BEAT: BEAT
Grida di pietra
Gilbert Sinoué
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2019
pagine: 364
Da bambina Leila abitava a Haifa, in una piccola casa che i suoi possedevano vicino al quartiere ebraico di Hadar Hacarmel. I vicini si chiamavano Abramovitch, Aronstein o Eisenberg. Una delle sue migliori compagne di giochi si chiamava Tamara. Era ebrea, e la loro vita era dolce, poiché a Haifa vivevano allora semplicemente degli esseri umani che non si curavano più di tanto del fatto di essere ebrei o palestinesi. Poi arrivò quel maledetto 29 novembre 1947, il giorno in cui alcuni stranieri riuniti in una casa di vetro e d'acciaio in qualche parte nel mondo decisero di concedere il cinquantasei per cento della terra palestinese ai parenti di Tamara. Leila dovette lasciare la sua terra, e rifugiarsi con la famiglia e settemila suoi compatrioti nel campo profughi di Borj el-Shemali, in Libano. Un posto paradisiaco, con la spiaggia più bella del Paese dei Cedri e il mare cangiante di mille colori meravigliosi. Un posto perfetto per qualsiasi bambina, ma non per Leila. Una frase atroce, ripetuta all'infinito dai suoi genitori e dai vecchi del campo, avvolse nel sudario del lutto la sua adolescenza: Siamo nati rifugiati, moriremo rifugiati. Cresciuta con l'idea di ribellarsi al destino di polvere e sangue della sua gente, e di sovrastare i lamenti con le grida di pietra della sua terra, Leila Khaled, alla fine degli anni Sessanta, dirottò due aerei, prima donna in assoluto a prendere parte a un'azione simile...
Giùnapoli
Silvio Perrella
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2018
pagine: 192
È il racconto di una lunga passeggiata a Napoli, attraverso le sue strade, la sua storia, le sue glorie, le sue rovine. Camminando, Silvio Perrella traccia alcune linee, a volte diritte, a volte a zigzag, altre curve, seguendo sempre l'estro conoscitivo del momento e dell'affabulazione, ma soccorrendola con la conoscenza della vasta cultura che la città ha prodotto soprattutto nel secolo scorso. Ne vengono fuori alcuni destini napoletani, sia di uomini e donne passati alla storia, come, ad esempio, Benedetto Croce, sia delle persone che s'incontrano camminando per strada. Persone comuni in cui risuona lo stesso accordo e la stessa voce degli uomini e delle donne celebri che Napoli ha generato.
La mediocrazia
Alain Deneault
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2018
pagine: 240
«Non c'è stata nessuna presa della Bastiglia, niente di paragonabile all'incendio del Reichstag, e l'incrociatore Aurora non ha ancora sparato un solo colpo di cannone. Eppure di fatto l'assalto è avvenuto, ed è stato coronato dal successo: i mediocri hanno preso il potere». Così questo libro annuncia l'oggetto delle sue pagine: la presa del potere dei mediocri e l'instaurazione globale del loro regime, la mediocrazia, in ogni ambito della vita umana. Non c'è mediocrazia, per Deneault, senza quella religione d'impresa che governa ogni atto della nostra vita oggi, e grazie alla quale «i mestieri cedono il posto a una serie di funzioni, le pratiche a precise tecniche, la competenza all'esecuzione pura e semplice». È il trionfo della società delle funzioni "tecniche" ("tecnica" qui designa, naturalmente il suo opposto, l'assenza totale, cioè, di téchne, di arte e perizia), in cui per lavorare «bisogna saper far funzionare un determinato software, riempire un modulo senza storcere il naso, fare propria con naturalezza l'espressione "alti standard di qualità nella governance di società nel rispetto dei valori di eccellenza" e salutare opportunamente le persone giuste. Non serve altro. Non va fatto nient'altro». Bisogna, insomma, essere perfettamente, impeccabilmente mediocri.
L'illusione della separatezza
Simon Van Booy
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2018
pagine: 224
"Siamo qui per risvegliarci dall'illusione della separatezza": così suona un pensiero del monaco zen Thich Nhat Hanh. A volte basta un piccolo evento, a volte è necessario un lungo cammino per squarciare il velo dell'illusione e capire che siamo soltanto parte di un tutto. Quando, ad esempio, nel 1944 John Bray cade in silenzio nel cielo notturno della Francia, non immagina certo che la sua caduta segnerà il destino di tante vite negli anni a venire. Giovane pilota americano di Long Island, in quell'anno decisivo della guerra, John decolla col suo B-24 dall'aeroporto della RAF di Harrington. Entrato nello spazio aereo francese, viene abbattuto dalla contraerea tedesca. Paracadutatosi nel paese occupato dai nazisti, viene dapprima accolto e protetto dai maquis, i combattenti della Resistenza; poi vaga, ferito e malconcio, nella campagna francese, lontano migliaia di miglia da Long Island e dalla sua amata Harriet; per ritrovarsi infine, in una piana colma di corpi inerti, vis-à-vis con un soldato tedesco, un ragazzo della gioventù hitleriana, più sfinito e malconcio di lui. Un drammatico confronto, che rappresenta soltanto un piccolo evento nel grande teatro della Seconda guerra mondiale, ma che, in seguito all'inaspettato gesto di John Bray, costituirà l'Evento in quanto tale per molti, nei giorni a venire.
La donna col vestito verde
Stephanie Cowell
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2018
pagine: 380
Nella primavera del 1864 Oscar Claude Monet, un giovane artista di bell'aspetto con la barba scura, gli occhi neri e guizzanti e i modi spavaldi di chi cela una certa timidezza da provinciale, entra nella Libraire Doncieux di rue Dante, attratto dalla bella insegna dipinta a mano che penzola all'entrata. Dietro la scrivania siede una giovane donna. I folti capelli castano-dorati, avvolti in un pesante nastro di velluto nero, brillano alla luce della lampada da tavolo. L'incontro si rivela fatale per entrambi. Camille-Léonie Doncieux diverrà la donna del destino di Monet. Il pittore la accoglierà nel suo atelier lungo la Rive Gauche, un appartamento ingombro di libri, scialli, arredi scenici, sedie, dove trascorrono giornate intere Renoir, Pissarro e Paul Cézanne. La dipingerà diciannovenne, bella e sdegnosa, con un abito verde da passeggio con un lungo strascico. La trascinerà nella sua vita bohémienne, la amerà, la tradirà...
Guardatemi
Anita Brookner
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2018
pagine: 208
Frances Hinton lavora nella biblioteca di un istituto di scienze mediche. Ne cura l'archivio fotografico, una bizzarra enciclopedia illustrata di ogni sorta di malattia, insieme con l'amica Olivia. Un lavoro di routine, che Frances svolge con lo stesso spartano rigore con cui affronta il resto della vita. Ogni tanto Frances deve lottare per tenere lontano da sé un certo sconforto. In alcuni momenti, vorrebbe essere diversa da come è, e distinguersi per il garbo, la disinvoltura, l'avvenenza e le buone conoscenze, qualità che assicurano immancabilmente il successo. Olivia è innamorata di Nick Fraser, biondo, atletico, mondano e sposato con l'altrettanto avvenente Alix. Frances non arriva a questo, ma al cospetto di Nick e Olivia Fraser e di James Anstey non può fare a meno di avere un'istintiva reazione di ammirazione, di indulgenza, se non addirittura di devozione, sino al punto da cercare di compiacerli, di attrarne l'attenzione. «Guardatemi» vorrebbe dire. «Guardatemi».
Alba sporca
Miguel Sousa Tavares
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2018
pagine: 299
Évora, Portogallo, 1988. Sono le tre del mattino alla festa di fine corso all'Università. Filipe, ubriaco al punto tale da andare a sbattere violentemente contro un professore all'uscita del bagno degli uomini, viene approcciato da una ragazza del liceo, una di quelle che si imbucano nelle feste universitarie. Alta, con una minigonna che le lascia scoperte un paio di gambe lunghe e abbronzate, begli occhi scuri che spiccano su un volto gioviale e felice, Eva, la ragazza, è su di giri anche lei, ma non si spingerebbe probabilmente oltre qualche bacio furtivo. Il destino vuole però che i due siano notati da Zé Maria e Joào Diogo, tipi dall'aria ruffiana, bracciali e tatuaggi fino ai polsi, qualche dente marcio in bocca. La serata prende così una svolta inaspettata. Una corsa in macchina, una puntata a un bar, una sosta in un luogo appartato in mezzo ai campi, e accade l'inevitabile: Zé Maria e Joào Diogo abusano della ragazza. Eva, sconvolta, corre disperata, si perde nell'oscurità dell'alba livida, per ricomparire poi all'improvviso davanti alla macchina lanciata a tutta velocità da Zé Maria. L'impatto è inevitabile: il corpo viene preso all'altezza delle anche dal cofano della macchina, si solleva da terra e va a sbattere violentemente contro il vetro, che subito si riempie di una nube di sangue, e poi viene lanciato lontano, scomparendo dalla vista dei ragazzi...
L'assedio di Krishnapur
James Gordon Farrell
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2018
pagine: 448
Nel 1857 a Krishnapur, uno dei centri più importanti dell'Amministrazione civile dell'Impero britannico in India, la vita scorre serena e secondo il più rigoroso decoro e stile europei. La quiete di questa esistenza svanisce, però, di colpo il giorno in cui nella borsa dei dispacci, anziché i documenti attesi, vengono trovate quattro chapati, quattro piccole focacce di pasta non lievitata. Basato su un episodio storico reale, la celebre e sanguinosa rivolta dei sepoy (i soldati nativi dell'esercito imperiale), "L'assedio di Krishnapur" narra dell'incombere cupo di un nemico impalpabile e inaspettato. Sorpresa e confusa dagli eventi, la comunità britannica si ritira nella Residency, dove viene sottoposta a un lungo e snervante assedio.
Un altro scrivere. Lettere 1904-1924
Franz Kafka, Max Brod
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2018
pagine: 447
Kafka e Max Brod si conobbero, non ancora ventenni, nel 1902. Da quel primo incontro nacque un'amicizia che durò fino alla morte di Kafka nel 1924. Fu un rapporto asimmetrico: da un lato un intellettuale – Brod – che andava riscuotendo un crescente successo fino ad apparire agli occhi dei suoi contemporanei una figura di prima grandezza nella cultura praghese di lingua tedesca, dall'altro uno scrittore che viveva con un misto di vergogna ed orgogliosa consapevolezza il proprio straordinario talento. Fu, però, anche un rapporto decisivo per la vita e l'esistenza postuma di entrambi. Senza Kafka, il nome di Brod sarebbe oggi noto solo a pochi specialisti. Senza Brod, l'opera di Kafka ci sarebbe giunta dimezzata: fu infatti lui a tradire, con provvida infedeltà, le volontà testamentarie dell'amico, che gli aveva chiesto di distruggere tutte le sue carte. In un fitto intreccio di confidenze, aneddoti, riflessioni, Kafka, attraverso il carteggio qui raccolto, condivide con Brod ogni aspetto della sua esistenza, dalla composizione dei romanzi fino alle sue tormentate storie d'amore.
Schiava di Picasso
Osvaldo Guerrieri
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2018
pagine: 240
Un gelido gennaio del 1936 a Parigi. Seduta a un tavolino del "Deux Magots", una donna si toglie i guanti, estrae dalla borsetta un coltello e comincia a pugnalare in gran velocità gli spazi tra le dita della mano aperta a ventaglio. A volte sbaglia il colpo e sanguina. Seduti lì accanto, Pablo Picasso e il poeta Paul Éluard osservano il gioco. Il pittore si alza, si avvicina alla donna e le chiede in dono i guanti: vuole collocarli nella vetrinetta dove conserva i ricordi più preziosi. La donna glieli concede levando su di lui due occhi dal colore indefinibile. Non si tratta di una donna qualunque. E la fotografa surrealista Dora Maar. Scocca da questo incontro uno degli amori più tormentati del Novecento. Quando conosce Picasso, Dora è reduce da un legame devastante con Georges Bataille. Al fianco dello scrittore ha oltrepassato la linea che divide l'erotismo dalla crudeltà. Ma anche con Picasso l'amore è violento. Picasso ama Dora, ma ama soprattutto se stesso. La divide con altre donne, per esempio con Marie-Thérèse, che gli ha dato una figlia quando lui è ancora sposato con Olga; la costringe a fare da spettatrice ai propri tradimenti; la umilia obbligandola ad abbandonare la fotografia. Fra i surrealisti Dora è considerata la rivale di Man Ray, ma per Picasso esiste un solo genio: lui. Sono anni in cui infuria la tempesta. La Spagna è dilaniata dalla guerra civile, l'Europa sta per subire l'assalto di Hitler e Picasso diventa la coscienza critica di quel tempo feroce.
La meraviglia della vita
Michael Kumpfmüller
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2018
pagine: 240
È l'estate del 1923 quando Franz Kafka raggiunge sua sorella Elli a Miiritz, una piccola stazione balneare sul Baltico. È molto malato, la tubercolosi lo ha costretto a trascorrere settimane a letto durante l'inverno. Elli spera che in quella residenza sul mare chiamata "Alla salute" Franz riesca a riprendersi un poco. Il Dottore - così lo chiamano nella casa - è felice di avere una stanza tutta sua, lontano da sanatori e luoghi di cura che gli procurano ormai soltanto nausea. Si sveglia dopo oltre otto ore di sonno e si siede un po' sul balcone ad ascoltare le voci dei bambini che giocano davanti alla casa vicina. Sono piccoli ebrei dell'Est, di una colonia proveniente da Berlino. Una mattina, mentre è intento a osservarli, allegri e vocianti attorno a un lungo tavolo, nota per la prima volta Dora Diamant, una giovane di non più di venticinque anni che sussurra qualcosa ai ragazzi in yiddish. Uno sguardo fugace, che si trasforma però in incanto quando la rivede nelle cucine della colonia, intenta a pulire il pesce con le sue mani delicate. Nei giorni successivi la reincontrerà sulla spiaggia. Si siederà con lei a contemplare il mare e si sentirà come dentro una campana che inghiotte qualsiasi rumore... Un'opera sull'ultimo grande amore di Kafka, sulla passione che lo spinse a rompere con Praga, la famiglia, la solitudine e a stabilirsi nella Berlino antisemita del tempo per sognare di raggiungere la Palestina in compagnia di una giovane ebrea dell'Est.
Il bambino di Budrio
Angela Nanetti
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2018
pagine: 304
Nel 1644 Budrio è un antico castello della città di Bologna con belle mura cinte da un fossato e, intorno, una campagna ricca di acque. Dentro al castello, si erge, solenne, la chiesa di San Lorenzo, con un alto campanile e il convento accanto, provvisto di chiostro e di torre dell'orologio. Il convento ospita diciassette frati, tra i quali padre Giovanni Battista Mezzetti. Noto come "l'unto del Signore" per il suo titolo di teologo conseguito grazie a un breve papale, il frate ha poco più di trent'anni ed è un uomo alto, con lo sguardo sicuro, i capelli fluenti e la voce suadente e imperiosa. Tra le duemila anime ospitate nel castello e fuori le mura, ha eletto a suo confidente, in virtù della disposizione che spinge l'uno verso l'altro i contrari, il medico di Budrio, Alberto Carradori. Al "povero uomo di scienza", come Carradori definisce se stesso, confida non soltanto i suoi disturbi, i suoi scatti d'ira improvvisi e il fuoco interiore che lo consuma, ma anche le sue angustie, i suoi slanci e il suo fervore di maestro del convento, addetto a insegnare la grammatica, la lingua italiana e quella latina ai ragazzi di Budrio. Svela, soprattutto, di coltivare vasti progetti per l'avvenire di un suo allievo: Giacomo Modanesi, un bambino di intelligenza e memoria prodigiose. Il ragazzo appartiene a una famiglia povera proveniente dal Po, da luoghi pieni di miasmi dove l'acqua facilmente s'impaluda. Sua madre è morta di febbri maligne e suo padre è un garzaiolo...

