Libri di Carmelo Bene
Nostra signora dei Turchi
Carmelo Bene
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2005
pagine: 144
"Simulacro della voce narrante, nostra Signora dei Turchi si ricongiunge all'orale come corpo minerale della lingua e come edificio vocale della scrittura. Le molte voci del romanzo sono, d'altro canto, le voci ritornanti di chi è in grado di ascoltare ancora sia il minerale sia i residui filamentosi dell'organico: voci di storie barbare e di sangue antico; voci della interiorità di un morto, sopravvissute nelle reliquie di 'lettere non spedite', favoleggianti portentosi incontri di cavalieri bianco-piumati con ancelle, misericordiose 'infermiere per amor dell'arte'. Voci, sempre e comunque voci, che narrano la risonanza interiore della scrittura da esse impregnata e sequestrata. Voci come minerali preziosi dell'orale-barocco, di una infinita piegatura dell'essere fra l'ascolto e il narrato." (Dall'introduzione di Maurizio Grande)
Discorso su due piedi (il calcio)
Carmelo Bene, Enrico Ghezzi
Libro: Copertina morbida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2019
pagine: 156
Il terreno comune di questo incontro-intervista-dialogo-racconto di due visioni entrambe uniche è il campo di calcio, dove ogni domenica va in scena l'unico rito superstite della società contemporanea. E il dialogo a due voci si sposta velocemente dal gioco a zona ai campioni indimenticabili di ieri e di oggi, dal calcio agli altri sport, dagli sport alla vita.
Mal de' fiori ('L)
Carmelo Bene
Libro
editore: Bompiani
anno edizione: 2000
pagine: 192
"Costringere l'orale nel corpo scritto obbliga l'Autore ad un uso magistrale di soluzioni linguistiche e tecniche prosodiche apparentate ai rarissimi fulgidi esiti di certa straordinaria lirica (S. Esenin in Pugacev, A. Blok ne I dodici) tessute pazientemente in un mosaico plurilinguistico che solamente il lettore più avveduto rileverà nelle loro varianti bengaliche e non confonderà con un'esibizione virtuosistica tout-court o, peggio, con certo equivoco "poundismo"..." Presentazione di Sergio Fava.
Sono apparso alla Madonna
Carmelo Bene
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2005
pagine: 160
"Sono apparso alla Madonna è l'esperienza e la frase che Carmelo ha scelto come titolo e come vertice della sua prima autobiografia. Una frase che non ha mai amato ripetere - lui che amava repertoriare e ribadire le sue battute migliori - ma che tutti invece ripetono quando pensano a Carmelo. La ripetono avversari o complici - è lo stesso - come fosse il massimo della provocazione o della dissacrazione, spesso dimenticandosi (gli uni e gli altri) che Carmelo è sì il campione teatrale della libertà ma anche il maestro della verità del teatro. E in verità e in teatro non ha senso ripetere una frase come quella, poiché 'sono apparso alla Madonna' non è mai stato un dire ma un fare di Carmelo Bene, un evento che ha segnato il corpo del suo attore e il corpus delle sue opere: apparire alla Madonna è diventato complemento della sua grazia e compimento del suo genio." (Dalla Postfazione di Piergiorgio Giacché)
Pinocchio
Carmelo Bene
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2014
pagine: 110
La storia del burattino più famoso del mondo interpretata da Carmelo Bene: una favola senza tempo rivive nella drammaturgia di un grande autore e interprete. Fedele al testo di Collodi, Carmelo Bene allestisce la sua versione del Pinocchio per l'inaugurazione del Teatro Laboratorio di Roma, nel 1961. Lo spettacolo ebbe un tale successo che venne più volte replicato nei decenni successivi, a teatro e in radio, fino a diventare una versione televisiva per la Rai nel 1999.
Cos'è il teatro?! La lezione di un genio
Carmelo Bene
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2014
pagine: 107
Il ciclo di lezioni sul teatro che Carmelo Bene ha tenuto nel 1990 al Palazzo delle Esposizioni di Roma costituisce un esempio della sua modalità di approccio all'analisi. La domanda che segna la direzione di queste lezioni, di quello che Carmelo definisce un "raccontare tra sé e sé", è: "Che cos'è il teatro?!". La ricerca non si struttura attraverso un'analisi cronologica della storia del teatro, che sarebbe "imbecille" e misera, come tutto ciò che è passibile di diventare storia, ma parte dal riconoscere la confusione che da sempre si è fatta tra teatro e spettacolo. Come sostiene CB, mentre lo spettacolo è riscontrabile ovunque, in TV, dal fornaio, a Palazzo Chigi, il teatro non si è mai visto davvero. Il termine teatro può essere utilizzato propriamente, dunque, solo per definire lo spazio architettonico all'interno del quale si presenta una messa in scena. Essendo il teatro, infatti, essenzialmente un togliersi dalla scena, un farsi vuoto ed essere parlati, un essere osceni in senso etimologico. Lo spirito provocatore di Carmelo non risparmia di certo, in queste riflessioni, critiche a chi nella vita si comporta in maniera poco onesta: Bene getta fango sui critici e sui registi che definisce "talentati nei capelli", non trascurando note di demerito nei confronti di chi ha pensato un teatro che fosse testo e movimento, rimanendo ancorato alle categorie aristoteliche di luogo, spazio e azione.
Opere. Con l'autografia d'un ritratto
Carmelo Bene
Libro: Libro rilegato
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2023
pagine: 1104
In questo volume: Autografia d’un ritratto, Lorenzaccio, Nostra Signora dei Turchi, Credito italiano V.E.R.D.I., da L’orecchio mancante, S.A.D.E., Ritratto di signora, Giuseppe Desa da Copertino, Pinocchio e Proposte per il teatro, Arden of Feversham, Il rosa e il nero, Riccardo III, Otello, Manfred, Egmont da La voce di Narciso, Sono apparso alla Madonna, Macbeth da L’Adelchi Lorenzaccio da A. de Musset, La ricerca teatrale nella rappresentazione di stato Pentesilea, Hamlet Suite, Fortuna critica e riferimenti bibliografici.
Manfred. Audiolibro. CD Audio
Carmelo Bene
Audio
etichetta: Luca Sossella Editore
anno edizione: 2012
pagine: 32
"Manfred" viene ricordato come un importante capolavoro vocale e interpretativo di Carmelo Bene, registrato dal vivo al teatro La Scala di Milano il 1° ottobre 1980.
Un dio assente. Monologo a due voci sul teatro
Umberto Artioli, Carmelo Bene
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2006
pagine: 174
In queste conversazioni prende forma un singolare "monologo" a due voci irriverente e fuori dai denti. Due coetanei, diversi per indole e per carattere, ma legati dalla comune passione per il teatro, s'incontrano, una sera d'inverno nel 1988, prima di una "prima" (quella della Cena delle beffe di Sem Benelli) e discutono a ruota libera davanti a un registratore. Il più irrequieto personaggio del teatro italiano, Carmelo Bene, si abbandona a una riflessione fluente e aperta. È un Carmelo Bene che sorprende, per acume e rigore, quello che esce da queste conversazioni inedite, riemerse dall'archivio di Umberto Artioli dopo la sua morte; parole che hanno, per il tono profetico tipico delle illuminazioni, un sapore quasi testamentario.
Sovrapposizioni. «Riccardo III» di Carmelo Bene. «Un manifesto di meno» di Gilles
Gilles Deleuze, Carmelo Bene
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2012
pagine: 146
"È come se ci fossero due operazioni opposte. Da un lato si eleva a 'maggiore': di un pensiero si fa una dottrina, di un modo di vivere si fa una cultura, di un avvenimento si fa Storia. Si pretende così riconoscere e ammirare, ma, in effetti, si normalizza. Succede lo stesso per i contadini delle Puglie, secondo Carmelo Bene: si può dar loro teatro, cinema e persino televisione. Non si tratta di rimpiangere i bei tempi andati, ma d'essere sgomenti di fronte all'operazione che subiscono, l'innesto, il trapianto fatto alle loro spalle per normalizzarli. Sono divenuti maggiori. Allora, operazione per operazione, chirurgia contro chirurgia, si può concepire l'inverso: in che modo 'minorare' (termine usato dai matematici), in che modo imporre un trattamento minore o di minorazione, per sprigionare dei divenire contro la Storia, delle vite contro la cultura, dei pensieri contro la dottrina, delle grazie o delle disgrazie contro il dogma?." (Dal testo di Gilles Deleuze)
Contro il cinema
Carmelo Bene
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2017
pagine: 198
Carmelo Bene (1937-2002) non è stato soltanto la figura più straordinaria del teatro italiano. Nel suo eclettismo, e nella sua infaticabile ricerca di nuove forme d'espressione, ha anche attraversato come una meteora il nostro cinema. Cinque lungometraggi, tra il 1968 e il 1973, inclassificabili e geniali, una "parentesi" rinnegata che ha lasciato un segno sotterraneo fino a noi. In quegli anni, e subito dopo, Bene ha portato il cinema ai suoi limiti, liberandolo dalla tirannia del racconto e della comunicazione. Qui vengono raccolte le interviste più significative che Bene ha concesso commentando il proprio cinema e quello degli altri: un'esplosione di invenzioni teoriche, paradossi, definizioni fulminanti, in una lotta accanita e autodistruttiva con l'interlocutore e con gli spettatori.