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Religioni a Roma. Insediamenti centrali e periferici per antichi e nuovi abitanti

Religioni a Roma. Insediamenti centrali e periferici per antichi e nuovi abitanti
Titolo Religioni a Roma. Insediamenti centrali e periferici per antichi e nuovi abitanti
Curatore
Argomento Società, scienze sociali e politica Società e cultura: argomenti d'interesse generale
Collana Religioni e società, 3
Editore Aracne
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 232
Pubblicazione 08/2013
ISBN 9788854861459
 
17,00

 
Roma, capitale del cattolicesimo, ospita oggi varie religioni e credenze spirituali che si legano alle migrazioni e incidono su paesaggi, usi e costumi. Se fino al XX secolo le cupole erano pressoché l'unico visibile, dominante riferimento religioso, oggi campeggiano la Moschea di Forte Antenne, i templi buddhisti tra cui la rossastra pagoda sita nella periferia sud di Roma, in via dell'Omo, gli insediamenti sikh con i relativi Gurvara. Un tempo si vedevano purpuree vesti cardinalizie, violetti mantelli vescovili, i "gamberi rossi". Oggi, accanto a scure vesti sacerdotali, a mantelline svolazzanti, a piccoli crocefissi abbiamo vesti arancio o zafferano legate alla "scuola dei virtuosi", del buddhismo vajrayana, i Gelugpa, lunghe vesti bianche di buddhisti, hinduisti, musulmani. Donne percorrono le vie romane e dei paesi vicini con lunghi veli colorati. La tradizione orientale vive anche a Roma. Cambia il tempo, con i calendari lunari. Accanto alla rosa simbolo di Maria si ha un fiorire di loto, trono, piedistallo per divinità e maestri orientali. Accanto al rosario compare il mala dai 108 grani, con il quale hinduisti e buddhisti cantano il mantra.
 
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