Politica e governo
Regional councils and devolved forms of government. Assemblee legislative regionali e forma di governo nei sistemi decentrati
Libro: Libro in brossura
editore: CLUEB
anno edizione: 2022
pagine: 298
Adesso, la storia. Editoriali 2014-2020
Dario Renzi
Libro: Libro rilegato
editore: Prospettiva Edizioni Services & Publishing
anno edizione: 2021
pagine: 304
Una raccolta di articoli e saggi brevi pubblicati sul quindicinale "La Comune" per interpretare l'epoca controversa in cui viviamo: le grandi linee di tendenza - come amava definirle Rosa Luxemburg - delle dinamiche dell'emersione umana e della decadenza dei poteri oppressivi. L'autore indaga le radici intime e profonde delle vicende, le implicazioni coscienziali, le motivazioni e i sentimenti che sono dietro e dentro "i fatti".
Il Dorje e la Spada. La resistenza armata tibetana contro l'invasione cinese (1950-1974)
Gianluca Frinchillucci, Laura Bacalini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Cerchio
anno edizione: 2021
pagine: 84
Dopo l'invasione cinese del Tibet nel Marzo del 1959, nelle vastissime zone periferiche del territorio tibetano si sviluppò una spontanea guerriglia popolare contro l'invasore, che ebbe come prime protagoniste le tribù nomadi del Kham e conobbe successivamente una breve stazione di scarsi aiuti dall'Occidente. La storia di questa eroica resistenza popolare, che durò ben venticinque anni, è ancora oggi sconosciuta. Contiene un'esclusiva intervista al Presidente dell'Associazione dei Combattenti Tibetani in Esilio (Chushi Gandruk).
La seconda guerra fredda. Lo scontro per il nuovo dominio globale
Federico Rampini
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2021
pagine: 240
È cominciata la seconda guerra fredda. Sarà profondamente diversa dalla prima. Cambieranno molte cose per tutti noi, nella sfida tra America e Cina nessuno potrà rimanere neutrale. L'economia e la finanza, la scienza e la tecnologia, i valori politici e la cultura, ogni terreno sarà investito dal nuovo conflitto. Dobbiamo smettere di parlare di globalizzazione come se fosse irreversibile: la sua ritirata è cominciata. Federico Rampini ci costringe a rivedere i luoghi comuni, ci apre gli occhi. Perché il mondo è cambiato molto più di quanto gli occidentali si rendano conto.
Il disobbediente
Andrea Franzoso
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2021
pagine: 220
Che cosa succede se un dipendente si accorge che il capo della sua azienda ruba e decide di non distogliere lo sguardo? Se di fronte alla scelta tra salvare la propria carriera o la propria coscienza, opta per quest'ultima? Nel febbraio 2015 Andrea Franzoso, funzionario dell'internal audit di Ferrovie Nord Milano, scopre che il presidente dell'azienda utilizza denaro pubblico per i propri interessi. Fra le “spese pazze” c'è veramente di tutto: film porno, viaggi, abiti firmati, regali ai politici amici e oltre 180 mila euro di multe accumulate da suo figlio con l'auto aziendale. Franzoso segnala il tutto internamente ma gli dicono di lasciar perdere, quindi presenta un esposto alle forze dell'ordine. Parte così un'inchiesta della procura di Milano: il presidente è costretto a dimettersi ed è rinviato a giudizio. Andrea Franzoso, invece, viene trasferito in un altro ufficio, senza più alcun compito di controllo. Attorno a lui si fa il vuoto: i colleghi gli voltano le spalle e lo isolano. Alla fine, perde il lavoro. Questo libro è il racconto di quella vicenda, e una risposta alla domanda che ci poniamo tutti: vale la pena essere onesti? Una lezione di etica e di coraggio, ma soprattutto un'iniezione di fiducia per chi pensa che l'Italia sia un Paese senza speranza. Nell'autunno 2017, l'eco mediatica suscitata da "Il disobbediente" ha permesso di far approvare la prima legge italiana a tutela dei whistleblower. Come scrive nella postfazione Raffaele Cantone, all'epoca presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione: “Se devo oggi individuare il fattore 'scatenante' che mise in moto quel circolo virtuoso, mi sento di poterlo individuare in questo libro e nella risonanza che ebbe. È innegabile che la vicenda umana raccontata in queste pagine, fatta di nient'altro che onestà e senso del dovere, è stata in grado di fare breccia laddove tante argomentazioni giuridiche, benché di assoluta ragionevolezza, non erano riuscite”. Prefazione di Gian Antonio Stella. Postfazione di Raffaele Cantone.
Libertà inutile. Profilo ideologico dell’Italia repubblicana
Gianfranco Pasquino
Libro: Libro rilegato
editore: UTET
anno edizione: 2021
pagine: 223
Quando scelse la repubblica, il popolo italiano, appena uscito dalle rovine di una dittatura e di una guerra mondiale, affidò all'Assemblea costituente l'impegnativo compito, condiviso da tutti (o quasi), di costruire un paese migliore. Ma la repubblica che ne è uscita è stata all'altezza di quelle speranze? Se lo chiedeva già Norberto Bobbio nel suo fondamentale "Profilo ideologico del Novecento italiano", fermandosi però sulle soglie del 1968, e se lo chiede oggi Gianfranco Pasquino, raccogliendo l'eredità del grande filosofo torinese e provando a impostare nuovamente una riflessione che riesca a cogliere l'accidentato percorso della nostra mutevole e inquieta storia repubblicana. A partire dalle fondamenta costituzionali, Pasquino sismografa gli smottamenti culturali gli umori e i contrasti che, di decennio in decennio, hanno attraversato la nazione e coinvolto i suoi protagonisti. Così ci immergiamo nelle contraddizioni delle tre grandi culture politiche del Novecento: il liberalismo, fondamentale durante la Resistenza e sminuito nella ricostruzione del dopoguerra; il comunismo, lacerato all'interno dal dibattito fra i desideri di riformismo parlamentare e le pulsioni semirivoluzionarie, negli anni caldi delle contestazioni di piazza; l'area democristiana, appesantita dal troppo potere politico economico e sociale accumulato senza controlli, fino alla resa dei conti di Tangentopoli. E poi ancora i mutamenti delle stagioni recenti: la personalizzazione della politica propiziata dal berlusconismo e l'affermarsi di nuove culture che strizzano l'occhio all'antipolitica e al populismo. Il quadro che ne viene fuori è un'inedita biografia della nazione: un paese di passioni ideologiche ed enormi contraddizioni, in cui le fortune dei leader durano il tempo di una stagione. E allora, attraversando le riflessioni di Pareto, Calamandrei, Gramsci, Sartori, prende forma il dubbio di Pasquino: la democrazia italiana ha disatteso le promesse costituzionali? Quella conquistata con tanta fatica è stata forse una Libertà inutile?
Geopolitica della salute. Covid-19, OMS e la sfida pandemica
Nicoletta Dentico, Eduardo Missoni
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 262
Nel 2020, l'amministrazione Trump ha deciso di abbandonare l'OMS proprio mentre l'agenzia si trovava a fronteggiare la più importante crisi sanitaria della sua storia, ancora in corso. L'accusa frontale all'OMS di aver coperto l'opaca gestione dell'epidemia da parte della Cina, origine del virus, rivela quanto sia facile per l'agenzia diventare il capro espiatorio di un conflitto geo-politico tra paesi, in questo caso due potenze mondiali. Non è la prima volta che l'OMS si trova sotto tiro. In altre occasioni epidemiche si è mossa con incertezza, talora sbagliando. Ma la qualità del suo operato dipende molto da quella dell'intervento dei governi, ovvero dei soggetti titolari dell'organizzazione. Per valutarne le decisioni serve ripercorrere la sua storia, capirne il mandato, i meccanismi di finanziamento, le tensioni che attraversano la sua gestione. Questo libro vuole fare chiarezza, con un'analisi schietta, sul funzionamento dell'OMS, sulle influenze esterne cui è esposta, sulle responsabilità dei diversi "portatori d'interesse". Il libro fa riferimento al contesto del Covid-19 e al ruolo dell'Organizzazione nelle emergenze sanitarie, ma l'intento è richiamare l'attenzione sulla sfida più grande: la tutela del diritto alla salute e l'azione della politica per promuoverne la realizzazione. Un obiettivo che richiede una OMS autorevole e credibile, all'altezza di un mondo che aspira sul serio a dotarsi degli strumenti per difendersi dalle nuove crisi sanitarie che già si prospettano all'orizzonte.
Popolarismo liberale. Le parole e i concetti
Flavio Felice
Libro
editore: Scholé
anno edizione: 2021
pagine: 160
Il libro spiega perché la cultura politica ispirata al popolarismo sturziano e al liberalismo classico sia alternativa tanto al populismo contemporaneo quanto alle forme di paternalismo nelle quali il leader di turno guida il popolo come il pastore governa le greggi o come un burattinaio manovra le marionette. Ogni capitolo analizza una nozione chiave: il potere – con il messaggio cristiano entra in gioco l’idea che è la coscienza di ogni uomo a giudicare il potere politico –, la società civile, l’argine critico che limita le pretese delle autorità politiche e delle mega organizzazioni economiche. Infine, si prende spunto dalla Laudato si’ di Papa Francesco: la cultura dello scarto è il criterio di giudizio per individuare soluzioni istituzionali a misura d’uomo che implichino la responsabilità personale.
La nostra fede
Piero Gobetti
Libro: Copertina morbida
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 64
La nostra fede originariamente compare nella prima rivista gobettiana, «Energie Nove», nel 1919, e mai prima d'ora era stato pubblicato in volumetto autonomo. La fede di cui parla Gobetti è condizione basilare dell'azione politica, sempre connessa all'incertezza, e preda del cinismo se non sorretta da ideali. È una passione sorgiva che si affianca alla razionalità, ma senza nulla di retorico: una fede laica, calata nel mondo, perché "il nostro idealismo non può limitarsi a uno sforzo teorico, deve pervadere noi e il tutto di un so o solo di vita intima, intensa". Da qui il "rigido senso di responsabilità"a essa legato, che rifiuta ogni soluzione sbrigativa. E se c'è una cosa che oggi manca è proprio la lungimiranza, l'elogio della lentezza - concetti che invece ricorrono più volte in questo piccolo capolavoro.
Anarchia e cristianesimo
Jacques Ellul
Libro: Copertina morbida
editore: Elèuthera
anno edizione: 2021
pagine: 175
Questo libro è una provocazione culturale fin dal titolo. Un tentativo di conciliare l'inconciliabile: il diavolo e l'acqua santa! Contro l'opinione corrente, e in linea con il suo anticonformismo, Ellul - cristiano per certo anomalo - sostiene che punti di contatto tra anarchismo e cristianesimo ve ne sono. E notevoli. Mescolando politica, teologia e storia, alla luce del Vecchio e del Nuovo Testamento e delia concezione del potere nella Chiesa delie origini, l'autore argomenta la sua tesi con la verve e l'incisiva semplicità che hanno caratterizzato tutta la sua opera. Ma niente paura: Ellul chiarisce subito che non è sua intenzione convertire nessuno. Né gli anarchici al cristianesimo, né i cristiani all'anarchismo. L'olio e l'aceto, dopo essere stati rimescolati, tornano a separarsi. Però, forse, non più così incompatibili. Prefazione di Mimmo Franzinelli. Postfazione di Andrea Gallo.
Pubblico è meglio. La via maestra per ricostruire l'Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2021
pagine: 208
Per anni il ruolo dello Stato è stato denigrato: l'idea di un intervento pubblico nella dinamica economica suscitava reazioni durissime, tanto che quasi da ogni parte politica il principale appello era a una riduzione del ruolo dello Stato, affinché il mercato si autoregolasse, senza mani che ne orientassero la direzione. Ma i mesi della pandemia ci hanno lasciato una lezione importante: è difficile negare che, nell'emergenza, il ruolo del pubblico sia stato fondamentale. Non solo abbiamo assistito a una riscoperta del Servizio sanitario nazionale, per anni bersaglio di politiche di privatizzazione e smembramento, ma anche dell'importanza di strumenti di assistenza e sostegno alle imprese, senza i quali molti attori economici avrebbero faticato, in questa crisi, a sopravvivere. La sfida, oggi, è non dimenticare questa lezione, mettendo di nuovo lo Stato al centro della gestione delle ingenti risorse che arriveranno dall'Europa grazie al Recovery Fund. Prefazione di Enrico Giovannini.
L'avvocato e il banchiere. Dal premier per caso al «whatever it takes»
Maurizio Stefanini, Sergio Luciano
Libro
editore: Paesi Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 160
Con prefazione di Gian Antonio Stella, il saggio ripercorre la parabola di un «premier per caso» quale Giuseppe Conte si è auto-definito, fino all'arrivo inaspettato di Mario Draghi alla guida di un governo di unità nazionale. Stefanini e Luciano tracciano le tappe della presa del potere dell'avvocato del popolo, descrivendo parallelamente le gesta di «Supermario» e la sua visione per il rilancio dell'Italia e l'aggancio della ripresa economica. Ne scaturisce un racconto che analizza tutte le tappe della più grande sfida politica italiana degli ultimi tempi: dalla pandemia a Matteo Renzi, sino all'intervento del Quirinale. Con finale a sorpresa.

