Libri di Stefano Garzonio
Se accendono le stelle
Vladimir Majakovskij
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2021
pagine: 328
Uomo impetuoso e geniale, acclamato nella Russia di inizio Novecento per la sua oratoria ricca di passione e provocazione e per la capacità di trasposizione della vita in arte e della biografia in poesia, Vladimir Majakovskij fu il fondatore del futurismo russo e il propugnatore degli ideali rivoluzionari fin da prima del loro compimento storico. Questa antologia, incentrata sull'attività del poeta nel periodo precedente la Rivoluzione d'ottobre, permette di riscoprire il rapporto di Majakovskij con i grandi temi della tradizione russa e con gli slanci innovativi del futurismo. In quest'edizione di pregio, le liriche sono corredate dai dipinti e dalle grafiche di El Lissitzky, con il quale Majakovskij collaborò in diverse occasioni, che restituiscono al lettore il fermento intellettuale e culturale in cui si genera e sviluppa l'attività del poeta più importante dell'epoca sovietica. Un'opera imprescindibile per la conoscenza di un artista che non fu solo propagandista politico, ma anche uomo di profonda sensibilità, un grande poeta dall'animo vulcanico e inquieto che non ha mai smesso di interrogarsi sui turbamenti dell'esistenza umana.
Gli studi slavistici in Italia nell'ultimo trentennio (1991-2021). Bilanci e prospettive. Contributi presentati al 7º Congresso italiano di slavistica. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2024
pagine: 404
Il volume raccoglie i bilanci degli studi slavistici italiani compiuti negli ultimi trent'anni e delinea le prospettive di quelli futuri, con riferimento a numerose aree tematiche, a cominciare da quelle a carattere più generale quali la storia della slavistica, la filologia e la linguistica slave, per passare a quelle caratterizzate da una prospettiva interdisciplinare come la teoria della traduzione, la teoria della letteratura, la comparatistica letteraria, le arti. Bilanci approfonditi riguardano poi gli studi delle letterature più studiate in Italia, come quella russa, polacca e ceca, ma non vengono trascurate le ricerche riguardanti altre aree disciplinari coltivate negli atenei italiani, come la slovenistica, la serbocro-atistica, la bielorussistica, l'ucrainistica e la bulgaristica.
Le notti bianche-L'eterno marito
Fëdor Dostoevskij
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti-Barbera
anno edizione: 2022
pagine: 320
Il sognatore (mečtatel’, in russo, dal verbo mečtat’, che indica il fantasticare, la rêverie) è un tipo letterario: «io sono un tipo», si definisce l’eroe stesso delle Notti bianche; e poco dopo aggiunge: «uno originale, un uomo molto buffo»... Nell’Eterno marito (1870) lo psicologismo di Dostoevskij si fonde al suo metodo del “realismo fantastico”. Come nelle Notti bianche, l’ambientazione porta i tratti della messa in scena teatrale. Non a caso le linee dell’intreccio... ripropongono e riflettono, nel rapporto conflittuale tra il marito ingannato e l’amante della moglie, situazioni, personaggi, sentimenti, emozioni riconducibili a numerose fonti e modelli del teatro europeo. Introduzione di Stefano Garzonio.
Io della mia dolce Armenia. Antologia delle opere poetiche (1911–1922). Testo armeno a fronte
Eghishe Charents
Libro: Libro rilegato
editore: Leonida
anno edizione: 2022
pagine: 384
Nel 30° anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Armenia e Italia, la Leonida Edizioni e l’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia rafforzano il ponte culturale tramite la figura del poeta Yeghishe Charents. Il volume "Io della mia dolce Armenia" fa parte di un progetto più ampio e raccoglie le opere poetiche pubblicate dal 1911 al 1922 in lingua armena e nelle traduzioni in italiano a cura degli studiosi Mariam Eremian, Grigor Ghazaryan, Alfonso Pompella, Anush Torunyan, Hasmik Vardanyan, Mario Verdone e Boghos Levon Zekiyan. L’antologia è inoltre arricchita dalla nota introduttiva dell’Ambasciatrice Tsovinar Hambardzumyan, dalla prefazione del prof. Stefano Garzonio, da una nota biografica del poeta redatta dalla dott.ssa Letizia Leonardi e da materiale fotografico concesso dalla Casa Museo di Yeghishe Charents di Yerevan. Con questa iniziativa, oltre che festeggiare il 125° anniversario della nascita del grande poeta armeno, si consegna al pubblico italiano uno straordinario lavoro che permette di conoscere in modo approfondito la figura di un personaggio tempestoso...
Ma io volo
Marina Cvetaeva
Libro: Libro rilegato
editore: Carthusia
anno edizione: 2021
pagine: 28
Marina Ivanovna Cvetaeva, una delle voci più alte della poesia russa di inizio Novecento, ci regala attraverso i versi di questo potente componimento una sua “fotografia” della fragilità: una qualità imprescindibile dell’animo umano che cela sensibilità, duttilità e leggerezza. In questa poesia, così profonda e delicata, si scorgono una grande ricchezza emotiva e un ricercato rigore nell’uso della lingua, che ne segneranno tutta la produzione poetica e la renderanno una delle poetesse più apprezzate del suo secolo. “La mia povera fragilità tu guardi, senza sprecare una parola. Tu sei di pietra, ma io canto. Tu sei statua, ma io volo”. Età di lettura: da 9 anni.
Leggenda dantesca. Testo armeno a fronte
Eghishe Charents
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2018
pagine: 74
Autunno 1915, alture intorno al grande lago Van nell'Anatolia orientale. Un corpo di volontari armeni si fa incontro alle colonne curde scagliate dagli ottomani alla caccia delle popolazioni armene, nel tentativo disperato di arrestarne l'avanzata. Tra di essi il giovanissimo Qharents, colmo di entusiasmo e di ideali destinati ad infrangersi sul campo di battaglia. Da quella tragica esperienza scaturisce l'anno seguente la Leggenda Dantesca, un poema epico e desolato che esplicitamente nel titolo allude all'Inferno di Dante. Una testimonianza diretta e crudissima delle devastazioni e degli eccidi di cento anni fa che portarono all'Olocausto Armeno, la prima campagna di sterminio su larga scala del '900. Quello che gli Armeni di oggi chiamano "Metz Yeghern" (il Grande Male).
2011 un anno di letture sulla Russia
Stefano Garzonio
Libro: Copertina morbida
editore: Tipografia Editrice Pisana
anno edizione: 2013
pagine: 136
Lirici russi dell'Ottocento. Testo russo a fronte
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2011
pagine: 277
Patrimonio letterario fra i più ricchi d'Europa, la lirica russa dell'Ottocento si dipana fra grandi classici e nomi meno noti al pubblico occidentale, intrecciandosi in guisa indissolubile con la prosa e la musica che contemporaneamente si andavano sviluppando: non si possono capire Tolstoj e Dostoevskij, Gogol' e Cechov (ma neanche Cajkovskij o Musorgskij) senza conoscere la tradizione lirica a cui essi erano legati; sarebbe poi assurdo separare lirica e prosa nell'opera di classici quali Puskin, Lermontov e Turgenev. La presente antologia vuole offrire una scelta quanto più possibile variegata, presentare al pubblico italiano lirici oggi poco conosciuti ma assai popolari e significativi al loro tempo, e mostrare da un punto di vista originale autori in parte già tradotti nella nostra lingua: è il caso dell'ultimo Puskin, più mistico e filosofico, e del Lermontov interprete della missione civilizzatrice russa. Ogni autore e ogni singola lirica sono accompagnati da una nota di commento; un'introduzione storica e un saggio sulla metrica russa rispettivamente aprono e chiudono il volume. Saggio introduttivo di Natal'ja Fateeva.