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Centro Studi Filologici e Linguistici Siciliani: Lingue e culture in Sicilia. Piccola biblioteca per la scuola

Introduzione allo studio della Sicilia linguistica

Introduzione allo studio della Sicilia linguistica

Giovanni Ruffino

Libro: Libro rilegato

editore: Centro Studi Filologici e Linguistici Siciliani

anno edizione: 2018

pagine: 91

Nell’accostarsi alla Sicilia linguistica occorre mettere a fuoco alcune questioni preliminari: il rapporto tra lingua e dialetto (dal punto di vista storico-linguistico e sociolinguistico), il concetto di variazione linguistica (nel tempo, nello spazio, nella società), i passaggi cruciali nella vicenda linguistica di uno dei luoghi più importanti nella storia del Mediterraneo. Questi diversi aspetti vengono qui affrontati attraverso alcune rapide riflessioni, introdotte da un “documento” non recente, ma di sicuro interesse anche per il momento in cui fu prodotto. Si tratta della fedele trascrizione di sette brevi conversazioni radiofoniche tra me e il compianto Pippo Fava, il grande giornalista catanese ucciso dalla mafia. Nelle pagine conclusive viene fornita una essenziale guida bibliografica.
10,00

Gli Errori. Ovvero le verità nascoste

Gli Errori. Ovvero le verità nascoste

Salvatore Claudio Sgroi

Libro: Libro rilegato

editore: Centro Studi Filologici e Linguistici Siciliani

anno edizione: 2019

pagine: 295

Il testo mira attraverso una esemplificazione di “usi linguistici giudicati errati” (questa la definizione qui proposta di “errore”), relativi al piano ortografico, fonologico, morfologico, morfo-sintattico, semantico-lessicale, testuale, a identificare le Regole, spesso inconsce, che li hanno generati, in competizione con altre Regole alla base di usi giudicati corretti, e ad evidenziare le motivazioni diverse, esplicite o meno (di tipo etimologico, logicistico, interferenziale, dialettale, estetico, ecc.) alla base di tali giudizi. Il testo si propone di avviare il lettore (docenti, alunni, ecc.) ad analizzare i propri ed altrui usi linguistici con le relative ‘ideologie’ grammaticali, alla ricerca delle Regole di cui sopra (“verità nascoste”) mirando così a potenziare la propria competenza meta-linguistica.L’esplicitazione e discussione dei criteri “prescrittivi” nei testi istituzionali (grammatiche e dizionari) a confronto con gli usi reali dei nativofoni (colti e non), potrà stimolare all’assunzione critica, responsabile, delle proprie scelte linguistiche, in piena autonomia, senza dover ricorrere fideisticamente all’autorità dell’ipse dixit.
20,00

L'identità nel nome. Antroponimi personali, familiari, comunitari

L'identità nel nome. Antroponimi personali, familiari, comunitari

Marina Castiglione

Libro: Libro in brossura

editore: Centro Studi Filologici e Linguistici Siciliani

anno edizione: 2019

pagine: 138

Nel 2013 uscì un’opera poderosa per qualità e completezza di contenuti, curata da Giovanni Ruffino: "Lingue e culture in Sicilia" (2 voll. Centro di studi filologici e linguistici siciliani, Palermo). Il capitolo quinto venne integralmente dedicato all’onomastica siciliana. Questo volume, dedicato alle scuole, riprende e integra quei materiali nei soli risvolti antroponimici e antroponomastici, attraversandone gli usi nei secoli e rintracciandone le resistenze odierne. Ogni elemento che pretenda una identificazione certa deve essere contrassegnato da un nome, non esclusivo, ma individuabile. Portare questa consapevolezza nel mondo della scuola vuol dire usare una chiave interpretativa che di norma sfugge e che, invece, consente di agganciare tanti saperi, credenze, usi, certamente appassionanti e coinvolgenti. Nell’antroponimia popolare si individueranno anche atteggiamenti stereotipici che mirano a costruire le proprie identità a dispetto e in contrapposizione alle altre.
10,00

Fiabe e racconti della tradizione orale siciliani. Testi e analisi

Fiabe e racconti della tradizione orale siciliani. Testi e analisi

Marina Castiglione

Libro: Libro in brossura

editore: Centro Studi Filologici e Linguistici Siciliani

anno edizione: 2018

pagine: 134

Alla fine dell’Ottocento, la Sicilia, insieme alla Toscana, ha fornito la maggiore quantità di testimonianze fiabistiche, grazie alla raccolta di Giuseppe Pitrè. Infatti, ben 42 su 200 fiabe delle' Fiabe italiane' di Italo Calvino (Torino, Einaudi 1956) sono tratte dal repertorio siciliano. Le fiabe di tradizione orale, come esempi di miti degradati, propongono all’ascoltatore di ieri e al lettore di oggi, un ordine sociale e un orientamento culturale che hanno resistito per secoli e che sono comuni a molte civiltà dell’Occidente come dell’Oriente. Con questo breve studio, si fa il punto sulla produzione edita in Sicilia e si integra con una ricerca sul campo condotta in quattro comuni della Sicilia centrale in cui è stato possibile registrare alcune permanenze della ricca produzione orale popolare (www.dialektos.it). Il volume presenta, quindi, una prima parte con una ricognizione sui temi, forme, codici linguistici della tradizione e una seconda parte con l’analisi dei materiali di prima mano. Si tratta del primo volumetto della collana dedicato espressamente alla scuola primaria e alla secondaria di primo grado e pensato per chi voglia applicare la Legge Regionale 9/2011.
10,00

Gli Errori. Ovvero le verità nascoste

Gli Errori. Ovvero le verità nascoste

Salvatore Claudio Sgroi

Libro: Libro rilegato

editore: Centro Studi Filologici e Linguistici Siciliani

anno edizione: 2018

pagine: 88

Il testo mira attraverso una esemplificazione di “usi linguistici giudicati errati” (questa la definizione qui proposta di “errore”), relativi al piano ortografico, fonologico, morfologico, morfo-sintattico, semantico-lessicale, testuale, a identificare le Regole, spesso inconsce, che li hanno generati, in competizione con altre Regole alla base di usi giudicati corretti, e ad evidenziare le motivazioni diverse, esplicite o meno (di tipo etimologico, logicistico, interferenziale, dialettale, estetico, ecc.) alla base di tali giudizi.Il testo si propone di avviare il lettore (docenti, alunni, ecc.) ad analizzare i propri ed altrui usi linguistici con le relative ‘ideologie’ grammaticali, alla ricerca delle Regole di cui sopra (“verità nascoste”) mirando così a potenziare la propria competenza meta-linguistica. L’esplicitazione e discussione dei criteri “prescrittivi” nei testi istituzionali (grammatiche e dizionari) a confronto con gli usi reali dei nativofoni (colti e non), potrà stimolare all’assunzione critica, responsabile, delle proprie scelte linguistiche, in piena autonomia, senza dover ricorrere fideisticamente all’autorità dell’ipse dixit.
10,00

Parlare italiano e dialetto in Sicilia

Parlare italiano e dialetto in Sicilia

Giovanna Alfonzetti

Libro: Libro in brossura

editore: Centro Studi Filologici e Linguistici Siciliani

anno edizione: 2017

pagine: 96

In una società sempre più globalizzata, il dialetto continua a essere una parte importante del bagaglio linguistico che ciascuno si porta dietro, arricchendolo sempre di altri frammenti nati da nuovi percorsi ed esperienze. In Sicilia, come in altri paesi europei, i dialetti locali, pur subendo una forte riduzione nell'uso, incalzati dalla sempre più vasta diffusione delle lingue nazionali, continuano a svolgere funzioni significative nella comunicazione quotidiana. Questo volume propone una riflessione approfondita sulle ragioni per le quali, parlando, si passa spesso dall'italiano al dialetto e viceversa, a volte senza neanche accorgersene, ma comunque con particolari scopi ed effetti comunicativi: avvicinarsi all'interlocutore o prenderne le distanze; esprimere con più enfasi stati d’animo, affetti, sentimenti; riportare le parole altrui; dare libero sfogo alla creatività personale o per finalità ludiche e scherzose. È quanto fanno soprattutto i giovani, che, specialmente nella comunicazione dei nuovi media, mescolano “pezzi” di lingue e dialetti diversi, esprimendo una identità composita, formata da componenti locali e nazionali, cosmopolite e globali.
10,00

Parole nella storia

Parole nella storia

Alfio Lanaia

Libro: Libro rilegato

editore: Centro Studi Filologici e Linguistici Siciliani

anno edizione: 2020

pagine: 268

Nato per rispondere alle esigenze poste dalla LR n. 9 del 31 maggio 2011, Parole nella storia è rivolto soprattutto a studenti e insegnanti delle scuole superiori, per offrire loro dei materiali di riflessione su quello che è stato definito l’«emergere di una nuova dialettalità». Il dialetto, dato troppo presto per spacciato, sta dimostrando una nuova vitalità non solo grazie agli scrittori che continuano ad arricchire la loro lingua attingendo al dialetto, ma anche ai nuovi media (Internet), alla pubblicità, alla canzone giovanile, alle scritture esposte ecc. Le Parole nella storia sono in realtà tutte le parole, sia quelle che usiamo tutti i giorni, sia quelle che usiamo in occasioni particolari, sia quelle che non usiamo più. Esse, costituendo il deposito delle conoscenze collettive di una comunità di parlanti, hanno tutte una storia da raccontare. Questa storia si rivela a partire dai diversi significati che hanno le parole, dall’etimo, attraverso il quale scopriamo le origini, dall’iconimo, con cui possiamo conoscere il motivo per il quale un elemento della realtà fisica o psichica si chiami in un certo modo.
20,00

Leggere la Lettera. Il maestro don Lorenzo Milani 50 anni dopo

Leggere la Lettera. Il maestro don Lorenzo Milani 50 anni dopo

Luisa Amenta, Marina Castiglione

Libro: Libro rilegato

editore: Centro Studi Filologici e Linguistici Siciliani

anno edizione: 2017

pagine: 157

Dal 1947, inizio del suo apostolato a San Donato di Calenzano, al 1967, anno in cui morì, si svolge la preziosa opera educativa di don Lorenzo Milani, fondatore della scuola popolare di Barbiana. Trascorsi cinquant’anni dalla pubblicazione postuma di "Lettera a una professoressa", il volume intende fornirne una lettura attualizzata alla luce delle nuove (ma in fondo sempre vecchie) istanze sociali e linguistiche che bussano al mondo della scuola. Oggi non è possibile decontestualizzare dal momento storico i contenuti, tra denuncia e proposta, della Lettera per farne vessilli di opposte faziosità, ma non è neanche possibile non vederne la potenza dei principi ispiratori. I docenti che si sentono chiamati in causa come agenti di un miglioramento della società, quindi, non possono ignorare i contenuti della Lettera e, soprattutto, non possono non chiedersi in cosa, nel 2017, la scuola come istituzione e come comunità educante debba accogliere lo stimolo di chi la considerava l’“ottavo sacramento”. Per costruire il volume ci si è avvalsi delle riflessioni degli studenti di oggi, futuri insegnanti, facendoli esercitare nella dialogicità intrinseca a gran parte della produzione meliana.
10,00

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