelligenza. Ma al centro resta lui, Leopardi, non solitario ma aperto all'amicizia, generoso verso i più giovani, fermo nei suoi convincimenti. Nei rimanenti tre capitoli, messo sull'avviso da un inedito scambio epistolare, Palmieri propone, sostenendola con argomenti di ordine stilistico e tematico, la disattribuzione di due lettere al Manuzzi, e ripropone, rafforzati da evidenze documentarie, i dubbi del Giordani sull'autenticità dell'Epigrafe a Raffaello.
20,00 19,00

Restauri leopardiani. Studi e documenti per l'Epistolario

Pantaleo Palmieri

Libro: Libro in brossura

editore: Longo Angelo

anno edizione: 2006

pagine: 148

"È da almeno un quarto di secolo che Pantaleo Palmieri percorre opere e vita di Giacomo Leopardi, centro quasi costante, o per lo meno il più privilegiato, dei suoi interessi di studioso. [...] Nelle sue indagini leopardiane, il Palmieri [...] ha sempre preferito dar corpo a "fantasmi" bisognosi di concretezza documentata; a chiarire, con l'aiuto degli archivi, minime vicende rimaste magari misteriose o ipotetiche, fugacissimi e trascurati rapporti e incontri; e anche a correggere, con garbo e pazienza, credenze piuttosto confuse e insicure, o evidenti errori trasmessi passivamente, come talora accade, di generazione in generazione. Piccolezze magari, [...] che però possono incidere su valutazioni di fondo; e comunque preziosi e sicuri contributi alla conoscenza della verità. [...] Dietro tanta concretezza storica, dietro tanto interesse filologico e perfino erudito, s'intravvede sempre, e la si coglie, una sicura conoscenza dell'altro, più noto e prediletto, Leopardi, e un grande amore per la sua straordinaria vicenda di uomo, di pensatore, di poeta. Probabilmente la figura di Leopardi ne esce, per così dire, ancor più umanizzata; di lui, uomo comune fra altri uomini comuni, creature della vita quotidiana."
15,00 14,25

13,00 12,35

20,00 19,00

Leopardi a Bologna

Leopardi a Bologna

Pantaleo Palmieri, Angelo Fregnani

Libro: Libro in brossura

editore: Stabilimento Grafico Lega

anno edizione: 2016

pagine: 80

10,00

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