Libri di Ivan Fedeli
La gioia elementare
Ivan Fedeli
Libro: Libro in brossura
editore: Pellegrini
anno edizione: 2025
pagine: 100
Entrare nella scrittura di Ivan Fedeli è immergersi in un articolato lavoro di narrazione del quotidiano. Una poesia fatta di immagini, persone e luoghi riconoscibili e comuni: se la base della scrittura di Fedeli è la Lombardia, l’intorno del Lambro, la vita nei quartieri della grande città, è altrettanto vero che il lettore può traslare quel pensiero, quella situazione poetica, in qualsiasi luogo, ambiente e situazione sia per lui familiare. Fedeli descrive e riscrive, attraverso le lenti del proprio sentire, il mondo come uno scrigno che custodisce una bellezza della quale forse non siamo partecipi, ovvero la vita comune delle persone comuni in un mondo che grida “siamo fuori tempo massimo”. Lo fa senza retorica. In ogni singola poesia Fedeli crea un quadro perfetto, equilibrato e formalmente ineccepibile, nel quale l’osservatore, il soggetto e l’oggetto dell’azione si mescolano e comunicano tra loro quasi a voler essere un unico caleidoscopio della situazione. Cristina Daglio
Il senso della neve
Fabrizio Bregoli
Libro
editore: Puntoacapo
anno edizione: 2016
pagine: 128
Prefazione di Ivan Fedeli. Postfazione di Tomaso Kemeny.
A margine
Ivan Fedeli
Libro: Libro in brossura
editore: Giuliano Ladolfi Editore
anno edizione: 2019
pagine: 102
"La raccolta di Ivan Fedeli affronta la tematica dell'emarginazione all'interno di una città come Milano, assunta a emblema dell'intera società. Poveri, amici virtuali, amori non corrisposti si uniscono per delineare un quadro che, nonostante tutto, non cade nella desolazione, ma rivendica alla bellezza ogni sorte che volontariamente o per destino ogni essere umano si trova ad affrontare. Lo stile rapido, concreto, chiaro, conduce il lettore in un mondo dove la pietas si unisce alla lode per la vita".
Colle Moncucco
Giacomo Gusmeroli
Libro: Libro in brossura
editore: Giuliano Ladolfi Editore
anno edizione: 2025
pagine: 148
«Per scrivere di un libro, talvolta, è necessaria una folgorazione, un impulso dove testa e cuore coincidano affinché i dati oggettivi non abbiano la meglio sul gusto personale di un prefatore ed emergano, pur con il dovuto modo, affinità e sentire comune. È il caso, questo, della nuova raccolta di Giacomo Gusmeroli "Colle Moncucco". Si respira qualcosa di nuovo e di antico scorrendone le pagine: sicuramente una cura per la parola direi estrema, nulla è mai fuori posto o ridondante nei vari movimenti poetici che compongono, come frattali, il corpo-libro, ma c'è qualcosa di più: emerge una forza magmatica che cattura il lettore e scava fino a raggiungere l'idea di un punto di partenza archetipico non canalizzabile, che esiste in sé e va accettato come necessario: la pietas» (dalla prefazione di Ivan Fedeli).
La firma dell'acqua
Cristina Raddavero
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2020
pagine: 52
Esce, per Puntoacapo editrice, "La firma dell’acqua", di Cristina Raddavero, autrice “di confine” per origini e materialità espressiva. È luogo limite e di contrasti, infatti, la Val Borbera, da cui Cristina trae origine e forza per la costruzione di una lingua dolce e radicata al suolo, potente sul piano evocativo. Tale particolarità, specifica della poetica di un’autrice polivalente e mai uguale a se stessa, viene nutrita da un ulteriore margine, quello ligure, terra di adozione emotiva che porta in sé una linearità di orizzonte capace di dare respiro e consistenza a una ricerca espressiva sempre ispirata e coerente. Poesia “di crinale”, insomma, fatta per raccontare storie nella rarefazione dell’aria e della matrice corporea, da un lato; poesia “di erosione”, conquista di spazio per necessità di vita, dall’altro. Nasce così il “paesaggio etico” di Cristina: luogo orizzontale di sale e falesie, eroso come gli ossi di seppia ma bisognoso di margini reali, vivi, verticali, nella pienezza materiale delle strade, dei pendii, dei binari, quasi a delimitare, contenere idee e respiri. (Dalla Prefazione di Ivan Fedeli)
In limine alla rossa
Raffaele Piazza
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2020
pagine: 70
La vita fantasmatica, mai doma, di un tu evanescente, dai toni sfumati, caratterizza la produzione di Raffaele Piazza e, nello specifico, “In limine alla rosa”. In linea con la tradizione post-novecentesca, il poeta affronta la tematica della mancanza con atmosfere rarefatte, talvolta calate nella natura marina, altre in interni tratteggiati e mai stabilmente dati, come se dialogasse in absentia, con tono meditativo e avvolgente, calando il lettore in passaggi lirici limpidi e metamorfici. La prima evidenza del libro è legata alla scelta stilistica: il verso, spesso breve o puntiforme in Piazza, ritmicamente levigato, nello specifico diventa discorsivo, piano e idealmente spostato in una pacatezza narrativa legata al respiro, spesso lungo e incisivo, più marcato, mai lirico. "In limine alla rosa" segna, quindi, una tappa ineludibile nella ricerca poetica di un autore complesso, moderno, che tende, oggi, a una sorta di sperimentalismo metrico dalle soluzioni ardite ma convincenti. (Dalla Prefazione di Ivan Fedeli)
Strategia della sparizione
Franco Acquaviva
Libro: Libro in brossura
editore: Giuliano Ladolfi Editore
anno edizione: 2020
pagine: 100
"Franco Acquaviva comprime la tensione del verso in una sorta di scena teatrale i cui soggetti recitano monologhi, cercano l'interazione tra quadri esistenziali e ambienti; lo fanno naturalmente, quasi condividessero un codice comune per esprimere il male, la frammentazione. [...] Compito del poeta è quindi ricreare un linguaggio diretto, capace di restituire senso, di vincere la deriva; atto titanico, limitato a cenni, fratture, indizi di una possibile sparizione, forse, niente più." (Dalla prefazione di Ivan Fedeli).
Rivelazioni d'acqua
Camilla Ziglia
Libro
editore: Puntoacapo
anno edizione: 2021
pagine: 64
"La poesia di Camilla Ziglia accade in sé ed è in sé compiuta, come nella migliore tradizione di un ermetismo che affonda le radici nel Novecento e supera i suoi limiti di fruibilità grazie alla forza nitida di una parola piena, vibrante. Sono versi terribili e dolci, quelli di Rivelazioni d’acqua: esondano tra ritmi e pause con naturalezza, emergono dal fondo per darsi alla luce, per dirla con Ungaretti, portando con sé un segreto, un velo capace di mimetizzare la realtà, destrutturarla, ricostruirla su piani altri: è il lago il luogo d’incontro, la sua lentezza paziente dove tutto si cala, galleggia, affonda, riemerge, in una terra di nessuno, un non luogo dove appartenersi, e pur per poco, meravigliarsi". (Dalla Prefazione di Ivan Fedeli)
La buona educazione
Ivan Fedeli
Libro
editore: Puntoacapo
anno edizione: 2021
pagine: 130
"È sulla soglia, di qua dall’infinito territorio della vita, che si situa l’occhio poetico di Ivan Fedeli, uno dei poeti più autorevoli e originali delle ultime generazioni. La “finestra sul cortile” da cui osserva lo spettacolo della vita è occasione e punto di vista per creare, in questo libro, un inventario della memoria che con naturalezza si fa storia e infine fiaba. Un passo oltre la trilogia di Campo lungo, Gli occhiali di Sartre e La meraviglia, questo La buona educazione ricostruisce, in versi affabili ma ricchi di soluzioni stilistiche e tonali che rimandano allo stupore del Fanciullino, un passato che travalica il personale: i ricordi a cui il poeta attinge fanno parte della meraviglia di fronte a una vita in cui figure intraviste un attimo, osservate dall’alto o emerse dalla memoria, attingono allo stesso serbatoio umano che tutti condividiamo". (Mauro Ferrari)
Forma mentis
Carla Bariffi
Libro
editore: Puntoacapo
anno edizione: 2021
pagine: 116
"Forma mentis raccoglie in sé le suggestioni della produzione precedente e le porta a piena maturazione, aprendo a nuovi sviluppi una ricerca magmatica e originale. Innanzitutto il recupero della memoria. Il lago, che è riparo e luce, pulsa nel chiaroscuro del ricordo generando atmosfere mosse e incerte, come accade nella pittura impressionistica, fino a ricreare un senso di attesa metafisico, in cui tutto ciò che accade è per sempre [...] In questo spazio ideale trova forza il linguaggio dell'Autrice, spesso evocativo e, in modo più marcato rispetto alla precedente produzione, visivo. Talvolta i frammenti dei testi scivolano nella poesia pura, portando il lettore a un senso proiettivo di stasi e di identificazione con le frequenti pause descrittive che rallentano il ritmo della parola stessa, quasi tutto fosse immobile, scivolato altrove per sempre". (Dalla Prefazione di Ivan Fedeli)
La notte oscura di Maria
Giuliano Ladolfi, Giulio Greco, Ivan Fedeli
Libro: Libro in brossura
editore: Puntoacapo
anno edizione: 2021
pagine: 68
Nel poemetto “La notte oscura di Maria” Ladolfi si misura con una tematica forte, quella di Maria – madre sorpresa nel momento topico del dolore, la morte del figlio. Tema difficile da trattare, certo. Il rischio è duplice: la banalizzazione da un lato, la tentazione di un’empatia eccessiva dall’altro. Ladolfi affronta il tema evitando entrambi: sul piano formale, una narrazione poetica legata al flash – back iniziale strappa, ex abrupto, il tessuto del piano temporale; l’effetto è una frammentazione del vissuto stesso di Maria, e con essa del genere umano, che evita da un lato ogni forma di preghiera catartica e, dall’altro, sospende il tempo in una serie di quadri poetici che drammatizzano e, in parte, deformano gli eventi, pur nella fedeltà del dettato storico-religioso, anche grazie ai tanti interrogativi aperti e irrisolti. Da ciò deriva un senso di spaesamento che rende il poemetto unico nel suo genere, difficilmente paragonabile alle meditazioni di un Marco Beck sulla figura mariana, a cui Ladolfi è affine per profondità di sguardo e sapienza narrativa, o alla focalizzazione sulla femminilità di Maria, come accade, ad esempio, in Daniela Raimondi... (Dalla prefazione) Prefazione di Giulio Greco. Postfazione di Ivan Fedeli.