Castelvecchi: Critica sociologica
L'opinione dei moderni. Scienza sociale, critica e politica in Durkheim
Giulio Pignatti
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 200
«L’opinione, cosa eminentemente sociale, è una fonte di autorità, e ci si può domandare se ogni autorità non sia originata dall’opinione» scriveva Émile Durkheim, padre della sociologia francese. Ma, in una modernità sempre più frammentata, lo spazio dell’opinione – fatto di ideali, bisogni e aspirazioni differenti – eccede le strutture sociali e politiche. È proprio da questo scarto tra rappresentazione e fatto che emerge il problema politico del «governo dell’opinione», cioè dell’irriducibile pluralità dei gruppi sociali, così come la domanda sullo statuto della «scienza dell’opinione», come Durkheim definisce la sociologia. Con particolare attenzione alle Lezioni di sociologia, Giulio Pignatti ripercorre il pensiero di Durkheim per riscoprire il ruolo critico delle scienze sociali, ancora oggi indispensabile. Prefazione di Pierpaolo Cesaroni.
Il governo della società. Durkheim e la critica della società neoliberale
Massimo Pendenza
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 168
La figura di Émile Durkheim, tra i fondatori della disciplina sociologica, non cessa di suscitare interesse, e il suo pensiero di ispirare rinnovate interpretazioni. Allontanandosi dall’esegesi canonica che a lungo lo ha descritto come un intellettuale difensore della morale collettiva, nonché interprete di una sociologia inadatta alla critica e incapace di fornire motivi di riflessione all’azione politica, Massimo Pendenza riattualizza gli scritti del grande sociologo francese e dettaglia la sua rivisitazione in chiave sociologica delle principali categorie politiche della modernità. L’obiettivo è avanzare una critica al governo neoliberale della società moderna, caratterizzato da un forte spirito competitivo, al fine di immaginare, ad esempio per l’Europa odierna, un ordinamento sociale alternativo capace di operare quel re-incastro dell’economia nella società fortemente auspicato da Durkheim e di cui si avverte così tanto il bisogno.