Libri di Vito M. Bonito
Scatola cranica
Vito M. Bonito
Libro: Libro in brossura
editore: Industria & Letteratura
anno edizione: 2024
pagine: 144
Opera unica, di versi scritti a mano e disegni dell'autore, che appare come un favoloso flusso di coscienza che fotografa il nostro tempo e le nostre esistenze. A partire dai processi reconditi che avvengono nella nostra scatola cranica.
Di non sapere infine a memoria (1978-1980)
Vito M. Bonito
Libro: Libro in brossura
editore: L'Arcolaio
anno edizione: 2021
pagine: 70
La vita inferiore
Vito M. Bonito
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2004
pagine: 105
Un dialogo sofferto tra una madre e il figlio, un addio lunghissimo attraverso otto capitoli. La lingua è scarna, spoglia, risultato di una vera e propria operazione di sottrazione ed erosione. La parola giunge, così, a un'essenzialità che coincide con un'attonita semplicità, versi in cui ogni cosa traspare e affiora senza reticenze. Il dolore, la leggerezza, il senso del tragico: una vasta gamma di registri che oscilla tra il nero di una discesa agli inferi estrema e radicale e il bianco di una tenerezza che emerge prepotente e riscatta ogni cosa.
Paesaggi di Versodove. Città, territori e scrittura
Vincenzo Bagnoli, Vito M. Bonito, Antonio Alberto Clemente
Libro: Libro in brossura
editore: Sala
anno edizione: 2017
pagine: 130
Lo zecchino d'auro
Vito M. Bonito
Libro
editore: Blonk
anno edizione: 2023
Vi sono dei momenti in cui la vita recitata e la vita spontanea sembrano toccarsi, si diviene se stessi non a forza di perseverare in sé, ma attraverso il modo di rompere continuamente con il nostro io. Bonito costruisce una personalità di secondo grado difettiva sulle rovine di una personalità originaria, o l'accompagna per tutta la vita come un medley nella testa, un'ossessione che sedimenta. Bonito porta a un punto di imperfezione il linguaggio che rifiuta ogni convenzione se non la naturalezza del dolore. Chi scrive sembra conoscere la via indiretta dell'ironia che capovolge il mondo in un coro che non parla mai, in un imbuto dalla voce strozzata, franta. Ritornano anche in questa raccolta la morte, le rose, le rime spiazzanti, le sterzate all'immaginario, le allucinazioni, la capacità d'ingrandimento del reale con poche parole.