Libri di Bruno Bandini
Le 100 mostre che sconvolsero il mondo
Libro: Libro in brossura
editore: 24 Ore Cultura
anno edizione: 2018
pagine: 213
Nel 1953 Guernica di Picasso è esposta a cielo aperto nella Sala delle Cariatidi devastata dalla guerra; alla Biennale di Venezia del 1964 la pop art arriva sulle navi della Marina americana e travolge tutti come un tornado... La successione delle mostre epocali che hanno scandito l'evoluzione dell'arte si legge come un romanzo appassionante, scritto a più mani non solo dagli artisti ma anche dai curatori e dai mercanti, personaggi spesso visionari, a volte opportunisti ma sempre coraggiosi e determinati. Gli autori di questo volume ne hanno selezionate cento, dal 1863 al 2000, fornendoci una chiave di lettura inedita e affascinante alla storia dell'arte contemporanea.
Giordano Bruno nella storia della cultura
Giovanni Gentile
Libro: Libro in brossura
editore: CartaCanta
anno edizione: 2021
pagine: 144
Giordano Bruno non fu uomo pratico, nè anche per propagare le sue idee. Non ebbe il pensiero agli uomini che gli si agitavano attorno; e tra i riformati potè parere riformato,ensiero agli uomini che gli si agitavano attorno; e tra i riformati potè parere riformato, cattolico tra i cattolici (...). Sentì profondamente la propria solitudine, come tutti i grandi spiriti contemplativi; e però fu realmente estraneo a tutte le chiese (benchè non potesse non giudicare il contenuto speculativo dei loro dommi) per ciò che anche le chiese hanno di mondano, pratico, storico, come organismi di volontà, rette da una disciplina, ordinate alla propagazione di certi dommi, sollecite del trionfo sociale di certi principi. Il Bruno ebbe altre preoccupazioni, altri amori. Il suo spirito mirava più alto, a un segno che è fuori di tutti gli umani consorzi; e sdegnò quindi anche la gloria, che altri attende dalle moltitudini. Prefazione di Bruno Bandini
Onirismo. Federico Santini
Andrea Emiliani, Bruno Bandini, Irene Guerrini
Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 48
“La condizione dell’artista che meglio definisce la sua poetica è decisamente descrivibile con il termine ‘Onirismo’. Federico Santini è il visionario degli altri mondi, mondi mentali. Le tematiche da sempre affrontate gli derivano dal suo essere outsider, quello che egli crea esplode fuori dai margini in un furore fantastico di colori deviati. Conosco i suoi lavori da anni, le sue forme sono espressive più del realismo stesso, ci immergono nel delirio e vediamo il mondo anche noi nella sua fisionomia celata. L’autore si muove su una linea sottile tra onirismo e realtà, per ingannare gli spettatori nel tempo che il quadro ti cattura, un gioco a cui ci si sottopone volentieri. Infatti le sue opere viste dal vero provocano uno sconvolgimento attivo per virtù delle tinte. Già nella precedente mostra a Rimini le opere proposte lanciavano questo game con gli occhi, così come accade nel mondo da cui proviene Federico di treni, lungolinea e supporti urbani, opere pubbliche tra i binari e le vie della città, creando significanti molteplici, che coinvolgono solo chi decide di prestare attenzione.” (Irene Guerrini)