Libri di Paolo Morelli
Né in cielo né in terra
Paolo Morelli
Libro: Copertina morbida
editore: Exòrma
anno edizione: 2016
pagine: 234
Questo libro, quello che hanno scritto i protagonisti di Né in cielo né in terra, si spaccia per un remake di Fantasmi a Roma, il film del 1961 di Alberto Castellani con Gassman, Mastroianni e De Filippo. Un ghostwriter sogna di incontrare i suoi amici di gioventù passati a miglior vita i quali, come nel film, cercano di resistere alla speculazione edilizia che vuole cacciarli dal palazzo diroccato di Trastevere dove si sono rifugiati. Per resistere decidono di scrivere un libro con le loro storie, destinato ad avere grande successo secondo loro, e lui nel sogno si ritrova a dare una mano nella stesura. I loro racconti, le loro avventure comiche sono tutti centrati sul fatto che da vivi erano stati cacciati dalle case del rione nelle quali le loro famiglie abitavano da generazioni e sulle conseguenze di quello sradicamento, di quella diaspora. Le loro vicende esilaranti sono un viaggio nell'anima della città, in ciò che la fa sembrare immobile, indistruttibile e la definisce come eterna. Questo è un romanzo su Roma vista da dentro, o da sotto forse, o da un qualsiasi punto di vista insolito, visto che spesso a raccontarla non sono i romani.
Vademecum per perdersi in montagna
Paolo Morelli
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2017
pagine: 157
In questo manualetto di filosofia di montagna, Morelli considera una fortuna che la terra sia corrugata e continui in futuro a corrugarsi e a generare rilievi, nonostante le acque lavorino per rendere i continenti lisci, adatti alle strade asfaltate e alla civiltà della ruota. Da pochi lustri si è appreso che le principali catene montuose, contorcendosi come vertebrati, salgono ogni anno di qualche decimillimetro. Questo libro è per chi gode di tale notizia, e spera invece che il mare si allontani, assieme alle spiagge, alle cabine e ai bagnanti, che sono concettualmente agli antipodi. Il libro si vedrà che è al fondo un po' stoico, anche un po' scettico (forse taoista, anche se l'autore certo non lo direbbe); il che serve a moderare i furori alpestri e la foga ascensionale degli zotici, ma anche a far sorgere la voglia di una fuga definitiva e felice tra i monti, con tutto l'indispensabile. (Ermanno Cavazzoni)
Faenza360°. La Piazza
Marco Santandrea, Paolo Morelli
Libro: Libro in brossura
editore: White Line
anno edizione: 2020
pagine: 176
Andate nella Piazza di Faenza e fate un giro su voi stessi: bastano 360 gradi per vedere le meraviglie che circondano il cuore della città e per fare un viaggio nel tempo. Un viaggio che parte più di 2000 anni fa e viene raccontato dai mattoni dei palazzi, dalle pietre delle strade, dalle colonne dei porticati. Ogni capitolo del libro, a partire dell'età romana, è ambientato in un'epoca diversa e racconta come il centro della città è stato trasformato e come, secolo dopo secolo, ogni intervento architettonico dialoga con quanto già esistente.
Animali non addomesticabili
Giacomo Sartori, Paolo Morelli, Marino Magliani
Libro: Copertina morbida
editore: Exòrma
anno edizione: 2019
pagine: 280
Un bruco sognatore, un cane vagabondo che progetta viaggi in mare, una formica anarchica, una pudica vongola napoletana, un coro di felidi plebei, l'orso Vincenzo dai Monti Pizzi... Aprendo il libro varcheremo la soglia di un geniale e scellerato serraglio, e crescerà il desiderio o il sospetto che queste pagine nascondano una promessa e vogliano essere, in realtà, un'insolita guida; non una guida agli animali di un bestiario verosimile, anche se insolito, ma per animali: gli animali umani che siamo, scommettendo sul personale grado di domesticazione, tutto da verificare, del lettore che è in noi. Nei racconti di Giacomo Sartori, Paolo Morelli, Marino Magliani, gli animali parlano; hanno tutti una grande propensione alla parola. Tanti sono gli animali che hanno già parlato nei miti, nelle stanze dei bestiari di tutti i tempi, nelle tradizionali messe in scena della letteratura, nelle favole, riallestiti in forme ibride, corpi di bestia e sentimenti domestici e scarni, del tutto umani. Questa volta ci chiedono di riconvertire il nostro immaginario: può capitare, ascoltandoli, che non siano loro a umanizzarsi, ma piuttosto sia l'uomo-che-legge a caninizzarsi, dromedarizzarsi, corvizzarsi, vedovanerizzarsi, rinnovando un patto di alleanza con una parte selvatica, ineludibile e salvifica della propria umanità e un patto di sangue con la vita diversa dalla nostra. Appunti in coda di Paolo Albani.
La postura del guerriero. Addestramento etico e altre modeste proposte
Paolo Morelli
Libro: Libro in brossura
editore: Luca Sossella Editore
anno edizione: 2020
pagine: 144
Mai nella storia dell'umanità è avvenuto un mutamento così profondo e repentino delle nostre condizioni percettive e cognitive, una trasformazione fondamentale della mente della quale non possiamo giocoforza renderci conto in pieno. Ma si dice che i momenti di crisi nascondano sempre un'opportunità. Ecco quindi la necessità di un addestramento, vitale a questo punto, per riacquistare lo spirito critico che ognuno di noi crede fortemente di avere e invece va rapidamente scemando, con la conseguente deriva di tutto ciò che abbiamo chiamato fin qui intelligenza e umanità. Più che un saggio un manuale, portatile e sghembo, per orientarsi, per convincersi che "se un modo di ragionare non funziona più è meglio usarne uno diverso".
La vera vita di Margarito d'Arezzo, artista
Paolo Morelli
Libro: Libro in brossura
editore: Exòrma
anno edizione: 2025
pagine: 256
Del duecentesco Margarito d’Arezzo si sa poco o niente. Il Vasari nel suo famoso trattato lo chiama Margaritone; si sa che è figlio di un tal Magnano, fabbro, e che è un pittore, anzi, il più importante pittore aretino dell’epoca, “un incantevole caposcuola” secondo il grande studioso Roberto Longhi. Qui si narra un universo remoto, una storia antica come fossero reali. È una vera biografia inventata di sana pianta: scenari e ritratti, amici e colleghi, famigliari, personaggi pubblici e cronache private; i dubbi, le infelicità e le gioie, le crisi, gli incontri con i grandi dell’epoca, e su tutti san Francesco. Come spesso nei racconti di quei tempi, è commistione di storia e scenari immaginifici; sulla linea sottile tra plausibile e possibile è anche lo sguardo dal vivo su un’epoca di cesura col passato che ricorda la nostra, sul passaggio da comunità a individuo, dal tempo ciclico al tempo lineare e sulla difficoltà dell’arte di legarsi al concetto di evoluzione. Un romanzo filosofico messo in moto dalla meraviglia.
Er Ciuanghezzú (ner paese der Gnente)
Paolo Morelli
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2004
pagine: 134
"Zhuang Zi (o Chuang Zu, come si scriveva una volta, o Ciuanghezzù, come qui romanescamente viene tradotto), è l'intestatario del secondo grande libro del taoismo, che risale a 2500 anni fa. Questo libro porta in sé una filosofia comica, per mostrarci la nostra alienazione quotidiana a tutti i "si dice", "si fa così", "si deve pensare così" - fino a perderci nel mare delle parole astratte, che ci rendono tanto più imbecilli quanto più si crede d'essere sapienti. Per questo tutte le traduzioni di Zhuang Zi redatte in una lingua ufficiale, seriosa e scolastica, hanno già perso per strada i tre quarti del loro bagaglio" (Gianni Celati). Ed ecco l'impresa di Morelli: tradurre il libro in una lingua rude e inventiva, nel solco dei vecchi poeti in romanesco.
Meravigliarsi come i bambini
Armando Massarenti, Paolo Morelli, Achille C. Varzi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 43
Cosa significa fare filosofia oggi? Sono in molti a diffidare dei filosofi contemporanei, a percepirli come individui per lo più solitari, immersi in fantasticherie speculative, impegnati in quesiti troppo astratti e inconsistenti. In un dialogo dal ritmo incalzante, si sviluppa una discussione socratica sul senso del filosofare nella post-modernità. Lʼetica, la politica, la tecnologia sono alcuni dei temi di una conversazione in cui tre intellettuali italiani si confrontano con gli splendori filosofici del pensiero antico e con la moderna pratica del dubbio, per interrogarsi sul ruolo dellʼesercizio filosofico nellʼepoca in cui viviamo.
Noi cugi. Come eravamo a Livorno negli anni Ottanta
Paolo Morelli, Alessandro Cirinei
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2014
pagine: 150
A Roma ci sono i coatti. A Milano ci sono i tamarri. A Livorno ci sono i "cugi". Anzi, per meglio dire, c'erano i "cugi", quei giovani livornesi che negli anni Ottanta indossavano il bomber jacket di nylon, calzavano Camperos Valleverde, impennavano col Bravo Piaggio (elaborato col kit Polini) e andavano in discoteca alla domenica pomeriggio per ballare Billie Jean di Michael Jackson. Morelli e Cirinei - tra i più gloriosi e leggendari "cugi" livornesi - descrivono con ironia la sottocultura e mitologia del "cugi" che permeavano l'esuberante Livorno adolescenziale di trent'anni fa.
Racconto del fiume Sangro
Paolo Morelli
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2013
pagine: 216
Il libro è la discesa a piedi di un fiume abruzzese, il Sangro; contemplazione e descrizione dell'acqua passo passo dalle sorgenti fino al mare Adriatico. Il modo di scrivere impara dall'acqua a seguire le vie di minor resistenza, piccoli incontri imprevisti, osservazioni rasoterra, avventure lungo i bordi del fiume, intoppi, aperture sull'acqua ferma& è la millenaria condizione dell'andare a piedi che oggi si è persa e che prima o poi tornerà buona per l'umanità. Potrebbe essere un monaco orientale a fare questa strada; e il racconto di nove giorni scendendo il fiume fa venir voglia di partire nello stesso modo da soli, trovare un fiume a portata di mano, per dare così un po' di respiro allo spirito.
Il trasloco
Paolo Morelli
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2010
pagine: 176
Gli psicologi - e i traslocanti - dicono che il trasloco è una delle esperienze piú traumatiche dell'esistenza: "C'è gente che è finita in convento per un trasloco, informatevi prima di cominciare". A partire dalla casa che il narratore lascia, tutto pare infatti slittare "dal trasloco al tracollo". Gli oggetti, per esempio: diventa evidente che esistono solo in apparenza, dato che in casa non possono essercene tanti. Il soggetto, poi: dov'è finito, se non può esistere senza relazione con gli oggetti? Il corpo a quel punto comincia a essere preda di fantasiose sindromi psicosomatiche e la mente è il campo di battaglia di riflessioni di vario genere, svagate, saturnine o pseudofilosofiche, sull'apparenza, la fortuna e la scalogna o zella. Anche gli eventi e il "funzionamento psicosociale" si imbizzarriscono: si incontrano grifoni ed ex beccamorti filosofi sui tetti di Roma, si fanno discorsi stralunati ai funerali di amici scomparsi, si consulta l'i qing che si apre a caso sull'esagramma "Trasloco" e si rasenta la licantropia. E quando, convalescenti dal trasloco, si cerca di tornare alle "nuove apparenze", si capisce che la fortuna è una questione di fiducia e, se arriva, è solo perché ci si immerge nella corrente senza opporsi.
Caccia al Cristo
Paolo Morelli
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2009
pagine: 91
Dalle macerie di un paese sfinito come il nostro riaffiorano dal silenzio vicende che hanno dell'inverosimile. Leggende post-moderne che si barcamenano tra una tradizione svilita e una linearità logica ormai svuotata di senso. In questo caso la vicenda di un pastore che da anni viene scelto per fare il Cristo alla Processione del Venerdì Santo, e a nulla valgono le sue richieste di non volerlo fare, di essere lasciato in pace. Il meccanismo della tradizione è ormai così ben collaudato che ogni anno lui si vede costretto a tentare la fuga sulle sue amate montagne. La fuga innesca una caccia che diventa a sua volta parte di una tradizione accanita e sempre più folle, come in un circolo vizioso che somiglia a un cappio e di cui nessuno ormai è vero gestore e padrone.

