Libri di Pietro Montorfani
L'ombra del mondo
Pietro Montorfani
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2020
pagine: 95
«A quest'ora / innaffiano i giardini in tutta Europa». Chi non ricorda il nitore e l'ansietà di questi versi del giovane Sereni, posti a un passo dall'incanto invernale che inaugura Frontiera, prima che tutto precipiti? E che rinviano a quell'ésprit européen, così vivo nella cultura entre deux guerres, destinato a rinascere dalle rovine dell'ultimo conflitto e a fruttificare nei decenni a venire, non esclusi gli ultimi sempre più inquieti, sempre più colmi di minaccia. Di questo parla il bel libro che stiamo per aprire, e ce ne faremo persuasi accompagnando il suo autore per un viaggio attraverso un continente che non è solo una geografia, ma è in primo luogo un'idea. Un'idea che si nutre di più idee, di città e di confini, rilievi e corsi d'acqua, di memoria e progetto, e inevitabilmente di dubbi e domande. Marco Vitale
La costanza del risultato, l'ardimento dell'interpretazione. Padre Giovanni Pozzi nel centenario della nascita. Atti del Convegno internazionale di studi (Lugano, 26-27 maggio 2023)
Libro: Libro in brossura
editore: Interlinea
anno edizione: 2024
pagine: 240
Giovanni Pozzi è stato uno dei maggiori italianisti del secondo Novecento, impegnato sul doppio fronte della critica letteraria e della filologia. Autore di numerosi studi - da La rosa in mano al professore (1974) ad Alternatim (1996) - e di importanti edizioni critiche e commentate (l'Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna, le Castigationes Plinianae di Ermolao Barbaro e l'Adone di Giovanni Battista Marino), ha contribuito fortemente al rinnovamento di vari ambiti di ricerca: dallo studio delle forme retorico-stilistiche della tradizione a quello della topica letteraria; dalla storia della mistica e della religiosità popolare ai problemi legati al rapporto tra parola e immagine, a cui sono dedicati i volumi La parola dipinta (1981), Poesia per gioco (1984) e Sull'orlo del visibile parlare (1993). Nato a Locarno nel 1923 e ordinato sacerdote nell'Ordine dei Frati Cappuccini nel 1947, all'Università di Friburgo ebbe come maestri Gianfranco Contini e Giuseppe Billanovich (e extra muros Carlo Dionisotti). Si addottorò nel 1952 e, dopo la libera docenza conseguita nella stessa università, ne divenne professore ordinario di Letteratura italiana per quasi un trentennio (1960-88). Dalle aule universitarie trasferì infine il suo magistero in quelle del Convento dei Cappuccini di Lugano, dove visse in continua operosità fino alla morte, avvenuta il 20 luglio 2002. Il volume raccoglie i contributi del convegno internazionale (Lugano, 26-27 maggio 2023) organizzato da Associazione Biblioteca Salita dei Frati, Istituto di Studi italiani dell'Università della Svizzera italiana (USI) e Dipartimento di italiano dell'Università di Friburgo, nel centenario della nascita.
La gioia dei classici. Letture e consigli di un lettore vorace
Giovanni Orelli
Libro: Libro in brossura
editore: Casagrande
anno edizione: 2022
pagine: 192
Giovanni Orelli è stato uno dei maggiori scrittori svizzeri di lingua italiana del 900. Lettore onnivoro e appassionato, tenne per 40 anni una rubrica su un settimanale in cui recensiva novità e, soprattutto, "classici", in senso lato. Il libro raccoglie una trentina di recensioni: classici greci e latini, italiani, europei e mondiali, fino ad alcuni classici ticinesi.
Diario
Bruna Cases
Libro: Libro con legatura in pelle o di pregio
editore: Abendstern
anno edizione: 2022
pagine: 72
Nel 1943 Bruna Cases ha 9 anni. Sa che, in quanto ebrea, la sua vita è in pericolo. È giunto il momento di partire e cercare di raggiungere il padre e la nonna, che già da qualche tempo si sono rifugiati in Svizzera. Bruna, nonostante la giovane età, è consapevole di quanto sta succedendo e comincia a prendere degli appunti. La fuga in Svizzera riesce per otto degli undici membri del gruppetto di fuggiaschi di cui fanno parte anche Bruna, sua madre e le sorelle di diciotto e ventisei anni. Vengono assegnati ad alcuni passatori che li accompagnano fino al confine di Stabio, a poche centinaia di metri in linea d’aria da Arzo, dove solo qualche settimana più tardi verrà respinto il gruppo di cui faceva parte Liliana Segre. In Svizzera inizia un lungo periodo durante il quale Bruna Cases verrà trasferita da un luogo di accoglienza per profughi all’altro. La bambina confida le proprie preoccupazioni e impressioni alle pagine del suo diario, corredando la propria narrazione con dei suggestivi disegni. Nel libro è riportata anche la testimonianza del marito di Bruna Cases, Giordano D’Urbino, che a sua volta si salvò scappando in Svizzera, seppur prendendo la via del Bisbino. Prefazione di Pietro Montorfani. Postfazione di Fiorenzo Rossinelli.
L'Università della Svizzera italiana. Nascita di un ateneo alla fine del secondo millennio
Mauro Baranzini, Pietro Montorfani
Libro: Libro rilegato
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2021
pagine: 600
Questo volume ricostruisce tutti gli sforzi fatti sin dall’inizio dell’Ottocento per assicurare un’università alla Svizzera italiana. Tra i tentativi più conosciuti quello non realizzato dell’Accademia di Stefano Franscini, approvato dal Gran Consiglio nel 1844, e il CUSI caduto in votazione popolare nel 1986. Per avere finalmente un’università bisogna aspettare il 1995, quando dapprima il Consiglio Comunale di Lugano e poi il Gran Consiglio ticinese votarono la creazione della Fondazione per le Facoltà di Lugano e la Legge cantonale sull’Università della Svizzera italiana. Il Ticino fu in seguito riconosciuto cantone universitario dalla Confederazione nell’anno 2000.
Di là non ancora
Pietro Montorfani
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2012
pagine: 72
"'Di là non ancora' è una raccolta di sole quaranta poesie, distillate nell'arco di poco più di un decennio, che rivelano però tutta la complessità e la raffinatezza di questo giovane poeta, che sa unire alla limpidezza e alla leggibilità del dettato un'aura sospesa e misteriosa che affascina il lettore fin dal primo verso. Una chiave di lettura di queste poesie è già nel titolo di una delle sezioni del libro, Quasi un Hopper. Come nei quadri del grande pittore americano, Montorfani sa abbinare il realismo dello sguardo e delle prospettive a un'atmosfera onirica ed enigmatica, grazie alla quale gli oggetti umili della vita di ogni giorno ricevono una luce ulteriore, spesso arricchita dal fuoco calmo dell'ironia." (Goancarlo Pontiggia)
Uno specchio per i principi. Le tragedie di Pomponio Torelli (1539-1608)
Pietro Montorfani
Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 344
Sul finire del XVI secolo anche il genere tragico, l'ultima e più sofferta conquista innestata sul supremo esempio della tradizione classica, poteva oramai dirsi del tutto assimilato alla produzione culturale italiana. La via battuta da Trissino, Giraldi e Aretino aveva trovato il suo culmine nel Torrismondo tassiano, di cui le tragedie di Pomponio Torelli sono figlie precoci ma già sorprendentemente mature. Composti in poco meno di un ventennio in un piccolo castello della campagna parmense, i cinque titoli del Conte di Montechiarugolo (Merope, Tancredi, Galatea, Vittoria e Polidoro) stupiscono per l'alto tasso di sperimentazione e per la varietà di fonti letterarie cui si ispirano, dal magistero euripideo ai più recenti "classici" del medioevo volgare (Boccaccio e Dante). Sullo sfondo si staglia un unico, grande tema: il rapporto del sovrano con il suo popolo e le responsabilità cui è chiamato a rispondere chi detiene il potere, nella certezza che questo non vada esercitato in solitaria bensì con il generoso ausilio di tutta la società civile.