Libri di Elio Grasso
L'ombra dell'attesa
Lucianna Argentino
Libro: Libro in brossura
editore: Macabor
anno edizione: 2018
"Nel pieno della sua esistenza creativa Lucianna Argentino attacca l’orgoglio dei suoni che sorgono nelle giornate, volendo esaudire la propria fiducia nella conoscenza della lotta, quando entra nel luogo principale del linguaggio. 'L’ombra dell’attesa' ribalta la parola scritta sui corpi, immagine della voce che l’autrice si dà per lottare contro le attuali (sono sempre attuali, pur passando i decenni) foschie." (dalla prefazione di Elio Grasso)
Il cibo dei venti
Elio Grasso
Libro: Copertina morbida
editore: Effigie
anno edizione: 2014
pagine: 92
"Il cibo dei venti" è un libro "in cui le cose parlano al posto dell'uomo", come scriveva Biamonti definendo la civiltà letteraria dei golfi mediterranei, tra Montale, Valéry e Camus. Proprio all'interno di quella tradizione "salina" che la Liguria ha espresso soprattutto attraverso Biamonti, si iscrive il romanzo breve di Elio Grasso, con una narrazione in cui il paesaggio, aspro ed emblematico, è testimone di una sorta di corrosione dell'esistenza. "Il cibo dei venti" è una storia di famiglia, il ritrovamento di un padre, raccontato per passaggi di luce e sospensioni, attraverso la natura che si trasforma e sgretola coinvolgendo sempre anche i muri e le persone. Una narrazione ruvida e lirica che guida il lettore per poi abbandonarlo di fronte alle intuizioni enigmatiche e sfuggenti che la natura nel suo moto costante e sordo già sopraffa e trasforma.
Il bandito e il governatore (una vicenda genovese del XV secolo)
Elio Grasso
Libro: Copertina morbida
editore: Simple
anno edizione: 2015
pagine: 162
Il nome di Antonio Goarcho appare in due atti del 9 e del 23 giugno 1404 del registro "Diversorum Communis Jaune 1403-1404" durante il suo regesto da parte dell'autore. Si legge in essi l'offerta di Boucicaut, governatore di Genova con pieni poteri su incarico del Re di Francia Carlo VI, di 4000 fiorini d'oro e 5000 genovini a chi gli avesse consegnato vivo o morto il "bandito" Antonio Goarcho. In questo libro Goarcho è immaginato come un patriota che lotta allo scopo di far tornare libera la gloriosa Repubblica di Genova. Accanto a questi due personaggi, altri, realmente esisti e piuttosto celebri negli anni di riferimento, interagiscono variamente. Molti avvenimenti narrati sono frutto di fantasia ma altrettanti sono realmennte accaduti e storicamente accertati.
M.A. Regolo. Vicende storiche (poche) e romanzate (molte) di una tragedia annunciata
Elio Grasso
Libro: Copertina morbida
editore: Simple
anno edizione: 2016
pagine: 312
Di Marco Attilio Regolo si hanno notizie quasi esclusivamente militari. I quasi contemporanei Polibio, Ennio e Marco Porcio Catone si soffermano solo sulle imprese belliche di colui che, per due volte, fu acclamato console di una Roma non ancora all'apice della sua potenza nel Mediterraneo. Solo più tardi venne fuori il mito del "Supplizio della botte", ad opera di Tito Livio, Orazio e Svetonio, che vollero elevarlo alla gloria di Padre della patria. In questo romanzo non possono essere dunque numerosi i riferimenti storici; l'autore ama più che altro spaziare con la fantasia sulle vicende di un personaggio divenuto leggendario man mano che la potenza di Roma si faceva sempre più marcata. È un immergersi nella vita dell'Urbe dei primi secoli della Repubblica, quando la dignità, l'onore e il mantenimento della parola data erano ancora alla base dell'esistenza degli antichi romani.
Quattro quartetti. Testo inglese a fronte
Thomas S. Eliot
Libro
editore: Raffaelli
anno edizione: 2017
pagine: 92
Lo sperpero degli astri
Elio Grasso
Libro: Libro in brossura
editore: Macabor
anno edizione: 2018
pagine: 62
"Con questa nuova raccolta, Elio Grasso porta in superficie il retaggio di una marginalità poetica da lui già altre volte interpretata e ribadita. Mai però la sordità intorno a lui era apparsa tanto compatta e mai la sua parola a volte possente, altre sospesa, ha saputo imbastire 'fuori dal telaio' un discorso tanto sapiente." (Dalla nota di Anna Ruchat).
Attraverso le rapide
Daniela Maurizi
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2019
pagine: 80
"Per Maurizi esistono strade dai nomi precisi, non prigioniere di formule ma ritornate al mondo dei vivi (postumi delle vittime storiche), strade che per loro natura potrebbero ospitare i suoni di una lingua reattiva. L’incontro con le “anime perse” convince le parole a esporre il loro sapere, e dopo un lungo abbandono è decisiva l’insorgenza della scena. La storia talvolta si distingue nel cammino della poesia, quando un gesto prende forza e si fa largo in mezzo alla polvere... Maurizi contrasta le dimenticanze, apre spazi alle voci inascoltate, e alla natura che decennio dopo decennio viene a mancare. Ogni poesia varca il cimitero in cui la si vorrebbe chiudere, così come si fa per talune prove di scarsa efficacia, e scarsissima agitazione letteraria. L’attrazione turistica verso sé stessi, di gran lunga nociva al presente poetico, in questo libro manca del tutto, si allarmino coloro che sostengono deferenti il supposto (ingannevole) spirito del tempo." (dalla prefazione di Elio Grasso)
La vita, e altre controfigure
Valdo Immovilli
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2021
pagine: 42
Nel 1977 Adriano Spatola pubblicò nella collana Geiger "Mi faranno santo", primo libretto di Valdo Immovilli, con una manciata di poesie che sbucavano sotto la porta di casa come missive senza francobollo ma con sfolgorante ironia, come si atteggiassero a ruolo di prime donne sul palcoscenico della nuova poesia cercata e ricercata in quel di Mulino di Bazzano, sede di una rivista (Tam Tam) dirompente e di un editore che voleva a ogni costo cambiare le carte in tavola... Un linguaggio elementare doveroso, preciso e fulminante, come se di colpo Beckett avesse preso in mano la direzione del programma e degli eventi della realtà... Immovilli è cambiato mentre cambiava il mondo, anche se a tratti ancora conserva i toni dell’antico teatro, facendo pensare che a torto o a ragione la realtà si è sincronizzata con certi suoi abitanti, e che si provoca da sé usando l’unico linguaggio possibile messo in campo da Valdo, perché fuori d’ esso niente esiste più. (Dalla Prefazione di Elio Grasso)