CEDAM: Dipartimento di scienze giuridiche. LUISS
Costituzionalismo e diritto europeo delle religioni
Francesco Alicino
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2023
pagine: XXVIII-344
L'ampia e documentata ricerca di Francesco Alicino prova che la libertà di religione non può non tornare ad incontrare il costituzionalismo, dal quale nell'ultimo secolo s'era distaccata. Nel Novecento sono state percorse piste differenziate e parallele. Nonostante la sua espressa menzione nelle Costituzioni formali, vigeva tra gli studiosi una tacita conventio ad excludendum del diritto di libertà religiosa dal discorso comune a tutti i diritti e libertà fondamentali. È proprio la nuova geografia religiosa europea che rivela la forza espansiva del costituzionalismo. In questo senso, il sistema di garanzie dell'Unione europea, rafforzato dall'ingresso della Carta di Nizza nel Trattato di Lisbona, dal dialogo con le organizzazioni religiose e filosofiche e dal confronto fra le Corti statali e sovrastali (di Strasburgo e di Lussemburgo), prefigura un diritto delle religioni parte integrante del "diritto pubblico europeo". A farlo nascere è appunto il costituzionalismo contemporaneo, che paga così il suo debito di riconoscenza al diritto di libertà di religione, che aveva contribuito in maniera decisiva alla sua nascita sì da esserne considerato comunemente la radice storica. I casi concreti - che riguardano il matrimonio, l'istruzione, i simboli religiosi affrontati in questa ricerca dimostrano che il diritto europeo delle religioni acquista il connotato di una laicità pluralista.
I limiti statutari alla circolazione delle azioni. Il diritto al disinvestimento
Giovanna G. Salvati
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2011
pagine: XVI-328
L'opera affronta in modo sistematico, per la prima volta dopo la riforma delle società, il tema dei limiti statutari alla circolazione delle azioni. L'analisi si concentra sulle clausole nominate dal codice civile, la clausola che vieta il trasferimento delle azioni e la clausola di mero gradimento, dalle quali trae i principi imperativi che dominano la materia e li applica alle clausole non nominate come la clausola di prelazione o la clausola di co-vendita.