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Libri di Stéphane Mallarmé

Poesie. Testo francese a fronte

Stéphane Mallarmé

Libro: Copertina morbida

editore: Rusconi Libri

anno edizione: 2020

pagine: 268

Alla base della poesia di Stéphane Mallarmé, è fatto noto e quasi aneddotico, si trova il Nulla. Ci si può chiedere se per il poeta questa posizione corrisponda a un atto fondativo, ideologico, o se si tratti di un nichilismo di facciata, che accompagna a latere il rifiuto politico della realtà, svalutata come suscettibile di trasformazioni e di progresso nel tardo Romanticismo. In tal caso, dunque, il Nulla corrisponde a una mistica "negativa", allo scivolare verso un'oscurità finale dove cose ed eventi, così come appaiono, si votano all'annientamento, a svanire in una notte senza Dio che costringe a confrontarsi con i pensieri più profondi che ci abitano, con il sostrato ultimo della nostra fragilità. La poesia diventa per l'autore francese una simulazione della realtà che si propone di negare la realtà, a cui peraltro Mallarmé, in molte occasioni, non esita ad attingere con entusiasmo e fiducia.
12,00 11,40

Poesie e prose. Testo francese a fronte

Stéphane Mallarmé

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2005

pagine: XLI-528

La parola è il fulcro attorno al quale ruota tutta l'opera di Mallarmé: una parola sensuale, evocatrice, densa di mistero e suggestioni, che allude più che descrivere, che annoda immagini e metafore in una lingua ricercata, al limite dell'oscurità, tesa fino a trasformarsi in partitura musicale nelle sperimentazioni più ardite, come la prosa ritmica diUn colpo di dadi non abolirà mai il caso (1897). Alla crisi del lirismo romantico, alla scoperta del Nulla, Mallarmé risponde con la sua visione del poeta demiurgo che aspira a riprodurre l'architettura dell'universo, con la ricerca ossessiva dell'opera totale, quel Libro ideale in cui ricostituire il mondo intero al quale dedicò per tutta la vita le sue migliori energie creative: una sfida estetica e metafisica alla legge del caso che governa l'esistenza e alle possibilità del linguaggio, vissuta tra ansia di esprimere l'assoluto e sentimento della propria inadeguatezza. Questo altissimo, sofferto concetto di arte è la grande eredità che il maudit Mallarmé ha consegnato al Novecento e che risuona in tante voci della poesia contemporanea, da Valéry agli ermetici. Introduzione e note di Valeria Ramacciotti.
16,00 15,20

Poesie. Testo francese a fronte

Stéphane Mallarmé

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2017

pagine: 368

Etienne Mallarmé, detto Stéphane, nasce a Parigi nel 1842. L'infanzia e la giovinezza sono segnate da due dolorosissimi lutti: ad appena cinque anni muore sua madre, e dieci anni più tardi l'amata sorella minore, Maria. Questa duplice perdita, unita allo slancio precoce per la poesia romantica, è il presupposto di una sensibilità letteraria in cui i temi dell'assenza e del Nulla svolgeranno un ruolo centrale. Cosi la sua personale poetica si orienta verso la ricerca di una parola essenziale, che recuperi il significato dell'esistenza all'interno di una fitta rete di analogie e simboli. Fondamentale l'incontro, nel 1861, con I fiori del male di Baudelaire e con l'opera di Poe, di cui traduce nel corso degli anni le poesie. Consumata la fase in cui la sua scrittura risente ancora di quei modelli, e in generale del clima parnassiano del tempo - che trapela ancora nella prima Erodiade (1865) -, Mallarmé trova la sua peculiare cifra stilistica a partire dal racconto incompiuto Igitur (1869) e, ancor più, con la pubblicazione nel 1876 de Il pomeriggio d'un Fauno. La sua vita familiare, di onesto professore di inglese nei licei, è di nuovo turbata nel 1879 dalla morte del secondogenito Anatole. La notorietà letteraria aumenta con la pubblicazione di alcune poesie all'interno dell'antologia di Verlaine I poeti maledetti (1884). Divenuto ormai punto di riferimento indiscusso per la nuova scuola simbolista e decadente, Mallarmé continua a pubblicate con parsimonia versi, poemetti in prosa e pagine di critica. Nel 1897 esce in rivista la sua opera più innovativa, Un colpo di dadi mai abolirà il caso. Muore a Valvins un anno dopo, nel 1898, senza poter vedere infine raccolte in volume le sue Poesie (1899).
20,00 19,00

Berthe Morisot

Berthe Morisot

Stéphane Mallarmé, Paul Valéry

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2016

pagine: 90

Berthe Morisot (Bourges, 1841 - Parigi, 1895) fu tra le maggiori personalità dell'Impressionismo. Pittrice talentuosa, si trovò obbligata in quanto donna a formarsi al di fuori dei percorsi ufficiali: dopo l'esclusione dall'Ecole des Beaux-Arts fu allieva dell'accademico Joseph Guichard, poi di Jean-Baptiste Camille Corot e di Édouard Manet (per il quale inoltre posò più volte cpme modella). Dal 1864 al 1873 espose regolarmente al Salon; nel 1874 sposò il fratello di Manet, Eugène, ed entrò a far parte della Société anonyme cooperative des artistes peintres, sculpteurs et graveurs. Partecipò a tutte le mostre degli impressionisti, a eccezione di quella del 1879. Questo volume riunisce per la prima volta le testimonianze dedicate a Morisot da Stéphane Mallarmé e Paul Valéry, entrambi a lei profondamente legati. Mallarmé, suo affezionatissimo amico, ne celebra con lirismo la grandezza di pittrice; mentre Valéry, nipote dell'artista, la ricorda quale paradigma di una nuova estetica. Pagine vibranti che svelano il carattere fascinoso di una protagonista assoluta dell'arte del XIX secolo. Introduzione di Laura Iamurri.
9,00

15,49 14,72

Manet e gli altri. Scritti d'arte

Stéphane Mallarmé

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2004

pagine: 128

15,50 14,73

Il corvo. Ediz. italiana, inglese, francese

Edgar Allan Poe

Libro: Libro in brossura

editore: Interlinea

anno edizione: 2024

pagine: 96

Un’edizione originale e a tiratura limitata: “The Raven”, “Il corvo” di Edgar Allan Poe, opera di straordinario potere evocativo e, al contempo, tragico e gelido sguardo sulla condizione umana. Si presentano qui, in un solo volume, un’ardita traduzione italiana in metrica firmata da Ernesto Ragazzoni e quelle di due dei più grandi scrittori francesi dell’Ottocento, Charles Baudelaire e Stéphane Mallarmé, affiancate dal commento critico, inedito, di un grande poeta e studioso, Yves Bonnefoy. Impreziosiscono il libro (oltre a un’appendice critica) le riproduzioni delle illustrazioni di Edouard Manet che avevano accompagnato, nel 1875, la prima edizione della versione mallarméana.
14,00 13,30

Mallarmé, la tipografia e l'estetica del libro

Stéphane Mallarmé, Gérard Blanchard, Barbara Bohac, Fabrizio M. Rossi

Libro: Copertina morbida

editore: Ronzani Numeri

anno edizione: 2021

pagine: 176

Non a tutti è noto il fatto che Mallarmé, il più arduo e aristocratico dei poeti simbolisti, fosse pure un raffinato intenditore di tipografia, attentissimo a tutti gli aspetti materiali che riguardano la stampa e i libri. Il testo più emblematico di questo peculiare interesse è il poemetto "Coup de dés", ma nell'elaborazione formale di tutta la sua opera poetica è in ogni caso essenziale il rapporto visivo fra la parola stampata e la pagina bianca, l'evidenza dei caratteri e dell'inchiostro sulla vuota campitura del foglio, nonché l'incidenza di ogni concreto dettaglio all'estetica del testo. Questo libro raccoglie per la prima volta in edizione italiana le riflessioni, anzi le «digressioni» di Mallarmé «forma Libro» (da scriversi con la maiuscola, in quanto materializzazione della «grande Opera»: di un'opera «totale»), pubblicate dal poeta sotto il titolo "Il Libro, strumento spirituale". Prose di grande forza e suggestione, accompagnate da tre saggi dedicati a come questo specifico interesse di Mallarmé si esprima nella sua opera e quali ripercussioni abbia avuto nelle successive avanguardie.
16,00 15,20

Édouard Manet e gli Impressionisti e altri scritti su Manet di Antonin Proust

Stéphane Mallarmé

Libro: Libro in brossura

editore: Scalpendi

anno edizione: 2021

pagine: 120

Il grande poeta Stéphane Mallarmé celebra in questo testo uno dei maggiori pittori della storia dell'arte: Edouard Manet. Scritto con uno stile chiaro e dettagliato, il testo mette in luce il rapporto di Manet con gli impressionisti, di condivisione ma distaccato nella sua ricerca pittorica.
12,00 11,40

Erodiade

Stéphane Mallarmé

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2021

pagine: 176

Rivisitando il tema di Salomé attraverso la figura di Erodiade – vergine selvaggia, rivendicante la propria purezza in una celebrazione narcisistica della propria bellezza quasi minerale, ghiacciata e pietrificata – Mallarmé si pone il compito più ambizioso e più alto. «Ho cominciato la mia Hérodiade» scrive infatti all’amico Cazalis nel 1864. «Con terrore giacché invento una lingua che deve necessariamente scaturire da una poetica del tutto nuova, che potrei così definire: “Dipingere non la cosa, ma l’effetto che essa produce”». Concepito come lavoro drammatico destinato alla scena teatrale, il poema rimase incompiuto, e soltanto tre lunghi frammenti – enigmatici, folgoranti, misteriosi – ci sono giunti nella versione definitiva: il “Preludio”, la “Scena” (tra Erodiade e la nutrice) e il “Cantico di San Giovanni”. Quanto ai sonetti qui raccolti, sono tra i più alti di Mallarmé, da quelli scritti negli anni in cui visse a Sens (1862-1864) fino a quelli che precedono la sua morte nel 1898.
21,00 19,95

12,00 11,40

Versi e prose

Stéphane Mallarmé

Libro: Libro in brossura

editore: Società Editrice Fiorentina

anno edizione: 2018

pagine: 164

«Questo libro riserva non poche sorprese nell'ambito della intensa produzione critica, teorica, creativa e traduttoria del fondatore del futurismo. Dalla - purtroppo solo temporanea - comparsa delle bozze preparatorie a una nuova edizione delle traduzioni da Mallarmé si evince che, alla fine degli anni '30, Marinetti stava riconsiderando il proprio rapporto con Mallarmé e, più in generale, con l'intera tradizione simbolista. Grazie a un paziente lavoro d'archivio svolto presso biblioteche italiane e statunitensi, Giuseppe Gazzola ricostruisce l'affascinante vicenda editoriale di un libro non pubblicato e propone una nuova conclusione relativa alla complicata e contraddittoria relazione tra due giganti della modernità europea. Come gli altri volumi di Marinetti apparsi postumi, "Firenze biondazzurra sposerebbe futurista morigerato" e "Venezianella" e "Studentaccio", la nuova stesura di "Versi e Prose" contiene una preziosa testimonianza sul percorso intellettuale del fondatore del futurismo negli ultimi anni della sua vita, gettando luce su alcuni aspetti sorprendenti nella variegata carriera del maggiore avanguardista italiano e, al contempo, il suo mai sopito interesse verso il più importante e spericolato "sperimentalista" della poesia moderna, Stéphane Mallarmé, la cui influenza sarebbe stata determinante sulla poesia posteriore europea, dai futuristi fino agli ermetici italiani.» (Luigi Fontanella)
15,00 14,25

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