Libri di Maria Immacolata Macioti
Maria Michetti. Volevo un mondo migliore
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2020
pagine: 269
Maria Michetti, che ha preso parte in prima persona alla lotta partigiana, è stata un'attiva e convinta militante del PCI, in una prima fase della sua vita che l'ha vista impegnata nel Consiglio comunale di Roma. Poi, quando il rapporto con il PCI è entrato in crisi e lei ha subito, negli anni Sessanta, un forte ostracismo, ha vissuto un periodo di forte crisi esistenziale. Che è riuscita a superare, sia pure con difficoltà, grazie al marito Marcello Marroni. Prenderà la laurea, diventerà una ricercatrice universitaria e una sociologa: per anni sarà una preziosa collaboratrice della cattedra di Franco Ferrarotti. Appassionata del suo lavoro, convinta dell'importanza dell'impegno sociale a favore dei ceti più disagiati, Maria si è sempre occupata delle periferie urbane, dei rifugiati e dei migranti, delle donne, spendendosi per la loro crescita, per i loro diritti. Fino a che ha potuto, ha lavorato nell'UDI, Unione donne italiane, di cui ha voluto l'autonomia. Si è sempre impegnata nella sezione del PCI di Prati. Questo libro ne propone un ritratto a più voci, che dà conto della famiglia di origine, del suo impegno politico e del forzato distacco dal PCI (Marco Marroni, Nicola Porro). Sandro Portelli ricorda come Maria fosse nota e amata in certe periferie romane. Ferrarotti e Maria Immacolata Macioti danno un'idea del suo ruolo nell'università. Donatella Panzieri tratta di Maria nell'UDI, impegno durato una vita.
Genocidi e stermini di massa. Il Novecento a confronto
Maria Immacolata Macioti
Libro: Libro in brossura
editore: Guida
anno edizione: 2018
pagine: 230
Questo libro si addentra in difficili novecenteschi percorsi: come mai tanti massacri, tante stragi, nel secolo passato? Come mai alcuni spaventosi genocidi? Si tenta qui una comparazione tra questi accadimenti per vagliare affinità possibili e diversità. Il tutto, per meglio comprendere il passato ma anche il nostro problematico presente e il nostro possibile futuro. Esiste, o meglio è esistito un modello dominante, in Europa, al riguardo? E alcuni ben noti, spaventosi fatti non europei, hanno avuto qualcosa a che vedere con quanto avvenuto in terra turca, in Germania e nei territori in mano al nazismo, o no? Per esempio, i desaparecidos o il Rwanda, sono fatti a sé o presentano eventuali affinità? Se sì, perché. Se no, perché? Una riflessione sociologica che spazia da quanto avvenuto agli armeni, alle vittime del nazismo, per non parlare dei Balcani. Che chiama in causa le presenze e le assenze europee. ‘Secolo breve’, il Novecento? Non per certe zone martoriate, non per le vittime di politiche di sterminio, di umiliazione, di dolore e di annientamento che hanno colpito soldati e popolazione civile, uomini e donne, adulti e bambini.
Miti e magie delle erbe. L'aura di piante e fiori tra mitologia e letteratura
Maria Immacolata Macioti
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2019
pagine: 314
Alberi, piante, fiori sono da sempre presenti nell'immaginario e nei rituali delle più diverse culture. Cibo dell'anima e del corpo, ciascuno è portatore di un'aura particolare. Ci sono fiori prediletti dagli Elfi e altri amati dalle fate. Nella tradizione greco-romana la quercia è sacra a Zeus, mentre il mirto lo è a Venere. Alcuni danno vita e amore, come le rose e le viole, altri celano insidie mortali, quali l'iris portatore di sonno. Vi sono poi piante legate alle grandi religioni, quali il loto, importante per il buddismo, o il vischio, a lungo ritenuto un dono degli dèi, o la mandragora, la cui forma umana la riconduce al Paradiso terrestre. Il libro di Maria Immacolata Macioti è un lungo viaggio storico e culturale nelle narrazioni mitiche che hanno accompagnato l'uso e la diffusione delle piante dalla classicità ai giorni nostri nella loro funzione curativa tanto del corpo quanto dello spirito, passando per le loro connessioni religiose. Nel rapporto che gli umani hanno stabilito con le piante, facendo di esse l'oggetto di riti e racconti e attribuendo loro specifiche qualità, si è dato loro l'abilità di fare da tramite con ciò che le diverse culture hanno immaginato di un aldilà. Le piante traducono l'incanto magico e simbolico che accompagna la nostra permanenza sulla terra.
Nathan. Il sindaco di Roma dalla parte del popolo
Maria Immacolata Macioti
Libro: Libro in brossura
editore: Iacobellieditore
anno edizione: 2021
pagine: 179
"Non c'è trippa per gatti" è uno degli aneddoti legati alle gesta di Ernesto Nathan. Un libro che racconta uno dei più prestigiosi sindaci di Roma, che agli inizi del Novecento, nonostante le forti resistenze della nobiltà romana e del Vaticano, ipotizzò e realizzò importanti cambiamenti nella città, stimolando anche un piano regolatore che avrebbe concorso a mutare il volto di Roma, di cui ancora oggi, quartieri come San Saba e Prati, ce ne danno un'idea. In un'epoca in cui la capitale d'Italia sembra affondare nel degrado, in cui il traffico deve fare i conti con vie rese difficili da un asfalto con continue buche e avallamenti, marciapiedi dissestati, in cui l'incuria ha fatto sì che siano a rischio anche gli alberi e in genere il verde, riscoprire il sindaco ebreo e massone, inglese di nascita, fautore della scolarizzazione, convinto della necessità di dare casa agli strati meno ricchi della popolazione, può ricordare a tutti che una città altra è possibile. Nel centenario della sua morte ricordiamo il divulgatore di Giuseppe Mazzini, ma anche l'uomo che sapeva guardare al futuro e che lavorava per una grande capitale, aperta a chi avesse volontà di impegnarsi per la sua vivibilità, senza chiusure preconcette.
Studi sulla produzione sociale del sacro. Volume Vol. 2
Maria Immacolata Macioti
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1980
pagine: 164
Maghi e magie nell'Italia di oggi
Libro
editore: Pontecorboli Editore
anno edizione: 1991
pagine: 192
Libertà e oppressione. Storie di donne del XX secolo
Maria Immacolata Macioti
Libro: Libro in brossura
editore: Guida
anno edizione: 2020
pagine: 228
Si ricordano qui rilevanti figure di affermate studiose ed esponenti di spicco della politica di fine Ottocento, come Clara Zetkin e Rosa Luxemburg, ma soprattutto alcune donne nate nella prima metà del Novecento, educate a pensare alla futura famiglia ma travolte da vicende inimmaginabili legate al colonialismo, alla prima e alla seconda guerra mondiale e al totalitarismo, sia tedesco che soviatico: Hanna Arendt, Assia Djebar, Simone de Beauvoir, Franca Ongaro Basaglia, Ginetta Moroni sagan, Simone Weil e tante altre.
Periferie. Da problema a risorsa
Franco Ferrarotti, Maria Immacolata Macioti
Libro: Libro in brossura
editore: Sandro Teti Editore
anno edizione: 2008
pagine: 176
Giovane cattolica donna. Perché voglio diventare prete
Jacqueline Straub
Libro
editore: Gabrielli Editori
anno edizione: 2017
pagine: 88
Jacqueline Straub ha un sogno che coltiva da quando aveva 15 anni: diventare prete. Cattolica convinta non ha nessuna intenzione di lasciare la Chiesa. 27enne proveniente dalla Germania (Baden-Württemberg), ha studiato teologia, prima a Friburgo e poi in Svizzera a Lucerna (dove ha conseguito il master). Tramite la sua testimonianza e il racconto del suo percorso di vita il libro spiega motivo della sua decisione e della sua battaglia che si collega al movimento globale di rinnovamento della Chiesa. Può quindi una donna diventare prete (o pretessa) cattolico? Pur prendendo atto delle regole non modificabili, l’eventualità di un calo di vocazioni, non potrebbe aprire l’ordinazione alle donne? Con grande passione, la giovane teologa parla delle obiezioni e delle resistenze contro la sua vocazione, delle sue esperienze e del suo modo di concepire la fede e il futuro della Chiesa.
L'Armenia, gli armeni. Cento anni dopo
Maria Immacolata Macioti
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2015
pagine: 392
Cento anni fa, nel 1915, ha avuto luogo il primo genocidio del XX secolo, la strage degli armeni che abitavano nei confini dell'impero ottomano. Che ne è stato degli armeni in questi cento anni? Sono in larga parte dispersi nel mondo, eppure tenacemente radicati in una antica patria condivisa, quella che è stata il primo regno cristiano della storia. Esiste oggi una Repubblica di Armenia, comprendente la parte settentrionale dell'antica patria. Ci sono armeni in Russia, in vari paesi dell'Est europeo, ma anche nel Medio Oriente, oltre che negli Usa e altrove. Gli armeni, pur lontani tra loro geograficamente e politicamente, sono accomunati dalla memoria di un genocidio, che non è stato universalmente riconosciuto, e dalle sofferenze patite nei decenni successivi. Il conflitto riguardante il Nagorno Karabakh, popolato da armeni ma appartenuto durante il periodo sovietico all'Azerbaigian, ha scavato altre profonde fratture nell'area caucasica.
Religioni a Roma. Insediamenti centrali e periferici per antichi e nuovi abitanti
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 232
Roma, capitale del cattolicesimo, ospita oggi varie religioni e credenze spirituali che si legano alle migrazioni e incidono su paesaggi, usi e costumi. Se fino al XX secolo le cupole erano pressoché l'unico visibile, dominante riferimento religioso, oggi campeggiano la Moschea di Forte Antenne, i templi buddhisti tra cui la rossastra pagoda sita nella periferia sud di Roma, in via dell'Omo, gli insediamenti sikh con i relativi Gurvara. Un tempo si vedevano purpuree vesti cardinalizie, violetti mantelli vescovili, i "gamberi rossi". Oggi, accanto a scure vesti sacerdotali, a mantelline svolazzanti, a piccoli crocefissi abbiamo vesti arancio o zafferano legate alla "scuola dei virtuosi", del buddhismo vajrayana, i Gelugpa, lunghe vesti bianche di buddhisti, hinduisti, musulmani. Donne percorrono le vie romane e dei paesi vicini con lunghi veli colorati. La tradizione orientale vive anche a Roma. Cambia il tempo, con i calendari lunari. Accanto alla rosa simbolo di Maria si ha un fiorire di loto, trono, piedistallo per divinità e maestri orientali. Accanto al rosario compare il mala dai 108 grani, con il quale hinduisti e buddhisti cantano il mantra.