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La gelosia. Metamorfosi di un'ossessione nel romanzo moderno

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La gelosia. Metamorfosi di un'ossessione nel romanzo moderno
Titolo La gelosia. Metamorfosi di un'ossessione nel romanzo moderno
Curatore
Argomento Poesia e studi letterari Letteratura: storia e critica
Collana I libri dell'associazione Sigismondo Malatesta. Studi di letterature comparate, 40
Editore Pacini Editore
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 272
Pubblicazione 01/2025
ISBN 9791254864777
 
28,00 26,60

 
risparmi: € 1,40
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«Una delle aspirazioni generose, confuse e utopiche, che circolavano intorno al ’68, fu il desiderio di relazioni sentimentali e sessuali non esclusive, che permettessero di innamorarsi e fare l’amore con più persone, non solo successivamente ma anche contemporaneamente. Tali relazioni avrebbero dovuto avere, come presupposto e come conseguenza, l’abbandono della pretesa di possesso esclusivo sulla persona amata, e quindi la sparizione del sentimento, ad esso legato, della gelosia. E invece. E invece, oggi, continuamente abbiamo notizia di ex-fidanzati, excompagni e ex-mariti che molestano, feriscono e uccidono donne da cui non riescono a sopportare di essere lasciati. Ricorrendo, in questa nostra estrema civiltà, alle armi dell’aggressività, della violenza e della forza fisica, le basi primordiali del dominio dell’uomo sulla donna. “Chi è geloso passa dal sospetto all’odio, dall’odio alla frenesia, alla violenza, all’omicidio e alla disperazione”, scriveva Robert Burton nell’Anatomy of Melancholy del 1621 (qui citato nel saggio di Laura Tosi). Cosa ci serve, in una situazione avvilente come quella attuale, cercare nella letteratura l’espressione di un sentimento potenzialmente così micidiale come la gelosia? Innanzitutto per l’incremento di senso che ci promette: “Le forme estetiche sono mezzi privilegiati per l’interpretazione dell’esperienza e la sua lettura in chiave di produzione di senso”. E d’altra parte, non è forse la funzione della letteratura rispecchiare (in modo sempre deformante) la realtà, fornendone una versione più risolta, armonica e soddisfacente (anche della realtà più abbietta), permettendo di trarne piacere? Avviamoci dunque a questo piccolo voyage au bout de la nuit…» (Piero Toffano)
 
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