Libri di G. Ferrara
Astarte
Andrea Pazienza
Libro: Copertina rigida
editore: Fandango Libri
anno edizione: 2010
pagine: 103
Una delle storie più belle e commoventi di Andrea Pazienza. La sua ultima storia, rimasta purtroppo incompiuta. Narra le gesta di un gigantesco cane molosso; non un cane qualunque ma il capo dei cani da guerra di Annibale, il possente Astarte. L'animale appare in sogno al narratore, lo stesso Pazienza, che avrà l'onore di raccontare le sue gesta, le gesta di un cane che ha attraversato la Storia e vi ha partecipato attivamente. Abbiamo il tempo di affezionarci ad Astarte; ci viene narrata la sua nascita, i primi anni di vita, l'addestramento alla guerra e poi gli scontri in battaglia ma soprattutto la sua amicizia con Annibale, vera e umanissima. Vedremo Astarte al seguito dell'esercito cartaginese dalla nascita in Spagna fino alla marcia sull'Italia, sfidando il potente impero romano, attraversando i Pirenei e fermandosi sul Rodano, ai piedi delle Alpi. Qui assisteremo al primo scontro coi romani, poi la storia si interrompe a causa della prematura scomparsa di Paz. Con la prefazione di Roberto Saviano.
Comunicare la fede. Appunti per il catechismo. Ovvero tutto quello che bisogna «conoscere» al fine di trasmettere la fede per contagio
G. Cevenini, G. Ferrara
Libro
editore: Edizioni Vocazioniste
anno edizione: 2021
pagine: 480
Vanessavirus
Gabriel Matzneff
Libro: Copertina morbida
editore: Liberilibri
anno edizione: 2021
pagine: 108
"Vanessavirus è la storia di una caccia all'uomo. La storia di un assassinio. La preda è Gabriel Matzneff, scrittore francese, oggi braccato da una muta piena di odio decisa a distruggerlo. A capo della muta c'è Vanessa, una donna che, quattordicenne, visse con lui una passione e che oggi, trentatré anni dopo, dà con un libro il suo amante in pasto alle belve. Gli amori con Vanessa non hanno niente di clandestino: hanno ispirato a Matzneff un romanzo, un diario, delle poesie di cui è fiero e felice. Vanessavirus è, soprattutto, il racconto della dannazione sociale di cui lo scrittore è vittima. Un testo che ci interroga sui confini della libertà dell'individuo e che mette in guardia dagli effetti devastanti dei sinedri popolari."
Il manifesto comunista. Con saggi e contributi sull'attualità del Manifesto
Karl Marx, Friedrich Engels
Libro: Copertina morbida
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2018
pagine: 352
A duecento anni dalla nascita di Marx, una nuova, ricchissima edizione del Manifesto comunista. Chiuse fra il celebre esordio: «Uno spettro si aggira per l'Europa» e il potente appello finale: «Proletari di tutti i paesi, unitevi!», le poche decine di pagine del Manifesto comunista, pubblicate a Londra nel febbraio del 1848, rappresentano forse il più efficace documento politico degli ultimi secoli. Dando nuova voce e forza all'antichissima aspirazione all'eguaglianza fra esseri umani, al desiderio intramontabile di cancellare la violenza e il ricatto economico, morale e sociale che sfruttatori e potenti esercitano sulle vite - oramai - di miliardi di donne e di uomini, i due fondatori del comunismo moderno guardavano soprattutto al futuro, dunque anche a noi. Che cosa è in grado di dirci oggi l'emozionante e lucidissimo testo? L'edizione del Manifesto che avete in mano, oltre a fornire una nuova traduzione e un nuovo commento storico, intende rispondere a questa domanda. Attraverso saggi e contributi di alcuni fra le più note pensatrici e i più noti pensatori contemporanei, di ispirazione marxista, femminista, postcoloniale; attraverso il nuovo commento di C17, gruppo di ricercatori e militanti italiani che dedica la propria attività a pratiche e teorie della trasformazione radicale, Ponte alle Grazie propone il Manifesto come uno strumento di problematica ma viva attualità, fondamentale ancora oggi per comprendere ogni genere di rapporto, di conflitto, di falsa pacificazione sociale.
Pazeroticus
Andrea Pazienza
Libro: Copertina rigida
editore: Fandango Libri
anno edizione: 2012
pagine: 53
L'ombra dell'erotismo si è sempre felicemente allungata in tutta la produzione di Andrea Pazienza. Ma è nelle splendide immagini racchiuse in "Pazeroticus" che tale componente è totale ed esclusiva. Un erotismo sui generis, decisamente umoristico, affrontato con un approccio buffo, perfino burlesco, pur mantenendosi nei termini di un livello grafico di alta figuratività. La giocosità risulta evidente, per esempio, dal piacere insistito con cui una medesima situazione viene raffrontata come variazione sul tema, o viene rappresentata prima con una tecnica poi con un'altra, quasi a ricavarne differenti rapporti armonici. Con un'introduzione di Milo Manara.
Gli ultimi giorni di Pompeo
Andrea Pazienza
Libro: Libro rilegato
editore: Fandango Libri
anno edizione: 2011
pagine: 125
Gli ultimi giorni di Pompeo è il libro della maturità artistica di Andrea Pazienza e, per una singolare e crudele coincidenza tra vita e opera d'arte, il suo testamento letterario. È il racconto, che Pazienza stesso ha definito "visceri sul tavolo", attraverso l'alter ego Pompeo, del rapporto con l'eroina, oscuro demone interiore dell'autore e di un'intera generazione. Ma la grandezza di questa opera non è solo nella sfrontatezza con cui testimonia in presa diretta, con un andamento diaristico, la discesa agli inferi dell'autore, quanto nella struggente dolcezza con cui ci fa partecipi della sua fragilità, nel suo saper tornare indietro da quell'inferno con qualcosa di prezioso, per raccontarci i segreti più reconditi dell'animo umano. In queste pagine, disegnate su fogli sparsi e quaderni a quadretti, il tratto si fa essenziale, scarno, il segno compatto e unitario. La capacità artistica di Pazienza, la sua straordinaria mano che gli permetteva di disegnare qualsiasi cosa con una velocità sorprendente, viene messa al servizio di una narrazione rigorosa. Di una storia coinvolgente come poche altre, raccontata con una lingua lirica, infarcita di simbolismi, da poema moderno. Tutti elementi che fanno di Pompeo un'opera senza tempo.
I Promessi sposi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Giuridiche Simone
anno edizione: 2008
pagine: 206
La lettura dei "Promessi sposi" conserva ancora una grande validità didattica, fornendo allo studente non solo un modello linguistico fondamentale, ma anche infinite occasioni di analisi e di riflessione. Questo volumetto non intende pertanto surrogare la lettura diretta del romanzo, bensì affiancarla, venendo incontro alle difficoltà che lungo il suo cammino lo studente potrà incontrare. Esso, seguendo il romanzo capitolo per capitolo: facilita la comprensione del testo; evidenzia le tematiche principali; analizza personaggi e situazioni; suggerisce percorsi di studio; offre spunti di riflessione per la stesura di elaborati. L'analisi dei singoli capitoli dei Promessi Sposi è preceduta da due sezioni, la prima incentrata sulla vita, il pensiero e la restante produzione di Manzoni, la seconda sul romanzo, di cui individua la struttura, la genesi, la concezione storica e religiosa e traccia una breve storia della critica, fino agli apporti più recenti. Chiudono il volumetto due appendici, delle quali la prima propone un confronto tra la redazione iniziale e quella definitiva del romanzo, attraverso una lettura sinottica di un brano famoso; la seconda una "visita virtuale" ai luoghi in cui esso è ambientato.
Le dimensioni della sessualità
Felix Lopez, Antonio Fuertes
Libro
editore: Borla
anno edizione: 1992
pagine: 272
L'America, Mussolini e il fascismo
John Diggins
Libro
editore: Laterza
anno edizione: 1982
pagine: 714
Valutazione d'impatto ambientale del riordino fondiario e dell'irrigazione della piana d'Arezzo
Libro
editore: Calosci
anno edizione: 1991
pagine: 340
I cinque paradossi della modernità
Antoine Compagnon
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 1993
pagine: 176
I cinque tratti caratteristici dell'arte moderna sono identificati in altrettanti momenti cruciali della tradizione moderna: la superstizione del nuovo, verso il 1860, tra Baudelaire e Manet; la religione del futuro, che caratterizza l'epoca di Apollinaire, Proust, dei primi quadri astratti di Kandinskij; la mania della teorizzazione che trova la sua espressione nel Manifesto del surrealismo nel 1924; il richiamo alla cultura di massa, nella pop art del dopoguerra; la passione del rinnegamento, nel postmoderno degli anni Ottanta. Lo svolgimento di questa "tradizione del nuovo" era basata sull'idea che in arte esistesse un progresso, che l'evoluzione delle forme artistiche avesse un fine. Il postmoderno rinnega questa tradizione.