Libri di Luigi Longo
Occasione del '56. Alla ricerca del socialismo
Luigi Longo, Antonio Giolitti
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2017
Sulla via dell'insurrezione nazionale
Luigi Longo
Libro: Libro in brossura
editore: Pgreco
anno edizione: 2025
pagine: 376
Luigi Longo, figura emblematicamente centrale nella resistenza partigiana, ha avuto un ruolo cruciale nella lotta contro l’occupazione nazifascista in Italia. Il 30 agosto 1944, Longo redige un’importante lettera, un Promemoria che sottolinea l’urgenza di organizzare la difesa nazionale contro i possibili attacchi tedeschi, segnando uno dei momenti fondativi della Resistenza. Tra il 9 e il 10 settembre, Longo partecipa attivamente ai combattimenti per difendere Roma, mentre promuove una strategia politica orientata verso un’unità operativa più ampia e la creazione di un governo popolare, frutto dei Comitati di Liberazione Nazionale. La sua leadership si estende fino alla primavera del 1945, culminando nella stesura della direttiva n. 16 per le formazioni garibaldine, documento chiave dell’insurrezione. Infine, il 25 aprile, Longo si trova nel triumvirato insurrezionale di Milano accanto a Pertini e Valiani, testimonianza del suo indomito impegno nella lotta per la libertà.
Continuità della Resistenza
Luigi Longo
Libro: Libro in brossura
editore: Pgreco
anno edizione: 2024
pagine: 152
“Uscendo dalla vittoriosa insurrezione contro i nazifascisti, avevamo coscienza delle imponenti difficoltà che avremmo incontrato nell’affrontare il compito di far risorgere il paese dalle rovine materiali e morali causate dal fascismo e di costruire la nuova Italia democratica, pacifica e indipendente. Eppure, nessuno fra noi avrebbe immaginato che a trent’anni di distanza l’Italia avrebbe dovuto attraversare momenti così gravi per la sua sicurezza democratica, per la serena e civile convivenza dei suoi cittadini. […] Ancora una volta sarà sul terreno dei fatti e dell’azione concreta che potranno essere verificati la lealtà antifascista di ciascuno e il recupero pieno dello spirito e dei valori della Resistenza, i quali non possono essere soltanto oggetto di celebrazione e di commemorazione, ma devono vivere nell’impegno e nella lotta di tutti i giorni.” Questo impegno critico e militante, rinnovato ogni giorno, ispira gli scritti di Luigi Longo raccolti in questo volume: stesi in occasioni e in tempi diversi, ma tutti convergenti in un discorso comune che li proietta nell’attualità politica di oggi. I capitoli della lucida riflessione di Longo riguardano le fasi conclusive della lotta armata in Italia, le brigate internazionali in Spagna, l’iniziativa popolare e la solidarietà internazionale che le sorresse, i quadri dirigenti del Pci nella Resistenza e si fermano sull’interrogativo “chi ha tradito la Resistenza?”. La ricerca storico politica su questo nostro passato prossimo, scrive Longo, “ha un interesse immediato e può aiutare a illuminare il cammino nuovo che l’Italia deve percorrere”.
I centri dirigenti del PCI nella Resistenza
Luigi Longo
Libro: Libro in brossura
editore: Pgreco
anno edizione: 2024
pagine: 520
La pubblicazione di questo “carteggio” intercorso nel periodo della Resistenza tra il centro dirigente comunista del Nord e quello del Sud (cioè tra il centro di Milano e quello di Roma, separati per ragioni operative nel settembre ’43) mira a un preciso obiettivo: quello di portare a conoscenza dell’opinione pubblica e degli studiosi la storia del PCI, le sue vicissitudini, compresi il dibattito politico e la lotta svoltisi al suo interno, nel corso della sua vita. Il libro di Luigi Longo, che è stato coadiuvato nella raccolta del materiale da Pietro Secchia, altro grande protagonista della Resistenza, si può definire un contributo essenziale e insostituibile alla storia della “formazione” e qualificazione del gruppo dirigente del PCI nel periodo cruciale che va dal 1943 al 1945.
La tutela degli utenti nei servizi pubblici locali
Luigi Longo
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne (Genzano di Roma)
anno edizione: 2023
pagine: 144
Il Lavoro, dopo aver richiamato il dibattito dottrinale e giurisprudenziale sul concetto generale di servizio pubblico anche alla luce della disciplina eurounitaria, ha inteso analizzare, con particolare riferimento alla dialettica tra autoproduzione ed esternalizzazione, la tematica dei servizi pubblici locali, muovendo dalle diverse fasi dell'itinerario evolutivo normativo, dalla legge Giolitti di inizio novecento fino alla recentissima riforma del settore (d.lgs. n. 201/2022), che ha segnato un significativo riallineamento della nozione interna di servizio pubblico economico locale rispetto a quella unionale di servizi di interesse economico generale. In questo quadro ricostruttivo, viene poi affrontata l'impervia tematica della tutela degli utenti dei pubblici servizi locali, muovendo dalla ricostruzione del fondamento costituzionale e unionale delle situazioni giuridiche soggettive e dall'evoluzione del rapporto giuridico di utenza, per poi analizzare gli strumenti di tutela predisposti dal nostro ordinamento, sia di ordine lato sensu sostanziale (dall'attività di regolazione delle autorità di settore, al contratto di servizio e soprattutto alla carta dei servizi, con i correlati riflessi sul contratto di utenza), che più strettamente processuale, sia da un punto di vista civilistico che amministrativo, con particolare attenzione alla categoria delle class actions ed alle loro modalità di funzionamento, completando l'esame con un sintetico riferimento agli strumenti alternativi di composizione delle controversie (ADR).
Il Sessantotto. Il confronto tra PCI e movimento studentesco
Giorgio Amendola, Luigi Longo
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2023
pagine: 64
In tutto l’Occidente il Sessantotto ha rivoluzionato la società e la politica, modificando valori tradizionali e consolidati ruoli sociali e familiari, sino a incidere profondamente sui comportamenti sessuali e politici. Di fronte a un fenomeno che in Italia assumerà negli anni il volto di una vera e propria contestazione violenta, culminata nel tentativo di lotta armata delle Brigate Rosse con il suo carico di morti, due “mostri sacri” del comunismo italiano, l’allora segretario del PCI Luigi Longo, diretto erede di Togliatti, e Giorgio Amendola, figlio del leader liberale Giovanni, vittima del fascismo, si scontrano in due lunghi articoli su «Rinascita», la rivista degli intellettuali del PCI. In un inatteso rovesciamento di posizioni, Longo vede nel movimento studentesco istanze comuni con quelle del movimento operaio. Amendola, invece, vede gli studenti come figli di una borghesia che nulla aveva da spartire con la classe operaia, che allora si identificava ancora con il PCI, e teme che la loro agitazione si radicalizzi e si rivolti – come in effetti avvenne – contro lo stesso partito. Completa il volume la prefazione di Gianni Cuperlo, ultimo segretario della Federazione Giovanile del PCI, forse il più fine intellettuale tra i dirigenti dell’attuale Partito Democratico.
Essere comunisti
Antonio Gramsci, Palmiro Togliatti, Luigi Longo, Enrico Berlinguer
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2021
pagine: 339
«... punto di partenza centrale del patrimonio teorico e ideale di noi comunisti è questo: per migliorare l'uomo, per liberarlo effettivamente, perché egli possa affermare in modo pieno la sua dignità di persona, è necessario un processo generale di trasformazione della società e del potere, ossia un processo rivoluzionario che, avanzando anche gradualmente, non lasci più dietro di sé né sfruttati, né subalterni, né discriminati, né emarginati, né diseredati per principio o per destino (i "piccoli", i "poveri", i "deboli").» (Enrico Berlinguer)
Un popolo alla macchia. Il diario, le memorie del grande combattente partigiano
Luigi Longo
Libro: Libro in brossura
editore: Res Gestae
anno edizione: 2013
pagine: 436
Alla fine della Seconda guerra mondiale il partigiano Luigi Longo scrive uno straordinario libro di memorie in cui storia privata e storia collettiva si mescolano, nello sfondo crudamente realistico ed emozionante dei protagonisti della Resistenza italiana contro i nazifascisti: "In generale, le grandi masse di soldati e civili che dopo l'8 settembre avevano abbandonato le caserme e le abitazioni per raggiungere la macchia erano e restavano nella loro grande maggioranza, durante le prime settimane, delle masse di 'sbandati', senza precisa coscienza del presente e dell'avvenire, senza chiara visione della strada che dovevano battere per uscire dalla difficoltà e dai pericoli personali e nazionali che incombevano. Nei rifugi e nelle baite ospitali alcuni erano paghi di essere riusciti a sfuggire ai tedeschi e di starsene lontani dalla zona dove infuriava la caccia all'uomo; non chiedevano altro, speravano solo che la solidarietà popolare e nazionale permettesse loro di durare così, fino all'arrivo degli alleati".