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Libri di Piero Toffano

Il caso e la necessità. Arbitrarietà del racconto e criteri di verosimiglianza tra teoria e storia letteraria

Il caso e la necessità. Arbitrarietà del racconto e criteri di verosimiglianza tra teoria e storia letteraria

Piero Toffano

Libro: Libro in brossura

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2020

pagine: 248

Ogni narrazione è un tentativo di costruire una ordinata visione del mondo, fondata su regole sia interne che esterne (coerenza e aspettative dei lettori), le quali conferiscono al racconto un orientamento e una logica, che il titolo di questo volume chiama necessità. Il caso è invece quanto sembra ascrivibile alla libertà creatrice, sembra introdurre elementi immotivati e gratuiti, contribuendo all'effetto di sorpresa di cui ogni narrazione ha bisogno. O forse, è un modo per sostituire alla visione del mondo dominante altre possibili, rivolte al futuro oppure al passato. I saggi qui raccolti spaziano da Aristotele ad Arthur Miller, passando per Shakespeare, Tasso, il Classicismo, il Settecento inglese, Manzoni, la narrativa realistica ottocentesca francese e inglese.
22,00

La gelosia. Metamorfosi di un'ossessione nel romanzo moderno

Libro: Libro in brossura

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2025

pagine: 272

«Una delle aspirazioni generose, confuse e utopiche, che circolavano intorno al ’68, fu il desiderio di relazioni sentimentali e sessuali non esclusive, che permettessero di innamorarsi e fare l’amore con più persone, non solo successivamente ma anche contemporaneamente. Tali relazioni avrebbero dovuto avere, come presupposto e come conseguenza, l’abbandono della pretesa di possesso esclusivo sulla persona amata, e quindi la sparizione del sentimento, ad esso legato, della gelosia. E invece. E invece, oggi, continuamente abbiamo notizia di ex-fidanzati, excompagni e ex-mariti che molestano, feriscono e uccidono donne da cui non riescono a sopportare di essere lasciati. Ricorrendo, in questa nostra estrema civiltà, alle armi dell’aggressività, della violenza e della forza fisica, le basi primordiali del dominio dell’uomo sulla donna. “Chi è geloso passa dal sospetto all’odio, dall’odio alla frenesia, alla violenza, all’omicidio e alla disperazione”, scriveva Robert Burton nell’Anatomy of Melancholy del 1621 (qui citato nel saggio di Laura Tosi). Cosa ci serve, in una situazione avvilente come quella attuale, cercare nella letteratura l’espressione di un sentimento potenzialmente così micidiale come la gelosia? Innanzitutto per l’incremento di senso che ci promette: “Le forme estetiche sono mezzi privilegiati per l’interpretazione dell’esperienza e la sua lettura in chiave di produzione di senso”. E d’altra parte, non è forse la funzione della letteratura rispecchiare (in modo sempre deformante) la realtà, fornendone una versione più risolta, armonica e soddisfacente (anche della realtà più abbietta), permettendo di trarne piacere? Avviamoci dunque a questo piccolo voyage au bout de la nuit…» (Piero Toffano)
28,00 26,60

L'inverosimile realistico e le coincidenze impossibili. Quando il racconto diventa immotivato, incoerente, improbabile

Piero Toffano, Alessandro Grilli, Marco Caratozzolo, Francesco De Cristofaro, Jacques-David Ebguy, Stefano Ercolino, Daniele Giglioli, Camilla Miglio, Attilio Scuderi, Sara Sullam

Libro: Libro in brossura

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2022

pagine: 272

«Gli studi raccolti in questo volume sono il frutto del XXXII Colloquio Malatestiano di Letteratura, dal titolo “L’inverosimile realistico e le coincidenze impossibili. Quando il racconto diventa immotivato, incoerente, improbabile” (Santarcangelo di Romagna, 28-29 maggio 2021). Pur riconoscendo il ruolo cruciale dell’inverosimile per lo statuto del meraviglioso, gli organizzatori hanno orientato le riflessioni dei partecipanti verso le forzature della verosimiglianza che caratterizzano i testi in cui “la sfida mimetica è il principale obiettivo di chi racconta”. Alla base di questa proposta c’è un assunto di cui sono anch’io profondamente convinto: lo studio dell’inverosimile realistico “verte sui nodi essenziali che consentono di definire romanzesco un testo e può fornire delle risposte anche a questioni fondative che riguardano la natura stessa delle finzioni”. La natura paradossale del concetto traspare nella tensione ossimorica tra “inverosimile” e “realistico”: “Il romanziere realista si trova [...] sempre tra questi due poli: il verosimile che si richiama all’esperienza del lettore e al suo orizzonte d’attesa e il romanzesco che per appassionarlo deve eccederlo”. Come è possibile che nella narrativa realistica abbiano tanto spazio due forze così polarizzate? E soprattutto, in cosa consiste lo specifico dei due estremi?…» (Alessandro Grilli)
26,00 24,70

M. De Combourg e i pellerossa. Il mito dell’America selvaggia nell’opera di Chateaubriand

Piero Toffano

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2018

pagine: 369

Nel 1791 il giovane Chateaubriand, sottufficiale del reggimento di Navarra cui la rivoluzione ha concesso una quasi completa libertà, compie un viaggio di nove mesi circa negli Stati Uniti. Questo soggiorno gli farà conoscere una natura ancora vergine, dei modi di vita ancora selvaggi, e gli darà i mezzi letterari per descrivere tutto questo, aprendo a un mondo nuovo la letteratura francese. Il forte fascino esercitato su di lui dagli indiani d’America e dalle loro foreste si esprime nelle opere di soggetto americano scritte immediatamente, e pubblicate in diverse date ("Atala" nel 1801, "Les Natchez" e il "Voyage en Amérique" nel 1826 e 1827), ma lascia una traccia in tutte le sue altre opere, combinandosi e reagendo con le ideologie e le poetiche da lui adottate nei diversi periodi della sua vita. Oltre ad essere un documento importante nella storia del primitivismo europeo e della fortuna di Rousseau, la persistenza del mito dell’America selvaggia nelle opere di Chateaubriand ci restituisce un’immagine parzialmente nuova dello scrittore, in certi tratti molto attuale: per l’identificazione della natura con il rimosso, anche sessuale, per la scoperta della barbarie della civiltà come possibile esito della nostra storia.
32,00 30,40

La figura dell'antitesi nelle massime di La Rochefoucault
12,00

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