Belforte Salomone: I racconti
Quest'anno a Gerusalemme. La mia vita per Israele
Sergio Minerbi
Libro: Libro in brossura
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2019
pagine: 163
Inno alla vita. Per non dimenticare la Shoah
Tilda Rousso
Libro: Libro in brossura
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2019
pagine: 149
L'uomo che sapeva volare. Nella Toscana del XVIII secolo
Mauro Andreini
Libro: Libro in brossura
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2018
pagine: 125
Il muro degli ebrei. Roccatederighi e la provincia di Grosseto (1943-1945)
Ariel Paggi
Libro: Copertina morbida
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2018
pagine: 349
Turkish airlines. Fila 21 posti A e B
Genny Risso
Libro: Libro in brossura
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2018
Io, l'uomo di destra. Ricordi, illusioni, delusioni e riflessioni di un sessantottino per caso
Lionello Mazzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2018
pagine: 147
Napoli, via Cappella Vecchia 31. Voci ebraiche da dietro al vicolo
Pierpaolo Pinhas Punturello
Libro: Libro in brossura
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2018
pagine: 99
Quando due parallele si incontrano. Due ragazzi ebrei dalle leggi razziali ad oggi
Dario Foà, Aida Foà
Libro: Libro in brossura
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2017
pagine: 160
La grotta della foca monaca
Stella Bolaffi Benuzzi
Libro: Copertina morbida
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2016
Ghontha e il segreto dell'acqua che scorre
Clemente Fargion
Libro: Libro in brossura
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2016
pagine: 185
Ghonta appartiene ad una tribù di facoceri pensanti, dotati di capacità di comunicare con la telepatia. Percepisce gli umani come una specie superiore, che usa questo privilegio per dominare e sopraffare le altre specie viventi. Ma egli ambisce a stabilire con essi un contatto, per tentare di convertirli ad una morale di pace ed armonia. Attraverso vicende alterne e avventurose, Ghonta, assieme ad altri suoi simili, viene in contatto con umani che sembrano non essere ostili, che li portano in un luogo sconosciuto, ma gradevole, dove nel tentare un contatto telepatico con la specie umana, scopre emozioni fino ad allora sconosciute. Nel frattempo, James Croysdale, uno studioso londinese di civiltà antiche, accompagnato dalla figlia Lucy e da Joseph Bloomberg, studente di veterinaria, durante una missione in Kenya, alla ricerca dei resti di una civiltà estinta che considerava sacro il facocero di montagna, dotato di capacità telepatiche, s'imbattono in nuove ed inattese scoperte, che celano i segreti di un culto antico tramandato dalla notte dei tempi. A dispetto dello scetticismo dei giovani, la loro curiosità deve fare i conti con le forze dell'Occulto, inconsapevolmente liberate, che cominciano a far sentire la loro sinistra presenza. Introduzione di Stefano Jesurum.
L'occhio guarda a Sion. Dal Salento dei campi profughi per gli ebrei nel 1946
Tina Aventaggiato
Libro: Copertina morbida
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2016
pagine: 187
Dal 1945 al 1947 decine di migliaia di ebrei, moltissimi dei quali provenienti dai campi di sterminio nazisti, hanno sostato nei campi profughi per ebrei del Salento, a Santa Cesarea Terme, Tricase, Santa Maria di Leuca, Santa Maria al Bagno e Santa Caterina con la speranza di riuscire a raggiungere, anche illegalmente, la Palestina. Il romanzo storico racconta il tentativo di un gruppo di ebrei slavi, fratello, sorella e un bambino, di raggiungere illegalmente la Palestina con l'aiuto dei salentini nel 1946. La storia permette di delineare la vita degli ebrei nei campi del Salento, i rapporti con i funzionari dell'UNRRA, con la popolazione locale e le autorità italiane. Disegna inoltre il quadro della situazione politica internazionale alla vigilia della nascita dello Stato d'Israele.
Ho inciampato e non mi sono fatta male. Haifa, Napoli, Berlino, una storia familiare
Miriam Rebhun
Libro: Copertina morbida
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2016
pagine: 140
"Io sono una testimone di seconda generazione, non ho vissuto la guerra, non sono una sopravvissuta allo sterminio, ma sono figlia ed erede del nazismo e delle leggi razziali fasciste. Senza il nazismo, Heinz e Gughy con molta probabilità non avrebbero lasciato Berlino per rifugiarsi in Palestina. Heinz non si sarebbe arruolato nella Brigata ebraica al seguito degli Alleati, non sarebbe mai giunto a Napoli e non avrebbe conosciuto Luciana. Lei avrebbe continuato gli studi, avrebbe preso il diploma di pianoforte, sarebbe stata una donna indipendente. Non ci sarebbe stata una bambina proveniente da Haifa che dei nonni paterni berlinesi non ha mai visto neanche una fotografia. Allora mi chiedo: chi viene da una storia così ha o non ha titolo per sentirsi una testimone? E così io questa storia comincio a raccontarla".

