Libri di Santo Lombino
Carlo Pisacane il realismo utopistico di un rivoluzionario
Santo Lombino, Giuseppe Spallino
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2024
pagine: 118
Fino a pochi decenni or sono, Carlo Pisacane (Napoli 1818 – Sanza 1857) era conosciuto dai più per la tragica conclusione del tentativo insurrezionale da lui organizzato nel Regno delle Due Sicilie, di cui narrava la poesia di Luigi Mercantini "La spigolatrice di Sapri", celebre per il ritornello “Eran trecento, eran giovani e forti,/e sono morti!”. Dopo una lunga serie di tentativi di “annessione” da parte dei più disparati movimenti politici, il pensiero e la vita del rivoluzionario napoletano sono stati oggetto di rigorose indagini da parte di studiosi come Nello Rosselli, Aldo Romano, Giuseppe Berti, Franco Della Peruta, Luciano Russi ed altri, che hanno consentito di chiarire e valorizzare il contributo di Pisacane alla maturazione del movimento rivoluzionario a metà dell’Ottocento. Questo libro intende aiutare il lettore a seguire le varie tappe nella “riscoperta” integrale di Carlo Pisacane e della sua giusta collocazione nel dibattito culturale sviluppatosi negli ultimi 150 anni nell’ambito del movimento democratico e socialista del nostro Paese.
Barricate a Palermo. La rivolta ibrida del Sette e Mezzo
Santo Lombino, Domenico Michelon
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2023
pagine: 186
Approfittando della circostanza che nei mesi dell'estate 1866 la guerra tra Italia e Austria aveva sguarnito i presidi militari dell'Italia meridionali, i ceti popolari di Palermo e dei comuni limitrofi insorsero dal 15 al 22 settembre di quell'anno mettendo a ferro e fuoco le strade e le piazze, costruendo centinaia di barricate, dando l'assalto agli uffici pubblici e alle prigioni. La rivolta, che per i giorni della sua durata fu chiamata "Il Sette e Mezzo" aveva le stesse caratteristiche di quelle dei decenni precedenti e i ribelli erano spesso guidati dagli stessi capi squadra che avevano agito in quelle occasioni, ma le forze governative e la stampa nazionale, nel timore di perdere prestigio a livello internazionale, la bollarono come espressione di "barbarie e inciviltà" e frutto di manovre della nascente mafia. Il governo Ricasoli nominò Commissario straordinario il generale Raffaele Cadorna che giunse in Sicilia quando il moto popolare era oramai spento. In violazione dello stato di diritto, Cadorna ordinò l'ennesimo stato d'assedio con coprifuoco, disarmo generale, arresti indiscriminati, tribunali militari di guerra. Rimarrà così irrisolta "la quistione siciliana".
Sicilia 1920. Lotte sociali, conflitti politici e violenza dopo la Grande Guerra
Libro: Libro rilegato
editore: ArtiGrafiche Abbate
anno edizione: 2023
pagine: 230
Il volume raccoglie i contributi emersi nell'ambito di un convegno realizzato nel Palazzo arcivescovile di Monreale. Il convegno si è innestato su una richiesta espressa dell'arcivescovo mons. Michele Pennisi che nel settembre 2020, per il centenario dell’uccisione del sacerdote monrealese Gaetano Millunzi, aveva invitato a studiarne la poliedrica figura. Rimanendo nel perimetro geografico-temporale coincidente con le condizioni della Sicilia all’indomani della Grande Guerra, i contributi compongono un esauriente quadro di un tema di storia locale che naturalmente rimanda a dinamiche regionali interne alla storia nazionale, le quali a loro volta si collocano dentro la storia dell’Europa e del mondo. Introduzione di Amelia Crisantino; Prefazione di Marcello Saija; Saggi di: Giovanni Abbagnato, Pierluigi Basile, Matteo Di Figlia, Gero Difrancesco, Santo Lombino, Michele Pennisi, Giuseppe Ruggirello, Francesco M. Stabile, Vito Scalia.
Sette giorni d'insurrezione a Palermo. Avvenimenti del 1866. Cause - Fatti - Rimedi - Critica e narrazione
Giacomo Pagano
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2022
pagine: 316
Giacomo Pagano descrive lo svolgimento della ribellione popolare che sconvolse Palermo con il suo circondario e ripercorre giorno per giorno, quasi ora per ora le tappe del movimento insurrezionale, il formarsi delle squadre e la costruzione delle barricate, gli spostamenti per le strade nelle piazze della città, gli assalti alle carceri, la dura repressione guidata dal generale Raffaele Cadorna. Ne analizza le cause e avanza i suoi rimedi per una pacificazione degli animi, sia a livello generale sia per quanto concerne la realtà dell’Isola, onde evitare il ripetersi di nuove rivolte. La sommossa che ebbe inizio a Palermo all'alba del 16 settembre 1866 e durò fino a mezzogiorno del 22, la chiamarono subito del “Sette e mezzo”, è una discussa e dimenticata pagina di storia d’Italia che ha consegnato ai posteri l’immagine di una Sicilia ingovernabile, ribelle e delinquenziale, dalle forti infiltrazioni mafiose, che non può comprendersi senza far riferimento ai fatti precedenti all'insurrezione, per riconsegnare alla storia la vera immagine del popolo siciliano, con i suoi pregi e i suoi difetti. Con saggio introduttivo di Santo Lombino.
Bolognetta. Quattro secoli di storia
Santo Lombino
Libro: Libro in brossura
editore: I Buoni Cugini
anno edizione: 2022
pagine: 356
Santo Lombino ricostruisce i quattro secoli di storia del paese di Bolognetta in provincia di Palermo, mettendo in risalto le vicende e fenomeni della piccola comunità indagando con una pluriennale ricerca che utilizza un’ampia documentazione, la puntuale consultazione di archivi pubblici e privati, i risultati di inchieste parlamentari, le testimonianze scritte o orali di chi ha vissuto le vicende contemporanee.
Né luna né santi
Santo Lombino
Libro: Copertina morbida
editore: Navarra Editore
anno edizione: 2021
pagine: 144
Innocenzo Misseri, meglio noto come padre Nuccenzio, arciprete di Torrebruna, provincia di Palermo, viene ucciso davanti a casa sua, una sera primaverile del 1920. Tra lo sgomento dei parrocchiani emerge che il religioso, nelle sue ultime ore di vita, avrebbe riconosciuto come esecutore il giovane bracciante Stefano Piscopo. Ma la comunità stenta a credere che possa trattarsi del vero assassino. A interessarsi al caso anche il ferroviere Francesco Marretta, impiegato nella stazione locale, che conosce molto bene sia Stefano che il territorio in cui sono cresciuti. Torrebruna non è nuova ai misfatti né alle perdite, lo scopriamo man mano che Francesco sgrana le pagine del suo diario, che si aprono come scene in teatro: la sala del barbiere, l'interno giorno tra sarta e apprendista, i nudi scalini sotto casa sono tutte occasioni di passaparola che alimentano le ipotesi sul "chi" e sul "perché" che gravano sulla morte dell'arciprete. A chi potrebbe avere "dato fastidio"? L'ago non può che oscillare tra la vendetta personale e la "nuova mafia". Francesco delinea così la fisionomia di una società dominata dal latifondo, falcidiata dall'emigrazione oceanica, dall'epidemia di spagnola e dalla Grande guerra, in un momento storico in cui - per dirla con Tommaso Bordonaro - "la genti moriva accatastrofi". Compresi i preti. Prefazione di Nicola Grato. Postfazione di Bernardo Puleio.
Tutti dicono spartenza. Scritti su Tommaso Bordonaro
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Studi Filologici e Linguistici Siciliani
anno edizione: 2019
pagine: 208
Il testo autobiografico di Tommaso Bordonaro, pubblicato da Einaudi nel 1991 con il titolo "La spartenza", è tra gli esempi più noti e significativi di scritture di cosiddetti "semicolti". Il testo di Bordonaro ha attirato negli anni l’attenzione di linguisti, storici, antropologi, sociologi. Vengono qui raccolti vari contributi che, oltre l’analisi linguistica, sviluppano anche acute riflessioni storico-culturali.