Libri di Pepe Barbieri
Architettura e conflitto
Massimo Ilardi, Roberta Amirante, Alessandro Armando, Pepe Barbieri, Umberto Cao, Alessandra Criconia
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2020
pagine: 120
L'architettura non si può chiudere nel recinto della sua disciplina, ma deve affrontare in termini critici le contraddizioni del presente. Un sociologo e cinque architetti discutono in che modo il progetto dello spazio nella città contemporanea, operando criticamente nel rapporto tra forma, norme e pratiche sociali, può costituire il principale campo di relazione tra usi, diritti, poteri e interesse pubblico.
Il respiro delle città. Matrici mediterranee per abitare il futuro
Pepe Barbieri, Angela Fiorelli, Alessandro Lanzetta
Libro: Libro rilegato
editore: Libria
anno edizione: 2023
pagine: 252
La tesi sostenuta nel volume è che le matrici spaziali dell’abitare mediterraneo rappresentino una via immateriale che attraversa più tempi e luoghi. Percorribile sulla traccia di quei temi e di quelle organizzazioni dell’abitare presenti in una sequenza molteplice di opere, fino a numerosi esempi anche nell’architettura contemporanea. Quelle sono forme urbane che respirano. Composte da “alveoli” urbani che, in modo frattale a tutte le scale, si comprimono e dilatano. Dove si muovono e mescolano corpi e cose e la vita riscrive la città. La ricerca di un “respiro” nel costruire la città è rintracciabile in diverse opere dell’architettura contemporanea, dove è possibile leggere nuove declinazioni di quelle strutture. Sono frammenti di futuro che per mezzo della configurazione e del montaggio delle diverse componenti sono in grado di conferire al solo “funzionamento” i plusvalori dell’urbanità. Si possono, così, riconoscere come prototipi di una diversa tessitura del mondo che, in un’incessante trasformazione, secondo innumerevoli forme, attraverso condivisioni e conflitti, si offre ad un rinnovato colloquio tra soggetti e oggetti
Geocittà? In che modo, oggi, si abita, nello stesso tempo, un «luogo» e il «mondo»?
Pepe Barbieri
Libro: Libro in brossura
editore: Listlab
anno edizione: 2016
pagine: 211
Perché parliamo, con un interrogativo, di geocittà? Questo libro si propone di ragionare su parti di un ampio campo tematico con l'obiettivo di offrire una prospettiva tesa ad individuare i modi per attuare il passaggio dal progetto lineare, autoritativo - che a diverse scale prefigura un prodotto - ad una concezione del progetto quale supporto alla decisione attraverso un uso strategico della forma. Forme "tentative", programmaticamente aperte, per produrre immaginari che servono a scorgere ed attivare le qualità potenziali della stessa essenza ambigua della realtà contemporanea - discontinua, multiscalare e polimaterica - da spingere verso una visione d'insieme, da confrontare e condividere, in cui rispondere alla necessità di conciliazione tra cosmopolitismo e radicamento.
Temi di architettura e di urbanistica. 10 anni di ricerche DART
Pepe Barbieri
Libro: Libro rilegato
editore: Listlab
anno edizione: 2012
pagine: 242
Una riflessione che ha una doppia finalità: da un lato rendere maggiormente "visibile" e confrontabile, sia al nostro interno sia fuori, un notevole numero di iniziative e contributi che è stato possibile raccogliere secondo alcuni significativi campi tematici; d'altro lato, a partire da una lettura critica degli esiti più rilevanti, si è inteso interrogarci sulle principali prospettive che questi lavori indicano per un futuro che vede, proficuamente, allargarsi il numero degli afferenti al dipartimento e l'arricchimento di componenti disciplinari diverse con le quali appare opportuno attivare un confronto su alcuni dei principali temi emersi.
OP/Adriatico 1. Opere pubbliche e città adriatica
Pepe Barbieri
Libro: Libro rilegato
editore: Listlab
anno edizione: 2008
pagine: 216
Il volume raccoglie i risultati di un PRIN, Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale, Italia, sviluppato cooperativamente dalle Università di Venezia, Pescara e Ascoli Piceno. L’obiettivo della ricerca è stato comprendere se e come le opere pubbliche possano diventare dei condensatori morfogenetici capaci di articolare la continuità territoriale dell’urbanizzazione adriatica.