Libri di Giovanna Calvenzi
Glasgow 1969. Ediz. italiana e inglese
Gabriele Basilico, Giovanna Calvenzi, Pippo Ciorra, Umberto Fiori
Libro: Libro in brossura
editore: Humboldt Books
anno edizione: 2017
È un tardo pomeriggio dell’estate 1969. Siamo nella periferia di Glasgow e Gabriele Basilico imbraccia una Nikon F scattando un solo rullino. È in uno stato di grazia, ma nessuno può ancora sapere che quel rullino costituisce l’atto di nascita di Basilico come fotografo. Lo colpiscono i ragazzini scozzesi, i terrains vagues, l’archeologia industriale ottocentesca. Allora era soltanto uno studente di architettura interessato alle new town inglesi del dopoguerra, alla fotografia sociale di Bill Brandt, ma non aveva ancora manifestato una vocazione per la fotografia. Il volume, dopo Iran 1970 e Marocco 1971, completa la trilogia “Basilico prima di Basilico” ed è accompagnato dai testi di Umberto Fiori, Pippo Ciorra e dalla testimonianza di Giovanna Calvenzi.
Stromboli 1949
Federico Patellani, Alberto Bougleux, Goffredo Fofi, Kitty Bolognesi, Giovanna Calvenzi
Libro
editore: Humboldt Books
anno edizione: 2020
pagine: 104
“Caro Signor Rossellini, ho visto i suoi film Roma città aperta e Paisà e li ho apprezzati moltissimo. Se ha bisogno di un’attrice svedese che parla inglese molto bene, che non ha dimenticato il suo tedesco, non si fa quasi capire in francese, e in italiano sa dire solo ‘ti amo’, sono pronta a venire in Italia per lavorare con lei”. Rossellini, dopo aver ricevuto questa lettera da Ingrid Bergman, allora una delle massime stelle hollywoodiane, la coinvolge nel progetto che diventerà il film Stromboli, terra di Dio (1950), ma ancor prima del film è la storia d’amore tra il regista romano e l’attrice svedese a riempire le cronache di giornali e rotocalchi. Federico Patellani, uno dei migliori fotografi dell’epoca, si reca sull’isola eoliana: le sue fotografie fanno il giro del mondo, perché non documentano solo la realizzazione del film, ma anche le condizioni di vita degli abitanti e la forza degli elementi. Dall’archivio Patellani, ora presso il Museo di Fotografia Contemporanea di Milano Cinisello Balsamo, sono emerse le fotografie che aiutano a ricostruire nella sua integrità quella celebre storia.
Gabriele Basilico. Roma. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2024
pagine: 136
«L'incontro tra il "metodo" fotografico di Gabriele Basilico e la città di Roma ha prodotto una serie di immagini che riscrivono, in parte, l'identità stilistica del grande fotografo milanese: a misurare gli spazi delle metamorfosi urbane, nella Capitale, non sono più sufficienti le silenziose e maestosamente isolate strutture della modernità industriale, sempre ritratte senza traccia della presenza dell'uomo, che hanno caratterizzato la cifra narrativa della fotografia di Basilico. Questo volume rende omaggio a Gabriele Basilico e alla "sua" Roma, ritratta secondo uno stile fotografico che racconta una città moderna che sa includere simultaneamente le architetture imponenti, lucide e riflettenti della modernità razionalista insieme ai templi, agli archi e ai palazzi della storia più antica dentro alla stessa grandiosa monumentalità.» (Angelo Piero Cappello)
Italia inside out. Catalogo della mostra (Milano, 21 marzo-21 giugno 2015). Volume Vol. 1
Libro
editore: Giunti GAMM
anno edizione: 2015
pagine: 320
Gd4 photoartla. La fotografia s'industria
Giovanna Calvenzi
Libro
editore: Damiani
anno edizione: 2008
Lidia Bagnara. A occhi chiusi
Andrea Emiliani, Giovanna Calvenzi
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2012
pagine: 108
La monografia presenta una selezione di 66 fotografie realizzate da Lidia Bagnara nel corso di molti anni, in stagioni diverse e in tanti luoghi diversi: India, Cappadocia, Cuba, Libano, Giordania, Siria. Come scrive Giovanna Calvenzi nel suo saggio, queste immagini "stampate e messe in sequenza senza alcuna didascalia, pagina dopo pagina costringono a un'immersione nella soggettività del suo raccontare, alla quale è impossibile sottrarsi. La fotografia di Lidia Bagnara è senza tempo e senza maestri. Diventa pittorica senza esserlo, diventa narrazione senza volerlo... I suoi non sono appunti di viaggio ma trascrizioni di sensazioni che raccontano di profumi, di odori, di calore, di polvere, colte con la velocità della percezione che non passa dalla razionalizzazione se non a posteriori. Nello scorrere dei frammenti emergono a volte sguardi diretti, piccole precisioni incongrue che rivelano tuttavia la profonda gamma di affetti che legano Lidia Bagnara ai luoghi che attraversa. Il suo sguardo non indugia sulle architetture o sui paesaggi, non si ferma di fronte ai gesti o alle persone, ma passa veloce, coglie le realtà più esotiche quasi con la coda dell'occhio, non a occhi chiusi, come vorrebbe, ma intuendo quasi la fugacità degli incontri, con la volontà precisa di ignorare l'esotismo dei luoghi. Ogni singola immagine è un ricordo privato, senza data e senza luogo di provenienza, e del ricordo conserva la vaghezza un po' pigra."
Italia inside out. Catalogo della mostra (Milano, 21 marzo-21 giugno 2015). Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti GAMM
anno edizione: 2015
pagine: 320
New York. Born back into the past
Giovanna Calvenzi, Geminello Alvi
Libro: Libro rilegato
editore: 24 Ore Cultura
anno edizione: 2024
pagine: 144
Benché ciascuna immagine rievochi un diverso aspetto della città, la collezione di Stefano e Silvia Lucchini, nel suo insieme rispecchia questa città nelle sue infinite, creative energie e aspirazioni. Il restyling del volume si prefigge due obiettivi. Il primo di rispecchiare, nella grafica e nel layout del libro, la particolare miscela di modernità e storicità della metropoli statunitense, in accordo con l’originale taglio del racconto fotografico messo in scena dalle immagini della collezione fotografica di Stefano e Silvia Lucchini. Il secondo di approfondire criticamente il linguaggio degli scatti fotografici qui presentati, ponendoli in relazione con la storia della fotografia americana del periodo, e mettendo in luce l’originalità dello sguardo dell’anonimo loro autore. Il restyling ha comportato una completa revisione grafica avendo sempre in vista la migliore valorizzazione delle fotografie, in funzione delle quali il progetto grafico è stato ideato.
Gabriele Basilico. Iran 1970
Luca Doninelli, Gabriele Basilico, Giovanna Calvenzi
Libro: Libro in brossura
editore: Humboldt Books
anno edizione: 2016
pagine: 84
Nell'estate 1970 Gabriele Basilico parte da Milano con una FIAT 124 destinazione Kabul. È il viaggio iniziatico della generazione dei figli dei fiori, la strada verso l'India, e Basilico ha intenzione di scattare una serie di foto per un reportage da vendere a qualche rivista. Il progetto non si realizzerà mai, ma nell'archivio personale quelle foto furono gelosamente custodite e il fotografo milanese pensò qualche volta di farci un libro. Come scrive Luca Doninelli nell'introduzione è un "Basilico prima di Basilico", il reportage tra Jugoslavia, Turchia e Iran, che sarà la meta del viaggio, nel quale si colgono i segnali della nascita di una vocazione. La postfazione di Giovanna Calvenzi, compagna di Gabriele e testimone di quel viaggio, racconta questa avventura in un'epoca di grande libertà.
Io sono persona. Storie di emigrazioni e di immigrazioni raccontate da fotografi italiani
Libro: Libro in brossura
editore: Drago (Roma)
anno edizione: 2018
pagine: 139
"Li chiamano migranti, non li vuole nessuno", scrive Francesco Radino nella presentazione delle sue immagini per questa mostra, e continua con un interrogativo che ci accomuna tutti: "Ma che Europa è mai questa che dopo aver depredato il mondo per costruire i suoi imperi oggi rifiuta i frutti avvelenati delle sue rapine? Cercano di fermare il vento con le mani mentre un'onda inarrestabile di esseri umani bussa alla porta delle nostre coscienze impedendoci di volgere lo sguardo altrove". Le affermazioni di uno dei più impegnati fotografi italiani sono certamente condivise da tutti gli autori che hanno voluto partecipare a questa iniziativa collettiva che inaugura il Centro Internazionale di Fotografia a Palermo. Per ognuno di loro il tema delle migrazioni e dei migranti è qualcosa di personale. Per ognuno di loro affrontare il problema delle migrazioni e dei migranti è un impegno civile ed etico al quale non possono e non vogliono sottrarsi. La professione della fotografia, comunque la si declini, da sempre richiede chiarezza di intenti, comprensione, partecipazione, passaggi necessari per poi diventare informazione e quindi condivisione. Oggi e in passato, quando ancora le migrazioni erano interne, in situazioni e luoghi diversi, in Italia, nel Mediterraneo ma anche altrove, con linguaggi che spaziano dalla documentazione all'interpretazione, con immagini realizzate per i giornali, per le ONG oppure per le gallerie d'arte o per i musei, utilizzando video o proponendo installazioni, ogni autore ha voluto vedere con i propri occhi, esserci, testimoniare, raccontare una presa di coscienza che è anche una dichiarazione di solidarietà e di fratellanza. "Io sono persona" si propone di raccontare come la fotografìa italiana, i fotografi italiani, gli artisti italiani, hanno reagito e risposto al dramma che sta insanguinando questi anni recenti.
Paolo Di Paolo. Lost world. Photographs 1954-1968
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio
anno edizione: 2019
pagine: 256
Da Anna Magnani a Grace Kelly, da Ezra Pound a Pier Paolo Pasolini, da Umberto di Savoia a Giorgio De Chirico, Paolo Di Paolo (Larino, Campobasso, 1925) ha raccontato la società italiana, il mondo del cinema e quello dell’arte tra gli anni cinquanta e sessanta attraverso uno sguardo sempre intellettualmente colto. Tra i principali fotografi della rivista «Il Mondo», diretta da Mario Pannunzio, e collaboratore delle principali riviste dell’epoca, Di Paolo viene riscoperto ora che il suo archivio è stato recuperato e studiato. Nel volume una attenzione particolare è dedicata al reportage “La lunga strada di sabbi” commissionato nel 1959 proprio da Pannunzio a Di Paolo per le foto e a Pasolini per i testi. Dedicato alle vacanze al mare degli italiani e pubblicato a puntate proprio nella rivista «Il Mondo», ci offre oggi uno spaccato autentico dell’Italia nel pieno del boom economico.