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Libri di Antonino De Francesco

1799. Una storia d'Italia

1799. Una storia d'Italia

Antonino De Francesco

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2005

pagine: 170

Il 1799 napoletano, variamente interpretato e a volte strumentalizzato, è un momento particolarmente rappresentativo della storia dell'Italia napoleonica. In esso infatti è possibile ravvisare, leggendone le fortune storico-politiche fra Otto e Novecento, le radici dell'Italia moderna.
14,00

Storie dell'Italia rivoluzionaria e napoleonica (1796-1814)

Storie dell'Italia rivoluzionaria e napoleonica (1796-1814)

Antonino De Francesco

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori Bruno

anno edizione: 2017

pagine: 260

Tra il 1796 e il 1814, la Rivoluzione si allarga all'Italia: guidate dal giovane Bonaparte, le truppe d'Oltralpe rovesciano gli antichi equilibri e aprono una stagione originale, prima sotto il segno dei valori rivoluzionari e poi di quelli del nuovo ordine napoleonico. Queste pagine vogliono rileggere il significato di quegli anni. Esse mettono in luce come l'invasione favorisca la costruzione di una cultura politica destinata ad accompagnare la nascita di una nuova idea di nazionalità, il cui significato si rivela decisivo per comprendere la modernità italiana e le sue aporie.
18,00

Tutti i volti di Marianna. Una storia delle storie della Rivoluzione francese

Antonino De Francesco

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2019

pagine: 397

Le storie della Rivoluzione francese sono state per oltre due secoli lo specchio delle tensioni presenti nel processo di costruzione della modernità politica. Hanno contrapposto libertà ed eguaglianza a ordine e tradizione - un dissidio che non ha mai avuto termine - ma hanno anche diviso quanti, sotto profili ideologici volta a volta diversi, attribuivano un valore universale e periodizzante al 1789. Questo libro passa in rassegna oltre trecento storie della Rivoluzione francese pubblicate tra l'Europa e gli Stati Uniti in un arco cronologico che dall'epoca degli avvenimenti stessi giunge a tutto il Novecento, mettendo in risalto gli elementi che di volta in volta venivano valorizzati o nascosti, esaltati o taciuti. Il risultato è un quadro dove il volto di Marianna, figura assurta a simbolo stesso della Repubblica sorta dalla rivoluzione, assume sembianze diverse, proprio perché la riflessione sugli sviluppi seguiti al 1789 ha sempre inciso sul tempo presente, accompagnando, oppure contrastando, il pluralismo politico e culturale nel quale hanno preso forma le pratiche democratiche. Se oggi le fortune della storia globale sembrano porre in discussione il rilievo periodizzante di un 1789 dal profilo dichiaratamente eurocentrico, tornare sul dibattito attorno alla Rivoluzione è un modo per ricordare come l'esperienza delle storiografie nazionali - che si vorrebbe frettolosamente dar per conclusa - resti ancora un sicuro punto di riferimento per una rinnovata ricerca storica.
34,00 32,30

La palla al piede. Una storia del pregiudizio antimeridionale

Antonino De Francesco

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2020

pagine: 256

Per il movimento risorgimentale il Mezzogiorno rappresentò sino al 1848 una terra dal forte potenziale rivoluzionario. Successivamente, la tragedia di Pisacane a Sapri e le modalità stesse del crollo delle Due Sicilie trasformarono quel mito in un incubo: le regioni meridionali parvero, agli occhi della nuova Italia, una terra indistintamente arretrata, dove il passatismo e la superstizione incrociavano la violenza del brigantaggio. Nacque così un'Africa in casa, la pesante palla al piede che frenava il resto del paese nel proprio slancio modernizzatore. Per dare forma a questa disillusione si fece ricorso a quanto la tradizione culturale da tempo metteva a disposizione, ossia una serie di stereotipi e luoghi comuni che, sin dal Settecento, avevano presentato il Mezzogiorno come un mondo esotico e antropologicamente diverso. Essi si diffusero rapidamente, anche tramite opere letterarie, giornalistiche, teatrali e cinematografiche, e servirono a legittimare la paternalistica presa in carico di una società incapace di governarsi da sé nonché la pretesa di liberarsi del fardello di un mondo reputato improduttivo e parassitario. Il libro ripercorre la storia largamente inesplorata della natura politica di un pregiudizio che ha condizionato centocinquant'anni di vita unitaria e che ancora surriscalda il dibattito in Italia.
12,00 11,40

L'antichità della Nazione. Il mito delle origini del popolo italiano dal Risorgimento al fascismo

Antonino De Francesco

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2020

pagine: 244

Nella cultura politica italiana la lettura della storia nazionale sotto il segno dell’insufficienza democratica si è sempre affiancata a quella che, invece, ne valorizza il richiamo ai valori risorgimentali. Il libro cerca altra strada per misurare ampiezza e limiti del processo di nazionalizzazione, leggendo come, tra Otto e Novecento, il ricorso al tema dell’autoctonia delle sue genti informasse lo stereotipo dell’identità italiana. In tutta Europa l’Ottocento politico favorì un forte interesse per il tema dell’antichità delle nazioni. L’Italia del Risorgimento non fece eccezione e sin dagli anni napoleonici si confrontarono due letture tra sé contrapposte: d’un lato chi, come Vincenzo Cuoco, parlò di unità etnica, dall’altro quanti, sulla traccia di Giuseppe Micali, puntarono sul solo comun denominatore culturale. Questo differente approccio alle origini della nazione – una sola per Cuoco, plurima per Micali – ha informato tutta la cultura politica italiana fino al fascismo e il libro ripercorre i molti interventi che da angoli differenti e d’ordine politico opposto tornarono su una posizione come sull’altra per trovare conferma oppure solo conforto alle diverse proposte circa l’identità della nazione. Questa discesa per i meandri del sapere antiquario e poi delle discipline storico-antropologiche consente di tornare sulla storia culturale dell’Italia tra Otto e Novecento da un angolo poco esplorato attraverso il quale individuare dove, come, quando (e soprattutto perché) il movimento nazionale abbia conosciuto una drammatica involuzione.
29,00 27,55

Eccidio di un ministro delle finanze. Milano 1814

Antonino De Francesco

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2025

pagine: 304

Milano, 20 aprile 1814: la notizia dell’abdicazione di Napoleone re d’Italia porta una folla inferocita a invadere il Palazzo del Senato per evitare che Eugenio di Beauharnais, figlio adottivo di Bonaparte, venga designato come sovrano. Gli insorti obbligano l’assemblea a sciogliersi e distruggono tutto quanto trovano. Poi raggiungono piazza San Fedele, a due passi dalla Scala, dov’è la casa dell’odiato ministro delle finanze Giuseppe Prina, che non riesce a fuggire e per tutto il giorno resta in balìa delle violenze senza che nessuno si opponga al linciaggio. Morirà a tarda serata e il cadavere mutilato verrà trascinato per le strade, tenuto per una corda, a dimostrazione del castigo che spetta a chi affama il popolo. La città sembra in preda al delirio. Solo l’indomani, quando la folla tenterà l’assalto al Palazzo Reale, il generale Pino si deciderà a sciogliere gli assembramenti. L’episodio apre una nuova stagione politica: viene istituita una Reggenza provvisoria, che tenta di assicurare l’indipendenza del Regno d’Italia facendo appello ai vincitori di Napoleone. È una scelta disastrosa, perché i reparti austriaci approfittano del vuoto di potere per raggiungere Milano: nel volgere di qualche settimana, tutta la Lombardia, che aveva sognato l’indipendenza, torna a essere un dominio degli Asburgo. Il libro ripercorre quelle vicende attraverso una lettura disincantata dei singoli momenti che vanno dalla drammatica ritirata di Russia di fine 1812 sino all’ingresso delle truppe austriache nella primavera del 1814. Al centro sono l’assalto al Palazzo del Senato e l’eccidio del Prina, ricostruiti su documenti inediti che offrono una lettura molto diversa della partecipazione popolare a quella tragedia. La sua fu una fine tanto terribile quanto dileggiata, sicché, come ebbe a scrivere un informatore degli austriaci, i suoi ultimi istanti di vita lo facevano somigliare a «un passero, tirato per una zampa e consegnato ai bambini».
22,00 20,90

Diagnosi e prevenzione cardiovascolare nello sportivo

Diagnosi e prevenzione cardiovascolare nello sportivo

Antonino De Francesco, Enrico Severini

Libro: Libro in brossura

editore: SEU

anno edizione: 2009

pagine: 87

80,00

La palla al piede. Una storia del pregiudizio antimeridionale

Antonino De Francesco

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2012

pagine: 253

Per il movimento risorgimentale il Mezzogiorno rappresentò sino al 1848 una terra dal forte potenziale rivoluzionario. Successivamente, la tragedia di Pisacane a Sapri e le modalità stesse del crollo delle Due Sicilie trasformarono quel mito in un incubo: le regioni meridionali parvero, agli occhi della nuova Italia, una terra indistintamente arretrata. Nacque così un'Africa in casa, la pesante palla al piede che frenava il resto del paese nel proprio slancio modernizzatore. Nelle accuse si rifletteva una delusione tutta politica, perché il Sud, anziché un vulcano di patriottismo, si era rivelato una polveriera reazionaria. Si recuperarono le immagini del meridionale opportunista e superstizioso, nullafacente e violento, nonché l'idea di una bassa Italia popolata di lazzaroni e briganti (poi divenuti camorristi e mafiosi), comunque arretrata, nei confronti della quale una pur nobile minoranza nulla aveva mai potuto. Lo stereotipo si diffuse rapidamente, anche tramite opere letterarie, giornalistiche, teatrali e cinematografiche, e servì a legittimare vuoi la proposta di una paternalistica presa in carico di una società incapace di governarsi da sé, vuoi la pretesa di liberarsi del fardello di un mondo reputato improduttivo e parassitario. Il libro ripercorre la storia largamente inesplorata della natura politica di un pregiudizio che ha condizionato centocinquant'anni di vita unitaria e che ancora surriscalda il dibattito in Italia.
20,00 19,00

Atlantico rivoluzionario. Saggi sulla nascita della modernità

Antonino De Francesco

Libro: Libro in brossura

editore: Viella

anno edizione: 2024

pagine: 244

24,00 22,80

Protostasi sicula o genesi della civiltà

Protostasi sicula o genesi della civiltà

Lionardo Vigo

Libro: Libro in brossura

editore: Arbor Sapientiae Editore

anno edizione: 2017

pagine: 418

Il volume, curato da Giacomo Girardi e con una prefazione di Antonino De Francesco, professore ordinario di storia moderna, restituisce agli studiosi e ad un pubblico più vasto un'opera spesso citata ma poco conosciuta nella sua integrità. Si tratta di uno scritto che, a partire dalle mitiche origini dell'isola, traccia una storia di Sicilia sino all'arrivo dei normanni, con approfondimenti sulla realtà politica siciliana e italiana alla viglia dell'Unità, incrociando temi letterari, etnografici, filologici, folcloristici, linguistici, archeologici e antiquari. La pubblicazione consente dunque di approfondire la conoscenza di un testo che senza dubbio costituisce, sul terreno degli studi antiquari, oltre che sul piano della storia delle idee e della politica culturale della Sicilia di secolo XIX, un esempio, nel suo genere, di grande significato.
60,00

La poesia è una fiamma nel cuore

La poesia è una fiamma nel cuore

Antonino De Francesco, Lorenza Pagano, Enrico Trivoli

Libro

editore: Aletti editore

anno edizione: 2018

pagine: 124

"Prendendo a prestito le parole di Carl Sandburg 'La poesia è un’eco, che chiede all’ombra di ballare', ci accingiamo a leggere i versi di Antonino de Francesco con 'Cercando... me!', Lorenza Pagano con 'Variabili i colori dell’anima', Enrico Trivoli con 'Quando alla sera' sperando che la nostra eco possa trovare sintonie con le tonalità dei versi proposti. Infine, vi propongo come punto di partenza e di riflessione, la frase che dà il titolo a questa silloge: 'La poesia è una fiamma nel cuore' di Khalil Gibran." (dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
12,00

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