Libri di Gianfranco Folena
L'italiano in Europa. Esperienze linguistiche del Settecento
Gianfranco Folena
Libro
editore: Cesati
anno edizione: 2021
pagine: 520
Uscito nel 1983, "L'italiano in Europa" aveva suscitato subito grande interesse, confermato, negli ultimi decenni, da Convegni internazionali ad esso espressamente ispirati. Nello stesso 1983 gli fu attribuito il Premio Viareggio per la saggistica. Il titolo, giocato sull'ambivalenza italiano lingua/popolo, fa prevedere la ricchezza dell'orizzonte d'indagine e insieme la pluralità dei suoi livelli. Va anche sottolineata una sorta di primogenitura che spetta, nella storia della tradizione critica non solo italiana, ai singoli argomenti del volume. Distribuito in quattro capitoli, ciascuno con una propria autonoma identità, L'italiano in Europa ha il suo inconfondibile filo conduttore nel ritratto di civiltà e culture che proprio nel Settecento vivono il momento d'oro dei loro reciproci contatti. Con questa riedizione si dà l'opportunità di leggere un testo validissimo a distanza di quasi quattro decenni. Gli studiosi più giovani, ai quali Folena si rivolgeva di preferenza e in primo luogo, ne trarranno lo spunto per approfondimenti, integrazioni e sviluppi della ricerca da lui così generosamente avviata. E all'autore sarebbe piaciuto accompagnare questa opportunità intellettuale con la speranza e l'augurio, rivolto ancora e soprattutto ai giovani, di quella Europa unita, votata ai più fruttuosi interscambi culturali, commerciali, linguistici, sociali e ideali, a cui aveva sempre aspirato e quale emerge persino dai suoi studi.
Il linguaggio del caos. Studi sul plurilinguismo rinascimentale
Gianfranco Folena
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1991
pagine: 294
Textus testis. Lingua e cultura poetica dalle origini
Gianfranco Folena
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2002
pagine: 334
Il volume offre uno spaccato complessivo dei due secoli che in Italia non solo hanno visto la nascita e il consolidamento di una cultura poetica alta in volgare, ma hanno plasmato un gusto e modelli rivelatisi determinanti per la successiva storia letteraria. Il punto di osservazione privilegiato dall'analista è quello delle vicende linguistiche: ed ecco allora gli studi capitali sulla base siciliana della lingua aulica e curiale dei poeti della corte di Federico II, o sul livellamento linguistico dei grandi canzonieri toscani.
L'italiano in Europa. Esperienze linguistiche del Settecento
Gianfranco Folena
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 498
Scrittori e scritture. Le occasioni della critica
Gianfranco Folena
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 1997
pagine: 344
Il volume è diviso in due parti: la prima raccoglie, oltre a quattro interventi pubblicati su un quotidiano, tutti i cosiddetti santini scritti da Folena per i volumi "Scrittori d'Italia" pubblicati fra il 1962 e il 1972: brevi testi di presentazione che, mostrando di adempiere alla modesta funzione della quarta di copertina, sono in realtà capolavori della critica in miniatura. La seconda parte unisce invece quattro discussioni su edizioni di testi letterari italiani e le introduzioni agli annuali quaderni del Circolo filologico linguistico, animato a Padova da Folena dal 1972.
Strategie del testo. Preliminari, partizioni, pause
Gianfranco Folena, Giovanni Cappello, Nathalie Roelens
Libro
editore: Esedra
anno edizione: 2009
pagine: 372
La palinodia. Atti del 19º Convegno interuniversitario
Gianfranco Folena, Oddone Longo, Luigi Spina
Libro
editore: Esedra
anno edizione: 2009
pagine: 266
Piccola guida di ortografia
Bruno Migliorini, Gianfranco Folena
Libro: Libro in brossura
editore: Apice Libri
anno edizione: 2015
pagine: 122
Ci sono tante guide all'ortografia, perché il pubblico cerca spesso soccorso nell'uso della lingua italiana: lingua amica, ma anche piena di trappole e tranelli. Tuttavia non esiste una guida che possa fregiarsi di due nomi più illustri di questi: il grande Bruno Migliorini, fondatore della "Storia della lingua italiana" quale disciplina universitaria, e il suo allievo Gianfranco Folena (in seguito a sua volta maestro, e professore ordinario a Padova). Due grandi studiosi, uno più anziano e uno più giovane, alleati nell'allestire un libretto rivolto al largo pubblico, ma concepito con rigore impeccabile. Quest'opera, che con gli anni non ha perso né freschezza né utilità, fu pubblicata dall'Ufficio stampa dell'Olivetti nel 1954, ed ebbe meritata fortuna e più ristampe. L'Italia era leader nella produzione di macchine per scrivere e la nostra industria era invidiata in tutto il mondo. Niente di strano quindi che un'azienda così all'avanguardia in quell'epoca si desse da fare per procurare le buone regole della scrittura. Si può star certi che anche oggi, nell'età dei computer e dei tablet, quelle regole funzionano assai bene.
Lingua nostra
Gianfranco Folena
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2015
pagine: 323
Dal 1941 Folena comincia a collaborare a "Lingua nostra", fondata due anni prima dal suo maestro Bruno Migliorini. Vi scriverà fino al 1983, perseguendo una storia semantica che fa dell'analisi linguistica, della storia socio-culturale del lessico, della filologia, di istituti e tradizioni stilistiche un altro modo di fare storia. Oltre agli articoli usciti nella rivista, sono qui ripubblicati testi ospitati in altre sedi e due interventi destinati al mondo della scuola, quasi un bilancio del proprio percorso scientifico. Esplorazione di testi (letterari, pubblicitari, giornalistici), autori (da Guittone e Dante fino a Pulci, Folengo, Beccaria, Algarotti ecc.) e linguaggi (toscano, italiano letterario e popolare, dialetto, gerghi, mescidanze) diversi, con una dichiarazione continua di pragmatismo, di modesta preferenza per le analisi concrete rispetto alle pretese teoriche. Ne esce una grande lezione di metodo: la fedeltà alla parola, la capacità di toccare i nodi essenziali della nostra storia linguistica.
Culture e lingue nel Veneto medievale
Gianfranco Folena
Libro: Libro in brossura
editore: libreriauniversitaria.it
anno edizione: 2015
pagine: 432
I saggi qui raccolti, che hanno letteralmente rinnovato e in qualche caso fondato interi campi di studi, indagano da varie angolazioni - dalla entusiastica ricezione della cultura trobadorica alle interferenze linguistiche del veneziano coloniale, "di là da mar", alle consapevoli e precocissime imitazioni del fiorentino dantesco da parte del veneziano Giovanni Querini - la straordinaria densità culturale del Veneto medievale: "un paesaggio di cultura straordinariamente vario e stratificato, tanto meno unitario di quello comunale toscano, come vario è il panorama politico del Veneto" (Folena). Sempre con le parole del grande studioso: "Vediamo oggi sempre meglio che il Veneto è stato agli albori della nostra civiltà moderna, romanza, un crocevia della cultura europea, tramite tra occidente latino e oriente bizantino e slavo, luogo di incontro e di confluenza di correnti molteplici di cultura e lingua, la cui area di circolazione è vastissima; o meglio che un crocevia, forse, per servirci di una immagine geografica più adeguata, un grande delta culturale, luogo di sfocio, di deposito e anche d'impaludamento". Con una nuova presentazione di Paolo Trovato e "Il Veneto di Gianfranco Folena" di Alfredo Stussi.
Volgarizzare e tradurre con altri scritti sulla traduzione
Gianfranco Folena
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2021
pagine: 196
Nato come intervento ad un Convegno triestino sulla traduzione e come tale stampato nel 1973 negli Atti relativi, pubblicato poi nella forma di un prezioso volumetto rosso Einaudi nel 1991 (e successivamente stampato in altra collana e tradotto in francese), "Volgarizzare e tradurre" si imponeva allora e si impone ancora oggi per l'originale triplice prospettiva in cui l'argomento era affrontato: quella terminologica (con volgarizzare che tradisce una considerazione per così dire verticale del tradurre, dalla lingua sentita come più prestigiosa a quella popolare, il verdeutschen di Lutero), quella linguistica (col secolare dibattito su "tradurre-tradire" o sulla traduzione ad sensum o ad verbum) e quella filosofica che vede sullo sfondo dell'atto del tradurre la difficile soluzione del confronto tra culture e civiltà diverse, adombrato anche nel «bisticcio traduzione=tradizione», «motto dialettico» caro a Folena. Già nella sua Premessa al volumetto, Folena riconosceva che negli anni intercorsi dal primo articolo «un'alluvione teorica» aveva investito la bibliografia prettamente linguistica sulla traduzione, e molto più di allora si è ormai arricchita anche quella sulla storia della traduzione. Ma il percorso foleniano attraverso i tre rami sopra indicati dell'indagine, capace di trasferire la problematicità del soggetto nell'evoluzione della storia, con i suoi rappresentanti eccellenti come san Girolamo, Leonardo Bruni, fino al folto dibattito sette-ottocentesco, mantiene tutti i suoi caratteri di originale, complessa e comprensiva messa a fuoco della traduzione.
La crisi linguistica del Quattrocento
Gianfranco Folena
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 375
«Quella esperienza così concreta […] mi affezionò durevolmente alla storia della lingua e al maestro sempre sollecito a fornire suggerimenti, schede e appunti bibliografici. Decisi che mi sarei laureato con lui su un autore del Quattrocento, il periodo fino ad allora più trascurato della nostra storia linguistica». Così Folena ricorda gli inizi dei suoi studi con Bruno Migliorini, il rientro dalla prigionia in India, il ritorno all’Università e la scelta di un secolo, cui, a partire dall’edizione della tesi di laurea del 1946 sull’Arcadia di Sannazaro, dedicherà i lavori dei primi anni della sua carriera. Sono «gli anni del noviziato fiorentino» e del raggiungimento della piena maturazione scientifica, con il libro su Sannazaro, l’edizione del Piovano Arlotto, gli studi su Poliziano, su Leonardo, su Benedetto Dei, accomunati dall’etichetta di «crisi linguistica» in cui la stessa esistenza e il ruolo della lingua italiana sembrano venire messe in forse e invece ne segnano la forza e la capacità di rinnovamento. I testi qui editi (ormai di difficile reperimento) sono stati pubblicati fra il 1952 e il 1965: capitali per la storia dei nostri studi storico-linguistici, la loro validità permane indiscussa a decenni dalla loro prima apparizione e ne giustifica la riproposizione alla comunità scientifica.