Diritto internazionale
Le baie storiche: un’anomalia nel rapporto tra terra e mare
Ilaria Tani
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 264
Il diritto marittimo. Attraverso i casi e le clausole contrattuali
Sergio Maria Carbone, Pierangelo Celle, Marco Lopez de Gonzalo
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 378
Fondamenti del diritto commerciale internazionale
Libro
editore: Pacini Giuridica
anno edizione: 2020
La pandemia da Covid-19. Profili di diritto nazionale, dell'Unione Europea ed internazionale
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 206
Il volume si propone nel primo capitolo di valutare gli effetti delle misure di contenimento della pandemia da Covid-19 sui contratti commerciali alla luce del diritto italiano, dell'Unione europea ed internazionale. Vengono così esaminate, in particolare, forza maggiore e hardship, nelle loro declinazioni civilistica italiana, convenzionale internazionale, così come nel contesto arbitrale e della contrattualistica commerciale internazionale corrente. Inoltre si esaminano le questioni di giurisdizione e di legge applicabile che sorgono quando una parte invochi la forza maggiore nel contesto di contratti che presentino contatti con più giurisdizioni. Il secondo capitolo esamina le misure adottate dal Governo italiano per contenere il diffondersi della pandemia da Covid-19. Gli atti adottati vengono esaminati alla luce del sistema di protezione civile vigente, per valutarne la legittimità, anche sotto il profilo costituzionale. Viene altresì proposta un'analisi degli atti adottati per contrastare le gravi conseguenze economiche determinate dalle misure di lockdown e ciò sotto il profilo del diritto amministrativo e del diritto pubblico dell'economia. Si sono anche analizzati portata e valore dei certificati di forza maggiore rilasciati sia dalle Camere di Commercio italiane, sia da autorità estere, in particolare cinesi. II terzo capitolo esamina, nella prima parte, gli obblighi internazionali in capo agli Stati e alle organizzazioni internazionali, in particolare le Nazioni Unite e l'Organizzazione Mondiale della Sanità, derivanti da norme consuetudinarie, dai trattati e da fonti da essi derivate, al cospetto del diffondersi e della gestione della pandemia da Covid-19. La seconda parte del capitolo offre un'analisi dei provvedimenti presi dalle Istituzioni europee e dagli Stati membri per far fronte all'emergenza sanitaria e alla correlata crisi economica.
Il diritto aeronautico
Anna Masutti
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 281
La terza edizione del presente volume espone le principali evoluzioni normative e giurisprudenziali che hanno caratterizzato il diritto aeronautico nell'ultimo decennio. L'edizione si caratterizza, rispetto alla precedente, per la riscrittura e l'aggiornamento della disciplina in materia di concessioni aeroportuali e la descrizione del ruolo dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti. Relativamente ai servizi aerei internazionali particolare attenzione è stata dedicata alle strategie di negoziazione degli accordi globali da parte dell'Unione europea e degli Stati Membri con i Paesi terzi. L'Unione europea, impegnata nei processi di liberalizzazione del trasporto aereo e nell'applicazione delle norme di settore, ha adottato numerose iniziative in tema di aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree e di oneri di servizio pubblico. Il volume espone inoltre l'evoluzione normativa intervenuta nel Single European Sky e le modifiche apportate dal regolamento (UE) n. 1139/2018 alle competenze dell'EASA.
L'Europa a cent'anni dalla Prima guerra mondiale. Storia, politica, diritto
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 256
Gli scritti raccolti in questo volume su L’Europa a cent’anni dalla Prima guerra mondiale analizzano problemi con cui il continente si confronta oggi sotto il profilo della storia, del diritto, della politica. Per comprenderli meglio, gli autori allargano lo sguardo a un periodo secolare. Vengono esaminati progetti di Stati nazione e di integrazione europea, e i mutamenti delle costellazioni geopolitiche globali in cui l’Europa ruota. Si vagliano le basi giuridiche e la funzionalità politica di organizzazioni come l’Unione europea e il Consiglio d’Europa. Tra gli aspetti trattati due emergono come decisivi per una comprensione dello sviluppo europeo nel lungo periodo e nella crisi attuale. Il primo è il parziale smarrimento del legame tra cittadinanza e welfare, già asse portante non solo dei progetti di nazione o di integrazione europea, ma della stessa coesione atlantica. Il secondo è il vacillare delle istituzioni europee tra grandi ambizioni sovranazionali (e dunque costituzionali) e quella dimensione ancora consistente dell’Unione che è governata dal diritto internazionale: dimensione che, per non essere “detta” – in primis dalla Corte di giustizia – produce processi di governo opachi e non sempre efficaci. Di questa duplice analisi sembrano dare conferma anche le difficoltà nella gestione della crisi epidemica iniziata nel 2020.
Principi di diritto delle organizzazioni internazionali
Ugo Draetta
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2020
pagine: XVIII-242
Dopo quasi dieci anni dalla terza edizione è apparso indispensabile aggiornare, completare e rivedere i Principi di diritto delle organizzazioni internazionali, alla luce di tutti i mutamenti intervenuti nel frattempo nella Comunità internazionale. La trattazione ne è risultata lievemente ampliata rispetto alle edizioni precedenti, in quanto si è dovuto dar conto di nuove forme di organizzazioni internazionali di cooperazione e di integrazione, specie a livello regionale, sviluppatesi o consolidatesi nel frattempo, oltre che di trend evolutivi che la prassi più recente delle relazioni internazionali offre in misura copiosa alla nostra osservazione. Inoltre, maggiore spazio è stato dedicato all'Unione Europea, l'organizzazione internazionale a noi più vicina. Essa rappresenta lo stato più avanzato d'integrazione tra Stati riscontrabile in questo momento, modello cui si ispira, senza uguagliarlo, un numero sempre maggiore di forme associative tra soggetti di diritto internazionale, specie a livello regionale. Non è stato tuttavia modificato l'impianto generale del testo, che si è mostrato nel corso degli anni adeguato a fornire un utile strumento di studio, snello, ma, nella misura del possibile, completo.
Notable cases of the European Court of human rights on the right to life
Andrea Carcano
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 304
Statualità e non riconoscimento nel diritto internazionale
Marina Mancini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 265
«Il presente studio ha ad oggetto il rapporto tra statualità e non riconoscimento nell'ordinamento internazionale. Esso si prefigge di accertare come si articoli tale rapporto in epoca contemporanea, rispondendo in maniera organica ad una serie di interrogativi su cui la dottrina ha fornito sinora solo risposte frammentarie. Un'indagine in materia è sollecitata dalla constatazione della realtà internazionale attuale. Da un lato, si registrano alcuni pretesi enti statuali che per motivi diversi non hanno ottenuto il riconoscimento di nessuno Stato, come il Nagorno Karabakh, il Somaliland e la Transnistria, o sono stati riconosciuti solo dallo Stato responsabile della loro creazione, come la Repubblica Turca di Cipro del Nord, e da pochissimi altri, come l'Abkhazia e l'Os-sezia del Sud. Dall'altro, si riscontrano altri pretesi Stati sul cui riconoscimento la comunità internazionale si è divisa, una parte consistente avendolo concesso e l'altra negato, come la Palestina e il Kosovo. Secondo la concezione tradizionalmente accolta della statualità, la qualità di Stato come soggetto di diritto internazionale è riservata all'ente che possieda determinati requisiti ispirati al principio di effettività, sovente identificati con quelli enunciati dall'art. 1 della Convenzione di Montevideo del 1933 sui diritti e doveri degli Stati, cioè una popolazione permanente, un territorio definito, un'autorità di governo e la capacità di entrare in relazione con gli altri Stati. Il riconoscimento non ha carattere costitutivo della soggettività internazionale dello Stato. La cosiddetta teoria dichiarativa, largamente prevalente nella dottrina contemporanea, lo configura come un atto unilaterale attraverso cui gli Stati preesistenti si limitano a constatare l'esistenza del nuovo Stato e a manifestare la volontà di intrattenere relazioni internazionali. (...)» (dall'introduzione)
Il sistema penale della navigazione. Contributo allo studio del diritto penale marittimo
Stefania Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2020
pagine: 360
Il volume affronta gli aspetti penalistici del diritto della navigazione in ottica sistematica, attraverso un costante rimando alle risalenti tradizioni storiche e alle più attuali esigenze di tutela della sicurezza marittima internazionale. La trattazione del comparto sanzionatorio della navigazione si incentra sulla disamina unitaria di principi generali, fattispecie di reato e istituti giuridici contemplati nel Codice della navigazione, nel Codice penale e nella eterogenea legislazione speciale. Ampio spazio viene assegnato, altresì, all’indagine giurisprudenziale, attesa l’importanza di alcune complesse vicende processuali che hanno destato notevole interesse nell’opinione pubblica.
Il concetto di minoranza religiosa dal diritto internazionale al diritto europeo. Genesi, sviluppo e circolazione
Daniele Ferrari
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2020
pagine: 336
Come si è sviluppato il concetto di minoranza religiosa nel diritto internazionale dal primo dopoguerra fino ai nostri giorni? Il volume risponde alla domanda attraverso un percorso che ricostruisce la genealogia della nozione di minoranza religiosa nel prisma della sua definizione giuridica, della sua genesi nel diritto della Società delle Nazioni, del suo sviluppo da parte delle Nazioni Unite e della circolazione nel Consiglio d'Europa, nell'Unione Europea e nell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa. Le tre fasi - genesi, sviluppo, circolazione - scandiscono la trasformazione di un concetto che, sprovvisto di una definizione giuridica ufficiale, diviene, a partire dal secondo dopoguerra, una categoria sempre più esposta alle trasformazioni che investono le minoranze religiose. In questa luce, la qualificazione giuridica dello status delle minoranze religiose rappresenta anche uno strumento innovativo per indagare fenomeni più ampi come le sovrapposizioni tra religioni e migrazioni, l'intersezione tra identità religiosa, identità di genere e orientamento sessuale, e le sinergie tra istituzioni internazionali nella tutela dei diritti umani.
Interpretazione di buona fede del contratto internazionale tra Italia e Inghilterra. Un approccio casistico
Paola Manes
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 152
Tra i numerosi problemi legati alla contrattualistica internazionale, l'interpretazione appare come uno dei più complessi, giacché l'attività ermeneutica è prodromica all'individuazione del significato del testo e degli effetti conformi all'intenzione delle parti. L'analisi sulla quale si concentra questo lavoro, che mette a petto ordinamento italiano ed inglese, mira comprendere se sia possibile utilizzare un principio generale come la buona fede, sviluppatosi in contesti di civil law, nell'interpretazione del contratto internazionale, funzionalmente e nativamente legato all'ambiente di common law. Il problema dell'applicabilità dell'interpretazione di buona fede al contratto internazionale deriva dal fatto che il giurista inglese predilige i criteri di certezza e prevedibilità del traffico giuridico e, dunque, un'analisi del contratto che si discosti il meno possibile dal dato letterale, mal tollerando principi generali ritenuti vaghi e perciò, perniciosi. Si tratta quindi di capire se dall'endiadi buona fede possano essere ricavati contenuti comuni ai due sistemi giuridici e "regole operazionali" applicabili in modo efficiente all'interpretazione del contratto internazionale, anche in virtù del rilievo dato a tale canone ermeneutico dai nuovi Principi UNIDROIT. Si suggerisce un uso del canone della buona fede come strumento di risk assessment delle posizioni contrattuali sempre più esposte, in mercati assai fluidi, a variazioni impreviste e tuttavia alla ricerca di soluzioni orientate, quanto più possibile, ad un sinallagma ragionevole e dagli esiti prevedibili.