Libri di Alessandro Naccarato
Una storia nella storia. Il Pci di Padova, 1921-1991
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2021
pagine: 212
Una storia nella storia ricostruisce “per immagini” i passaggi più significativi del Partito Comunista di Padova, con l'intento di contribuire alla raccolta di documentazione sul Pci padovano: una storia all'interno della più grande e complessa storia del Partito Comunista Italiano. Il racconto si svolge secondo una scansione cronologica divisa in quattro sezioni: dalla fondazione del Partito Comunista al crollo del regime fascista; la Resistenza; dal dopoguerra alle mobilitazioni operaie e giovanili; dal compromesso storico alla fine del Pci. Ogni periodo si apre con una breve introduzione che descrive contesto, protagonisti e principali vicende del Partito di Padova e del Pci nazionale; il testo è intercalato dalla presentazione di acqueforti, litografie, sculture, olii, acquerelli e disegni che ripercorrono con forza espressiva e originalità interpretativa alcuni particolari momenti della storia locale del Partito Comunista e del movimento dei lavoratori. Viene poi presentata una selezione di documenti che descrivono l'impostazione organizzativa e l'iniziativa politica del Pci padovano: i verbali delle riunioni e le lettere “interne”, le tessere dei Pionieri, della Fgci e del Partito, i resoconti dei bilanci contabili, gli appunti sui corsi di alfabetizzazione per la crescita intellettuale e politica dei militanti, i giornali (“Il Lavoratore”), i volantini, gli opuscoli, i manifesti. Le fotografie raccolte ricordano numerosi protagonisti della storia del Pci padovano: i fondatori e i primi dirigenti, alcuni protagonisti della Resistenza, alcuni dirigenti degli anni '50-'60 e degli anni '70-'80, insieme alle immagini di molti militanti che hanno reso possibile l'attività quotidiana del Partito e ad alcune istantanee di momenti particolarmente significativi del Partito padovano. La raccolta dei “Sindaci del Pci”, con l'immagine dei primi cittadini nominati dal Comitato di Liberazione Nazionale nell'immediato dopoguerra e successivamente di quelli eletti sino al 1991, descrive l'attenzione per la rappresentanza istituzionale e l'impegno del Partito nelle elezioni comunali. A seguire, la mappa delle Sezioni e delle Case del popolo a Padova città e in provincia. Il catalogo è introdotto da un saggio di Andrea Colasio, assessore alla cultura del comune di Padova, seguito dalle testimonianze di Flavio Zanonato e Milvia Boselli (dirigenti del Pci di Padova) e si chiude con un intervento inedito di Franco Longo (segretario Provinciale della federazione padovana dal 1975 al 1983) e con un testo di Emilio Pegoraro, storico dirigente del Pci di Padova e parlamentare.
Conquistare la libertà, organizzare la democrazia. Storia del Pci di Padova (1921-1991)
Alessandro Naccarato
Libro: Copertina morbida
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2020
pagine: 516
La storia del Partito comunista di Padova è la storia di migliaia di persone che si sono impegnate per migliorare le condizioni di vita delle classi più deboli, per affermare i diritti dei lavoratori, per costruire una società democratica. Le principali fasi della vita del partito padovano sono qui ripercorse dalla sua fondazione, nel 1921, fino allo scioglimento nel 1991, attraverso la testimonianza diretta dei documenti d'archivio. Una vicenda che si snoda dalle origini alle persecuzioni durante il regime fascista, dalla clandestinità alla Resistenza e alla nascita della democrazia. Il Pci di Padova si batte per i diritti sociali e per l'emancipazione delle donne, organizza campagne per la pace e a favore dei popoli oppressi, combatte contro l'eversione neofascista e contro il terrorismo rosso, per la difesa della Costituzione e contro la corruzione. In questo articolato percorso, le vicende locali si intrecciano con quelle nazionali. L'approfondita analisi di Naccarato mette in luce il ruolo determinante del Partito a Padova.
Le mafie in Veneto. Presenza e attività della criminalità organizzata
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2017
pagine: 120
Moderna, radicata, tenace: la mafia al nord è presente in profondità, infiltrata tra le pieghe del tessuto industriale e finanziario, nascosta tra le cifre di uno scontrino o nelle le carte di un ufficio comunale, seduta dietro la scrivania di un imprenditore. Un silenzioso condizionamento dell’economia reale, presente in Veneto e in tutto il nord-est fin dai primi anni Novanta, favorito da due elementi: da una parte il tessuto economico, costituito soprattutto da piccole e medie imprese, una forte industrializzazione e una rete diffusa di istituti di credito; dall'altra la posizione geografica al centro di importanti vie di comunicazione di traffici illeciti, in particolare di stupefacenti, armi e rifiuti. La complicità di imprenditori locali, professionisti e operatori finanziari ha reso più facile commettere reati economici e ha assicurato, per anni, consistenti guadagni illeciti a tutti i protagonisti. Il presente volume documenta con precisione le numerose attività delle mafie in Veneto negli ultimi anni, soffermandosi sui casi più importanti; analizza le modalità di gestione delle aziende criminali. Ne emerge un accurato ritratto delle mafie nel nord-est.
Storie di eroi dimenticati. I gruppi di azione patriottica a Padova
Alessandro Naccarato
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2024
pagine: 248
Padova fu la città più importante della Resistenza in Veneto e uno dei centri principali della lotta di liberazione a livello nazionale. Partigiani di diverso orientamento politico combatterono una guerra sanguinosa contro l'esercito di occupazione nazista e i loro alleati, inquadrati nelle formazioni della Repubblica sociale italiana. Il Pci costituì le Brigate Garibaldi e i Gruppi di azione patriottica per colpire nelle città fascisti e nazisti con il compito di terrorizzare le autorità nazifasciste obbligandole a impegnare soldati e mezzi nella guerra contro i partigiani. Nonostante siano state pubblicate numerose ricerche sulla Resistenza padovana, fino ad ora non è stato ricostruito e approfondito il ruolo dei Gap. Infatti nell'immediato dopoguerra i gappisti subirono una violenta campagna anticomunista, alimentata dalla nascente guerra fredda e dalle gerarchie cattoliche e su di loro calò l'oblio. La criminalizzazione dei Gap fu favorita dal processo alla Resistenza che sfociò in diversi procedimenti giudiziari contro i partigiani causando il rovesciamento della realtà storica e la trasformazione dei carnefici fascisti in vittime. La memoria dei Gap fu condizionata anche dalla partecipazione di alcuni gappisti, insieme a criminali comuni, a rapine che sfociarono in qualche caso in violenze ed omicidi. Il fenomeno fu agevolato dalla situazione di estrema miseria economica e sociale, dal vuoto di potere e di autorità dei primi mesi dopo la conclusione del conflitto, dalle difficoltà dei gappisti a reinserirsi nella vita civile dopo mesi di guerra durissima e di assuefazione alla violenza e all'uso delle armi. A ciò si aggiunsero il rancore e il risentimento per la debole epurazione dei collaborazionisti e per le numerose sentenze di assoluzione o di condanne lievi contro i fascisti. Il saggio, utilizzando fonti archivistiche, giudiziarie e bibliografiche, ricostruisce la storia e le caratteristiche dei gappisti padovani e analizza l'importanza del ruolo svolto dai Gap per sconfiggere il nazifascismo e liberare l'Italia.
Il PCI in Veneto. Fonti e appunti per una ricerca storica. Atti del Convegno regionale (Padova, 2 ottobre 2021)
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2021
pagine: 224
"Il PCI nel Veneto" raccoglie le relazioni svolte nell'omonimo convegno organizzato a Padova nel 2021 dalle sette Fondazioni venete che amministrano e conservano il patrimonio culturale delle federazioni provinciali comuniste e dal Centro studi Ettore Luccini. Questa pubblicazione, la prima raccolta organica di fonti e testimonianze sulla storia del Pci in Veneto, intende promuovere la ricerca e lo studio sulla storia del Partito comunista, approfondendo un'indagine da sviluppare in dimensione regionale. Il volume è articolato in tre parti. La prima ricostruisce il contesto e le diverse caratteristiche del Pci nel Veneto lungo i settant'anni che vanno dalla fondazione del Partito sino al suo scioglimento, il ruolo dei comunisti nella Resistenza, il rapporto tra Partito comunista e mondo del lavoro (il sindacato e le categorie produttive), la presenza e l'attività delle donne nel Pci. La seconda parte descrive il ruolo e le caratteristiche del Partito comunista nelle sette province del Veneto e delinea alcuni aspetti dell'attività archivistica e di ricerca relativa al Pci nei diversi territori. L'ultima parte raccoglie le testimonianze di alcuni dirigenti regionali del Pci che rievocano la loro esperienza di vita e di lavoro all'interno del Partito e nelle istituzioni.
I lavoratori sono i nostri finanziatori. I bilanci della Federazione Comunista Padovana dal dopoguerra allo scioglimento del PCI (1948-1989)
Salvatore Metrangolo
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2020
pagine: 80
Questo saggio, in occasione del centenario della nascita del partito comunista italiano, ricostruisce alcuni aspetti fondamentali dell’organizzazione del PCI di Padova a partire dall’analisi dei bilanci della Federazione padovana dall’immediato dopoguerra, nel 1948, fino allo scioglimento del PCI nel 1989, disponibili presso il Centro Studi “Ettore Luccini” (CSEL), che conserva l’archivio storico del partito comunista padovano. Attraverso l’analisi di una copiosa serie di cifre e voci di entrata e di uscita questa ricerca si pone l’obiettivo di fornire al lettore un quadro preciso, basato sulla «forza dei numeri», dell’organizzazione capillare del PCI padovano sul territorio, fatta di funzionari, sedi, attività di stampa e propaganda e della cosa più preziosa: migliaia di iscritti e militanti per portare avanti le proprie battaglie che facevano del PCI non una semplice “comunità politica” ma un vero e proprio “Partito”, cioè una struttura organizzata capace di garantirsi, con una fatica e un impegno comune da parte di dirigenti e militanti, quell’ autonomia economica indispensabile per poter utilizzare in piena libertà, senza condizionamenti, le proprie risorse economiche elaborando strategie, promuovendo campagne politiche, sviluppando il proprio insediamento nella società; in poche parole per fare politica. è proprio questa costante attenzione a difendere l’autonomia economica che ha spinto il PCI di Padova a costituire il c.d. «Centro economico», per anni fonte di ingenti introiti per il funzionamento della Federazione e ha poi consentito di aumentare il numero delle sedi di partito: un patrimonio ancora oggi da preservare e mettere al servizio della Sinistra padovana.
Rifiuti sporchi. Il fallimento della gestione del servizio rifiuti nella Bassa padovana
Alessandro Naccarato, Davide Gianella, Giacomo Pasini, Matteo Poretti, Umberto Zampieri
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2017
pagine: 180
Nella Bassa padovana il servizio rifiuti è stato gestito in modo fallimentare per anni. Amministratori senza scrupoli hanno accumulato debiti e li hanno scaricati sui comuni e sui cittadini. Questo saggio, approfondendo alcune vicende specifiche di pessima gestione della cosa pubblica, come nei casi dei bacini e del consorzio per il servizio rifiuti, della Padova Tre srl, del cogeneratore di Conselve, di Cosecon-Attiva, della discarica di Sant'Urbano, degli affidamenti senza gara alla cooperativa Ecofficina, ricostruisce in modo puntuale i fatti e propone una riflessione sulle cause e sulle responsabilità di un disastro annunciato da tempo. Le irregolarità e le violazioni di legge indicano una degenerazione e un peggioramento qualitativo dell'amministrazione pubblica. Le responsabilità politiche sono di chi non ha controllato la gestione e ha approvato o consentito scelte sbagliate e dannose per i cittadini e per i comuni. Le vicende analizzate evidenziano la fragilità delle istituzioni locali e la subalternità della politica rispetto ai soggetti imprenditoriali. In questo contesto e senza una effettiva concorrenza ha trovato terreno fertile la diffusione di condotte illecite.
Difendere la democrazia. Il PCI contro la lotta armata
Alessandro Naccarato
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2015
pagine: 371
Negli anni Settanta, di fronte all'attacco del terrorismo le reazioni della società, dei partiti e dello Stato furono per lungo tempo inadeguate. Le simpatie verso l'eversione presenti in ambienti della sinistra e le sottovalutazioni di molte istituzioni favorirono le formazioni armate. Il PCI quando comprese i pericoli del terrorismo rosso? Come reagì? Dal 1973, Enrico Berlinguer e il gruppo dirigente comunista intrapresero una lotta decisa contro il terrorismo. Nel 1976 il PCI costituì la sezione "Problemi dello Stato", che promosse in tutta Italia la prevenzione e il contrasto dell'eversione. Questa attività si svolse in un clima difficile, segnato da violenze e morti, e fu spesso accompagnata da un acceso dibattito interno. Dal 1979, con l'avvio a Padova e nelle principali città italiane di importanti indagini sulle BR e sul partito armato, nel PCI si aprì uno scontro sul garantismo; i magistrati furono accusati di avere costruito una montatura per perseguire reati di opinione. Riaffiorarono le ambiguità di giudizio sull'eversione rossa e sul ruolo della democrazia. Il volume, attraverso l'analisi dei documenti dell'epoca, ricostruisce l'azione decisiva svolta dal PCI nella sconfitta del terrorismo e consente di scoprire aspetti poco conosciuti di un periodo storico sanguinoso e terribile.
Angeli o demoni i nostri bimbi? Storia di una montatura anticomunista: il processo ai pionieri di Pozzonovo
Alessandro Naccarato
Libro
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 120
Nella prima metà degli anni Cinquanta, Pozzonovo, piccolo comune della Bassa padovana, fu al centro di una vicenda politica e giudiziaria che attirò l'attenzione di tutta Italia e coinvolse direttamente la Chiesa e il Partito comunista, mettendo in evidenza i rapporti di forza tra potere ecclesiastico e politico. Gravi accuse vennero mosse ad alcuni esponenti del Pci sulla base di testimonianze estorte ai bambini del paese, da parte del parroco e della suora dell'asilo. La gravità della situazione provocò l'intervento dell'autorità giudiziaria, che dopo un'accurata indagine dichiarò false le accuse e scagionò gli imputati.