Libri di Carla Bino
Studi gregoriani. Volume Vol. 37
Guido Milanese, Carla Bino, Correggia Enrico, Leo Sandro Di Tommaso, Giulia Gabrielli
Libro
editore: Musidora
anno edizione: 2024
pagine: 104
Lo scandalo del corpo. Studi di un altro teatro per Claudio Bernardi
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2019
pagine: 336
Lo scandalo del corpo potrebbe non essere un titolo adatto a un volume di scritti sul teatro. Eppure, a coloro che lo hanno immaginato, è sembrato sintetizzare in modo pertinente l’eccentrica, ma coerente ricerca di Claudio Bernardi sul significato del teatro per l’uomo e sul ruolo del teatro entro la vita comunitaria degli uomini. Una ricerca che si è occupata non del teatro come spettacolo da guardare, ma del teatro da fare e al quale partecipare in quanto attori di relazioni comunitarie, religiose, sociali, politiche. Un teatro come arte del corpo, o meglio dei corpi: il termine corpo usato nel titolo indica l’uomo, l’umanità. La struttura del libro è quella drammaturgica in tre atti, più un prologo e un epilogo: Il prologo (Prologhi ad personam) è come un carnevale, in cui trionfa la libertà di linguaggi e forme; i tre atti sono dedicati ai principali filoni che Claudio Bernardi ha costantemente coltivato, spesso anche intrecciandoli tra loro: la festa, la drammaturgia del sacro, il teatro sociale e di comunità; l’epilogo (‘Oltre’ il corpo) rappresenta il terzo tempo del rito, la Pasqua, e raccoglie gli scritti di tre compagni di viaggio che, con le loro intuizioni visionarie, continuano a rammentarci la necessità di andare oltre a quello che più comunemente appare, per cercare quel teatro della vita che restituisce l’essere umano alla sua umanità.
Forme dello spettacolo in Europa tra medioevo e antico regime
Carla Bino, Sara Mamone, Stefano Mazzoni, Caterina Pagnini
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2018
pagine: 214
Il volume prende le mosse da una riflessione intorno ai metodi da applicare alla lettura critica delle fonti relative alla storia dello spettacolo. I saggi coprono un arco cronologico che va dal medioevo al Seicento, e ne indagano i fenomeni rappresentativi più rilevanti: dal dramma della passione di Cristo ai rapporti tra la periferia e l’Impero all'epoca di Carlo V, alla definizione del teatro moderno attraverso il canone mediceo e la sua disseminazione nella Europa delle corti, con particolare riferimento a quella inglese degli Stuart. Ne scaturisce la vivida conferma di un'identità comune di lunga durata nella quale i meriti unificatori dello spettacolo sono tutt'altro che trascurabili.
Con le braccia in croce. La regola e l'officio della quaresima dei disciplini di Breno
Roberto Tagliani, Carla Bino
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2012
pagine: 232
Dal trionfo al pianto. La fondazione del «Teatro della Misericordia» nel Medioevo (V-XIII secolo)
Carla Bino
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2008
pagine: 450
Oggetto di questo libro sono le diverse forme che contraddistinguono la rappresentazione della passione e della crocefissione di Cristo nel Medioevo. Connettendo l'arte figurativa, la letteratura poetica e meditativa, le cerimonie liturgiche sino alle prime forme drammatiche, la funzione della rappresentazione viene analizzata sullo sfondo del pensiero teologico e della spiritualità del tempo, a partire dall'epoca constantiniana sino alla spiritualità francescana. I diversi significati che la passione di Cristo assume nel corso dei secoli sono letti in rapporto al mutamento tanto dell'iconografia quanto della drammaturgia della passione stessa. Dal modo di intendere la passione sino al VI-VII secolo, ovvero dalla croce come teofania e segno di gloria si passa alla definizione carolingia della croce come "mistero" e all'iconografia del crocefisso.
Il dramma e l'immagine. Teorie cristiane della rappresentazione (II-XI secolo)
Carla Bino
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2015
pagine: X-267
Il libro propone una lettura parallela di due grandi questioni della storia della Chiesa alto medievale: il discorso contro gli spettacoli (II-V sec.) e la querelle tra iconoclasti e iconofili (VII-IX sec). L'intento è comprendere se al fondo delle singole argomentazioni esista una struttura di pensiero comune e condivisa, e se questa struttura possa essere intesa come una compiuta e articolata "teoria cristiana della rappresentazione". In che modo la condanna di ogni forma di spettacolo può coesistere con la strenua difesa delle icone e del loro culto? Per quali ragioni i Padri della Chiesa vietano gli idoli, ma esortano l'uomo a essere attore della propria vita? L'analisi dei concetti di dramma e di immagine, condotta sulle fonti patristiche, dimostra che l'idea cristiana di rappresentazione è segnata da un'incolmabile distanza rispetto al pensiero greco-ellenistico. Spettacolo e dramma, spettatore e sguardo, attore e azione assumono un nuovo significato; immagine, icona, relazione e somiglianza, vedere e rappresentare sono termini che rimandano a nuovi presupposti epistemologici. Fondato sul paradosso dell'incarnazione che unisce l'invisibile al visibile, il pensiero cristiano comporta una vera e propria rivoluzione della visio e dell'actio. Una rivoluzione teorica decisiva per comprendere il vasto capitolo del "teatro cristiano", fiorito nell'Europa medievale a partire dal X secolo.