Giorgio Pozzi Editore
Bollettino dantesco. Per il settimo centenario. Volume Vol. 9
Libro: Libro in brossura
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2020
pagine: 160
Il «Bollettino dantesco. Per il settimo centenario», nato sotto l’egida del Comitato Ravennate della Società Dante Alighieri, si occupa di critica e di curiosità dantesche e si pubblica una volta l’anno (dal 2012 al 2021) in un volume di circa centosessanta pagine. Edito grazie all’illuminato patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, la rivista ricalca le orme de «Il VI centenario dantesco. Bollettino bimestrale illustrato», già diretto (dal 1914 al 1921) da mons. Giovanni Mesini, conosciuto come “il prete di Dante”. Il «Bollettino dantesco» coinvolge studiosi e dantisti di fama internazionale, ed è diretto dai professori Alfredo Cottignoli ed Emilio Pasquini dell’Università di Bologna.
Matite in guerra. Il primo conflitto mondiale nella narrativa a fumetti italiana (1915-2018)
Massimo Marcucci
Libro: Libro in brossura
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2020
pagine: 240
La Grande Guerra è stata studiata e raccontata attraverso documenti, memorie, diari, fotografie, manifesti, filmati, pubblicità. Una pluralità di fonti dal cui novero il fumetto è rimasto ai margini, scontando il pregiudizio, ancora radicato, che si tratti di un linguaggio “minore”, incapace di esprimere narrazioni complesse e adulte. Matite in guerra, focalizzando l’attenzione sui fumetti italiani dedicati al fronte italoaustriaco apparsi nel periodo 1915-2018, offre una panoramica capace di abbracciare il secolo che ci separa da quegli anni per analizzare il modo in cui durante il conflitto la narrativa a fumetti ha partecipato allo sforzo propagandistico e alla costruzione del consenso, per poi, nei decenni successivi, trasmetterne il racconto e la memoria. Un percorso di lettura e rilettura lungo cento anni, che partendo dallo stretto rapporto che nel quadriennio 1915-1918 accomunò il «Corriere dei Piccoli» ai settimanali «La Domenica del Corriere» e «la Tradotta» nell’uso strumentale della forza comunicativa ed evocativa delle immagini, si snoda fino ad oggi attraverso matite d’autore e popolari, spazianti dalla pura fiction alla rievocazione e ricostruzione di episodi e avvenimenti locali e nazionali, intrecciando un dialogo con la storia delle “nuvole parlanti” italiane a partire dalla loro nascita (nel 1908) fino alla “maggiore età” rappresentata, nel presente, dal graphic novel.
La carta e la tela. Arti e commento in Giorgio Bassani
Libro: Libro in brossura
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2020
pagine: 220
Ora che le carte dell'archivio di Giorgio Bassani, conservate tra Ferrara e Parigi, sono venute alla luce e sono state ordinate, il gruppo di lavoro che ha dato vita al Laboratorio Bassani torna a studiarne le opere, riflettendo sugli intrecci tra lo scrittore e le arti. L'attenzione si sofferma in particolare sul commento, inteso sia come autocommento delle interviste a Giorgio Bassani (molte delle quali finora sconosciute) e delle osservazioni alle opere degli amici scrittori e poeti, sia nel senso di un commento moderno ai racconti, ai romanzi e alle poesie dello stesso Bassani. Così da far rivivere ai nuovi lettori situazioni, personaggi e vicende perdute nella storia, ma anche per restituire la giusta profondità e molteplicità di significati dei testi dello scrittore ferrarese.
Carteggio con Domenico Pantone (2008-2017). L'itinerario di formazione di un giovane dantista
Alfredo Cottignoli
Libro: Libro in brossura
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2020
pagine: 272
Il volume si compone di circa duecento e-mail inedite, che restituiscono il decennale colloquio epistolare dell'autore con un suo promettente allievo, tragicamente scomparso. Esso rappresenta ben più che l'affettuoso esercizio commemorativo di un allievo straordinario e un documento eloquente del forte sodalizio intellettuale fra questi e il suo maestro di studi danteschi, offrendo al lettore una testimonianza esemplare dell'itinerario di formazione di un giovane dantista (di cui si pubblicano, in appendice, alcuni saggi sparsi e la bibliografia completa degli scritti), già redattore, oltre che degli «Studi e problemi di critica testuale», del «Bollettino dantesco. Per il settimo centenario», e precoce autore di una pionieristica indagine genetica del Comentum alla Commedia di Benvenuto da Imola. Ma il carteggio è, in definitiva, anche la cronaca amara di una sconfitta, personale ed accademica, e la drammatica denuncia della disperante impermeabilità del nostro attuale reclutamento universitario, che si rivela troppo spesso incapace di assorbire, dopo averli formati, gli ingegni migliori, ed è anzi tale da mortificarne le legittime attese e la stessa vocazione alla ricerca.
Memorie dal carcere. Leadership femminile e islamismo in «Giorni della mia vita» di Zaynab al-Ghazali
Marisa Iannucci
Libro: Copertina morbida
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2020
pagine: 165
Zaynab al-Ghazali (1917-2005) è stata una delle principali esponenti del movimento islamico egiziano. Unica leader dei Fratelli Musulmani durante il regime di Gamal Abdel Nasser, ne subì la repressione e venne condannata a venticinque anni di lavori forzati, restando in carcere fino al 1971. Di questa sua esperienza di prigioniera politica - durante la quale subì più volte la tortura - ha raccontato nell'opera autobiografica Giorni della mia vita, pubblicata nel 1972. Colta, forte e determinata, dotata di grande autorità, Zaynab al-Ghazali dedicò l'intera vita all'impegno politico, civile e religioso e alla riforma della società egiziana, oppressa da povertà e ignoranza. Memorie dal carcere riprende brani del suo diario di prigionia analizzando il ruolo che Zaynab ebbe nella politica egiziana del Novecento, che anche grazie a lei ha subito profondi cambiamenti, soprattutto per lo sviluppo dell'agency femminile. Studiarne la figura controversa e rivoluzionaria permette una lettura precisa dei ruoli di genere all'interno della Fratellanza Musulmana. La vita spesa per l'utopia di una società giusta, che riconosca dignità e uguaglianza a uomini e donne, le sue scelte anticonformiste in merito a matrimonio e famiglia, in una tensione continua tra conservatorismo religioso e anticonformismo, hanno influenzato profondamente le intellettuali musulmane, che a cavallo del millennio hanno poi sviluppato il tema dell'uguaglianza di genere a partire dall'Islam con un approccio dichiaratamente femminista.
Dal particolare all'universale. I libri di poesia di Giorgio Bassani
Libro: Copertina morbida
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2020
pagine: 486
Giorgio Bassani si definiva prima di tutto poeta. Pur se il corpus narrativo è prevalente nella sua opera, l'attività poetica è inscindibile da quella che ha di volta in volta preso forma nei racconti delle Storie ferraresi e nei suoi romanzi. Sin dalle prime poesie, tra il 1942 e il 1951, raccolte nei volumi Storie dei poveri amanti e altri versi (1945 e 1946), Te lucis ante (1947) e Un'altra libertà (1951), alcune poi riproposte in L'alba ai vetri (1963), sono espressi in nuce tutti gli elementi che verranno sviluppati nelle opere narrative: l'amore per la propria terra, l'esclusione, la lontananza, la solitudine, il senso della morte e la memoria. Le due sillogi successive, Epitaffio (1974) e In gran segreto (1978), raccolgono e accompagnano quasi tutti i motivi ispiratori del romanziere Bassani, ma rivelano un "di più" rispetto alle poesie del passato, con un'attenzione a volte ironica, a volte amara, nei confronti del presente. Questo è uno studio sistematico sulla poesia di Giorgio Bassani, con saggi che partendo dagli archivi, dai carteggi inediti dello scrittore, dalle frequentazioni con i maestri e amici di una vita, riflettono sulla relazione tra Bassani-poeta e Bassani-narratore, essenziale per inquadrare la sua figura nel Novecento letterario.
Dantis ossa. La forma corporea di Dante. Scheletro, ritratti, maschere e busti (rist. anast.)
Fabio Frassetto
Libro: Copertina rigida
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2019
pagine: 235
«Si erano appena concluse le celebrazioni per il sesto centenario della morte di Dante, quando, su proposta del Comitato Dantesco Ravennate, il 7 ottobre del 1921 la Giunta Comunale di Ravenna deliberava una nuova ricognizione delle ossa, dopo quella eseguita poco più di cinquant'anni prima in occasione del loro fortunoso ritrovamento. A svolgere il prestigioso e delicato incarico vennero chiamati due fra i più insigni antropologi italiani dell'epoca: il professor Giuseppe Sergi dell'Università di Roma e il professor Fabio Frassetto dell'Università di Bologna, con il compito di "ricongiungere allo scheletro i frammenti che erano o si credeva che fossero stati furtivamente sottratti nel 1865; verificare lo stato di conservazione delle ossa ed eliminare eventuali cause di deterioramento; rettificare e completare i dati antropometrici e antropologici rilevati in occasione della precedente ricognizione del 1865". E sarà proprio a partire da questi dati, rilevati con meticolosa cura, che Fabio Frassetto, all'indomani della ricognizione, si sarebbe assiduamente dedicato allo studio delle ossa del poeta e, al termine di un lavoro appassionato e più che decennale, avrebbe dato alle stampe, nel 1933, il suo capolavoro, ossia un monumento editoriale quale il Dantis Ossa. Risultato di un'"ardua e faticosa impresa", in esso l'antropologo bolognese espose, come si legge nella presentazione del libro, "quanto sulle caratteristiche fisiche di Dante" era allora "concesso alla Scienza di accertare". Il Dantis Ossa, che il Frassetto fece stampare, a cura dell'Istituto di Antropologia dell'Università di Bologna, in una magnifica edizione di 65o copie, resta ancora oggi un'opera prestigiosa, di alto valore sia per il soggetto trattato, sia per i contenuti scientifici, che a distanza di un secolo conservano in gran parte una loro validità, nonché per il ricco apparato iconografico (95 figure in bianco e nero) assolutamente originali». (Dalla Prefazione di Giorgio Gruppioni) Questo libro è pubblicato grazie al contributo determinante dell'Associazione Ex Alunni del Liceo Ginnasio "Dante Alighieri" di Ravenna. La riproduzione anastatica del Dantis Ossa di Fabio Frassetto è arricchita da una Prefazione di Giorgio Gruppioni, che ricostruisce le vicende storiche dell'opera, e da due testi conclusivi, uno a firma di Franco Gabici, che ripercorre le vicissitudini delle ossa di Dante nel corso dei secoli, e l'altro di Alfredo Cottignoli, che illustra le fasi della ricerca dantesca del Frassetto successive al Dantis Ossa.
«Tutti o nessuno». La rivoluzione cooperativa dei braccianti di Romagna
Alison Sanchez Hall
Libro: Copertina morbida
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2019
pagine: 310
All'inizio degli anni Settanta la giovane ricercatrice americana Alison Sànchez Hall giunge a Ravenna con l'obiettivo di studiare la storia e il funzionamento delle cooperative di braccianti, grazie alle quali il territorio romagnolo ha goduto di uno sviluppo economico altrimenti insperato. L'obiettivo del professore che le ha proposto questa ricerca è dimostrare che la cooperazione è un'«utopia residua», una specie di «rigurgito comunista» senza futuro, ma le conclusioni a cui Alison giunge lo smentiscono, evidenziando come nel movimento cooperativo vi siano valori solidaristici e umani che vanno al di là della semplice ricerca del profitto. Fra storia sociale e studio antropologico, «Tutti o nessuno» racconta, con lo sguardo un po' naif di una studiosa d'oltreoceano, l'esperienza della cooperazione ravennate, un movimento collettivo che è riuscito a sopravvivere per oltre centotrent'anni creando una nicchia di prosperità e collaborazione reciproca all'interno dell'ambiente ostile che lo circondava.
Visions décentrées des Études Culturelles
Libro
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2019
pagine: 349
Con il termine "Cultural Studies" si indica quell'indirizzo di studio, nato nel 1964 in Gran Bretagna, che analizza i fenomeni sociali e culturali contemporanei secondo una prospettiva critica, caratterizzata da una forte vocazione alla multidisciplinarietà. A più di cinquant'anni dalla nascita, cosa si intende oggi per "Cultural Studies"? E inoltre, è possibile che paesi così diversi fra loro come Italia, Portogallo, Brasile e Argentina, adottino le stesse pratiche culturali e gli stessi approcci disciplinari? Il volume, inteso come una "lettura itinerante", tenta di chiarire in che modo le teorie culturaliste di matrice britannica si siano adattate nei paesi presi in esame, offrendo così un esempio implicito della ricchezza delle loro possibili declinazioni. Attraverso una panoramica dei "Cultural Studies" in Brasile, Portogallo, Italia, India e Argentina, il volume fa il punto sui molti modi in cui questo vasto campo disciplinare ha modellato nuove pratiche culturali. Un'indagine che misura inoltre la complessità della filiazione dei "Cultural Studies", termine talvolta usato a sproposito per discipline e approcci che in realtà non ne fanno parte, e a volte rifiutato da una certa tradizione accademica. Nel rispetto delle diversità geografiche e delle varietà dei contesti scientifici, l'approccio pratico e teorico adottato nel volume rimanda a quello del «Master in Études Culturelles» dell'Università di Bordeaux Montaigne, nella quale lavorano come insegnanti e ricercatrici Silvia Amorim, Martine Bovo e Ilana Heineberg, le tre curatrici dell'opera
Bassani in redazione. Il carteggio con Italo Calvino (1951-1966)
Libro: Copertina morbida
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2019
pagine: 107
Nei primi anni Cinquanta Giorgio Bassani, redattore della rivista «Botteghe Oscure», era una figura piuttosto nota nell'ambiente letterario. Italo Calvino gli scrisse e riuscì a pubblicare sulla rivista uno dei suoi primi racconti, "La formica argentina". Da quel momento, e fino alla metà degli anni Sessanta, la loro fu un'amicizia tutta letteraria: Calvino segue come redattore dell'Einaudi la prima raccolta narrativa di Bassani, "Cinque storie ferraresi", mentre Bassani pubblica su «Botteghe Oscure» il primo racconto lungo di Italo Calvino, "La speculazione edilizia". Le lettere qui raccolte - annotate e commentate da Cristiano Spila - non rappresentano solo uno spaccato dell'attività svolta dai due scrittori nelle rispettive case editrici (Giorgio Bassani sulla rivista «Botteghe Oscure» e in Feltrinelli, Italo Calvino all'Einaudi), ma gettano una nuova luce sul clima intellettuale dell'epoca e sul laboratorio creativo di due protagonisti assoluti della letteratura del Novecento.
Laboratorio Bassani. L'officina delle opere. Atti del Convegno (Ferrara, 24-25 maggio 2018)
Libro: Copertina morbida
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2019
pagine: 231
Il volume raccoglie gli atti del convegno «Laboratorio Bassani. Seminario sulle carte d'archivio di Giorgio Bassani in occasione del centenario della nascita dello scrittore», tenutosi tra Ferrara e Bologna il 24 e il 25 maggio 2018. Le indagini sulle carte d'archivio, conservate a Ferrara e Parigi, hanno consentito un primo focus sul laboratorio dell'autore: attraverso i documenti, inediti e di notevole interesse storico-letterario, è ora possibile ricostruire i movimenti dell'invenzione, il metodo di lavoro e l'appassionata dedizione alla scrittura di Giorgio Bassani. Dal manoscritto di «Te lucis ante» al capitolo finale, poi espunto, del «Giardino dei Finzi-Contini», passando per la complessa gestazione di alcune delle «Storie ferraresi» («La passeggiata prima di cena», «Una lapide in via Mazzini», «Una notte del '43») e degli «Occhiali d'oro», alla riflessione sulla poesia bassaniana e sulla scrittura cinematografica: ne risulta un'immagine più ricca, complessa e sfaccettata, dell'uomo e del "poeta" Bassani.
Bollettino dantesco. Per il settimo centenario. Volume Vol. 6
Libro: Libro di altro formato
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 169
Il "Bollettino dantesco. Per il settimo centenario", nato sotto l'egida del Comitato Ravennate della Società Dante Alighieri, si occupa di critica e di curiosità dantesche, e si pubblica una volta l'anno (dal 2012 al 2021) in coincidenza col Settembre dantesco ravennate. Edito grazie al patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e al sostegno dell'Ordine della Casa Matha, esso ricalca le orme de "Il VI centenario dantesco. Bollettino bimestrale illustrato", già diretto (dal 1914 al 1921) da mons. Giovanni Mesini. Ogni volume si suddivide di norma in cinque sezioni, così destinate: la prima a Nuove letture dantesche; la seconda a il "Bollettino" fra l'antico e il moderno, ossia alla discussione e al recupero di articoli particolarmente significativi dello storico "Bollettino" novecentesco, sottoposti all'esame della moderna esegesi; la terza a Curiosità dantesche; la quarta a Notizie ravennati; la quinta a Rassegna bibliografica. Gli autori di questo numero: Enrico Baldini, Alfredo Cottignoli, Franco Gàbici, Nicolò Maldina, Letterio Mauro, Alessandro Merci, Piero Mioli, Roberta Morosini, Giampaolo Neri, Emilio Pasquini, Gaspare Polizzi, Gian Luca Tusini, Alessandro Volpe.