Libri di Massimo Quaini
Paesaggi storico-geografici
Massimo Quaini
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2019
pagine: 127
«Rispetto a qualsiasi condizionamento scientifico-disciplinare, qui il paesaggio è sentito e vissuto come una scelta di libertà. Sono infatti convinto che il paesaggio non è interessante come categoria analitica per leggere l'ambiente o il territorio in termini scientifici, ma lo è in quanto contenitore di miti, sogni ed emozioni, in quanto accumulatore di metafore per capire le contraddizioni e i problemi del nostro tempo. Proprio per queste sue qualità nel campo delle rappresentazioni e nel territorio dell'estetica diventa una componente necessaria per riprogettare il mondo in cui viviamo».
Dal Parco «letterario» al Parco produttivo. L’eredità culturale di Francesco Biamonti
Libro: Libro in brossura
editore: Oltre Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 272
Un’area priva di forti connotazioni paesaggistiche – una classica “terra di mezzo” o se si preferisce un “paesaggio ordinario” secondo la Convenzione europea del Paesaggio o una “area interna” secondo il noto progetto nazionale – è al centro di un progetto locale di valorizzazione che coinvolge numerosi partner, differenti strumenti istituzionali e soprattutto diverse metodologie disciplinari. La scommessa, assistita dalla Compagnia di San Paolo, dal Comune di San Biagio della Cima e dall'Associazione Amici di Francesco Biamonti e sviluppata dai ricercatori dell'Università di Genova, affronta una ricerca multidisciplinare sulla storia e il paesaggio rurale di San Biagio della Cima (IM), al fine di mettere in luce elementi utili alla valorizzazione “produttiva” del paesaggio stesso e delle produzioni locali in esso inserite, saggiando virtù e limiti del contenitore “parco”. Tutelare per produrre/produrre per tutelare è la chiave proposta per costruire un’idea di “parco” alternativa a quella di stampo naturalistico e vincolistico. Un "parco produttivo” che si propone di superare i limiti del concetto di “parco letterario” proprio partendo della ricchezza dell'eredità di Francesco Biamonti e del suo sguardo analitico rivolto al paesaggio. L'indagine si è svolta alla scala topografica delle relazioni spaziali e sociali – la stessa dei romanzi di Biamonti – che si sono intrecciate e ancora si intrecciano negli spazi dei suoi “paesaggi individuali”: un concetto in grado di superare l’idea di un generico “patrimonio culturale diffuso” più o meno ampio e caratterizzato, ma comunque separato dai suoi produttori. La caratterizzazione del “paesaggio individuale” di San Biagio della Cima propone un approccio metodologico che, a partire dal singolo caso di studio, è estensibile a qualsiasi paesaggio rurale e alle relative politiche di valorizzazione, oggi sempre più attuali.
Cantiere paesaggio. Materiali per la costituzione degli osservatori locali
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 240
Nato dalla lunga collaborazione intrattenuta dagli autori che vi hanno collaborato, il volume riflette sostanzialmente su due temi: il ruolo delle fonti visive storiche, in particolare della fotografia, per la ricostruzione a varie scale, da quella nazionale a quella locale, dei quadri paesaggistici, ambientali e territoriali del Paese; la ricerca degli strumenti partecipativi più idonei a rispondere alle domande culturali e politiche provenienti da contesti specifici (come quello del Levante ligure e quello apuano) rispetto alla gestione delle trasformazioni ambientali, all'identificazione del patrimonio rurale e alla riattivazione delle pratiche e dei saperi ai quali è dovuta la residua qualità dei paesaggi italiani. Su quest'ultimo punto riflettono molti dei saggi contenuti nel volume che individuano negli Osservatori locali del paesaggio gli strumenti più interessanti in risposta agli obiettivi di salvaguardia, gestione e partecipazione espressi dalla Convenzione europea del paesaggio del 2000. Proprio la fotografia, in particolare quella conservata nei numerosi archivi meritevoli di valorizzazione, come quello dell'associazione Italia Nostra e quello della Società Geografica Italiana, può costituire una fondamentale chiave di accesso, individuale e collettiva, alle ragioni della ricostruzione storica (e non solo estetica) di come è nato e come si presenta oggi un determinato paesaggio.
Visioni del celeste impero. L'immagine della Cina nella cartografia occidentale
Massimo Quaini, Michele Castelnovi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Portolano
anno edizione: 2007
pagine: 180
Liguria. Paesaggio, arte e cultura-Environment art and culture
Massimo Quaini
Libro: Copertina rigida
editore: SAGEP
anno edizione: 2006
pagine: 160
Affascinante itinerario fra gli scenari estremamente vari e variabili di un territorio unico. L'entroterra di valli, crinali e monti, i paesaggi più incantevoli del turismo internazionale delle riviere, gli intatti paesaggi rurali con i loro sapori antichi.
Il mito di Atlante. Storia della cartografia occidentale in età moderna
Massimo Quaini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Portolano
anno edizione: 2006
pagine: 168
Visions of the celestial empire. China's image in western cartography
Massimo Quaini, Michele Castelnovi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Portolano
anno edizione: 2007
pagine: 180
L'ombra del paesaggio. L'orizzonte di un'utopia conviviale
Massimo Quaini
Libro: Copertina morbida
editore: Diabasis
anno edizione: 2005
pagine: 284
Partendo dalla sua Liguria, l'autore affronta geograficamente il tema del paesaggio proponendo la virtuosa utopia del "paesaggio conviviale", in cui l'uomo e la natura vivono in rispettosa armonia, l'unica capace di conservare reciprocamente la vita. La questione paesaggistica - la disposizione a vedere un territorio come insieme di natura e cultura, storia - è oggi di grande attualità, a causa dei processi economici della globalizzazione e delle devastanti possibilità delle tecnologie applicate al territorio. Non è però meno vero che un approccio di questo tipo è applicabile solo alla scala di una singola regione.