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Libri di Santi Fedele

Massoneria e totalitarismi nell'Europa tra le due guerre

Marco Cuzzi, Santi Fedele, Marco Novarino

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2018

pagine: 240

Nell’Europa tra le due guerre la diffusione del fenomeno totalitario procede di pari passo con quello dell’avversione alla Libera muratoria e della persecuzione dei suoi aderenti. Alle prese di posizione dei primi congressi dell’Internazionale Comunista che danno l’ostracismo alla massoneria considerata “strumento della borghesia”, fa riscontro la lotta contro di essa ingaggiata dal fascismo al potere con l’uso combinato della violenza squadrista e della legislazione antimassonica. Con non minore rapidità con la quale il nazismo pervenuto al governo del Reich procede all’annientamento della massoneria, i franchisti avviano, sin dai giorni immediatamente successivi allo scoppio della guerra civile spagnola, l’eliminazione sistematica dei Liberi muratori che cadono nelle loro mani. La persecuzione antimassonica culminerà nella parossistica campagna propagandistica e nell’implacabile caccia al massone messa in atto in Francia, Belgio, Olanda, Norvegia, Jugoslavia, Romania, da governi fantoccio o movimenti asserviti all’occupante nazista, senza che ciò riesca tuttavia a impedire una significativa presenza dei Liberi muratori nel movimento resistenziale dei rispettivi paesi.
27,00 25,65

Scritti di storia e massoneria. Cammino iniziatico, ricerca storica, impegno civile

Santi Fedele

Libro: Libro in brossura

editore: Tipheret

anno edizione: 2020

pagine: 116

Ricerca storica come recupero della memoria del contributo dato dai Liberi muratori alla lotta contro il nazifascismo e per la rinascita democratica dell'Italia e quale fonte d'ispirazione per un rinnovato impegno sui grandi temi della difesa dei diritti umani, delle libertà civili, della laicità della scuola e per la riscoperta, a fronte di risorgenti particolarismi, dell'orizzonte ideale di un'Europa più forte e più giusta.
12,00 11,40

Fuorusciti. Memorie dell'esilio antifascista

Santi Fedele

Libro: Libro in brossura

editore: Bonanno

anno edizione: 2025

pagine: 180

L'emigrazione politica antifascista non fu solo la scelta ideale di chi lasciò lavoro, casa, talvolta famiglia per testimoniare, assumendo in sé la rappresentanza della protesta, fuori dai confini della patria la propria irriducibile avversione al regime fascista. L'esilio antifascista fu anche una drammatica esperienza di vita alla quale le ristrettezze materiali, consapevolmente affrontate e dignitosamente sostenute, conferirono una ulteriore patente di nobiltà. Da Vera Modigliani a Gaetano Salvemini, da Camilla Ravera a Francesco Saverio Nitti, da Teresa Noce a Giorgio Amendola, da Joyce Lussu a Luigi Sturzo, le testimonianze lasciate da protagoniste e protagonisti della ventennale lotta condotta contro il regime fascista ci restituiscono, con una narrazione vivace, ricca di particolari inediti e fini notazioni psicologiche, il "clima" tutto particolare dell'esilio illuminando i risvolti personali di esperienze maturate nell'intreccio costante tra vicende politiche e drammi esistenziali.
20,00 19,00

Il liberalsocialismo meridionale (1935-1942)

Il liberalsocialismo meridionale (1935-1942)

Santi Fedele

Libro

editore: EDAS

anno edizione: 2002

pagine: 212

18,00

Il retaggio dell'esilio. Saggi sul fuoruscitismo antifascista
11,36

Guido Dorso: biografia politica

Santi Fedele

Libro

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 1997

pagine: 182

12,39 11,77

La massoneria italiana nell'esilio e nella clandestinità 1927-1939

Santi Fedele

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2005

pagine: 208

Utilizzando le carte dell'Archivio storico del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani relative al periodo dell'emigrazione antifascista, il volume ricostruisce la storia della Massoneria italiana tra la sua soppressione ad opera della dittatura fascista e lo scoppio della seconda guerra mondiale. In particolare, studia le Logge affiliate operanti in Francia, Inghilterra, Argentina, Tunisia ecc., nei rapporti che i suoi esponenti intrattengono con le altre componenti dell'antifascismo liberaldemocratico, repubblicano e socialista, nei ripetuti tentativi di ripristinare collegamenti organici con le altre Massonerie europee ed americane per denunciare il carattere liberticida del regime mussoliniano.
25,00 23,75

Tra Carboneria e massoneria nel Risorgimento siciliano: Francesco Paolo Schifani

Tra Carboneria e massoneria nel Risorgimento siciliano: Francesco Paolo Schifani

Mariaconcetta Basile

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2020

pagine: 232

Il ritrovamento dell'archivio privato di Francesco Paolo Schifani offre un contributo significativo nella ricostruzione del ruolo svolto dai patrioti siciliani nel movimento nazionale unitario. In particolare, l'Autrice attraverso lo studio di fonti inedite affronta le tematiche inerenti la carboneria e la massoneria nella Sicilia dell'Ottocento, sotto il profilo politico-istituzionale, oltre che simbolico e organizzativo, nel tentativo di cogliere la complessità del movimento patriottico evidenziando il passaggio dalla rivoluzione regionalista a quella unitaria e approfondendo temi quali quelli dell'identità politica e culturale nazionale, dei contesti familiari e delle élites politico-religiose.
12,00

Luigi Fabbri un libertario contro il bolscevismo e il fascismo

Luigi Fabbri un libertario contro il bolscevismo e il fascismo

Santi Fedele

Libro: Copertina morbida

editore: BFS Edizioni

anno edizione: 2006

pagine: 89

Luigi Fabbri (Fabriano 1877 - Montevideo 1935) è l'esponente anarchico da cui vengono elaborate tra le due guerre le più stimolanti analisi interpretative di fenomeni della portata del bolscevismo e del fascismo. Nel bolscevismo Fabbri intuisce i segnali premonitori di quelle tendenze degenerative in senso autoritario e burocratico delle quali altri avrebbero tardato anni ad acquisire consapevolezza; il fascismo viene percepito non solo come strumento della controrivoluzione borghese a fronte dell'avanzata del movimento operaio organizzato, ma anche nella sua originale connotazione totalitaria e nel significato del prodotto di una generale crisi spirituale della società europea generata dall'immane sconquasso della Prima guerra mondiale.
12,00

Alessandro Tedeschi Gran Maestro dell'esilio

Santi Fedele

Libro: Libro rilegato

editore: Il Mulino

anno edizione: 2008

pagine: 203

La vicenda umana e politica di Alessandro Tedeschi consente di ripercorrere momenti salienti della storia della Massoneria italiana tra Otto e Novecento: dalla formazione giovanile all'iniziazione in una delle più antiche logge di Livorno; dagli esordi nella carriera universitaria alla decisione di emigrare in Argentina, dove Tedeschi sarà uno dei principali artefici dei processi di sviluppo della scienza e della pratica medica e insieme figura tra le più eminenti di quella numerosa colonia italiana di Buenos Aires sulla quale ancora forte si esercita l'influenza della tradizione massonica. Fino al momento in cui, con il trasferimento in Francia nel 1930 e l'elezione l'anno successivo a Gran maestro del Grande Oriente d'Italia in esilio, la vita di Tedeschi si identifica con la vicenda stessa della Massoneria italiana che, perseguitata in patria dal fascismo, si ricostituisce all'estero tra mille difficoltà. La ripresa dei collegamenti con le logge superstiti nei vari paesi d'emigrazione, il tentativo di mantenere i contatti con i nuclei clandestini operanti in Italia, l'impegno di lotta contro i totalitarismi avanzanti, nella ribadita fedeltà agli ideali di libertà, eguaglianza e fratellanza professati dalla Massoneria universale, sono i tratti caratterizzanti dell'operato di Tedeschi e del minuscolo ma determinato gruppo dirigente attorno a lui raccolto.
23,50 22,33

Primavera socialista. Il laboratorio «Mondoperaio» 1976-1980

Santi Fedele

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2012

pagine: 192

Dal 1976 al 1980 la rivista di cultura politica del Psi "Mondoperaio" rappresenta il laboratorio attraverso il quale un gruppo di intellettuali persegue l'ambizioso disegno di un rinnovamento radicale del socialismo italiano finalizzato alla creazione di una forza di ispirazione laica, riformatrice e libertaria capace di superare ritardi e contraddizioni della Sinistra marxista e assurgere a protagonista del processo di modernizzazione della società italiana. Prima ancora dell'avvento di Craxi alla guida del Psi, il segnale della ripresa rispetto alla condizione di preoccupante minorità politica di un partito stretto nella morsa del "compromesso storico" viene dalle file dell'intellettualità socialista. Dalle penetranti analisi della realtà sovietica al sostegno offerto al Dissenso nei Paesi dell'Est, dalla riscoperta del socialismo liberale al rinnovato interesse per i partiti socialisti e socialdemocratici europei, dal Progetto per l'alternativa socialista al Convegno internazionale sul leninismo, nelle pagine di "Mondoperaio" si snoda l'avventura intellettuale e politica di una élite il cui rapporto con la Segreteria Craxi non si interrompe certo al momento del ritorno nel 1980 del Psi al governo con la Dc ma subisce una prima, sensibile incrinatura.
24,00 22,80

Gramsci e la massoneria. L'intervento del leader comunista nel dibattito alla Camera sulla legge contro la massoneria

Libro: Libro in brossura

editore: Tipheret

anno edizione: 2017

pagine: 47

A compimento di un'ininterrotta sequela di aggressioni e violenze contro uomini e sedi del Grande Oriente d'Italia, entrava in vigore il 26 novembre 1925 la legge sulla "Regolarizzazione dell'attività delle associazioni e dell'appartenenza alle medesime del personale dipendente dallo Stato", immediatamente definita dagli stessi giornali fascisti, e così passata alla storia, come la "legge contro la massoneria". Prevedendo infatti il licenziamento degli impiegati civili e militari dello stato o di qualunque altra pubblica amministrazione "che appartengano, anche in qualità di semplice socio, ad associazioni, enti od istituti costituiti nel regno, o fuori, od operanti, anche solo in parte, in modo clandestino od occulto o i cui soci sono comunque vincolati dal segreto", la legge rispondeva al deliberato proposito di infliggere un colpo mortale a un'istituzione ormai da tempo saldamente attestata sul versante dell'opposizione al governo Mussolini. Una legge le cui implicazioni illiberali sfuggirono allora a molti ma non a un osservatore dell'acume del deputato comunista Antonio Gramsci, il cui intervento alla Camera il 16 maggio 1925 costituì una lucida quanto coraggiosa denuncia della deriva liberticida che, con la messa in discussione del diritto d'associazione, si veniva a innescare. Prefazione di Stefano Bisi. Introduzione di Santi Fedele.
6,00 5,70

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