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Libri di Mirko Grasso

Tutti vittime

Giuseppe Susanna

Libro: Libro rilegato

editore: Kurumuny

anno edizione: 2019

pagine: 248

Semisconosciuto romanzo del 1910, "Tutti vittime" racconta la storia di Giulio Altavetta che sceglie la strada dell’insegnamento elementare per vocazione, ma anche per necessità economiche. Attraverso la cultura si riscatta dalla povertà che lo tocca dopo la morte dei genitori e accompagnato al fratello minore, intraprende un percorso di formazione che però si verificherà distruttivo. Sullo sfondo di una drammatica vicenda, in parte autobiografica, si intravedono le riflessioni dell’autore sull’arretratezza della realtà meridionale dopo l’Unità, sulla corruzione della politica e l’ingerenza della Chiesa nella vita civile, sulla fiducia nei valori del socialismo. A distanza di più di un secolo dalla pubblicazione e novant'anni dalla morte del dimenticato autore, il romanzo rivela un’inedita potenza narrativa proponendo un affresco della realtà vissuta da Giuseppe Susanna in bilico tra Verga, De Amicis e Jack London.
16,50 15,68

Era partito per fare la guerra

Mirko Grasso

Libro: Libro rilegato

editore: Kurumuny

anno edizione: 2020

pagine: 50

Il 22 giugno 1941 la Germania avvia l'Operazione Barbarossa per invadere l'Unione Sovietica. Mussolini decide di far partecipare l'Italia: il fallimento della guerra fascista si trasforma nell'ecatombe più grande della storia del nostro esercito. In Russia si contano 74.800 tra caduti e dispersi. Tra i dispersi c'è anche Mario Grasso, un giovane soldato del quale si perdono le tracce dal 23 gennaio del 1943. La sua vicenda rischiava di svanire anche dalle pagine della memoria, ma riemerge ora tra fonti orali e documentarie. Per non dimenticare. «L'atto d'amore che Mirko Grasso ha dedicato a un non-eroe, a un “antenato”, alla singola vittima di una guerra ingiusta e criminale come tutte le guerre, non è diverso da quelli compiuti da un suo e nostro maestro, Nuto Revelli.» (Goffredo Fofi)
15,00 14,25

Dal Regno d'Italia alla Repubblica. Le opere e i giorni del notaio Augusto Marchesini (1873-1954)

Mirko Grasso

Libro

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2016

Nato nel 1873 e morto nel 1954, possidente e benefattore post mortem: questi gli estremi della vita del singolare e sin ora poco conosciuto notaio maceratese. Il libro permette di conoscere un'interessante storia di cui si era persa traccia e, agganciando le vicende locali a quelle nazionali, inquadra criticamente la vita di Marchesini in una lunga parabola della storia italiana. Il notaio, infatti, si forma nell'Italia umbertina, si afferma professionalmente in quella giolittiana, continua ad operare in quella fascista per ricollocarsi poi in quella repubblicana. Ciò che rende interessante il dispiegarsi della sua professione notarile è l'intreccio di questa con numerosi interessi culturali. Marchesini coltiva una forte passione per la storia medievale, si interessa al Risorgimento e compie particolari viaggi alla ricerca delle comuni radici culturali tra l'Italia e il continente europeo. Temperamento complesso e personalità eclettica, lascerà singolare memoria di sé tramite le sue disposizioni testamentarie. Con queste egli finalizzava la parte più cospicua del suo rilevante patrimonio alla costruzione di un ente per la formazione musicale di giovani svantaggiati economicamente.
14,00 13,30

Pasolini e il Sud. Poesia, cinema, società

Pasolini e il Sud. Poesia, cinema, società

Mirko Grasso

Libro

editore: Edizioni Dal Sud

anno edizione: 2004

pagine: 132

12,00

Cinema primo amore. Storia del regista Antonio Marchi

Mirko Grasso

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Kurumuny

anno edizione: 2010

pagine: 160

Il libro narra l'interessante e ancor poco conosciuta vicenda artistica di un regista di Parma, Antonio Marchi (1923-2003), che opera tra il 1946 e il 1957. Marchi realizza numerosi documentari, fonda una rivista di cinema di rilevanza nazionale, partecipa alle vicende di un nucleo di produzione cinematografica a Parma. Nel 1954 realizza il suo unico lungometraggio, Donne e soldati, diretto con l'amico Luigi Malerba e che annovera la partecipazione di Marco Ferreri nel ruolo di protagonista. La sua esperienza culturale si intreccia in maniera affascinante a quella di grandi scrittori e intellettuali, registi e critici: Michelangelo Antonioni, Pier Paolo Pasolini, Cesare Zavattini, Francesco Maselli, Giorgio Bassani, Attilio Bertolucci, Giuseppe Ungaretti, Mario Verdone, Mario Soldati, Alberto Moravia e altri. Tramite i documenti provenienti dal Fondo "Antonio Marchi", depositato presso l'Istituto Storico Parri Emilia-Romagna, è stato possibile ricostruire numerosi progetti cinematografici sconosciuti o poco noti. Il volume pubblica per la prima volta documenti inediti, carteggi, testimonianze intorno a Marchi, alla sua parabola artistica, al cinema italiano di quegli anni. Il dvd allegato al volume contiene due documentari. Il primo, La liberazione di Montechiarugolo, filma la liberazione di un piccolo centro dell'Appennino emiliano. Il secondo, Come un canto. Appunti e immagini di un regista dimenticato, è invece la ricostruzione del rapporto tra Marchi e il cinema.
16,00 15,20

Ernesto Rossi e il sud Italia nel primo dopoguerra

Mirko Grasso

Libro

editore: CLUEB

anno edizione: 2012

pagine: 114

Ernesto Rossi (1897-1967) è stato uno dei più significativi e poliedrici intellettuali italiani. Antifascista, studioso di economia, manager pubblico, storico e giornalista, Rossi ha assunto un ruolo centrale nel dibattito politico e civile dell'Italia dagli anni della lotta al fascismo al boom economico. Nella sua complessa attività trova anche posto l'impegno per il Sud Italia. Come scrive Simone Misiani nella prefazione al libro: "Il volume di Mirko Grasso colma una lacuna importante della biografia intellettuale di Ernesto Rossi, ci restituisce un resoconto dettagliato dell'incontro con il Mezzogiorno avvenuto nel primo dopoguerra e apre un interrogativo sulla matrice meridionalista della sua scelta antifascista e più in generale del pensiero politico di Rossi. Il merito di questa opera non è soltanto aver raccolto, sistemato e contestualizzato questa pagina della vita intellettuale, piuttosto nell'esser riuscito a far emergere il legame tra l'impegno meridionalista con la scelta antifascista e l'adesione al movimento di 'Giustizia e Libertà'. Il dibattito degli ultimi decenni ha trascurato il tema della questione meridionale ritenuto, a torto, ambito di interesse regionale e comunque secondario rispetto ai grandi eventi del Novecento. Queste pagine contraddicono questo assunto e il loro peso deve indurre ad una più generale rilettura del pensiero politico di Ernesto Rossi".
12,00 11,40

Costruire la democrazia. Umberto Zanotti Bianco tra meridionalismo ed europeismo

Mirko Grasso

Libro

editore: Donzelli

anno edizione: 2015

pagine: 250

Umberto Zanotti Bianco (1889-1963) per circa mezzo secolo, tramite l'Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno (Animi), ha condotto un laboratorio di riforma indirizzato alla concreta emancipazione civile, culturale ed economica delle fasce sociali più povere del Meridione. La sua opera, superando la visione di un Sud incapace di fare emergere saperi e potenzialità organizzative, mira a far crescere il lievito della consapevolezza e della capacità di governarsi. Tramite il suo impegno, l'Animi è diventata anche un esperimento di mobilitazione politica, legando il Mezzogiorno a rilevanti questioni internazionali della prima metà del Novecento (in particolar modo alla situazione armena, albanese ed ebraica). I piani dell'intervento sperimentati nel Sud, secondo Zanotti Bianco, potevano fungere da modello anche per agire a favore di quegli altri popoli del Mediterraneo che apparivano deficitari di strumenti per lo sviluppo democratico. Questa declinazione dei problemi dell'Italia meridionale da lui proposta, pur avendo visto con netto anticipo la necessità di un ponte culturale ed economico tra Mezzogiorno, Mediterraneo ed Europa, è stata però relegata nella penombra rispetto alla ricostruzione canonica del groviglio di problemi genericamente indicato come "questione meridionale".
25,00 23,75

Le due Culture. Nel tempo della rivoluzione digitale

Libro: Libro in brossura

editore: Milella

anno edizione: 2025

pagine: 232

Le due culture, umanistica e scientifica: quali rapporti intercorrono tra di esse? Dialogo? Integrazione? Sinergia? Volontà di prevalere? Sforzo comune di tendere a una armoniosa composizione, che, alla fine, si rispecchia nell’umano, e nell’uomo come realtà integrale in rapporto con la Natura? Le risposte a questi interrogativi il lettore le troverà in questo libro, che riporta un dibattito sulle due culture, al quale hanno partecipato cattedratici, studiosi, scrittori, un cardinale, esponenti di varie università italiane: tra le altre, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e UniSalento, presente in questo libro con vari docenti e con lo stesso Rettore Fabio Pollice. Il dibattito sulle due culture nasce da un incoraggiamento del compianto professore Mario Capasso, eminente papirologo di fama europea, e la realizzazione del libro la si deve a un suggerimento del professor Carlo Alberto Augieri. Questo volume, che inaugura una nuova collana intitolata, appunto, "le due Culture’’, e si conclude con un contributo del Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, potrà offrire tra l’altro utili spunti e stimoli, per le loro scelte future, agli studenti dell’ultimo anno delle Scuole secondarie.
18,00 17,10

Contro le leggi razziali. Benedetto Croce e la lettera di Antonio De Ferrariis Galateo sugli ebrei

Mirko Grasso

Libro: Libro rilegato

editore: Kurumuny

anno edizione: 2023

pagine: 90

Nel 1938 Benedetto Croce pubblica un’epistola di Antonio de Ferrariis detto il Galateo (1444-1517) sul tema della tolleranza e delle incomprensibili chiusure che allora si verificavano verso gli ebrei. Il filosofo, intransigente difensore della libertà, compie questa operazione perché contrario ai provvedimenti razziali voluti da Mussolini e per questa iniziativa è aspramente criticato dalla stampa fascista. La lettera dell’umanista nasce in occasione del matrimonio del figlio del conte Belisario Acquaviva con una fanciulla israelita di una famiglia di ebrei convertiti. Il fatto aveva suscitato qualche scalpore negli ambienti di corte. Galateo nel suo breve scritto sradica con efficacia ogni pregiudizio antisemita e con particolare perizia e profondo acume Croce riporta nell’attualità il pensiero del grande umanista leccese, in una fase storica che di lì a poco avrebbe portato l’inverno della guerra in Europa.
12,00 11,40

Gaetano Salvemini. Testimonianze, interviste e documenti

Mirko Grasso

Libro: Libro rilegato

editore: Kurumuny

anno edizione: 2023

pagine: 184

Il volume di Mirko Grasso tiene insieme interviste e testimonianze inedite, documenti rari, saggi su Salvemini e con più voci racconta la sua storia, la lezione morale e politica e l’attualità della sua figura. Il libro è anche frutto della collaborazione dell’Autore con la rivista «Tempo Presente», sulla quale dall’autunno del 2020 sono state pubblicate alcune riflessioni con personalità vicine all’eredità culturale di Salvemini o che hanno avuto modo di frequentarlo direttamente nei primi anni '50. Nel volume confluiscono una nutrita sezione fotografica che ripercorre l’intero arco della vita di Salvemini e rari materiali audio: l’intervista rilasciata alla Nbc nel 1941 e il ricordo di Gobetti formulato da Salvemini nel 1955 per la televisione italiana. Si potrà anche rileggere il testo autobiografico salveminiano del 1949 "Una pagina di storia antica" e il suo sconosciuto racconto giovanile "Cuore infranto! Storia vera" del 1893. Il libro, pubblicato in occasione del centocinquantesimo anniversario della nascita del grande storico che ricorre quest’anno, vuole offrire al lettore un ritratto agiografico, ma solidamente ancorato alla memoria e all’indagine documentaria.
18,00 17,10

Diario del 1947

Gaetano Salvemini

Libro: Libro in brossura

editore: Biblioteca Clueb

anno edizione: 2023

pagine: 368

Nel 1947 Gaetano Salvemini ha settantaquattro anni e manca dall’Italia dal 1925, quando era stato costretto ad espatriare per le vicende giudiziarie legate al foglio clandestino antifascista «Non Mollare». Nel decennio che precede la definitiva sistemazione ad Harvard vive pienamente quella che all’amica Mary Berenson aveva definito la sua “terza vita”, e cioè la stagione da fuoruscito tra Londra e Parigi che lo rende un intellettuale cosmopolita. Nel periodo americano assume un ruolo centrale nel mondo accademico e culturale statunitense, senza tuttavia perdere i legami con la situazione europea e italiana. Il testo edito qui per la prima volta nella sua completezza è il resoconto dei primi due mesi di viaggio che Salvemini compie dal 15 luglio al 21 novembre di quell’anno. Lo storico, due giorni dopo l’arrivo in Inghilterra e sino al 17 settembre, trascrive in maniera sistematica incontri con amici ritrovati e conoscenze occasionali, annotando riflessioni frutto delle conversazioni avute. È interessante leggere la versione integrale dello scritto, accompagnata da una selezione di articoli salveminiani strettamente connessi al viaggio (alcuni anche inediti o poco noti), perché appare come una fonte eccezionale per meglio comprendere le molteplici attività intraprese e i nuovi interessi che Salvemini coltiverà con il rientro in pianta stabile in Italia nel 1949.
27,00 25,65

L'oppositore. Matteotti contro il fascismo

Mirko Grasso

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2024

pagine: 216

Alle 16.30 del 10 giugno del 1924, dopo aver lasciato da poco la sua casa romana in via Pisanelli 40 per recarsi alla Camera dei Deputati, Giacomo Matteotti viene aggredito e rapito mentre percorre il Lungotevere Arnaldo da Brescia. Il suo corpo martoriato sarà rinvenuto il 16 agosto. La barbara uccisione del deputato del Partito socialista unitario è il primo omicidio fascista a sollevare una grande indignazione nazionale e internazionale, ma paradossalmente l'eco suscitata ne ha relegato la lunga e tenace azione politica in secondo piano a vantaggio della riduzione a icona sacrificale. L'opposizione di Matteotti al fascismo, invece, è stato il naturale approdo del suo intenso percorso politico e intellettuale: solo tenendo conto della matrice europeista del suo riformismo, dell'impegno militante di socialista, della vocazione come organizzatore politico e amministratore, della visione di studioso di diritto, si spiega la sua lotta contro il nascente regime come l'epilogo alto e drammatico della strenua battaglia condotta in Italia e in Europa per la democrazia.
21,00 19,95

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